Promemoria primo messaggio :
Apro questa discussione dopo aver letto la polemica accesasi sul post dedicato alla Regna. In particolare si parlava di qualità delle racchette contrapponendo yonex e zus. Entrambi i marchi mi sembra siano considerati abbastanza universalmente come produttori di racchette di qualità. Ma mi e vi pongo una domanda: cosa diavolo intendiamo per qualità di una racchetta, io credo che una racchetta debba essere performante ossia il miglior compromesso tra potenza e controllo. Io mi sono comprato una yonex a inizio anno (la V core SI98) dopo averla provata perché incuriosito dall'entusiasmo contagioso dei suoi fan, la racchetta mi piaceva molto esteticamente e in quel periodo (lo so potrà sembrarvi strano) avevo bisogno di una racchetta che mi piacesse, che mi mettesse allegria. Ora la racchetta in questione a mio parere è molto valida (ma è anche molto impegnativa, quando non spingo al 100% divento sicuramente inferiore a quando giocavo con la pro open, quando sono al mio massimo divento più letale), le vernici mi sembrano sicuramente più curate, ma se dovessi dire che giocando si percepisce una qualità superiore, onestamente no, mai avuto problemi al braccio con nessuna racchetta (Babolat, Head, Wilson) e neanche con questa. I salti di vernice dopo 3 mesi di utilizzo sono numerosi come quelli che avevo sulla pro open nonostante come già detto la vernice mi sembra molto più curata. Ora detto questo ripropongo la domanda: cosa intendiamo per racchette di qualità? alla fine una racchetta come la Zus che viene considerata di qualità superiore cosa ti da in più? più grafite delle altre racchette? e siamo sicuri che questo fa di una racchetta un prodotto migliore? a me pare che Motombo abbia detto la cosa più giusta: amo le yonex ma mi faccio la Aeroprodrive, insomma la migliore racchetta è quella con cui giochi meglio nel senso che vinci più facilmente, poi se uno alla vittoria preferisce sentire meglio la palla, è giusto che si compri la racchetta che gli fa gustare queste sensazioni. Insomma a ognuno il suo, l'ideale sarebbe mantenere obiettività di giudizio.
Apro questa discussione dopo aver letto la polemica accesasi sul post dedicato alla Regna. In particolare si parlava di qualità delle racchette contrapponendo yonex e zus. Entrambi i marchi mi sembra siano considerati abbastanza universalmente come produttori di racchette di qualità. Ma mi e vi pongo una domanda: cosa diavolo intendiamo per qualità di una racchetta, io credo che una racchetta debba essere performante ossia il miglior compromesso tra potenza e controllo. Io mi sono comprato una yonex a inizio anno (la V core SI98) dopo averla provata perché incuriosito dall'entusiasmo contagioso dei suoi fan, la racchetta mi piaceva molto esteticamente e in quel periodo (lo so potrà sembrarvi strano) avevo bisogno di una racchetta che mi piacesse, che mi mettesse allegria. Ora la racchetta in questione a mio parere è molto valida (ma è anche molto impegnativa, quando non spingo al 100% divento sicuramente inferiore a quando giocavo con la pro open, quando sono al mio massimo divento più letale), le vernici mi sembrano sicuramente più curate, ma se dovessi dire che giocando si percepisce una qualità superiore, onestamente no, mai avuto problemi al braccio con nessuna racchetta (Babolat, Head, Wilson) e neanche con questa. I salti di vernice dopo 3 mesi di utilizzo sono numerosi come quelli che avevo sulla pro open nonostante come già detto la vernice mi sembra molto più curata. Ora detto questo ripropongo la domanda: cosa intendiamo per racchette di qualità? alla fine una racchetta come la Zus che viene considerata di qualità superiore cosa ti da in più? più grafite delle altre racchette? e siamo sicuri che questo fa di una racchetta un prodotto migliore? a me pare che Motombo abbia detto la cosa più giusta: amo le yonex ma mi faccio la Aeroprodrive, insomma la migliore racchetta è quella con cui giochi meglio nel senso che vinci più facilmente, poi se uno alla vittoria preferisce sentire meglio la palla, è giusto che si compri la racchetta che gli fa gustare queste sensazioni. Insomma a ognuno il suo, l'ideale sarebbe mantenere obiettività di giudizio.