Promemoria primo messaggio :
Ciao a tutti,
scrivo su questa sezione per la prima volta, un pò per sfogarmi,
un pò per capire se effettivamente questo sport non fa per me.
Sono circa 3 anni che ho ripreso a giocare regolarmente dopo una lunghissima pausa.
Il mio obiettivo è quello di migliorarmi sempre, sopratutto tecnicamente.
Amo la sensazione che regala un punto costruito con tutti i crismi.
Ad esempio 3/4 diritti ad uscire per aprirti il campo e chiudere il punto.
Gioco solo con amici, e solo in singolare,
ma nonostante il nostro livello amatoriale, abbiamo tutti e 4 un altissimo senso della competizione.
Questo ci porta a lottare su ogni pallina ( il che è un bene ),
ma ahimè anche a prendere davvero male alcune situazioni.
Sopratutto con uno di loro,
non riesco più a mantenere i nervi saldi.
Succede quasi esclusivamente nel momento in cui il mio avversario ha il classico colpo di chiappa.
Ieri sera ho perso 6-2 - 5-3 ( è finito il tempo ) giocando quasi tutti i games ai vantaggi.
Ma in questi games ho subito almeno 5/6 punti dell' avversario con palline steccate, altri con nastri buoni per lui e negativi per me, colpi portati dal mio avversario lontani miglia da quello che dovrebbe essere tecnicamente un colpo ma che risultano vincenti( esempio diritto colpito sotto l' ascella che si trasforma in punto), colpi decentrati che al 90% entrano in campo, altri colpi in cui la racchetta gli scivola tra le mani e nonostante tutto la palla ritorna nella mia metà campo etc etc...
Quindi, io cerco sempre di giocare pulito, portando i colpi come si dovrebbe, il mio avversario no, o almeno ci riesce meno, ma il risultato spesso è a suo favore.
Riassumendo:
Io:
se sbaglio ( giustamente ) perdo il punto.
Il mio avversario:
Se sbaglia ( e capita più spesso di me ) ha il 50% di possibilità che il suo errore si tramuti in un punto.
Questo fatto mi fa dannare a tal punto da non riuscire più a divertirmi.
Perdo il senno della ragione, mi si chiude la vena, gli lancio occhiatacce, parolacce a destra e a manca, a volte non mi trattengo e inizio a sparare palline da tutte le parti (insomma, delle scene poco edificanti )
Inizio inoltre a pensare cose del tipo:
e allora ho sbagliato tutto...
cercherò anche io di giocare come un nonno, di steccare 10 volte tanto se il risultato deve essere questo, di mandarla di là tanto per mandarla...
Oppure: allora i professionisti sono degli emeriti imbecilli a giocare così.. dovrebbero imparare a steccare come fa lui ca...oooo, e allora perchè mi hanno insegnato che la palla deve essere colpita in questo modo, perchè si deve dare questa distanza dalla pallina, se il mio avversario distrugge empiricamente tutte le indicazioni tecniche condivise dal mondo del tennis con il suo modo di giocare?????
Sono ufficialmente e tennisticamente distrutto perchè non riesco ad accettare che al nostro livello è più efficace giocare mandandola di là tanto per mandarla, piuttosto che cercare i punti in modo corretto...
Grazie a chiunque voglia rispondere
Ciao a tutti,
scrivo su questa sezione per la prima volta, un pò per sfogarmi,
un pò per capire se effettivamente questo sport non fa per me.
Sono circa 3 anni che ho ripreso a giocare regolarmente dopo una lunghissima pausa.
Il mio obiettivo è quello di migliorarmi sempre, sopratutto tecnicamente.
Amo la sensazione che regala un punto costruito con tutti i crismi.
Ad esempio 3/4 diritti ad uscire per aprirti il campo e chiudere il punto.
Gioco solo con amici, e solo in singolare,
ma nonostante il nostro livello amatoriale, abbiamo tutti e 4 un altissimo senso della competizione.
Questo ci porta a lottare su ogni pallina ( il che è un bene ),
ma ahimè anche a prendere davvero male alcune situazioni.
Sopratutto con uno di loro,
non riesco più a mantenere i nervi saldi.
Succede quasi esclusivamente nel momento in cui il mio avversario ha il classico colpo di chiappa.
Ieri sera ho perso 6-2 - 5-3 ( è finito il tempo ) giocando quasi tutti i games ai vantaggi.
Ma in questi games ho subito almeno 5/6 punti dell' avversario con palline steccate, altri con nastri buoni per lui e negativi per me, colpi portati dal mio avversario lontani miglia da quello che dovrebbe essere tecnicamente un colpo ma che risultano vincenti( esempio diritto colpito sotto l' ascella che si trasforma in punto), colpi decentrati che al 90% entrano in campo, altri colpi in cui la racchetta gli scivola tra le mani e nonostante tutto la palla ritorna nella mia metà campo etc etc...
Quindi, io cerco sempre di giocare pulito, portando i colpi come si dovrebbe, il mio avversario no, o almeno ci riesce meno, ma il risultato spesso è a suo favore.
Riassumendo:
Io:
se sbaglio ( giustamente ) perdo il punto.
Il mio avversario:
Se sbaglia ( e capita più spesso di me ) ha il 50% di possibilità che il suo errore si tramuti in un punto.
Questo fatto mi fa dannare a tal punto da non riuscire più a divertirmi.
Perdo il senno della ragione, mi si chiude la vena, gli lancio occhiatacce, parolacce a destra e a manca, a volte non mi trattengo e inizio a sparare palline da tutte le parti (insomma, delle scene poco edificanti )
Inizio inoltre a pensare cose del tipo:
e allora ho sbagliato tutto...
cercherò anche io di giocare come un nonno, di steccare 10 volte tanto se il risultato deve essere questo, di mandarla di là tanto per mandarla...
Oppure: allora i professionisti sono degli emeriti imbecilli a giocare così.. dovrebbero imparare a steccare come fa lui ca...oooo, e allora perchè mi hanno insegnato che la palla deve essere colpita in questo modo, perchè si deve dare questa distanza dalla pallina, se il mio avversario distrugge empiricamente tutte le indicazioni tecniche condivise dal mondo del tennis con il suo modo di giocare?????
Sono ufficialmente e tennisticamente distrutto perchè non riesco ad accettare che al nostro livello è più efficace giocare mandandola di là tanto per mandarla, piuttosto che cercare i punti in modo corretto...
Grazie a chiunque voglia rispondere