La partita.... questo mostro....

Promemoria primo messaggio :

Ciao a tutti,

volevo spiegarvi cosa mi capita e se qualcuno riesce a darmi una mano....

molto semplicemente: in palleggio me la cavo egregiamente, mi posiziono bene, arrivo con i tempi giusti sulla palla... insomma me la cavo.

parliamo della partita??  meglio di no... ....  completa confusione, sempre addosso alla palla, senza idee, sempre con l'ansia di arrivare tardi... (ma dove poi??)  Insomma lo avete capito: un disastro totale!!!

in più la beffa dei colleghi del circolo... " tranquillo con quello ci vinci..." ed io ci perdo regolarmente... insomma un tunnel infinito.... 

mi aiutate ad uscirne? 

Si ma la partita è altra cosa. Il punto fatto cosi in allenamento per me conta poco. La partita ti mette a dura prova e puoi dire ho perso ho vinto. I puntarelli di allenamento è come mangiare pasta scotta.
E la partita deve essere 2 su tre.
In partita devi mettere in pratica quello che hai appreso a lezioni eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
 spesso  devi  adattare i colpi alle palle sporche
che in allenamento non ci sono

GiBa ha scritto:

bhe vi dico come ho organizzato la mia settimana:

gioco tre/quattro volte:

1. un'ora di lezione con il maestro
2. un'ora di allenamento serio (diagonali, lungolinea dritto e rovescio ecc) con un mio amico
le rimanenti ore partita....

ora sto pensando con il mio amico di fare per metà la partita...

benissimo il punto 1 e 3 diciamo.
Sul punto 2 invece ho seri dubbi che serva (un filo di più se fatto a punti ma non molto).
Se possibile dovreste trasformarla con 1 ora assieme al tuo amico ma col maestro,e che vi fa fare esercizi seri per migliorare la solidità dei colpi.
Io che sono discontinuo ad esempio sono migliorato moltissimo quando il maestro ci metteva la rete provvisoria più alta di 1 mt e mezzo e si doveva arrivare SEMPRE a 50 scambi,contandoli mentre colpisci. Ma è solo un piccolo esempio.
Quindo quoto quanto detto da Sonny,l'ideale sarebbe togliere il punto 2 e fare partite con avversari sempre diversi.
E iniziare a fare qualche torneo,anche amatoriale.
Ovviamente oltre a buona parte degli altri consigli che ti sono stati dati.
Per mia esperienza personale ho iniziato a migliorare il rendimento in partita quando ho smesso di pensare a come dovevo colpire la palla,e ho iniziato a pensare  "come fare punto all'avversario" che ho di fronte.
Altra cosa fondamentale da imparare per rendere meglio in partita è non aver paura di perdere,che può sembrare strano detto così,ma è la molla che ti permette di riuscire a giocare la partita più sciolto possibile.
Perchè se non hai paura di perdere,non hai neanche paura di giocare i colpi.,imho.

Personalmente mi alleno con un mio amico di livello superiore al mio , dopo il riscaldamento effettuiamo una serie di cinque servizi ciascuno senza contare il punteggio(ma sai bene se il tuo turno di servizio l hai giocato bene o no!), e di tanto in tanto facciamo qualche set...il tutto cercando di variare il gioco ed i colpi nei vari scambi...soprattutto cerchiamo di lasciare andare il braccio cercando il punto. Ovviamente sono convinto come tanti che fare partite cambiare avversari e'la cosa migliore, perche ti permette di affrontare palle e situazioni sempre nuove,e di conseguenza reagire a queste...ieri prima partita di torneo di quarta categoria che ho vinto 6-3 6-3 , avevo un ansia pre partita da paura...forse paura di perdere, di non essere all'altezza...per fortuna in campo poi ho cercato di esser calmo controllare il respiro ,guardare la palla svuotando la mente da ogni pensiero negativo e fare il mio gioco...un solo doppio fallo(quando il mio servizio e un po'ballerino nei momenti caldi) 5 o 6 gratuiti e 7-8 vincenti, il resto errori del mio avversario...Pero' la sensazione piu' vivida e quella di completo controllo che avevo della partita...  Credo che la base per affrontare la partita in modo piu' efficace e' la" fiducia " e solidita' dei i propri mezzi , poi ci sta che perdi perche' l 'avversario ha un tennis migliore del tuo...E' questo e' un incentivo a migliorarti...

Adolfo ha scritto:

GiBa ha scritto:

2. un'ora di allenamento serio (diagonali, lungolinea dritto e rovescio ecc) con un mio amico

questo qui se lo fai con il punto in palio ti frutta per quattro

Quoto. Domani provo!

Accidenti GiBa, 52 anni e il cuore matto di un ragazzino! Ti prego, non cambiare!!!!!
Purtroppo in questa tua fase, nemmeno Federer può insegnarti ad affrontare "la" partita. Paradossalmente e' più probabile che qualcuno di noi ti possa dire quella parolina giusta che ti apre o aprirà la mente....
Io non faccio partite da anni ma, nonostante una passione grande per il match...ho sempre sentito la pressione, l'ansia e l'euforia da "pre". Anche adesso, se mio figlio di 11 anni mi dicesse "papi, domani ti sfido", io, prima di addormentarmi, un pensierino glielo dedico! Eccome! 
Forse dovresti convertire in senso positivo l'ansia da prestazione. Se non puoi combattere la "partita", allora fai in modo che sia una "festa". Personalmente, questa è stata una chiave di lettura che mi ha aiutato molto. A questo vi aggiungo una buona dose di autoironia e, perché no, un'inguaribile grinta che ti fa arricciare i piedi nelle scarpe e far sudare le mani...
Prenditi un po' in giro, guardati intorno e immaginati di girare un film. Entra in campo e sorridi. Farai errori assurdi? Ovviamente! Ma fanno parte del "ballo in maschera".

kingkongy ha scritto:

Accidenti GiBa, 52 anni e il cuore matto di un ragazzino! Ti prego, non cambiare!!!!!

... soffro di sindrome di peter pan....  ma che vuoi farci sono cosi...  penso ancora che possa diventare bravo!!!

l'occassione poteva essere il pt2015..  ma l'ho scoperto tardi....

azz...  Adolfo mi ha iscritto al torneo!!!!!!

c'ho già l'ansia!!!! 

a presto!

GiBa ha scritto:

azz...  Adolfo mi ha iscritto al torneo!!!!!!

c'ho già l'ansia!!!! 

a presto!

ascolta tutto quello che è uscito fuori qui e farai faville

GiBa sei in buona compagnia...da 52enne inizio a consigliarti un rimedio omeopatico: 10 gocce di Staicalm e altre 10 di Giocaben mezzora prima della partita
a parte le monate, non riesco a capire è come mai quando praticavo squash a un livello agonistico, paragonabile ad un 4.1 tennistico, non provavo nessun tipo di tensione "negativa" e riuscivo a convertire in positivo tutta la parte emotiva, la stessa cosa non accade nel tennis.
credo che nel primo caso mancando completamente il concetto di palleggio, l'approccio alla partita sia stato piu' veloce e forzato, invece nel tennis ho davvero sprecato troppo tempo in ore di palleggi inutili "ad cazzum", come ben sottolineato da Sonny creando una voragine tra il voglio del palleggio ed il posso di un match

alberto25 ha scritto:

Personalmente mi alleno con un mio amico di livello superiore al mio , dopo il riscaldamento effettuiamo una serie di cinque servizi ciascuno senza contare il punteggio(ma sai bene se il tuo turno di servizio l hai giocato bene o no!), e di tanto in tanto facciamo qualche set...il tutto cercando di variare il gioco ed i colpi nei vari scambi...soprattutto cerchiamo di lasciare andare il braccio cercando il punto. 

L'allenamento giocando i set va bene, ma fare 5 servizi a testa senza punteggio fa in modo che si nasconda sotto il tappeto l'ansia e il nervosismo da match. 

In quella situazione risulta facile giocare a braccio sciolto. 

Quando ci sarà in ballo qualcosa quella leggerezza svanirà

Konrad63 ha scritto:

GiBa sei in buona compagnia...da 52enne inizio a consigliarti un rimedio omeopatico: 10 gocce di Staicalm e altre 10 di Giocaben mezzora prima della partita

Li ho già ordinati in farmacia!! 

Fiors ha scritto:

alberto25 ha scritto:

Personalmente mi alleno con un mio amico di livello superiore al mio , dopo il riscaldamento effettuiamo una serie di cinque servizi ciascuno senza contare il punteggio(ma sai bene se il tuo turno di servizio l hai giocato bene o no!), e di tanto in tanto facciamo qualche set...il tutto cercando di variare il gioco ed i colpi nei vari scambi...soprattutto cerchiamo di lasciare andare il braccio cercando il punto. 

L'allenamento giocando i set va bene, ma fare 5 servizi a testa senza punteggio fa in modo che si nasconda sotto il tappeto l'ansia e il nervosismo da match. 

In quella situazione risulta facile giocare a braccio sciolto. 

Quando ci sarà in ballo qualcosa quella leggerezza svanirà
Ti posso dire che l'ansia e il nervosismo da macht credo ci sia sempre...anche in allenamento nessuno vuol perdere il punto, e nel tuo turno di battuta anche se non li conti ,sai bene quanti ne perdi e quanti ne vinci...comunque grazie al braccio sciolto due giorni fa' in torneo sono stato molto piu' propositivo , meno e passivo e difensivo rispetto all'anno scorso...vincendo non solo la partita ma anche ansia e nervosismo...

GiBa ha scritto:

Ciao a tutti,

volevo spiegarvi cosa mi capita e se qualcuno riesce a darmi una mano....

molto semplicemente: in palleggio me la cavo egregiamente, mi posiziono bene, arrivo con i tempi giusti sulla palla... insomma me la cavo.

parliamo della partita??  meglio di no... ....  completa confusione, sempre addosso alla palla, senza idee, sempre con l'ansia di arrivare tardi... (ma dove poi??)  Insomma lo avete capito: un disastro totale!!!

in più la beffa dei colleghi del circolo... " tranquillo con quello ci vinci..." ed io ci perdo regolarmente... insomma un tunnel infinito.... 

mi aiutate ad uscirne? 

Cavoli, ma è il film della mia vita!!!

GiBa ha scritto:

Ciao a tutti,

volevo spiegarvi cosa mi capita e se qualcuno riesce a darmi una mano....

molto semplicemente: in palleggio me la cavo egregiamente, mi posiziono bene, arrivo con i tempi giusti sulla palla... insomma me la cavo.

parliamo della partita??  meglio di no... ....  completa confusione, sempre addosso alla palla, senza idee, sempre con l'ansia di arrivare tardi... (ma dove poi??)  Insomma lo avete capito: un disastro totale!!!

in più la beffa dei colleghi del circolo... " tranquillo con quello ci vinci..." ed io ci perdo regolarmente... insomma un tunnel infinito.... 

mi aiutate ad uscirne? 

Proporre un contributo ai tanti già forniti è impresa ardua, ma mi piaceva l'idea di aggiungere comunque qualche riflessione su un tema che accomuna, credo,  un po' tutti gli appassionati di tennis.
Gioco con un mio abituale socio, particolarmente ostico ed arcigno, la mia abituale partitella settimanale e le cose si mettono abbastanza bene. Sono concentrato e determinato, lo brecco più volte (scusate l'italianizzazione poco ortodossa ), tengo bene il mio servizio e gioco con disinvoltura fino all'8 a 3 (per stare dentro in 1 ora, giochiamo un set unico ai 9 game). Il gioco sembra ormai fatto e la vittoria è li che mi aspetta a braccia aperte insieme alla gloria:king:, quando perdo per la prima volta il turno di servizio. Poco male, lo score diventa 8 a 4. Poi, però serve lui e si porta sull'8 a 5. Le farfalle incominciano a friggere nella pancia e qualche tarlo di troppo mi fa perdere un altro turno di servizio e siamo all'8 a 6 . Va be, mi dico, l'ora sta terminando, è sufficiente tirare i remi in barca, tenere il palleggio e, male che vada, confermare un mio turno di servizio e la vittoria non può togliermela nessuno (training di autoconvincimento:pri005:). Batte lui e con una paio di servizi alla Isner (si fa per dire) e qualche colpo di fortuna/sfortuna, in un batter d'occhio siamo sull'8 a 7, ma tocca a me servire:cheers:e manca proprio pochissimo al suono della campanella di fine ora; nessun problema (bluff ). 1° servizio, doppio fallo, 2° servizio, doppio fallo; 0-30!! Mi chiedo, tra me e me, perchè questa stramaledetta campanella non suona ? 3° servizio, ace; 15-30. Della serie, la classe non è acqua:). 4° turno di servizio con scambio interminabile e braccino di entrambi con palla che fatica ad oltrepassare la rete e, come neanche nelle migliori sceneggiature possa ipotizzarsi, palletta dell'avversario, già di per se mezza morta, che impatta sul nastro e si affloscia stremata a qualche centimetro dalla rete, ma nella mia parte di campoooooo! Inutile il mio tentativo di recupero, siamo sul 15-40. Come potrebbe finire questo game? Mi concentro e mi ripeto più volte, mettila dentro, mettila dentro, una prima sicura, ma dentro le righe. Alzo la palla che fulmino con lo sguardo da quando esce dalle mie dita fino a quando le corde non l'impattano piena. Gran bel servizio slice al corpo, è fatta, penso. Il mio socio riesce a sgattaiolare a malapena sul suo dritto e senza neanche volerlo mi piazza un cross corto sulla riga del corridoio alla mia dx. Siamo 8 a 8 , ma perchè non ha suonato la campanella, perchè non suona sta stramaledetta campanella:affraid:???? Da un 8 a 3 mi tocca accontentarmi di un pareggio, penso. Magari!!! Serve lui e serve bene, anzi benissimo. Altri 2 servizi rubati ad Isner (o sono io che mi sto sciogliendo come neve al sole?) e siamo 30 - 0. Mi ci metto d'impegno, salgo fino al 30 pari, ma il mio avversario ormai ha il vento in poppa e aiutato da un servizio che non sbaglia più, sul suonare della campanella chiude per il 9 a 8 per lui, gioco, partità ed incontro.

Forse non è andato proprio tutto così, ma poco importa, questo è il tennis.
Nessun palleggio o allenamento specifico può insegnarti questo.
La verità è che tutto serve nel tennis, un po' come in tutte le discipline. Nel suo famoso libro, Brad Gilbert, ricorda di, come  un pazzo, girasse per casa con la racchetta in mano per prendere più confidenza con la gestualità e le dinamiche di movimento del diritto e del rovescio, facendo impazzire la moglie alla disperata ricerca di evitare che facesse danni all'arredamento. Bisognerebbe palleggiare, allenare specificatamente i singoli colpi, perfezionare le skill meno solide al muro, magari andare da un buon maestro e, perchè no, da un mental coaching e, poi, giocare, giocare e giocare, tante partite, ma la vità, per noi amatori del tennis, è anche altro:pri001:.
Io gioco da quando avevo 13 anni, ma solo da un paio di anni mi sono imposto di ritagliarmi un ricorrente piccolo spazio settimanale dedicato alla partitella, alla quale non manco per nessuna ragione al mondo, e mi accontento di questa (già grasso che cola con tutti gli altri impegni lavorativi e famigliari:roll:) cercando di arrangiarmi, quando posso, con qualche ora di muro che se fatto bene con raziocinio è molto efficace a migliorare le singole skill. per il mentall coach mi sono sempre arrangiato con ottime e sempre sane letture sul tema, tanto le cosa difficile non è sapere cosa fare, ma riuscire a farla e su questo nessuno ti può aiutare di quanto non possa fare tu stesso provandoci e riprovandoci in partita. Ad maiora.

Allora: se considerate il palleggio, è come avere a che fare con un cagnolino da appartamento...

La partita è come un pit-bull rabbioso...

E ne siete intimoriti.

Evitate l'inutile cagnolino da compagnia... e abituatevi ad avere a che fare con il pit-bull.

Fate solo partite.

Alla fine, rendete per il vostro livello in partita.

Questo vale se siete persone con un lavoro, una famiglia e tutte le problematiche di una vita.

Se potete giocare solo 2/3 volte a settimana... fate delle partite.
Evitate come la peste il palleggio.

Oppure affidatevi ad un professionista qualificato per l'insegnamento. (Sempre consigliabile).

Scartate i compagni che vogliono palleggiare.

Sono um CANCRO per il vostro tennis.

Andate a caccia dei cagacaxxi antipatici che vogliono solo vincere, dei pallettari, di quelli che rompono le racchette.

Lo so: li odiate, la LORO faranno crescere il vostro tennis, non i "Federer de noartri" che si beano di un bel colpo e tirano poi 7 palle sui teloni.

I "Federer" vanno evitati come i "palleggiatori"

Sono IL MALE ASSOLUTO per il vostro tennis!

La CURA, per voi sono i più antipatici e tennisticamente rognosi...

Svilupprete con loro:
Tecnica
Fiato
Testa
Cojones

E la partita diventerà vostra amica.

Poco, ma sicuro.

Sonny Liston ha scritto:

Andate a caccia....di quelli che rompono le racchette.

Lo so: li odiate, la LORO faranno crescere il vostro tennis, non i "Federer de noartri" che si beano di un bel colpo e tirano poi 7 palle sui teloni.

oddio ma quindi mi stai dicendo che alla gente sto terribilmente sulle balle quando anche nella più inutile delle sfide sclero e spacco una racchetta?

Certo, ma sei molto utile.
Perché crei quel tipo di tensione che avvicina una partitella da circolo ad una di torneo

e a me per non spaccarle cosa sarebbe utile... oltre al tavor ovviamente???

Per quanto mi riguarda la partitella del circolo che faccio di tanto in tanto non ha la stessa carica emotiva(ansia stress e quant'altro) di quella di un torneo...il torneo e' tutta un'altra cosa per quanto mi riguarda...

alberto25 ha scritto:

Per quanto mi riguarda la partitella del circolo che faccio di tanto in tanto non ha la stessa carica emotiva(ansia stress e quant'altro) di quella di un torneo...il torneo e' tutta un'altra cosa per quanto mi riguarda...

Naturalmente.
Ma se giochi con uno rognoso che sta sulle palle, e non ci vuoi perdere assolutamente...

Ti avvicini di più ad una partita di torneo, piuttosto che contro un amicone che ti sta simpatico...

Non trovi?

Chi mi convince a  spaccare la Regna quando perdo????? O ne tengo una vintage nel 
borsone per la bisogna 

cerco volontari sono di Milano 
così magari mi incattivisco un po'  di piu'   

oggi una l'avrei spaccata ma poi la guardo     

per dire che se non diventi cattivo e' difficile vincere in torneo

silvan66 ha scritto:

Chi mi convince a  spaccare la Regna quando perdo????? O ne tengo una vintage nel 
borsone per la bisogna 

cerco volontari sono di Milano 
così magari mi incattivisco un po'  di piu'   

oggi una l'avrei spaccata ma poi la guardo     

per dire che se non diventi cattivo e' difficile vincere in torneo

credimi in torneo cambia anche quell' attitudine li. io purtroppo, qualche fusto l'ho spaccato ma in torneo solo una volta, di solito durante una partitella settimanale magari anche combattuta ma niente di ufficiale. questo, tornando in topic, per dire che per quanto dura possa essere la sfida non ufficiale, per quanto mi riguarda non si avvicina quasi per niente al torneo, dove evidentemente sono talmente teso che non ho nemmeno la forza di incazzarmi. ovviamente, nel mio caso

Per non rompere più racchette, la ricetta di sempre è la stessa: impari a giocare a tennis. hehehehehhehe

kingkongy ha scritto:

Per non rompere più racchette, la ricetta di sempre è la stessa: impari a giocare a tennis. hehehehehhehe

kingkongy ha scritto:

Per non rompere più racchette, la ricetta di sempre è la stessa: impari a giocare a tennis. hehehehehhehe

Sono d'accordo con te ma:

quando nel tiebreak sei 2/0  prendi il nastro e la palla ricade dalla tua parte 2/1

Vai sotto 3/5 lui prende il nastro e la palla si aggrappa e rotola dalla tua parte  3/6

poi vai sul 5/6 e spari una palla facile da centro campo pero' senza peso  in rete perdi 5/7

qui la racchetta al 99% va spaccata io per l'1 % ho resistito solo perche' avevo in mano la Regna 
se avessi avuto una aeropro come il mio avversario l'avrei fatta in mille pezzi

voi no ?????(?

silvan66 ha scritto:

poi vai sul 5/6 e spari una palla facile da centro campo pero' senza peso  in rete perdi 5/7

vale quanto detto detto da kk