Passionetennis - Il portale del tennista
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Non ho trovato l'aria di presentazione, quindi approfitto di questo topic anche per presentarmi.
Mi chiamo Andrea 39 anni (ancora per pochissimo) amante del tennis. 
scusate la lunghezza del posto ma come dicono a Napoli, maggia sfugà' ! Very Happy ( mi scuso con i napoletani per la storpiatura)

HO cominciato a giocare a 13 anni, avevo ed ho una grande passione per questo sport, è l'unico (anche avendone praticati vari) assieme alla boxe per cui sono davvero pazzo. 
I miei (aimè i genitori!) mi fecero smettere perché era uno sport unilaterale (parliamo degli anni 80), costringendomi a fare nuoto con il risultato che ora ODIO nuotare. Smile

Sono tornato a questo sport 8 anni fa circa, hanno aperto un bel circolo proprio dietro casa mia, una piccola zona di paradiso, con aria fresca e niente traffico! Un isola di terra rossa.

Ho fatto 5 anni di lezioni...ebbene si BEN 5 ANNI!!  2 lezioni alla settimana, più una partita che regolarmente perdevo con chiunque.
Mi piaceva molto, il mio Allenatore mi ha impostato il diritto in top con impugnatura girata, ma ha lasciato il mio rovescio back invariato, perchè a sua detta è velenoso e la metto dove voglio.

Ora, io giocavo 3 anche 4 volte a settimana, a volte mi fermavo a palleggiare con chiunque anche dopo un ora di lezione, allenatissimo sempre al massimo.
Ho sviluppato una certa eleganza nel movimento, che a dire di tutti c'è, mi muovo bene in campo e la metto dove voglio.

SI....DOVE VOGLIO....in palleggio ovviamente!!!! , chiudo lungolinea contro gente di quarta categoria, dritto incrociato stretto, back tagliato che rimbalza all'altezza dello stinco.
IN PALLEGGIO...ed una volta.


Ho lasciato per 2 anni ora ho ripreso, in palleggio ovviamente sono migliroato ma con CHIUNQUE io giochi ha il terrore....sempre nel riscaldamento poi cambia la musica.
E a fine partita mi sento dire...peccato ti muovi benissimo...hai colpi ottimo...MAH...
PEccato  un vero peccato che io PERDA CON TUTTI. Perderei anche con un cane se riuscisse ad impugnare con la zampina la racchetta!!
HO perso 15 match conssecuti.
LA COSA ASSURDA è che una volta ho giocato con un ex terza categoria, PARTITA STUPENDA che ho vinto al tie break!!! con uno che giocava serio!!
Lui tirava cannonate io anche, chiusure , palle tesissime...partita stupenda. E non mi ero mai divertito tanto in vita mia...
Oggi ho giocato con un'amico, AUTODIDATTA...non giocava da 2 anni e con una racchetta degli anni 90 con corde cristallizzate mi ha fatto comodo comodo 6-2, 6-2 e sospetto che i  4 games me li abbia concessi....per non farmi scoraggiare.

Lui metteva pallette...c'è da dire che mette tutto in campo e nel campo chude tutto, gioca a 2 all'ora e batte lentissimo.

Ho fatto 12 doppi falli!!!!! 12!!!!
Non riuscivo a mettere una palla in campo, e come sempre TUTTO finisce sul telone lungo.
sbaglio qualsiasi scelta...tiro forte..vado lungo.,..tiro piano... non chiudo e mi viene quel braccino. Se tiro a dx era da chiudere a sinistra ...e il contrario.
QUEL BRACCINO MALEDETTO!! che si indurisce e non riesco più a battere..perdo il tempo...e ad un certo punto mi gira la testa...il campo diventa enorme, non vedo più le righe...

Fisicamente son preparato, pensate che a fine partita avrei potuto giocare un altra ora. 
Sono arrivato su TUTTE le palle corte, le leggevo dalla sua racchetta quando cominciava a colpirla ero già a metà campo....pensate.

NON VINCO MAI MAI MAI. Tutti i game faccio un 30 o un 40 o un vantaggio, ma alal fine LI PERDO TUTTI con preferenza su quelli dove devo servire...che è diventato addirittura uno svantaggio.
Il mio approccio penso che sia positivo, (A PARTE QUESTO SFOGO) ormai non mi arrabbio più penso solo a tirare dall'altra parte e divertirmi non is fa così???? non è così che si ha un buon approccio???
MA se non entra non esce lo scambio...se non si scambia non si gioca il punto NON MI DIVERTO! a me interessa solo che ci siano dei bei scambi in modo che il mio avversario ed io usciamo contenti dal campo, e lui vuole giocare ancora.


Ora io ho 2 problemi.
1) Il primo è che sto cominciando davvero ad averne abbastanza, pur ridendo e scherzando e facendo finta di nulla dentro ROSICO ...accipicchiolina 5 anni di lezioni!!!!! 5 anni!!! e perdo da uno che gioca ogni 2 anni, e usa la racchetta in maniera strana...
MA COME E' POSSIBILE????? COME mi chiedo io!!

2) Se continuo a giocare così la gente finisce che con me non vuole giocare più, e vivendo in una città di 200 mila scarsi abitanti mi rimarrà come avversario SOLO IL MURO.

Che devo fare??? cosa sbaglio? io non capisco....se capissi almeno potrei porre rimedio...ma non capisco..
HO un approccio paziente e positivo...anche se sbagli...pazienza dai gioca... ma non serve a nulla. SOrrido e vado avanti.

Poi mi fai 6-2, 6-2 accipicchiolina e mi dici " va bene dai...facciamo 2 palleggi magari" ecco quella è una c osa umiliante.
Poi cominciamo a palleggiare io gioco OTTO volte meglio di te...ti  faccio correre a destra e sinistra inciampando per cercare di arrivare alla palla....che ti passa inesorabilmente dietro.
Ti tiro palle che non ti sposti nemmeno per cercare di prendere...troppo forti.

Smash in volo, attacco e chiusura a rete, UN ALTRA PERSONA....

Che devo fare? non ho mai avuto forse una carica agonistica forte, in campo.
Ad un certo punto dopo che batto mi fermo quasi a pensare...toh è entrata in campo!!!
Divento meno reattivo...mi sento il corpo strano RIGIDO...e mi gira la testa, non è una cosa FISICA...non so spiegare....
Il mio avversario non era debole eh, era furbo e fastidiosissimo, però dai...
Che faccio? forse è il caso di cambiare sport?

Scusate se mi sono dilungato un pò ma se non mi sfogavo qui prendevo la racchetta e la saldatrice!!!!!  Very Happy

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Secondo me è tutta colpa della pressione che ti mettono questi 5 anni di lezione.
Quasi inconsapevolmente scatta una vocina che ti dice "Non puoi perdere con un autodidatta che sa a malapena tenere la racchetta, hai preso lezioni per 5 ANNI. Che figura ci faresti?(non tanto con gli altri ma piuttosto con te stesso)" e a quel punto sei fregato, come se la consapevolezza di questi anni e il desiderio di dimostrare(a te stesso) che non sono stati anni sprecati ti bloccasse il braccio(per poi scaricare la colpa a te). Non devi dimostrare niente a nessuno, liberati di questo peso.
Secondo me poi entra in gioco una parte subdola della tua mente che per far sì che tu possa giocare come sai deve essere stimolata dalla reputazione del tuo avversario, se giochi con uno "scarso" non si attiva, e giochi e ti muovi male. Se giochi con l'ex-terza eccola che si attiva, ed entri in campo con il coltello fra i denti pronto a combattere per ogni singolo quindici.
Metti chiaro in testa il concetto che ogni avverssario può costringerti ad affrontare ostacoli, dal n1 del mondo al n1 delle pippe, e tu devi giocare con l'obiettivo di affrontarli e superarli perchè superarli rende migliore sia te che il tuo avversario.

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P.S  salve a tutti 855446

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Grazie Andrea in effetti non ci avevo mai pensato...
Ma come dovrei affrontare avversari del genere? Non essendo in categoria ormai sono la maggior parte dei miei avversari.

Palle tese anche che mi costringono a giocare a un metro dalla linea le so affrontare, arrivo giusto con i piedi piantati e con la racchetta già in apertura.
  MA quando mi arriva una palla lentissima (come se fosse una seconda battuta da sotto), e mi rimbalza lentissima in campo vado fuori giri.
Approccio alla palla con la solita modalità ma mi trovo in anticipo nettissimo, e tendo ad andargli addosso. 
Poi sono costretto a fare 2 passi indietro, o uno di più avanti.
Mi manda fuori giri.

In pratica non mi trovo come apertura, timing, posizione dei piedi. Ed è una palla che data la zona del campo se la tiro per chiudere o poco poco più forte va fuori.

Se arrivo con il braccio morbido ed eseguo il movimento fluido, finale compreso esce "troppo forte".
Sono costretto a bloccare il movimento prima del finale, questo mi sfasa tantissimo. E mi viene il braccino.
Anche tatticamente come affronto questi avversari?

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Credo che la cosa più sbagliata che tu possa fare è pensare a come mettere i piedi, a come muovere la racchetta ecc.
Concentrati sulla palla cerca di guardare la giuntura, pensa alla traiettoria che vuoi ottenere e visualizzala, cerca di fare caso al suono della palla oppure prova a scandirti i tempi con un "tic tac" ad ogni impatto(il tuo e quello dell'avversario) concentrati su una di queste cose. Il tuo corpo sa già come muoversi, non controllarlo, lascialo fare... fidati!

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Grazie Andrea preziosi consigli, ci proverò la settimana prossima!

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andrea1974 ha scritto:
Grazie Andrea preziosi consigli, ci proverò la settimana prossima!

Di nulla, provo ad aiutare i compagni di sventura  Very Happy 
Tienimi aggiornato  Wink

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"...il mio Allenatore mi ha impostato il diritto in top con impugnatura girata..."


e se il problema fosse questo?   scratch

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Andrea buon giorno e benvenuto innanzitutto...

Quanto al problema mi farebbe piacere prima giocarci con te e poi parlarne...sono anche io di Napoli...ma questo circolo che dici "un angolo di paradiso" dov'è che ci vengo di corsa...incontriamoci, mi randelli sul campo e ti faccio vedere che "ti passa la paura" come diciamo dalle ns parti !!!

Ti lascio mia mail così poi facciamo sapere al forum com'è andata  Twisted Evil  ...

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La frase "il mio allenatore" un brividino lungo la schiena me lo genera. Non è, vero, che ha pure una maglietta griffata Giorgio Armadi o Praga o Luis Vitton?
Io alla Teoria del Braccino credo poco: o lo sai fare (il colpo) oppure no. O hai il timing, oppure no. Giocare contro uno forte a volte aiuta, proprio per il ritmo dello scambio e la possibilità di fissare meglio il timing del tuo swing. Ma una rondine non fa primavera.
Io un sospettino su allenatore-allenamento c'è l'ho. Se uno Non vince...il problema e' tecnico. Poi puoi perdere al tie break con chiunque...ma farsi parquettare-lamare-lucidare sempre... Non va!

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kingkongy ha scritto:
La frase "il mio allenatore" un brividino lungo la schiena me lo genera. Non è, vero, che ha pure una maglietta griffata Giorgio Armadi o Praga o Luis Vitton?
Io alla Teoria del Braccino credo poco: o lo sai fare (il colpo) oppure no. O hai il timing, oppure no. Giocare contro uno forte a volte aiuta, proprio per il ritmo dello scambio e la possibilità di fissare meglio il timing del tuo swing. Ma una rondine non fa primavera.
Io un sospettino su allenatore-allenamento c'è l'ho. Se uno Non vince...il problema e' tecnico. Poi puoi perdere al tie break con chiunque...ma farsi parquettare-lamare-lucidare sempre... Non va!

In effetti king il dubbio esiste per questo essendo della stessa città mi farebbe piacere giocarci prima di dire come la penso...però tu sai bene che se la teoria del braccino non esiste o meglio ci si può non credere, ed io come te non ci credo, può esistere nella mente dello sportivo/uomo, una fase in cui si crea una specie di "blocco" psicologico in parte dovuto magari a mancanza di fiducia per la prima o seconda prestazione negativa che poi aumenta con l'aumentare delle prestazioni negative (classico esempio dell'attaccante che non segna per mesi interi ed una volta "sbloccato" come d'improvviso si ricorda come si fa gol), in parte dovuto anche alle lacune tecniche di cui molto spesso da soli non ci si accorge e qui sostengo fortemente il brividino lungo la schiena al pensiero dell'allenatore griffato prada !

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PraGa, prego...ho scritto PraGa e Vitton...hehehhehhehe Very Happy 

Che possa esistere un Effetto Domino = tecnica insufficiente-->blocco...ci credo. E' vero, succede. Infatti il buon maestro "stana" proprio i problemi tecnici, li mostra in tutta la loro crudezza e "nudità". La prima regola è "nessun alibi". E con questo facciamo il paio a chi spacca racchette "perché oggi non ne entra una".... Oggi non ne entra una perché ti smerigli i gioielli di famiglia anziché allenarti...O, ancora, se non metti a posto quel particolare e non ci lavori sul serio, perderai sempre...
Quello che è certo è che Andrea sembra proprio uno "appassionato" e dispiace il suo stallo quando, molto probabilmente, meriterebbe di più dal suo tennis.
Io vorrei tanto vedere un video per capire perché 'ste benedette "mozzarelle campane" lo metton tanto in difficoltà! Dai, un paio di minuti... perché poi mi faccio prendere pure io dal "sacro fuoco".

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Ciao Andrea.
Conosco bene il problema,ci sono passato, e quindi penso di poterti aiutare ma quello che ti dirò non ti piacerà.

Innanzitutto devi abbassare il tiro: il tuo tennis non è quello che esprimi in palleggio, il tuo tennis è quello che esprimi in partita, purtroppo.

Ergo sei poco più di un principiante, ma non per demerito tuo.

Mi spiego meglio.

Prima però questa cosa la devi proprio accettare, se vuoi mettere le basi per andare avanti, altrimenti rimarrai quello che le spara via e che crede di meritarsi di vincere.

Non c'è nulla di cui vergognarsi: io sono 4.4 fit, quasi 4.3, e se devo essere sincero fino in fondo, mi ritengo un forte principiante, perchè, come te, magari tengo testa ai 4.2 ma sono benissimo in grado di perdere da un 70 enne che mi fa pallette mosce.

E se perdi da uno che fa pallette msoce significa che il tuo tennis non è completo, ed è qui che si nasconde il problema che ti angustia.

Le tue difficoltà nascono dal fatto che ti sei allenato troppo con il maestro e quasi nulla con il mondo la fuori.

Il maestro ,per deformazione professionale, ti pone di fronte a delle palle parfette: comode, profonde, fatte apposta per essere picchiate con gaudio.

Ma nel mondo li fuori questo non succede, per ovvie ragioni.

Primo perchè i tuoi avversari non sono maestri, non sono in grado di darti palle così pulite, loro ti daranno palle sporche, a volte lunghe, a volte corte, a volte steccate.

Secondo perchè i tuoi avversari non ti vogliono mettere in palla, looro vogliono batterti.
E se ti vedono che tentenni su palle a metà campo stai sicuro che batteranno il chiodo finchè è caldo.

Questa è la realtà che devi accettare e affrontare, rimboccandoti le maniche.

Devi renderti conto che il palleggio non è il tennis.
Il palleggio serve a sciogliere il braccio e soprattutto ad allenare i colpi che poi ti serviranno in partita.

Cambia il tuo punto di vista: allenati in funzione di una partita, al posto di giocare in funzione del palleggio.

Quindi, per prima cosa, vai dal tuo maestro e digli chiaramente che è arrivata l'ora di fare sul serio: comincia a farei lezioni specifiche per imparare a gestire le palle mosce.

Chiudere le mozzarelle è molto più difficile che rispondere dritto per dritto ad un altro ritmo, infatti è il problema che hanno tutti all'inizio.

Seconda cosa devi accettare il tuo reale livello di gioco.
Ok sei bravo nel palleggio, sei tecnicamente preparato, ma non basta.
Se prendi un giocoliere e lo metti nella nazionale del brasile non vede una palla.

Ecco tu sei come un giocoliere: sei bravo, ma non sai "giocare".

Non sei scafato ne per quanto riguarda la fase strategico/tattica ne per quanto riguarda la gestione del campo e la conoscenza delle meccaniche di una vera partita.

La partita di tennis è un altro film, e per partita intendo almeno 3 set.

Quello si può chiamare tennis, tutto il resto è allenamento.

Vedrai che non appena affronterai con il tuo maestro le situazioni che si verificano in una partita vera, e comincerai a saperle gestire, tutto ti verrà più semplice e comincerai a uscire dal campo soddisfatto e a vincere, giocando il tuo tennis migliore.

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Grande king come sempre...tu Praga, Vitton ed il sacro fuoco... Very Happy

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Albs, delicato come la carta vetrata...ma molto saggio. Concordo per la franchezza e il contenuto.

Pintia, se un giorno vengo a Napoli...sfogliatelle e risate in campo, mi raccomando!

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King sei il benvenuto ma la sfogliatella te la offro dopo un bel pollo alla cacciatora preparato da me ed una kilata di mozzarella aversana ...  Twisted Evil

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Ribadisco (anche se KK ha già detto l'essenziale, "il problema è tecnico"):
"HO cominciato a giocare a 13 anni.... il mio Allenatore mi ha (RE)impostato il diritto in top con impugnatura girata..."


La partita è un rasoio di Occam.   affraid

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andreatennis98 ha scritto:
andrea1974 ha scritto:
Grazie Andrea preziosi consigli, ci proverò la settimana prossima!

Di nulla, provo ad aiutare i compagni di sventura  Very Happy 
Tienimi aggiornato  Wink

Ti ringrazio senz'altro la settimana prossima posterò come è andata.


Vi multi quoto così posso rispondere a tutti e ringrazio tutti per essere intervenuti.




MB66 ha scritto:
"...il mio Allenatore mi ha impostato il diritto in top con impugnatura girata..."


e se il problema fosse questo?   scratch


Non lo so sinceramente quando giocavo con lui partivano delle discrete pinelle, con top e tutte in campo, anzi era il mio colpo migliore quello con cui chiudevo.
Poi da quando ho ripreso non è più tornato come prima eppure io vedo che il movimento è il medesimo.



Pintia ha scritto:
Andrea buon giorno e benvenuto innanzitutto...

Quanto al problema mi farebbe piacere prima giocarci con te e poi parlarne...sono anche io di Napoli...ma questo circolo che dici "un angolo di paradiso" dov'è che ci vengo di corsa...incontriamoci, mi randelli sul campo e ti faccio vedere che "ti passa la paura" come diciamo dalle ns parti !!!

Ti lascio mia mail così poi facciamo sapere al forum com'è andata  Twisted Evil  ...


Come dicono a Napoli intendevo citare la lingua, che rende l'idea, ma io vivo a Lecce Wink
essendo una piccola città circondata da molto bosco e campagna capirai che se fosse in Italia in tennis al posto del calcio, saremmo pieni di circoli, ma qui sono per fortuna TUTTI immersi bene nella natura, e per me che abito in centro sono una MANNA.
Se passi da queste parti anche in vacanza avvisami 2 scambi li faccio volentieri. Wink



kingkongy ha scritto:
La frase "il mio allenatore" un brividino lungo la schiena me lo genera. Non è, vero, che ha pure una maglietta griffata Giorgio Armadi o Praga o Luis Vitton?
Io alla Teoria del Braccino credo poco: o lo sai fare (il colpo) oppure no. O hai il timing, oppure no. Giocare contro uno forte a volte aiuta, proprio per il ritmo dello scambio e la possibilità di fissare meglio il timing del tuo swing. Ma una rondine non fa primavera.
Io un sospettino su allenatore-allenamento c'è l'ho. Se uno Non vince...il problema e' tecnico. Poi puoi perdere al tie break con chiunque...ma farsi parquettare-lamare-lucidare sempre... Non va!


Non so che termini si usano sul forum e in giro per questo l'ho definito "il mio allenatore" (Anche venendo dalla boxe sono abituato Smile) , maestro di tennis, maestro federale insomma è uno di quelli che si trovano nei circoli e insegnano li. Wink
Purtroppo King sarei anche d'accordo con te, se solo ne capissi abbastanza del mio tennis da poter ...capire di che si tratta.
Lui non so se è un buon insegnante, lavorando con lui facevo il classico allenamento, anche i cosiddetti SCHEMI? non ricordo come si chiamano, lavoro con i birilli, e vedo che tutti più o meno lavorano anche così.
Tennisticamente è forte, ma concorderai che non significa per forza essere un buon insegnante.  Anche se secondo me era un buon maestro.
Nel periodo in cui giocavocon lui, e da quando ho cominciato tutti mi hanno detto che sono migliorato tantissimo...ovviamente nel match non si vede.
Io al braccino ci credo eccome, altrimenti gli stessi professionisti non avrebbero i periodi no, e spesso loro stessi parlano di "braccino" anche in altri termini.
Uno che dipendeva dal braccino per esempio era quel folle di Marat Safin Very Happy
Io mi sento "STRANO" indurito, come se stessi facendo un movimento strano, se poi lo chiamiamo braccino o altro non so, ma il problema c'è.
Prima giocavo meglio, se fosse stato un difetto non credi che si sarebbe palesato anche prima?
non so...



Pintia ha scritto:
kingkongy ha scritto:
La frase "il mio allenatore" un brividino lungo la schiena me lo genera. Non è, vero, che ha pure una maglietta griffata Giorgio Armadi o Praga o Luis Vitton?
Io alla Teoria del Braccino credo poco: o lo sai fare (il colpo) oppure no. O hai il timing, oppure no. Giocare contro uno forte a volte aiuta, proprio per il ritmo dello scambio e la possibilità di fissare meglio il timing del tuo swing. Ma una rondine non fa primavera.
Io un sospettino su allenatore-allenamento c'è l'ho. Se uno Non vince...il problema e' tecnico. Poi puoi perdere al tie break con chiunque...ma farsi parquettare-lamare-lucidare sempre... Non va!

In effetti king il dubbio esiste per questo essendo della stessa città mi farebbe piacere giocarci prima di dire come la penso...però tu sai bene che se la teoria del braccino non esiste o meglio ci si può non credere, ed io come te non ci credo, può esistere nella mente dello sportivo/uomo, una fase in cui si crea una specie di "blocco" psicologico in parte dovuto magari a mancanza di fiducia per la prima o seconda prestazione negativa che poi aumenta con l'aumentare delle prestazioni negative (classico esempio dell'attaccante che non segna per mesi interi ed una volta "sbloccato" come d'improvviso si ricorda come si fa gol), in parte dovuto anche alle lacune tecniche di cui molto spesso da soli non ci si accorge e qui sostengo fortemente il brividino lungo la schiena al pensiero dell'allenatore griffato prada !


Si sono d'accordo con te, il "braccino" è una definizione semplicistica di quello che alla fine è "approccio alla partita" , aspetti psicologici dello sport.
Proprio come avviene un pò in tutti gli sport.
Nel tennis lo chiamano braccino ma c'è. Il fatto è che è uno sport "delicato". Se hai braccino a calcio corri lo stesso se hai braccino a tennis o tiro al piattello o arco Wink sbagli.
GLi stessi tennisti se ne inventavano di tutti i colori psicologici, appunti al cambio campo...dialoghi di ore etc.


kingkongy ha scritto:
PraGa, prego...ho scritto PraGa e Vitton...hehehhehhehe Very Happy 

Che possa esistere un Effetto Domino = tecnica insufficiente-->blocco...ci credo. E' vero, succede. Infatti il buon maestro "stana" proprio i problemi tecnici, li mostra in tutta la loro crudezza e "nudità". La prima regola è "nessun alibi". E con questo facciamo il paio a chi spacca racchette "perché oggi non ne entra una".... Oggi non ne entra una perché ti smerigli i gioielli di famiglia anziché allenarti...O, ancora, se non metti a posto quel particolare e non ci lavori sul serio, perderai sempre...
Quello che è certo è che Andrea sembra proprio uno "appassionato" e dispiace il suo stallo quando, molto probabilmente, meriterebbe di più dal suo tennis.
Io vorrei tanto vedere un video per capire perché 'ste benedette "mozzarelle campane" lo metton tanto in difficoltà! Dai, un paio di minuti... perché poi mi faccio prendere pure io dal "sacro fuoco".


no no mi avete frainteso non sono di Napoli sono di Lecce Smile se c'è qualcuno in zona mi faccio randellare volentieri, anzi se è più bravo offro anche volentieri il campo in cambio di utili consigli.
Video...eee non so ...sono un tipino un pò timido, nel senso che se il mio tennis "mi imbarazza" è un pò dura per me metterlo così a "nudo".
Ci penso... sabato dovrei avere una partita dura, a meno che il mio avversario non rimanda per questioni di lavoro.
Non dico lo faccio..ma sicuramente ci penso..dai.
giovedì dovrei giocare con quello con cui ho perso ieri, anche se mi ha detto che tornato a casa era una pezza da piedi di dolori e stanchezza.



albs77 ha scritto:
Ciao Andrea.
Conosco bene il problema,ci sono passato, e quindi penso di poterti aiutare ma quello che ti dirò non ti piacerà.

Innanzitutto devi abbassare il tiro: il tuo tennis non è quello che esprimi in palleggio, il tuo tennis è quello che esprimi in partita, purtroppo.

Ergo sei poco più di un principiante, ma non per demerito tuo.

Mi spiego meglio.

Prima però questa cosa la devi proprio accettare, se vuoi mettere le basi per andare avanti, altrimenti rimarrai quello che le spara via e che crede di meritarsi di vincere.

Non c'è nulla di cui vergognarsi: io sono 4.4 fit, quasi 4.3, e se devo essere sincero fino in fondo, mi ritengo un forte principiante, perchè, come te, magari tengo testa ai 4.2 ma sono benissimo in grado di perdere da un 70 enne che mi fa pallette mosce.

E se perdi da uno che fa pallette msoce significa che il tuo tennis non è completo, ed è qui che si nasconde il problema che ti angustia.

Le tue difficoltà nascono dal fatto che ti sei allenato troppo con il maestro e quasi nulla con il mondo la fuori.

Il maestro ,per deformazione professionale, ti pone di fronte a delle palle parfette: comode, profonde, fatte apposta per essere picchiate con gaudio.

Ma nel mondo li fuori questo non succede, per ovvie ragioni.

Primo perchè i tuoi avversari non sono maestri, non sono in grado di darti palle così pulite, loro ti daranno palle sporche, a volte lunghe, a volte corte, a volte steccate.

Secondo perchè i tuoi avversari non ti vogliono mettere in palla, looro vogliono batterti.
E se ti vedono che tentenni su palle a metà campo stai sicuro che batteranno il chiodo finchè è caldo.

Questa è la realtà che devi accettare e affrontare, rimboccandoti le maniche.

Devi renderti conto che il palleggio non è il tennis.
Il palleggio serve a sciogliere il braccio e soprattutto ad allenare i colpi che poi ti serviranno in partita.

Cambia il tuo punto di vista: allenati in funzione di una partita, al posto di giocare in funzione del palleggio.

Quindi, per prima cosa, vai dal tuo maestro e digli chiaramente che è arrivata l'ora di fare sul serio: comincia a farei lezioni specifiche per imparare a gestire le palle mosce.

Chiudere le mozzarelle è molto più difficile che rispondere dritto per dritto ad un altro ritmo, infatti è il problema che hanno tutti all'inizio.

Seconda cosa devi accettare il tuo reale livello di gioco.
Ok sei bravo nel palleggio, sei tecnicamente preparato, ma non basta.
Se prendi un giocoliere e lo metti nella nazionale del brasile non vede una palla.

Ecco tu sei come un giocoliere: sei bravo, ma non sai "giocare".

Non sei scafato ne per quanto riguarda la fase strategico/tattica ne per quanto riguarda la gestione del campo e la conoscenza delle meccaniche di una vera partita.

La partita di tennis è un altro film, e per partita intendo almeno 3 set.

Quello si può chiamare tennis, tutto il resto è allenamento.

Vedrai che non appena affronterai con il tuo maestro le situazioni che si verificano in una partita vera, e comincerai a saperle gestire, tutto ti verrà più semplice e comincerai a uscire dal campo soddisfatto e a vincere, giocando il tuo tennis migliore.


Sono perfettamente d'accordo con te, infatti da quando ho ripreso a giocare un anno e mezzo 2, non faccio più lezione, solo partite.
E mi ritengo, (sono abbastanza insicuro) e sono e sarò sempre il dilettante per eccellenza, è propri ola mia forma mentis che mi impedisce di "pensarmi" come altro.
Poi con quella battuta e con quegli errori eheheheh

Mi sono dimenticato di aggiungere una cosa che forse potrebbe  essere importante.
Io a livello giovanile (quando ho interrotto il tennis) ho sempre fatto boxe, a livello agonistico molto basso ma ero sempre in palestra.
Quando ho ripreso a giocare, i 5 anni di lezione ho dovuto imparare di nuovo "a camminare".
Gli spostamenti di sport " da combattimento" sono estremamente differenti da quelli di tennis.
Pensate  che per andare avanti nel campo all'inizio usavo quella che scherzosamente chiamavo la tecnica del gambero.Perchè non riuscivo a correre in altra maniera...veniva automatico.
Ho dovuto passeggiare senza racchetta sul campo con i passettini, per quasi un anno (pensate voi che vergogna correre come uno scemo senza colpire palle).
In pratica andavo avanti con i passi da boxe...pensate voi che risate Very Happy  mi veniva spontaneo, memoria muscolare.
Il "disimparare" questo, mi è costato una fatica ENORME, ma come disse il mio maestro, LE GAMBE SARANNO SEMPRE UN PUNTO DEBOLE TUO.non ci puoi fare molto.
Potrebbe anche sommarsi questo problema?
Grazie delle dritte le ritengo davvero utili per l'approccio al match.

Ma mi chiedo PERCHE' i maestri danno palle comode se alla fine mi par di vedere che fanno solo male? non farebbero meglio a abituare subito il "ragazzo" a lavorare sul livello in cui andrà a giocare?




MB66 ha scritto:
Ribadisco (anche se KK ha già detto l'essenziale, "il problema è tecnico"):
"HO cominciato a giocare a 13 anni.... il mio Allenatore mi ha (RE)impostato il diritto in top con impugnatura girata..."


La partita è un rasoio di Occam.   affraid


Sono del 74, ho fatto scuola a 13 anni, all'epoca e con i materiali c'era la CLASSICA apertura.
Riprendendo in età avanzata ho fatto 5 anni di lezione, dritto impostato come detto.
Senza apertura, gomito attaccato alle costole, anticipo di polso e finale alto. LE gambe colpisco quasi frontale. ALmeno così mi aveva insegnato.

 Poi sospensione ed ho ripreso da 2 anni quasi.
MA ripeto durante le lezioni e in quel periodo, non era un problema il dritto anzi ne andavo orgoglioso.

Sulle palle tese e forti con uqella impugnatura mi trovo meglio, se però la uso su "pallette" non PRENDE IL TOP, la palla si alza non prende l'effetto.
dovrei forse cercare di tor

O grazie a TUTTI siete mitici!  salve a tutti 622327

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scusate non posso modificare aggiungo solo una cosa poi mi tappo la bocca Very Happy , perchè forse ho dato un'impressione errata.
quando dico "chiudo tutto" "palla sulla linea" " tiri forti" "dritto incrociato" la cosa va contestualizzata al mio livello ed al livello del mio avversario.
Non chiudo come un 3 eh sono comunque un AMATORE, se chiudessi con un categoria o uno veramente forte mi rimanderebbe con cortesia la mia chiusura nelle gengive.
Il mio CHIUDO INCROCIO TIRO FORTE è ovviamente contestualizzato sul livello "amatore", e grandissimo appassionato di questo sport, ma amatore.
grazie.

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Uno che fa boxe è umile per necessità...altrimenti il maestro lo caccia dalla palestra. Tranquillo, non sei stato frainteso hehehhehehehhehehehhe

Io propendo per i problemi tecnici...ancor di più perché sai cosa sono gli automatismi, i riflessi condizionati, le difese ma, soprattutto il sacrificio e la concentrazione.
Il "braccino" ci può essere quando c'è il "braccione"....hehehehehheheh
Facciam quindi il tifo per te e manda il video, che magari un colpetto di lima qui e lì non fan male...

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kingkongy ha scritto:
Il "braccino" ci può essere quando c'è il "braccione"....hehehehehheheh


Bellissima e vera questa! eheheh
grazie mille a tutti.
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