17 motivi ironici per cui Federer è il migliore di sempre
1. Perché se gli inglesi possono considerare come un loro rappresentante Andy Murray che è scozzese di Glasgow, non si capisce perché noi non possiamo considerare Federer come italianissimo.
2. Perché se uno a 17 anni si tinge i capelli di un imbarazzante biondo ossigenato cantando a squarciagola le canzoni dei Backstreet Boys e poi diventa un esempio di stile dentro e fuori dal campo, allora vuol dire che dalla tamarraggine si può guarire.
3. Perché lo abbiamo visto correre sulla torrida terra di Parigi, Roma e Madrid, saltellare sui prati di Londra, vincere sul cemento australiano, combattere per cinque ore sul suolo di New York, essere protagonista di iniziative benefiche in Malawi indossando una maglia a maniche lunghe e non ha mai sudato. Mai.
4. Perché ha battuto tutti i record e tutti gli avversari. Ma lo ha fatto con una tale eleganza che nessuno ha mai potuto avercela con lui.
5. Perché per quanti titoli abbia vinto e per quanti ne vincerà, rimarrà sempre l’evidenza che il primo titolo lo ha conquistato a Milano.
6. Perché se l’Italia di Coppa Davis non fosse stata così educata da farsi battere dalla Svizzera che mandava in campo un Federer ancora minorenne nel 1999, magari il tennis avrebbe avuto un’altra storia
7. Perché l’Italia di Coppa Davis è rimasta educata anche nel 2009 e nel 2014 facendosi in entrambi i casi strapazzare dalla Svizzera guidata da Federer divenuto nel frattempo maggiorenne e numero uno del mondo.
8. Perché dovunque abbia giocato dopo pochi punti tutti gli spettatori hanno cominciato a tifare per lui, tranne i parenti dell’avversario. E verso fine partita, anche i parenti dell’avversario erano indecisi.
9. Perché persino il suo acerrimo rivale, Rafael Nadal, che lo ha battuto una volta sì e l’altra pure, ha assicurato che “Federer è il più grande giocatore di sempre”.
10. Perché ama talmente l’Italia da perdere contro Gianluca Pozzi, Andreas Seppi e Filippo Volandri che su quelle vittorie ci hanno costruito la carriera e tutto il post-carriera vantandosi come fa un adolescente con gli amici in vacanza dopo aver avuto il numero di telefono della ragazza più bella della spiaggia.
11. Perché prima si scriveva dei tennisti per raccontare il tennis. E invece con Federer sono state scomodate “esperienze mistiche”, raffronti filosofici, richiami heideggeriani e gli è stato chiesto in conferenza stampa cosa pensasse di Freud. E dato che a parole non ha regalato perle degne di Platone o Socrate, è stato pubblicato il libro “I silenzi di Federer” spacciandolo per trattato psicologico.
12. Perché dopo aver visto come si coordina per colpire la palla nella volèe di rovescio, ti chiedi: “Ma se lui gioca a tennis, gli altri cialtroni con una racchetta in mano, che sport fanno?”
13. Perché quando a 13 anni è stato ammesso a un programma di crescita per giovani tennisti elvetici, il rapporto recitava: “Non presenta gravi carenze”. Gli stessi esaminatori svizzeri stanno ancora aspettando di trovarne uno bravo per davvero…
14. Perché se scrivi un libro su Federer, puoi passare ore a riguardare le sue partite, a leggere le sue interviste e vedere alla slow motion i suoi colpi giustificandoti con gli altri dicendo che ti stai documentando per lavoro.
15. Perché qualcuno potrà dire che in passato c’è stato qualcuno più forte di Federer e non si può escludere che in un futuro più o meno prossimo ci sarà un giocatore più grande di lui, ma siamo certi che né in passato c’è stato né in futuro ci sarà qualcuno che giocherà come lui.
16. Perché se a lui hanno chiesto di fare il testimonial per la marca più lussuosa di orologi e per lo champagne più chic mentre a Nadal è toccato lo shampoo antiforfora, un motivo ci sarà.
17. Perché se come affermava Arthur Ashe i vincenti sono quelli che collezionano i trofei mentre i campioni sono quelli che lasciano il proprio sport in condizioni migliori di come lo hanno trovato, bisogna essere tutti grati a Federer perché è stato il più vincente dei vincenti e il più campione dei campioni
1. Perché se gli inglesi possono considerare come un loro rappresentante Andy Murray che è scozzese di Glasgow, non si capisce perché noi non possiamo considerare Federer come italianissimo.
2. Perché se uno a 17 anni si tinge i capelli di un imbarazzante biondo ossigenato cantando a squarciagola le canzoni dei Backstreet Boys e poi diventa un esempio di stile dentro e fuori dal campo, allora vuol dire che dalla tamarraggine si può guarire.
3. Perché lo abbiamo visto correre sulla torrida terra di Parigi, Roma e Madrid, saltellare sui prati di Londra, vincere sul cemento australiano, combattere per cinque ore sul suolo di New York, essere protagonista di iniziative benefiche in Malawi indossando una maglia a maniche lunghe e non ha mai sudato. Mai.
4. Perché ha battuto tutti i record e tutti gli avversari. Ma lo ha fatto con una tale eleganza che nessuno ha mai potuto avercela con lui.
5. Perché per quanti titoli abbia vinto e per quanti ne vincerà, rimarrà sempre l’evidenza che il primo titolo lo ha conquistato a Milano.
6. Perché se l’Italia di Coppa Davis non fosse stata così educata da farsi battere dalla Svizzera che mandava in campo un Federer ancora minorenne nel 1999, magari il tennis avrebbe avuto un’altra storia
7. Perché l’Italia di Coppa Davis è rimasta educata anche nel 2009 e nel 2014 facendosi in entrambi i casi strapazzare dalla Svizzera guidata da Federer divenuto nel frattempo maggiorenne e numero uno del mondo.
8. Perché dovunque abbia giocato dopo pochi punti tutti gli spettatori hanno cominciato a tifare per lui, tranne i parenti dell’avversario. E verso fine partita, anche i parenti dell’avversario erano indecisi.
9. Perché persino il suo acerrimo rivale, Rafael Nadal, che lo ha battuto una volta sì e l’altra pure, ha assicurato che “Federer è il più grande giocatore di sempre”.
10. Perché ama talmente l’Italia da perdere contro Gianluca Pozzi, Andreas Seppi e Filippo Volandri che su quelle vittorie ci hanno costruito la carriera e tutto il post-carriera vantandosi come fa un adolescente con gli amici in vacanza dopo aver avuto il numero di telefono della ragazza più bella della spiaggia.
11. Perché prima si scriveva dei tennisti per raccontare il tennis. E invece con Federer sono state scomodate “esperienze mistiche”, raffronti filosofici, richiami heideggeriani e gli è stato chiesto in conferenza stampa cosa pensasse di Freud. E dato che a parole non ha regalato perle degne di Platone o Socrate, è stato pubblicato il libro “I silenzi di Federer” spacciandolo per trattato psicologico.
12. Perché dopo aver visto come si coordina per colpire la palla nella volèe di rovescio, ti chiedi: “Ma se lui gioca a tennis, gli altri cialtroni con una racchetta in mano, che sport fanno?”
13. Perché quando a 13 anni è stato ammesso a un programma di crescita per giovani tennisti elvetici, il rapporto recitava: “Non presenta gravi carenze”. Gli stessi esaminatori svizzeri stanno ancora aspettando di trovarne uno bravo per davvero…
14. Perché se scrivi un libro su Federer, puoi passare ore a riguardare le sue partite, a leggere le sue interviste e vedere alla slow motion i suoi colpi giustificandoti con gli altri dicendo che ti stai documentando per lavoro.
15. Perché qualcuno potrà dire che in passato c’è stato qualcuno più forte di Federer e non si può escludere che in un futuro più o meno prossimo ci sarà un giocatore più grande di lui, ma siamo certi che né in passato c’è stato né in futuro ci sarà qualcuno che giocherà come lui.
16. Perché se a lui hanno chiesto di fare il testimonial per la marca più lussuosa di orologi e per lo champagne più chic mentre a Nadal è toccato lo shampoo antiforfora, un motivo ci sarà.
17. Perché se come affermava Arthur Ashe i vincenti sono quelli che collezionano i trofei mentre i campioni sono quelli che lasciano il proprio sport in condizioni migliori di come lo hanno trovato, bisogna essere tutti grati a Federer perché è stato il più vincente dei vincenti e il più campione dei campioni