Provo a riassumere:
da giovane sono stato un autodidatta.
Ottima preparazione fisica, gioco aggressivo: pochi scambi, forzavo il dritto che giocavo piatto e con buoni risultati, rete.
Una discreta quantità di errori, ma che divertimento !!!
Primo letargo di 15 anni.
Si ricomincia, prendo un paio di lezioni.
Il maestro mi invita a continuare, dice che il dritto è davvero discreto, ma il gioco è cambiato. Modifica l'impugnatura (niente indice alzato, pugno e racchetta parallela al campo. Forzo tutto, grande fatica, ma la palla resta in campo.
Secondo letargo 4 anni.
Si comprenderà che sono abbastanza adulto: 48 anni suonati.
Mi portano in campo il mese scorso. Mi diverto.
Veniamo al problema.
Ho sempre avuto telai impossibili: Legno: Wilson pro staff - Dunlop max 200 g - Fischer Vacuum 98' - head prestige .
Quattro anni fa acquisto la Dunlop aerogel 300, perchè il braccio non regge.
Pessime sensazioni. Cambio corde, allento la tensione: molto meglio.
La soddisfazione del colpo pieno dei vecchi telai, però !!!!!!
Ora dopo qualche ora di scambi ecco la sensazione:
fatico e la palla è corta.
Se non c'è il movimento correttamente portato, risultati scarsi e poco divertimento (si è intuito che io non ho un grande gesto tecnico essendo un autodidatta e per quanto provo a dare top con la nuova impugnatura, niente di che !!!)
Veniamo al consiglio.
Resto così in attesa del nuovo letargo, oppure, sentendomi motivato, cambio attrezzo e spero che sia la volta buona !!
Esiste una racchetta che spinga la palla e mi consenta di colpire bene di dritto, aprendomi il campo.
Il rovescio è in back e più di rado piatto.
Mi piacerebbe ancora, fisico permettendo, andare a rete ed avere un attrezzo maneggevole.
Attendo i vostri consigli !!!!
Grazie anticipate.
da giovane sono stato un autodidatta.
Ottima preparazione fisica, gioco aggressivo: pochi scambi, forzavo il dritto che giocavo piatto e con buoni risultati, rete.
Una discreta quantità di errori, ma che divertimento !!!
Primo letargo di 15 anni.
Si ricomincia, prendo un paio di lezioni.
Il maestro mi invita a continuare, dice che il dritto è davvero discreto, ma il gioco è cambiato. Modifica l'impugnatura (niente indice alzato, pugno e racchetta parallela al campo. Forzo tutto, grande fatica, ma la palla resta in campo.
Secondo letargo 4 anni.
Si comprenderà che sono abbastanza adulto: 48 anni suonati.
Mi portano in campo il mese scorso. Mi diverto.
Veniamo al problema.
Ho sempre avuto telai impossibili: Legno: Wilson pro staff - Dunlop max 200 g - Fischer Vacuum 98' - head prestige .
Quattro anni fa acquisto la Dunlop aerogel 300, perchè il braccio non regge.
Pessime sensazioni. Cambio corde, allento la tensione: molto meglio.
La soddisfazione del colpo pieno dei vecchi telai, però !!!!!!
Ora dopo qualche ora di scambi ecco la sensazione:
fatico e la palla è corta.
Se non c'è il movimento correttamente portato, risultati scarsi e poco divertimento (si è intuito che io non ho un grande gesto tecnico essendo un autodidatta e per quanto provo a dare top con la nuova impugnatura, niente di che !!!)
Veniamo al consiglio.
Resto così in attesa del nuovo letargo, oppure, sentendomi motivato, cambio attrezzo e spero che sia la volta buona !!
Esiste una racchetta che spinga la palla e mi consenta di colpire bene di dritto, aprendomi il campo.
Il rovescio è in back e più di rado piatto.
Mi piacerebbe ancora, fisico permettendo, andare a rete ed avere un attrezzo maneggevole.
Attendo i vostri consigli !!!!
Grazie anticipate.