Sonny Liston ha scritto: Ho l'impressione che si stia facendo confusione.
Scegliere una strategia per una partita, e conseguentemente mettere in pratica una tattica (per esempio:
Strategia: stancare l'avversario facendolo piegare molto
Tattica: giocargli palle basse in back)
non fa parte della "testa", ma di un quadro analitico di gioco, assimilabile alla tecnica del colpo.
Pianificare una strategia sbagliata denota una scarsa conoscenza del tennis e/o dei propri mezzi.
E questo è un errore assimilabile ad una palla steccata con il dritto.
In questo caso è "tecnica" applicata alla conoscenza del tennis.
Quando parliamo di "testa", secondo me, parliamo della situazione (descritta anche in questo post) di quando, per fare un esempio, un giocatore "SOLIDISSIMO DA FONDO" ad un certo punto del punteggio perde completamente i suoi colpi in preda al "braccino"... e sbaglia i suoi colpi "SOLIDISSIMI".
La mia GRANITICA ed IDIOMATICA idea ((come dice Andy) su questo fatto è che se un giocatore è "SOLIDISSIMO DA FONDO" (rapportato al suo livello) non perderà MAI i suoi colpi.
Li perderà, in preda alla tensione, colui che "NON E' SOLIDO" in quei colpi.
Perché, vorrei ricordare a tutti, che il 90% dei giocatori amatoriali (ma anche agonisti scarsi di quarta/terza bassa) NON SI RENDE CONTO del proprio REALE livello di gioco, sopravvalutandosi.
Un altro fatto INCONTESTABILE è che quando un giocatore è SOLIDO, durante uno scambio, NON PENSA, ma mette in moto degli automatismi che gli fanno giocare la palla nel modo corretto, sfruttando le geometrie logiche del campo.
Chi pensa a 10 soluzioni in un colpo (come lo gioco? lungo linea? incrociato? palla corta?... o alzo un lob?) in realtà ha una TECNICA NON CONSOLIDATA... perché, in caso contrario, farà senza pensare la cosa corretta in funzione del proprio bagaglio tecnico.
Ovviamente non posso non essere d'accordo con Giovanni, soprattutto l'ultima parte avalla perfettamente quanto sostenevo qualche post fa, non si può parlare di "testa" se, nei momenti di tensione, si pensano soluzioni estemporanee al proprio modo consueto di giocare. Un giocatore consolidato tecnicamente, nei momenti topici del match, non inventa nulla, ma, al contrario, fa quasi sempre ed esclusivamente quello che più sa fare bene. Prendete come esempio Nadal, nei momenti importanti, cosa fa? Serve quasi sempre ad uscire da sinistra, sfruttando il servizio mancino, e dritto dall'altra parte. Non inventa nulla!!! E questa attitudine si allena: l'ho scritto più volte precedentemente, qualche volta, faccio da sparring ad una ragazza del mio paese che è, praticamente, una semiprofessionista. Quando si allena il servizio, lei serve sui tre angoli (esterno, alla "T" e al corpo) annotandosi la riuscita di ogni singolo servizio, per poi elaborarne le percentuali. Perché questo? Per sapere a priori qual'è il servizio che le riesce meglio, servizio che, nei momenti più difficili ed importanti del match, lei userà senza pensarci!!!