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Sera a tutti, scrivo perché sto affrontando una "crisi mistica", come spesso immagino capiti a chi gioca a tennis (e a uno sport in generale).

Ho iniziato a giocare a tennis a settembre 2011, prima non avevo mai preso in mano una racchetta.
Dopo un pò che guardavo il tennis mi sono appassionato e mi son detto "perché no?", e ho pian piano iniziato a giocare a tennis, insieme al calcio/calcetto. Ho iniziato a prendere lezione da subito, e non ho più smesso (mentre ho smesso invece con il calcio/calcetto, complice anche il poco tempo per continuare a svolgere entrambi). Purtroppo gioco poco, se faccio lezione + 1 ora alla settimana è grasso che cola.

Penso di essere sempre andato migliorando. Servo bene (la prima, la seconda è un pò corta), buon rovescio, diritto un pò meno, a rete terribile.

Esattamente un anno fa, ho avuto un incidente sugli sci. Scio da una vita, sono decisamente uno che ci sa fare, ma un ragazzino mi ha completamente preso in pieno a fondopista. Svenuto, trauma cranico, elicottero, ospedale.
Mi fanno tac e esami, nessun problema, solo un "rincoglionimento" generale. Per un paio di mesi non ho toccato una racchetta, anche perché quando ci ho provato, non vedevo la pallina (o ne vedevo due Razz).

Pian piano ricomincio a giocare, ci metto un pò a ricarburare, però penso di esser tornato al "mio livello" di prima.
Io gioco e giocavo sempre con un mio amico, praticamente una volta ogni settimana o due settimane. Quando iniziai a giocare ed ero super principiante, perdevo (lui ha giocato un pò di anni). Poi appena ci ho preso la mano, non ha vinto un set, per tipo un anno e mezzo.
Ora, dopo il ciocco, avrò vinto 3 volte in un anno, più diverse partite belle tirate, ma perse.

Stasera il set "tipo": perso 6-2, dopo essere andato in quasi ogni game del suo servizio 0-30 o anche 0-40 o vantaggio mio. I miei game o andavo liscio senza lasciargli un punto, o li mandavo tutti a accipicchiolina, innervosendomi continuamente. Non ho mai fatto un graffio alle mie racchette, e ultimamente ci do un colpo ad ogni punto perso.
Altro esempio, ho un compagno di corso che non ha mai vinto un set contro di me. Il massimo che mi ha strappato son stati 4 game. Eppure adesso non so se vincerei se giocassi contro di lui, che non è cambiato di una virgola negli ultimi anni.

Non riesco a capire se ho raggiunto il mio (pessimo) livello e non posso migliorare oltre, quindi gli altri stanno avanzando o se è solo questione di giocare di più e mettermi in testa che incazzarmi al primo game solo perché ho mandato l'avversario 0-40 e poi l'ho perso non è la cosa migliore. Stecco una cifra di palline, mai successo prima, con questa regolarità.

Scusate lo sfogo, ma mi sto veramente deprimendo.

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è probabile che nel frattempo il tuo amico sia migliorato, anche solo mentalmente. ti innervosisci solo perchè perdi o è cambiato il tuo stato d'animo in generale ? alternare lezioni a partite non è il massimo della goduria quando il livello è ancora basso, ti conviene fare palleggi intensivi alternati a partite, mantenendo costante il ritmo delle lezioni. oppure prova a simulare partite ma senza punteggio, così ti rendi conto se si tratta solo di ansia agonistica. per combattere la depressione da tennis bisogna introdurre elementi nuovi svincolati dal punteggio, in modo da poter apprezzare i gesti a prescindere dal risultato finale. chiaramente devi trovare una persona dall'altra parte della rete che sia in sintonia con questo tuo nuovo approccio

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VANDERGRAF ha scritto:
è probabile che nel frattempo il tuo amico sia migliorato, anche solo mentalmente. ti innervosisci solo perchè perdi o è cambiato il tuo stato d'animo in generale ? alternare lezioni a partite non è il massimo della goduria quando il livello è ancora basso, ti conviene fare palleggi intensivi alternati a partite, mantenendo costante il ritmo delle lezioni. oppure prova a simulare partite ma senza punteggio, così ti rendi conto se si tratta solo di ansia agonistica. per combattere la depressione da tennis bisogna introdurre elementi nuovi svincolati dal punteggio, in modo da poter apprezzare i gesti a prescindere dal risultato finale. chiaramente devi trovare una persona dall'altra parte della rete che sia in sintonia con questo tuo nuovo approccio


Migliorato può anche esser migliorato, il punto è che lui gioca solo con me, non va a lezione nè gioca con altri. E' come andare a correre con la stessa persona, andare il doppio di lui, poi di colpo (nonostante ti alleni più di lui), ti sta sempre davanti.

Mi innervosisco perché perdo, perché dopo uno scambio di 10 colpi dove ho tirato su di tutto lui stecca, mi trovo la palla a centrocampo da "punto sicuro" e la tiro fuori di due metri. Mi innervosisco perché faccio tre rovesci di fila, dove metto la palla sempre più angolata, me la rimandano di là toccandola col telaio - si fermano dando il punto per perso - e io la tiro a mezza rete.

Il ritmo lezioni è sempre lo stesso, ovvero una a settimana. Quando riesco a giocare anche un'altra volta, in genere facciamo una decina di minuti di palleggio poi partita. Se faccio solo palleggio ho paura di perdere il ritmo sul servizio, però mi rendo conto di aver bisogno di palleggiare tanto..

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L'unica "cura"  è giocare il più possibile.... I periodi in cui si ha meno sicurezza possono capitare... specie quando non si gioca da molto si tende a sopravvalutarsi o a mortificarsi troppo....
nel tuo caso se hai continuato ad allenarti con una certa regolarità è più verosimile un momento di scarsa fiducia rispetto ad una regressione tecnica... magari il tuo amico per adesso gioca più spensierato e per questo ha una marcia in più...
non demordere
Buon tennis

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Spero che sia come dici, sono davvero molto sfiduciato  Sad

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silla87 ha scritto:
VANDERGRAF ha scritto:
è probabile che nel frattempo il tuo amico sia migliorato, anche solo mentalmente. ti innervosisci solo perchè perdi o è cambiato il tuo stato d'animo in generale ? alternare lezioni a partite non è il massimo della goduria quando il livello è ancora basso, ti conviene fare palleggi intensivi alternati a partite, mantenendo costante il ritmo delle lezioni. oppure prova a simulare partite ma senza punteggio, così ti rendi conto se si tratta solo di ansia agonistica. per combattere la depressione da tennis bisogna introdurre elementi nuovi svincolati dal punteggio, in modo da poter apprezzare i gesti a prescindere dal risultato finale. chiaramente devi trovare una persona dall'altra parte della rete che sia in sintonia con questo tuo nuovo approccio


Migliorato può anche esser migliorato, il punto è che lui gioca solo con me, non va a lezione nè gioca con altri. E' come andare a correre con la stessa persona, andare il doppio di lui, poi di colpo (nonostante ti alleni più di lui), ti sta sempre davanti.

Mi innervosisco perché perdo, perché dopo uno scambio di 10 colpi dove ho tirato su di tutto lui stecca, mi trovo la palla a centrocampo da "punto sicuro" e la tiro fuori di due metri. Mi innervosisco perché faccio tre rovesci di fila, dove metto la palla sempre più angolata, me la rimandano di là toccandola col telaio - si fermano dando il punto per perso - e io la tiro a mezza rete.

Il ritmo lezioni è sempre lo stesso, ovvero una a settimana. Quando riesco a giocare anche un'altra volta, in genere facciamo una decina di minuti di palleggio poi partita. Se faccio solo palleggio ho paura di perdere il ritmo sul servizio, però mi rendo conto di aver bisogno di palleggiare tanto..


Personalmente mi rendo conto di migliorare anche dopo periodi in cui non tocco racchetta. E' questione di sentire il movimento, riuscire ad eseguirlo correttamente, ed e' un problema di testa. Provarlo e riprovarlo aiuta fino ad un certo punto. A me personalmente aiuta piu guardare tennis in tv che farmi un ora di palleggi. E' questione di trovare timing, posizione, eccetera.
E quindi secondo me e' possibile che il tuo amico sia migliorato in un anno e mezzo. Come pure che l'incidente abbia avuto effettivamente delle ripercussioni...

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silla87 ha scritto:
Spero che sia come dici, sono davvero molto sfiduciato  Sad


Secondo me il problema è molto semplice, sei nervoso e questo ti impedisce di giocare bene e migliorare.

A mio parere dovresti prenderti una pausa e riprendere quando ti ritorna la voglia.
Quando riprendi, cerca di giocare con "calma" senza pretendere troppo da te e dai tuoi colpi.


A mio parere, giocare troppo non aiuta.

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Mah... non credo che si migliori stando a riposo "per magia"....
i problemi ai nostri livelli (e non solo) sono quasi sicuramente tecnici... il nervosismo mentale è pura conseguenza...
Già il solo allenamento fisico ti aiuta a stare meglio sulla palla, cosa che stando fermo di sicuro non avrai... poi, giocando tanto e con le giuste motivazioni i miglioramenti prima o poi arrivano... ci vorrà pazienza... magari un anno o di più ma prima o poi ci si arriva a vincere partite e avere delle soddisfazioni... assicurato!

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Se possibile prova a differenziare gli avversari, a giocare sempre con la stessa persona non è che si cresca tanto... Ti aiuterà pure a superare questa specie di "blocco mentale" che hai o sei convinto di avere... Di solito se si perde regolarmente con un avversario è una questione tecnica. Wink

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Preparati atleticamente ,fai molta corsa e palleggia tanto,gioca con avversari diversi e cerca di stare calmo.Una banalita' ,ci vedi bene? A volte non ci si rende conto dei problemi di vista o si sottovalutano. Forza

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Robbyc ha scritto:
Mah... non credo che si migliori stando a riposo "per magia"....
i problemi ai nostri livelli (e non solo) sono quasi sicuramente tecnici... il nervosismo mentale è pura conseguenza...
Già il solo allenamento fisico ti aiuta a stare meglio sulla palla, cosa che stando fermo di sicuro non avrai... poi, giocando tanto e con le giuste motivazioni i miglioramenti prima o poi arrivano... ci vorrà pazienza... magari un anno o di più ma prima o poi ci si arriva a vincere partite e avere delle soddisfazioni... assicurato!


Spesso staccare per un periodo aiuta  a ricaricare le energie.
Sia fisiche che mentali.

Non ho mai visto nessuno giocare bene se è nervoso ne tanto meno migliorare.

Detto questo, sicuramente ci sono problemi a livello tecnico ma quando uno scrive queste cose
I miei game o andavo liscio senza lasciargli un punto, o li mandavo tutti a accipicchiolina, innervosendomi continuamente. Non ho mai fatto un graffio alle mie racchette, e ultimamente ci do un colpo ad ogni punto perso.


Migliorato può anche esser migliorato, il punto è che lui gioca solo con me, non va a lezione nè gioca con altri. E' come andare a correre con la stessa persona, andare il doppio di lui, poi di colpo (nonostante ti alleni più di lui), ti sta sempre davanti.
Mi innervosisco perché perdo, perché dopo uno scambio di 10 colpi dove ho tirato su di tutto lui stecca, mi trovo la palla a centrocampo da "punto sicuro" e la tiro fuori di due metri. Mi innervosisco perché faccio tre rovesci di fila, dove metto la palla sempre più angolata, me la rimandano di là toccandola col telaio - si fermano dando il punto per perso - e io la tiro a mezza rete.


Prendi la parte in grassetto, sicuramente è un problema tecnico ma se è ancora agli inizi, è normale sbagliare quelle palle. 
Il tipico giocatore che non prende lezioni ma non vuole strafare, su quelle palle ricomincia il punto invece chi prende lezioni, crede che quelle palle siano facili da chiudere e tira a tutto braccio sbagliando!

Io penso che silla87 abbia solo bisogno di staccare un attimo, non pensarci e poi ricominciare con calma senza innervosirsi al primo errore. 

Che poi ragazzi lo sappiamo tutti che se uno prende lezioni, automaticamente non gioca meglio di uno che non lo fa. 
La partita è tutt'altra cosa rispetto all'allenamento con il maestro

descriptionCrisi Mistica  EmptyRe: Crisi Mistica

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Ognuno di noi è diverso naturalmente... e non conoscendo nel dettaglio la situazione "tennistica" dell'amico silla è tutto un tirare a indovinare...
sono d'accordo sul fatto che fermandosi una settimana magari ti ricarichi le batterie fisiche e mentali.... e quando torni in campo potresti giocare meglio.... tuttavia silla parla di un periodo di un anno in cui perde quasi sempre con chi un tempo batteva.... tralasciando il problema che ha avuto e sperando non abbia portato ripercussioni, i problemi potrebbero essere sia tecnici che mentali ma migliorando la tecnica e la parte atletica è probabile si superino pure quelli mentali... se si riesce ad essere più forti tennisticamente la mente ti seguirà... io la penso così...
del resto contro quelli piu scarsi di te se ci fai caso, difficilmente ci si innervosisce o si spacca la racchetta... si vince e basta

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isomax89 ha scritto:
Robbyc ha scritto:
Mah... non credo che si migliori stando a riposo "per magia"....
i problemi ai nostri livelli (e non solo) sono quasi sicuramente tecnici... il nervosismo mentale è pura conseguenza...
Già il solo allenamento fisico ti aiuta a stare meglio sulla palla, cosa che stando fermo di sicuro non avrai... poi, giocando tanto e con le giuste motivazioni i miglioramenti prima o poi arrivano... ci vorrà pazienza... magari un anno o di più ma prima o poi ci si arriva a vincere partite e avere delle soddisfazioni... assicurato!


Spesso staccare per un periodo aiuta  a ricaricare le energie.
Sia fisiche che mentali.

Non ho mai visto nessuno giocare bene se è nervoso ne tanto meno migliorare.

Detto questo, sicuramente ci sono problemi a livello tecnico ma quando uno scrive queste cose
I miei game o andavo liscio senza lasciargli un punto, o li mandavo tutti a accipicchiolina, innervosendomi continuamente. Non ho mai fatto un graffio alle mie racchette, e ultimamente ci do un colpo ad ogni punto perso.


Migliorato può anche esser migliorato, il punto è che lui gioca solo con me, non va a lezione nè gioca con altri. E' come andare a correre con la stessa persona, andare il doppio di lui, poi di colpo (nonostante ti alleni più di lui), ti sta sempre davanti.
Mi innervosisco perché perdo, perché dopo uno scambio di 10 colpi dove ho tirato su di tutto lui stecca, mi trovo la palla a centrocampo da "punto sicuro" e la tiro fuori di due metri. Mi innervosisco perché faccio tre rovesci di fila, dove metto la palla sempre più angolata, me la rimandano di là toccandola col telaio - si fermano dando il punto per perso - e io la tiro a mezza rete.


Prendi la parte in grassetto, sicuramente è un problema tecnico ma se è ancora agli inizi, è normale sbagliare quelle palle. 
Il tipico giocatore che non prende lezioni ma non vuole strafare, su quelle palle ricomincia il punto invece chi prende lezioni, crede che quelle palle siano facili da chiudere e tira a tutto braccio sbagliando!

Io penso che silla87 abbia solo bisogno di staccare un attimo, non pensarci e poi ricominciare con calma senza innervosirsi al primo errore. 

Che poi ragazzi lo sappiamo tutti che se uno prende lezioni, automaticamente non gioca meglio di uno che non lo fa. 
La partita è tutt'altra cosa rispetto all'allenamento con il maestro

chi prende lezioni non gioca meglio automaticamente ma crea i presupposti per giocare meglio, altrimenti nessuno prenderebbe lezioni !  nella partita si usano i colpi, non la bacchetta magica; se i colpi li perfezioni con l'aiuto di un maestro acquisterai sempre maggiore sicurezza negli spostamenti, nei riflessi e nei colpi stessi. io ho visto trasformata una ragazza con cui gioco nel giro di tre mesi, grazie a due ore settimanali di lezioni con relativa correzione impugnatura del dritto

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Robbyc ha scritto:
Ognuno di noi è diverso naturalmente... e non conoscendo nel dettaglio la situazione "tennistica" dell'amico silla è tutto un tirare a indovinare...
sono d'accordo sul fatto che fermandosi una settimana magari ti ricarichi le batterie fisiche e mentali.... e quando torni in campo potresti giocare meglio.... tuttavia silla parla di un periodo di un anno in cui perde quasi sempre con chi un tempo batteva.... tralasciando il problema che ha avuto e sperando non abbia portato ripercussioni, i problemi potrebbero essere sia tecnici che mentali ma migliorando la tecnica e la parte atletica è probabile si superino pure quelli mentali... se si riesce ad essere più forti tennisticamente la mente ti seguirà... io la penso così...
del resto contro quelli piu scarsi di te se ci fai caso, difficilmente ci si innervosisce o si spacca la racchetta... si vince e basta


Io vedo un giocatore giù di morale che parla parla solo di sconfitte e vittorie
Del giocatore che non prende lezioni ma lo batte ecc...

Rimango dell'idea che farebbe bene a fermarsi un attimo e riprendere quando gli torna la voglia di giocare a tennis.
Senza pensare alle partite.
Da li in poi deve valutare con il maestro a che punto è tecnicamente e capire come procede

VANDERGRAF ha scritto:
isomax89 ha scritto:
Robbyc ha scritto:
Mah... non credo che si migliori stando a riposo "per magia"....
i problemi ai nostri livelli (e non solo) sono quasi sicuramente tecnici... il nervosismo mentale è pura conseguenza...
Già il solo allenamento fisico ti aiuta a stare meglio sulla palla, cosa che stando fermo di sicuro non avrai... poi, giocando tanto e con le giuste motivazioni i miglioramenti prima o poi arrivano... ci vorrà pazienza... magari un anno o di più ma prima o poi ci si arriva a vincere partite e avere delle soddisfazioni... assicurato!


Spesso staccare per un periodo aiuta  a ricaricare le energie.
Sia fisiche che mentali.

Non ho mai visto nessuno giocare bene se è nervoso ne tanto meno migliorare.

Detto questo, sicuramente ci sono problemi a livello tecnico ma quando uno scrive queste cose
I miei game o andavo liscio senza lasciargli un punto, o li mandavo tutti a accipicchiolina, innervosendomi continuamente. Non ho mai fatto un graffio alle mie racchette, e ultimamente ci do un colpo ad ogni punto perso.


Migliorato può anche esser migliorato, il punto è che lui gioca solo con me, non va a lezione nè gioca con altri. E' come andare a correre con la stessa persona, andare il doppio di lui, poi di colpo (nonostante ti alleni più di lui), ti sta sempre davanti.
Mi innervosisco perché perdo, perché dopo uno scambio di 10 colpi dove ho tirato su di tutto lui stecca, mi trovo la palla a centrocampo da "punto sicuro" e la tiro fuori di due metri. Mi innervosisco perché faccio tre rovesci di fila, dove metto la palla sempre più angolata, me la rimandano di là toccandola col telaio - si fermano dando il punto per perso - e io la tiro a mezza rete.


Prendi la parte in grassetto, sicuramente è un problema tecnico ma se è ancora agli inizi, è normale sbagliare quelle palle. 
Il tipico giocatore che non prende lezioni ma non vuole strafare, su quelle palle ricomincia il punto invece chi prende lezioni, crede che quelle palle siano facili da chiudere e tira a tutto braccio sbagliando!

Io penso che silla87 abbia solo bisogno di staccare un attimo, non pensarci e poi ricominciare con calma senza innervosirsi al primo errore. 

Che poi ragazzi lo sappiamo tutti che se uno prende lezioni, automaticamente non gioca meglio di uno che non lo fa. 
La partita è tutt'altra cosa rispetto all'allenamento con il maestro

chi prende lezioni non gioca meglio automaticamente ma crea i presupposti per giocare meglio, altrimenti nessuno prenderebbe lezioni !  nella partita si usano i colpi, non la bacchetta magica; se i colpi li perfezioni con l'aiuto di un maestro acquisterai sempre maggiore sicurezza negli spostamenti, nei riflessi e nei colpi stessi. io ho visto trasformata una ragazza con cui gioco nel giro di tre mesi, grazie a due ore settimanali di lezioni con relativa correzione impugnatura del dritto


Orpo...ma sai che non lo sapevo che si creassero i presupposti?!
Cerchiamo di contestualizzare la mia risposta che mi pare molto chiara e nemmeno lontanamente una critica verso i maestri Wink

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ti assicuro che ho contestualizzato e non l'ho percepita affatto come una critica verso i maestri. sto solo dicendo che in un caso del genere le soluzioni potrebbero essere cento e nessuna. l'unica soluzione che darebbe frutti (ovviamente se il maestro è bravo) è quella di prendere lezioni, a prescindere dagli avversari e dallo stato mentale che si crea in una partita. in qualsiasi gioco o sport, prendere lezioni, aiuta a migliorare e a prendere consapevolezza dei propri limiti. senza contare che affidarsi a un buon maestro prevede che lo stesso ti faccia fare partite con altri allievi pari livello, quindi non vedo nemmeno il limite della diversità tra lezioni e partite

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isomax89 ha scritto:
Robbyc ha scritto:
Ognuno di noi è diverso naturalmente... e non conoscendo nel dettaglio la situazione "tennistica" dell'amico silla è tutto un tirare a indovinare...
sono d'accordo sul fatto che fermandosi una settimana magari ti ricarichi le batterie fisiche e mentali.... e quando torni in campo potresti giocare meglio.... tuttavia silla parla di un periodo di un anno in cui perde quasi sempre con chi un tempo batteva.... tralasciando il problema che ha avuto e sperando non abbia portato ripercussioni, i problemi potrebbero essere sia tecnici che mentali ma migliorando la tecnica e la parte atletica è probabile si superino pure quelli mentali... se si riesce ad essere più forti tennisticamente la mente ti seguirà... io la penso così...
del resto contro quelli piu scarsi di te se ci fai caso, difficilmente ci si innervosisce o si spacca la racchetta... si vince e basta


Io vedo un giocatore giù di morale che parla parla solo di sconfitte e vittorie
Del giocatore che non prende lezioni ma lo batte ecc...

Rimango dell'idea che farebbe bene a fermarsi un attimo e riprendere quando gli torna la voglia di giocare a tennis.
Senza pensare alle partite.
Da li in poi deve valutare con il maestro a che punto è tecnicamente e capire come procede



liberissimo di pensarla come vuoi ma secondo me a un giocatore che perde quasi sempre per un anno di seguito serve più che una pausa di riflessione....
libri come lo zen e l'arte di giocare a tennis aiutano ma senza tecnica e applicazione si resta sempre 4.6

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No ma il punto è che non ho perso la voglia di giocare, nè penso che fermarsi una settimana o due cambi qualcosa (ho fatto tutte le vacanze natalizie fermo praticamente).
E' vero che gioco da pochi anni, ma indecente non son mai stato, quando mi elenca i miei errori il maestro lo swing non è mai tra quelli. 

E' sicuramente una questione mentale, ma anche atletica. Il punto è riuscire a superare 'sto blocco di "vincere/non vincere" di cui non me n'è mai fregato niente, e inizio a interessarmene adesso che è un momento in cui gioco male.

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Silla, per me il "ciocco" come lo chiami tu, non c'entra nulla...
giocavi sempre con lui ma prima, quando eri principiante ci perdevi e per te era normale... poi hai incominciato a vincerci sempre... e la normalità è diventata quella....
ora che perdi... inizi a farti delle domande sul gioco la testa ecc... ma grazie a questo puoi allargare i tuoi orizonti tennistici e provare a migliorare davvero... ottimo

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silla87 ha scritto:
No ma il punto è che non ho perso la voglia di giocare, nè penso che fermarsi una settimana o due cambi qualcosa (ho fatto tutte le vacanze natalizie fermo praticamente).
E' vero che gioco da pochi anni, ma indecente non son mai stato, quando mi elenca i miei errori il maestro lo swing non è mai tra quelli. 

E' sicuramente una questione mentale, ma anche atletica. Il punto è riuscire a superare 'sto blocco di "vincere/non vincere" di cui non me n'è mai fregato niente, e inizio a interessarmene adesso che è un momento in cui gioco male.

sinceramente mi sembri un pò confuso o quantomeno poco positivo nell'approcciarti a questi problemi. se sai che è anche un problema atletico, la soluzione quale sarà ? sicuramente quella di migliorare dal punto di vista atletico, puoi farlo o hai problemi che ti impediscono di farlo ? una volta risolto quello, potrai verificare quanto ancora incide l'aspetto mentale. ma cose del genere si risolvono cambiando qualcosa, se fai rimanere sempre tutto uguale l'eventuale soluzione potrà essere solo casuale e indeterminata

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silla87 ha scritto:
No ma il punto è che non ho perso la voglia di giocare, nè penso che fermarsi una settimana o due cambi qualcosa (ho fatto tutte le vacanze natalizie fermo praticamente).
E' vero che gioco da pochi anni, ma indecente non son mai stato, quando mi elenca i miei errori il maestro lo swing non è mai tra quelli. 

E' sicuramente una questione mentale, ma anche atletica. Il punto è riuscire a superare 'sto blocco di "vincere/non vincere" di cui non me n'è mai fregato niente, e inizio a interessarmene adesso che è un momento in cui gioco male.


Condivido ciò che dice VANDERGRAF

Devi capire dove sta il problema, è di natura tecnica, atletica o mentale?
Io pensavo ti servisse un momento di stop per riprendere in mano la racchetta e ritornare in campo dei pensieri un pò più positivi.

Posso chiederti a che livello sei? Hai classifica?

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No, non ho classifica. Livello direi più che decoroso per uno che ha preso in mano la sua prima racchetta a fine 2011. Me la gioco alla grande con gente con diversi anni di esperienza e tornei sulle spalle. I colpi son buoni, mi manca un pò di regolarità.

Comunque ieri ho giocato di nuovo con il mio amico solito..
Sarà questo sfogo, saran le corde nuove che ho appena fatto mettere e miracolsamente tiravo in campo quando lasciavo andare il braccio invece che fuori di 5 metri, ma gli ho dato 6-3, 2-0 in 40 minuti. E i 3 game che ha fatto, son sempre andato ai vantaggi o palla break.
Ho giocato come mai nell'ultimo anno Sad
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