Nella mia città, Bologna (che è poi "un paesone", tennisticamente ora nemmeno paragonabile a città come Roma o Milano...), si aggirano alcuni "loschi figuri" chiamati maestri di tennis: molti di essi lo sono diventati non per vocazione all'insegnamento,
ma semplicemente perché la strada più naturale (e facile) per la loro carriera post-agonistica era quella di fare il maestro, o
gestire un circolo, o tutti e due insieme.
Il loro comportamento da me riscontrato in questi anni è questo:
1) Poca voglia di insegnare, appena finisce l'ora si defilano quasi sempre millantando chissà quali impegni urgentissimi, non fermandosi mai a discutere o confrontarsi con i ragazzi (bisognosi più che mai di consigli su corde, attrezzatura, etc.).
Poca competenza, sempre i soliti esercizi triti e ritriti, mai nessun esercizio su schemi di gioco complessi...sembra spesso
che il loro unico intento sia quello di "spremere" più denaro possibile dai malcapitati di turno, dispensando proprio quel
numero appena sufficiente di consigli che dia l'illusione al cliente (quello adulto, quindi NON PIU' una "promessa") di aver
fatto progressi alla fine della lezione, al ritorno a casa.
Ma devo dire che i progressi, quelli veri e sostanziosi, si ottengono, specialmente alla nostra non più giovane età,
"respirando di tennis"; non si ottengono palleggiando un'oretta alla settimana, dopo il lavoro, giusto per scaricare un
pò lo stress e "fare una sgambata con doccetta calda finale".
Il maestro "indolente" non chiede di meglio che avere clienti che vogliano solo palleggiare e che vogliano essere interrotti
il meno possibile da "fastidiose" indicazioni e correzioni tecniche: questi sono per lui i clienti ideali, quelli che non esigono
nulla, con i quali può tranquillamente non fare alcunché, tanto loro saranno anche più contenti così, perché considerano
quell'appuntamento settimanale come fosse l'aperitivo dopo il lavoro.
Noi del forum non apparteniamo però a questa categoria, qui c'è passione, altra cosa davvero...
2) Mai una ricevuta fiscale quando paghi il campo;
3) Giocano con le
racchette xxx, solo perché hanno il contratto con il negozio yyy che gliele dà gratis (a cui indirizza i
ragazzini dei corsi, prendendo la percentuale);
4) Arrotondano ulteriormente incordando, male e spesso con cordacce di ultima, a prezzi da negozio specializzato
(e anche qui ovviamente senza alcuna ricevuta, i telai di ragazzini che li vedono, beata innocenza, ancora come eroi,
pendono dalle loro labbra e si fidano ingenuamente e ciecamente di tutto quello che vien loro propinato; i loro genitori ne
sanno spesso ancora meno, e si fidano ciecamente anche loro...
5) Istruttori di 1° livello che insegnano ai corsi adulti pur non avendo ancora maturato l'esperienza per farlo;
6) Maestri che consigliano di conseguenza solo i soliti marchi (Babolat, Wilson e Head), in base a quale contratto hanno:
ricordo ancora un maestro che alcuni anni fa mi chiese se potevo vendergli delle Wilson, perché lui non poteva in quanto
sotto contratto con Babolat...
7) 2 anni fa andai da un maestro di un altro circolo, e gli espressi la mia esigenza di essere inserito in un gruppo di
allenamento che fosse più avanzato del solito gruppo adulti, una sorta di pre-agonismo, ma per gente non più
giovanissima: mi rispose che un profilo del genere non esisteva, e mi propose di aiutarne la creazione.
In pratica ho redatto io, che non ho alcun titolo, gli schemi di allenamento con tanto di esercizi tecnici specifici e piano
settimanale che tenesse conto dei campi liberi nelle varie giornate, in excel, stampando il tutto.
Loro si dovevano occupare di raccogliere 3 adulti che potessero formare con me un gruppo del livello richiesto...come andò
a finire? Mi tennero in stand-by per un mese (classica storia..."lunedì ti chiamo, ci siamo quasi"...poi nessuna chiamata).
Insomma, dopo un mese di tira e molla, di pacchi e contro-pacchi, alla fine uno dei maestri mi disse al telefono "il corso
non si può fare perché dobbiamo far spazio al calcetto". Secondo voi è professionalità questa?
Altro circolo ancora, prenoto una prima lezione con un maestro che, a detta di alcuni, doveva essere valido: becco l'ingorgo
e arrivo 10 minuti in ritardo, mi scuso (potevo anche non farlo, visto che lo pagavo lo stesso), ed inizio la lezione...
Palleggiamo per 2 minuti, e subito mi dice che mi affianco troppo nel colpire, e qualche volta colpisco un pò in ritardo...io
gli rispondo che è solo da 2 minuti che abbiamo iniziato, ed ho bisogno di scaldarmi un pò per ottimizzare timing e fluidità;
dopo 10 minuti entro in coppia, ed assumo in modo naturale una stance più aperta, e lui mi dice "hai visto che adesso va
benissimo?"...(grazie al cavolo, lo sapevo già!).
Raccogliamo le palline (al posto del cesto ha una scatola di cartone, non commento...), poi si mette a chiacchierare con me
come se fosse al bar, chiedendomi gli affari privati degli altri circoli, e facendomi perdere 15 minuti di lezione...ad un certo
punto gli faccio "dai, continuiamo a giocare?", se non altro per dare un senso a quella lezione ridicola.
Gli ultimi 15 minuti li ho passati praticamente nella semi-oscurità, perché non aveva neanche acceso i riflettori...
Finisce l'ora (si fa per dire), e sinceramente mi aspettavo che almeno mi facesse recuperare 10 minuti del tempo che mi
aveva fatto perdere...invece millanta un impegno urgente che lo costringe a scappare...cazzata perché si rimette a
rincoglionirmi di chiacchiere per quasi altri 10 minuti.
Alla fine, niente sconto sulla lezione (durata effettiva 35 minuti), ovviamente niente ricevuta e, ciliegina sulla torta,
mi dice che tra 2 settimane iniziano i corsi autunnali e non ha più tempo per me (magari se me lo diceva prima, prima di
illudere una persona sul portare avanti un discorso tecnico...).
Praticamente ho assistito in diretta ad una tipica "marchetta" da maestro nazionale...
Secondo voi è professionalità questa?
9) Altro circolo (quello dei fogli excel), altro maestro nazionale, allora 2.5: iniziamo con 10 minuti di ritardo, perché lui tarda
a dire ai ragazzini del corso prima che ora toccava a noi (c'erano i loro genitori...).
Iniziamo, il solito cesto-standard, nulla di che, consigli praticamente zero, a 5 minuti dalla fine arriva il prossimo cliente,
e il "maestro" decide che la lezione è finita...15 minuti rubati, complimentoni!
Secondo voi è professionalità questa?
10) Altro circolo ancora, doveva essere un'altra lezione, ma di 2 ore, con altri 3 ragazzi; uno di loro non si presenta per motivi
suoi, e solo alla fine delle 2 ore, scopro che la quota che dovevo pagare era più alta, perché eravamo solo in 3...
ma non potevi dirmelo per correttezza appena ero arrivato? E se fossero mancati 2 ragazzi invece che 1, avrei dovuto
pagare ancora di più???
Secondo voi è professionalità questa?
11) Altro circolo ancora, altro maestro nazionale dal quale avevo fatto un corso, ma finito quello non l'avevo rinnovato, perché
il livello degli altri 3 era inferiore al mio, e la situazione non era sufficientemente "sfidante", perché la prima regola di un
corso serio, è costruire un gruppo tecnicamente omogeneo.
Questa volta a fare il corso è mia moglie, io la vado solo a vedere; nel gruppo misto c'è un'altra ragazza, il suo fidanzato,
ed un'altro ragazzo. Il maestro, per sruffianarsi la coppia (che gli porta più soldi alla settimana ed in modo più
continuativo) tira palle facilissime a loro, poi palle molto più difficili a mia moglie, e quando lei sbaglia o non ci arriva,
le dice: vedi? "devi fare come (nome dell'altra ragazza)". Ovviamente la cosa è così palese che mia moglie si incazza, e
alla fine del corso non lo rinnova più...
Secondo voi è professionalità questa?
12) Ultimo corso mio, prima che un problema di salute mi costringesse a prendermi un periodo di riposo e ad interromperlo:
opto per solo 1 volta alla settimana (1 ora e mezza), perché avendo fatto loro saltare il doppio appuntamento settimanale
del corso di mia moglie, avevo deciso di ridurre anch'io per stare qualche volta di più a casa con lei.
Mi ero raccomandato più volte con il maestro nazionale che a fare lezione volevo che ci fosse lui...risultato: 1° lezione lui
non c'è, ma mi becco l'istruttore di 1° livello, su campo in erba sintetica da calcetto, dove bastava fare un back che la
palla non si alzava nemmeno (ovviamente tutti incazzati neri...): 2° e 3° lezione, lui non c'è, ma mi becco la maestra
nazionale su erba sintetica del 2° campo, neanche in bolla, e nel gruppo per giunta ci sono 2 donne! Alla 4° lezione, prima
di andare al circolo, telefono per sapere chi c'è, e mi dice che c'era un'altra istruttrice di 1° livello, ed altre 2 donne;
questa volta rifiuto dicendo: "ciccio, facciamo che vengo quando ci sei tu e solo maschi bravi, ok???".
Secondo voi è professionalità questa?
Potrei andare avanti all'infinito, tra maestri arroganti e boriosi, tra quote di corsi che prima di iniziare erano una cifra, poi sono inspiegabilmente lievitate...potrei parlare di "mischioni" di palline di marca diverse utilizzate nei corsi, talmente vecchie che anche al cane farebbero quasi schifo, livelli dei partecipanti ai corsi mostruosamente disomogenei, errori di prenotazioni campi, scambi di campi senza avvertire, temperature bassissime, "limate" sul riscaldamento (basso, acceso in ritardo sull'ora, e spento in anticipo sulla fine), campi in terra rossa con buchi sulla linea di fondocampo, o con solo 2/3 mm di terra rossa, reti tenute assieme con le fascette, campi in sintetico "a 2 strati" (nuovo strato posato su vecchio danneggiato), che determina rimbalzi imprevedibili ed altissimi rischi per i legamenti di caviglie e ginocchia...
Tutto ciò a prezzi orari sempre più alti, perché ormai i circoli da me "fanno cartello", e se uno alza di 2 euro, gli altri dopo pochissimo lo seguono a ruota...non c'è più concorrenza, ma "spartizione della torta per zone della città", perché c'è più domanda che offerta.
Noi stiamo qui a litigare e a scannarci, ma personalmente posso in tutta sicurezza affermare che almeno il 90% (non scherzo affatto) di tutto ciò che ho imparato, è stato fino ad ora merito della mia passione, della pratica da autodidatta che ho fatto giocando con gli amici, dei video di tecnica visti su youtube, delle partite di tennis viste alla tv...
e di quello che ho letto in questo forum.
Per cui, guardate che questo forum non è importante, ma IMPORTANTISSIMO, come fonte di divulgazione e scambio di informazioni, perché nella realtà in cui viviamo, là fuori, di gente onesta o anche solo professionale ce n'è ben poca e sempre di meno...e pertanto ritengo fondamentale anche il contributo "meno titolato", perché contribuisce al non far spegnere la "fiamma", ed è comunque dato in buona fede.
Concludo infine dicendo che la probabilissima, anzi, inevitabile variabilità delle classifiche con il passare degli anni, lascia secondo me dedurre che l'unico dato
che rimane se stesso e non muta nel tempo è ciò che si scrive in un post, non il suo autore.
Si potrebbe eccepire su tutto, e anche se uno fosse stato anni fa un B1, magari qualcuno potrebbe ugualmente obiettare che non si è aggiornato, che i tempi sono
cambiati, il tennis è cambiato, e ciò che scrive poteva andar bene allora, ma non va più bene oggi.
Esempio lampante, solo di poche pagine fa: Warren Bosworth è morto da soli 5 anni, e già qualcuno (legittimamente, beninteso, è un'opinione) afferma che alcuni dei
concetti da lui espressi siano sorpassati; allora si potrebbe pure attendere la morte di Roman Prokes e Nate Ferguson (quest'ultimo segue Djokovic e Federer, e prima
di mettersi in proprio, lavorò per 12 anni proprio per Bosworth...).
Quindi se possiamo dubitare di tutti, anche di gente titolatissima, a maggior ragione è ancora più facile dubitare di un 2° categoria...ne consegue che, secondo me,
conoscere la classifica di un utente non serva poi tantissimo...
Ma, come si suol dire, "domandar è lecito, rispondere è cortesia", per cui chi desidera conoscere questo dato, ha il diritto e la libertà di chiederlo, e dall'altra
parte uno può decidere altrettanto liberamente di fornire questo dato, pur continuando, in cuor suo, a ritenerlo poco utile o ininfluente.
Ma, a mio avviso, il punto focale da tener sempre a cuore è L'INFORMAZIONE, condivisibile o meno che sia, ma ONESTA, visto ripeto la gente che c'è in giro...
...Perché, come canta Tiziano Ferro, alla fine di una sua famosa canzone, "fuori è buio...ma ci sei tu amore".
Un abbraccio.