Ciao, a me capita che nei match più importanti "sento" la partita, ovvero sbaglio un pochino di più del solito. Voi altri, se e quando vi capita come vi comportate?
cristiano75 ha scritto:sono d'accordo.....quanti hanno sbagliato rigori per esempio nn per mancanze tecniche ma perche' tesi psicologicamente dunque di conseguenza muscolarmente?TANTISSIMI CAMPIONI.....come ha detto cristiano,figuriamoci noi.....e lo stesso per il tennis...braccino.........Penso che anche i prof sentano la partita... o come i calciatori quando tirano i rigori sentano la paritita/pressione...
E parliamo di gente pagata per fare "solO"quello... se la sentono loro, vuoi nn sentirla tu!??!
doppiofallo ha scritto:Ciao. Noi al campo abbiamo l'abitudine di fare solo partite, e ne facciamo così tante che alla fine il punto o non il punto non conta più niente, idem quando ci giochiamo il campo o il caffe o la pizza. Certo passiamo anche giornate ad allenarci, però facciamo allenamenti mirati e se sono mirati vuol dire che servono a correggere errori che abitualmente si fanno in partita. Con il tempo si limano anche quelle paure che in genere scaturiscono dalla presenza del "punteggio". Se posso permettermi di dare un consiglio: In un momento della gara in cui un game è perso o quasi, provare a giocare in totale assenza di tensione, ossia mirare in un lato del campo , liberare il braccio e buuum, poi succede che "inaspettatamente" da quella palla nasce un punto bellissimo ed allora si capisce che se si gioca sciolti , anche il colpo e la mira vanno alla grande e che la tensione porta solo ad un'altra tensione , quella muscolare e la maggior parte dei colpi si sbagliano perchè tutto il sistema si blocca, si arriva tardi o presto sulla palla e la frittata è fatta. Certo non è che si deve tirare sempre a tutto braccio, ma dobbiamo avere la nostra velocità di palleggio di "crociera" ed imporla, poi alla prima opportunità si tira. Intendiamoci, la tensione partita un pò ci sarà sempre, ma è la stessa tensione che poi se vinci.....ti fa esultare , allora bisogna convincersi "serenamente" che non esiste un modo magico per liberarsi della "tensione gara" quello che si può fare è conviverci al meglio.......... o almeno meglio dell'avversario Ciaooo
doppiofallo ha scritto:Quello che intendevo io era comunque la positività ed il divertimento in se, oltre alla visualizzazione.
.Ti ringrazio. Questo perchè non ho mai raccontato di quando in doppio servendo una prima (ti assicuro che qualche anno fa facevo i fossi a terra ) sbilanciandomi ......ho colpito in pieno rene sinistro il mio compagno di doppio di 62 anni. E' rimasto immobile per un minuto mentre gli avversari dall'altro lato del campo strisciavano a terra tra la disperazione ed il riso ...non ho mai visto un livido farsi così velocemente.....qualcuno afferma di aver intravisto anche la scritta "dunlop fort" sulla schiena.... ...però francamente ci credo poco . P.S mi era venuta la mezza idea di chiedere ai moderatori o gli amministratori, di aprire una sezione chiamandola " le vostre partite" in modo che ognuno di noi potesse scrivere le cose come queste, un pò di tennis vissuto, aneddoti, caxxate di campo, belle partite e quant'altro, magari domani provo a parlarne con qualcuno di loro.Dopotutto i tennisti di questo forum...siamo noi CiaoooQuello che dici e come lo racconti è contemporaneamente interessante e spassoso
doppiofallo ha scritto:Ciao celho. In effetti è propio quello che può succedere, (certe volte è solo una coincidenza) però è bene fare un distinguo, una cosa è essere positivi e "propositivi" , un'altra è ovviamente immagginare il risultato finale quando questo ancora non è sicuro, questo può portare ad un rilassamento e nel tennis sappiamo tutti come va a finire Meglio immagginare un punto alla volta, sopratutto quando dobbiamo servire noi, non si può immagginare e prevedere cosa farà il nostro avversario, quindi la nostra mente non "può" predisporsi in maniera vincente ad una cosa che non saremo noi a fare. Però è in grado di fare altre cose, : tipo , osservare il nostro avversario come si muove prima di servire, così da prevederne la direzione del servizio per esempio Lo sapete come faceva Agassi? La storia che raccontava su Becker in particolare?