Nella vita sportiva e, specificatamente, tennistica, esprimiamo con il nostro gioco ed il nostro comportamento quello che effettivamente siamo nella vita di tutti i giorni
Un estroverso avrà un gioco più brillante di un musone patentato? Un politico continuerà a rubare anche dentro il campo? Un poliziotto sarà preciso e imparziale? Un antipatico scostante farà fatica a trovare un compagno con cui giocare?
Insomma, affrontando l'argomento senza riscontri scientifici o modelli matematici, ma come una discussione da bar ed in base alle nostre esperienze sul "campo", cosa ne pensate? Siamo sempre, comunque e dovunque quelli di tutti i giorni o un ambiente (sportivo) diverso porta a comportamenti diversi ed "adeguati" ?
Della serie "Uno stronzo può essere sportivo?" ......