Sonny Liston ha scritto: DAVIDE72 ha scritto:
Personale ed opinabilissima riflessione: se una racchetta di 20 e passa anni fa, divenuta famosa principalmente perché Edberg giocava con il suo paintjob (in realtà sotto c'era la sua fidata Sampras di sempre...), rischia ora di diventare una icona, è perché i materiali di oggi sono talmente scarsi
Davide, non è proprio così.
La PSC e le sue derivazioni è stata la racchetta più usata, insieme alla Prestige e Pro Tour negli anni 90... Fino ai giorni nostri.
Gaudio
Del Potro
Norman
Kolshriber
Bellucci
Flavio Cipolla
Alex Corretja
Mardy Fish
Nieminem
...e tantissimi altri
La Original era una Racca fantastica, ma la Classic permetteva un utilizzo più ampio di giocatori, essendo più indicata per un gioco moderno di rotazione da fondo.Io le ho usate entrambe.
Per il mio gioco la Classic aveva un rendimento superiore.
E' giusto che tu non sia d'accordo, infatti come avevo scritto il mio era un giudizio opinabilissimo, perché ciò che è oro per alcuni può essere solo "legno" per altri.
Per quanto riguarda gli endorsers di questa racchetta, non sembra acclarato che Del Potro abbia usato regolarmente ed in modo continuo la Classic 6.1; nella sua carriera da junior sembra abbia usato la Hyper Pro Staff 6.1, poi sembra la ncode 95 18x20, insomma non è certissimo...ma comunque poco importa nell'economia del discorso qui fatto, perché ad esempio quanti titoli hanno vinto Jimmy Connors ed Ivan Lendl con racchette a mio avviso "ingiocabili"? Ma forse quelli erano altri tempi...
Ho lasciato intendere che la Classic 6.1, nonostante il peso elevato, non sia a mio avviso un mostro di stabilità (inteso come twistweight) come gioco percepito...estendo i dati aggiungendo: per un gioco tradizionale piatto con moderato spin, presa non semi-western, e corde non multifilo, budello o synthetic gut.
E' abbastanza normale che una racchetta che tenda a "twistare" nell'impatto piatto fuori centro, faciliti però il gioco in rotazione, proprio perché tende a ruotare facilmente sul proprio asse: se poi qualcuno mi viene a dire che non è vero che sia poco stabile, gli rispondo che è POCO STABILE IN RELAZIONE A QUANTO IL SUO PESO LASCEREBBE SUPPORRE.
Ricordo che le mie 2 Classic (oltretutto in versione 16x18...) pesavano dai 370 ai 380 grammi incordate e senza un filo di piombo, silicone, etc, per cui un poco stabili dovevano esserlo, ma per me PRINCIPALMENTE per merito del peso, e comunque NON QUANTO ci si dovrebbe aspettare.
Gli elementi costruttivi che contribuiscono alla solo discreta stabilità sono:
1) barra grafitica stretta e lunga (il corpo compreso tra la fine del manico e l'inizio degli steli che si divaricano;
2) la foratura del ponte a 3 coppie di corde, che fa sì che il ponte sia meno forato e più rigido, e fletta ancora più tardi rispetto ad ore 3 e 9 del telaio (quindi meno effetto "cup" sulla pallina, compensato però solo parzialmente dal pattern rado del 16x18, perché la trama si infittisce nelle verticali centrali).
3) l'angolo di tangenza degli steli con l'ovale è più elevato, perché essi sono più corti a causa del punto 1), e ciò determina, applicando una forza in un punto laterale decentrato del piatto (simulazione di colpo fuori centro) una leva "più efficiente" nel far twistare l'ovale e ruotare il manico nella mano.
Gli elementi costruttivi che contribuiscono invece alla buona propensiona allo spin sono:
esattamente gli stessi 3 punti di cui sopra, aggiungendo che il punto 1) determina un maggior effetto "leva", funzionale allo spin.
Il fatto poi che questa racchetta non sia "mostruosamente" spinnosa, deriva semplicemente dal pattern corde non omogeneo, che si infittisce al centro, e da un layup grafitico interno che forse Wilson ha progettato per ottenere un attrezzo polivalente, ossia non troppo sbilanciato verso un tipo di gioco a discapito di un altro.
Sto parlando però solo della versione 16x18, non della "Tour Edition 18x20".
Just my two cents...