seneca85 ha scritto: Vandergraf quanti anni hai? Sempre se è lecito domandartelo...... ti chiedo l'età perché dal tuo nickname presumo che il tennis anni '90 lo hai potuto vedere in diretta in TV (e forse anche dal vivo sugli spalti).
Io sono del 1985 e ho potuto vedere in diretta TV gli ultimi anni di Sampras ma non mi sono fermato lì e mi sono andato a vedere le partite e le grandi finali del campione americano degli anni '90 che fanno parte della Storia del tennis.
Bene, ho fatto questo preambolo perché voglio entrare nel merito di un periodo che hai scritto in risposta al mio intervento in questo topic. Tu hai scritto: "che sul campo non dava il meglio dal punto di vista della reattività fisica non l'ho detto solo io, ma anche molti telecronisti durante le sue partite, probabilmente non si riferivano alla schiacciata in elevazione, ma piuttosto al fatto che non corresse molto per l'intera durata di un match".
Io ti rispondo: Sampras nel suo splendore, che tra l'altro è durato molto vedi titoli e allori in bacheca, basava il suo gioco sul servizio formidabile e sui primi colpi di rimbalzo soprattutto giocati dal lato del dritto. Sulle superfici veloci (e negli anni '90 le superfici erano molto più veloci di adesso) e sull'erba di fatto Sampras non aveva molto da correre perché non dava tempo e modo ai suoi avversari di farlo correre. Basta ricordare che la seconda di servizio di Sampras per potenza, precisione e costanza forse è stata (a detta di molti suoi ex e attuali colleghi) la migliore seconda in assoluto e per gli avversari era molto difficile entrare nello scambio. Per battere come batteva Sampras bisogna avere eccellenti doti atletiche che passano da una ottima mobilità articolare associata ad una grande flessibilità nonché potenza e forza insomma tutte doti che solo i grandi atleti hanno.
Poi se mi scrivi "che sul campo non dava il meglio dal punto di vista della reattività fisica non l'ho detto solo io, ma anche molti telecronisti" significa che a distanza di 20 anni continui a dar retta a sciocchezze dette da telecronisti che hai ascoltato all'epoca e le riproponi oggi senza il minimo vaglio critico volendole far passare come attendibili anche dopo che ti è stato fatto notare da più persone che hai scritto una grossolana imprecisione sminuendo di fatto un grande atleta e sportivo di successo definendolo rachitico.
Infatti considera l'erba di Wimbledon di 20 anni fa (che non è l'erba/terra di adesso) e considera le discese a rete e le voleé che giocava Sampras (solo per fare un altro esempio come del resto era quello dello smash in elevazione) se tutto ciò per te e per i telecronisti che hai ascoltato non è una chiara manifestazione di grande reattività fisica allora vuol dire che non si ha idea e forse "occhio" nel riconoscere che cosa sia la reattività fisica che non è altro uno degli aspetti salienti della capacità atletica di uno sportivo di alto livello.
45 anni, hai detto tutte cose giuste, ma nel frattempo ho precisato che mi sono fatto deviare da alcune immagini della mia memoria, senza prima rivalutare il tutto con le dovute modalità. mi è stato fatto notare pure che non era ingobbito, per me lo era, ma non lo ritengo una cosa che sminuisce, semplicemente per me è una postura che ha poco di visivamente atletico. anche recentemente ho visto partite di sampras e ho notato che negli spostamenti non era ai massimi livelli di velocità, ma questo non significa che fosse un handicap o che il suo tennis necessitasse anche di quello. interpretare le intenzioni e andare verso direzioni prese in autonomia serve a poco. che sia un campione immenso non l'ho mai messo in dubbio. il discorso nasceva dal peso del telaio che un tennista può gestire, soprattutto in termini di inerzia, in relazione alla sua potenza fisica. e volevo semplicemente dire che ci sono esempi che vanno in una direzione e altri nella direzione opposta, a dimostrazione che nel tennis è molto difficile stabilire teorie di massima che siano dimostrabili e di cui si possa avere controprova. e se questa caratteristica esiste per dei grandi campioni, figuriamoci se non può esistere per chi gioca in terza o quarta categoria. senza contare che gli attrezzi degli anni 80 e 90 erano spesso diversi da quelli in voga oggi, sia per chi giocava a livello pro e sia per gli amatori. spesso si ha l'abitudine, a mio avviso errata, di confondere le tendenze del mercato con le reali esigenze fisiologiche di un qualsiasi giocatore, facendosi trarre in inganno dal fatto che oggi si debba giocare in un certo modo e con certi parametri di telaio, quando invece per moltissimi giocatori, soprattutto per quelli che hanno iniziato a giocare negli anni 80, i parametri potrebbero restare gli stessi di prima e non cambierebbe molto, a patto che ci sia la pazienza di favorire l'abitudine nel passaggio da un tipo di telaio ad un altro. anche in questo caso si tratta più di consumismo che di altro, tanto è vero che ci sono tantissime persone che pensano ancora che i modelli di racchette migliori siano gli ultimi usciti, cosa su cui ci sarebbe da discutere parecchio. comunque, ripeto, le sviste sono possibili, è umano, ma da qui a fare un discorso come se uno che dice una cosa sbagliata è assolutamente digiuno di tennis o incapace di comprendere persino cose evidenti, ce ne passa. ti saluto, grazie per la disponibilità