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Il Mistero

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Promemoria primo messaggio :

Salve a tutti, ieri sera sono andato al circolo a fare una partita con un amico. A fine partita ci siamo messi a fare delle chiacchiere con il maestro del circolo con il quel mi sono ritrovato a contraddire più volte. Primo: sostiene fortemente che una racchetta bilanciata in testa offre meno potenza e più controllo, bilanciata al manico più potenza e meno controllo...ma non è il contrario? Secondo: Gli ho fatto notare che la sua mia Prince è stata incordata con due nodi, mentre sarebbe corretto a 4 nodi. Mi ha guardato come fossi un criminale dicendo: 4 nodi per far che?!?! I 4 nodi si usano solo se hai due corde di tipo diverso ma ormai non le usa più nessuno, sono solo cavolate per farti spendere soldi. Terzo: lui è un Babolattaro e gioca con la PD ovviamente sostenendo che la PD e la APD sono le racchette migliori al mondo e che la mia Warrior 100 (che non conosce ed ha preso in mano per la prima volta ieri sera), è una racchetta amatoriale. Io sinceramente non saprei cosa dire.... Mad

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buon giorno
giusta l'osservazione sulla Errani che ha indubbiamente ottenuto molto dal cambio attrezzo.
la racchetta di Bolelli ( almeno nei tornei italiani dove ero presente) non è una aeropro e ha ragione Konrad63 non è sicuramente tornato nei trenta e soprattutto il cambio di attrezzo era subordinato al problema accaduto al polso.
questo a conferma che il feeling personale conta più delle prestazioni teoriche.
buon tennis

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Misterrovescio buon giorno
lo spero vivamente anch'io ma temo che ( mio personale parere ) il pasticcio combinato con l'allenatore storico e un paio di infortuni seri, abbiano inciso in maniera decisiva nella carriera di Bolelli.
buon tennis

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kingkongy ha scritto:
Mirko l'accoglienza e' stata normalissima, sei tu che hai iniziato a distribuire i tuoi "assiomi".
Quando poi ti si spiega che "ti manca un pezzo" (cognizioni), scappi di lato e parli di compensazioni.
Il tuo esordio e' stato: non esiste la potenza di una racchetta! Ti si è spiegato che, invece, contrariamente a quanto tu affermi, esiste una misurazione standard riconosciuta internazionalmente.
Lo avessi almeno capito o ammesso....!
Poi sostenevi che legno o altro pari sono...13% (10 ho detto 10% sbagliando) su un servizio, sono 20 km/h di differenza...ma la questione e' la resa generale della racchetta.
Non è solo "facilità di accesso ai colpi" ma proprio impossibilità di "compensare".
Con i materiali odierni puoi realizzare racchette ingegneristicamente incredibili...ma bisogna sempre fare i conti col fattore umano e col gioco. Per esempio, costruire una racchetta di 60-70 grammi con RA 95 e' fattibilissimo. Ma chi ci gioca???
Se parliamo di come il giocatore evoluto sia in grado di giocare con ogni oggetto contundente...ok, lo si sa, e' verissimo. Ma generalizzare a tutti i costi e' davvero un grande errore.
Pertanto, azzeriamo e ripartiamo.



Normalissima? Quindi normalissimo è dare dell'ignorante a un nuovo arrivato?
Poi magari si scopre che chi mi dà dell'ignorante pensa che la velocità della racchetta non dipende dal braccio che la muove, o che la potenza della racchetta sia uguale alla potenza in fisica...
E comunque non ho mai detto che la potenza non esiste, ma che di per sé il termine non è scientifico, e infatti ognuno (maestri e riviste comprese) lo usa come vuole.
Poi, se vogliamo usare concetti come il coefficiente di restituzione, che effettivamente hanno un senso, che io già conoscevo e non ho mai negato, si vedrà che all'atto pratico, tra quelle esistenti in commercio ora (e non quelle che pesano 60 o 600 grammi), le differenze sono minime, e quindi si possono compensare con diverse velocità di braccio. Questa non è una scappatoia, è una realtà di fatto, anche abbastanza ovvia. Dai a un calciatore un pallone un po' più pesante, e lui capirà che dovrà colpirlo in maniera diversa. Se il pallone non è un super tele da 100 grammi o una palla medica da 5 chili, ce la farà lo stesso.
Né ho detto che le racchette di legno pari sono, ma solo che le differenze sono minori di quello che si potrebbe pensare, tanto è vero che, come avete confermato anche voi, se si tratta solo di tirare forte, si può servire a 200 all'ora anche con una racchetta di legno. In ogni caso ho specificato che le racchette di legno sono fuori dagli standard attuali, quindi ai nostri fini non ci interessano.
Se rileggi vedrai che ho detto queste cose sin dall'inizio.
Quindi una tesi ce l'avevo sin dall'inizio, giusta o sbagliata che fosse, solo che siccome non ho fatto sfoggio di erudizione, si è pensato che parlassi a vanvera.
E allora, ripeto la domanda: quali sono, in termini di chilometri orari, le differenze tra due racchette in grafite?
Ovvio che non mi si risponde, perché altrimenti si dovrebbe ammettere che le differenze sono trascurabili.

Quanto ai giocatori che cambiano racchetta, come avete notato voi, è quanto meno dubbio che il cambio di racchetta sia così decisivo, dato che spesso un giocatore può avere fluttuazioni nei risultati dovute anche ad altri fattori. Bisogna stare attenti, comunque, a confondere una correlazione con un rapporto di causa. Magari uno cambia racchetta perché già aveva problemi, oppure era già in crescita e sarebbe esploso comunque.
Ma comunque, il fatto che un giocatore possa trovarsi meglio con un tipo di racchetta o peggio con un'altra, non significa né che una delle due sia oggettivamente migliore, né che quella con cui si trova meglio, sia più potente. Come ho già detto, i giocatori cercano principalmente sensazioni e controllo. E' una questione soggettiva, tanto è vero che ognuno usa una racchetta diversa.
E in ogni caso, rimane il fatto che i giocatori forti non usano le racchette profilate e potenti, quindi sono i fatti, per chi li vuole guardare, che dovrebbero convincere, più delle parole.

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E in ogni caso, rimane il fatto che i giocatori forti non usano le racchette profilate e potenti, quindi sono i fatti, per chi li vuole guardare, che dovrebbero convincere, più delle parole.


Poro Nadal mio, poro.... Sad  Sad  Sad

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Sad J.W. Tsonga.... K Clijster...

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Mirko, perdonami, ma sei troppo cristallizzato nelle tue convinzioni.
Il tuo modo di ragionare (che non condivido) ti porta a semplificare cose che sono oggettivamente molto complesse e a rendere aleatorie e incasinate cose più elementari.
Il tutto per sostenere tesi tutte tue, compresa quella cretinata che la potenza di una racchetta sia un concetto a discrezione del bipede che ne pronuncia il nome. Ti abbiam dato tutti gli elementi, pure le tabelle, addirittura le formule del Power Level...basta! Ammetti di aver detto una sciocchezza perché ignoravi.
E anche questa storia della "compensazione"...dai! A un top player interessa una beata la velocità assoluta di una palla, interessa la sua complessità dove la velocità è solo una delle componenti. Il Power Level, invece racchiude più concetti, che intrecciati ad altri (come il Power Potential), forniscono il DNA della racchetta per l'aspetto "energetico".
L'incipit di questa discussione era proprio l'ignoranza di alcuni protagonisti del mondo del tennis - come appunto alcuni maestri - che non aiuta a capire alcuni aspetti dell'attrezzatura.
Si può tranquillamente vivere felici senza conoscere l'integrale del Momento della propria racchetta...però, prima di farmi consigliare...mi informo...e dopo provo ....e quindi decido.
I maestri, invece, presi nel loro complesso, vendono direttamente/indirettamente e consigliano più racchette di Decathlon Italia: vista la loro importanza se intesa come "quota di mercato"....non sarebbe male se studiassero un po' di più. Non credi?

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kingkongy ha scritto:
Mirko, perdonami, ma sei troppo cristallizzato nelle tue convinzioni.
Il tuo modo di ragionare (che non condivido) ti porta a semplificare cose che sono oggettivamente molto complesse e a rendere aleatorie e incasinate cose più elementari.
Il tutto per sostenere tesi tutte tue, compresa quella cretinata che la potenza di una racchetta sia un concetto a discrezione del bipede che ne pronuncia il nome. Ti abbiam dato tutti gli elementi, pure le tabelle, addirittura le formule del Power Level...basta! Ammetti di aver detto una sciocchezza perché ignoravi.
E anche questa storia della "compensazione"...dai! A un top player interessa una beata la velocità assoluta di una palla, interessa la sua complessità dove la velocità è solo una delle componenti. Il Power Level, invece racchiude più concetti, che intrecciati ad altri (come il Power Potential), forniscono il DNA della racchetta per l'aspetto "energetico".
L'incipit di questa discussione era proprio l'ignoranza di alcuni protagonisti del mondo del tennis - come appunto alcuni maestri - che non aiuta a capire alcuni aspetti dell'attrezzatura.
Si può tranquillamente vivere felici senza conoscere l'integrale del Momento della propria racchetta...però, prima di farmi consigliare...mi informo...e dopo provo ....e quindi decido.
I maestri, invece, presi nel loro complesso, vendono direttamente/indirettamente e consigliano più racchette di Decathlon Italia: vista la loro importanza se intesa come "quota di mercato"....non sarebbe male se studiassero un po' di più.
Non credi?


Quoto ogni singola parola e soprattutto il neretto...  Basketball 

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Beh se parliamo di circoli e maestri, personalmente non chiederei nemmeno il consiglio. A parte qualche eccezione sono troppo condizionati dalla marca che li sponsorizza, o comunque scelgono, del momento. Se scelgono babolat e la casa spinge per un determinato modello, quella diventa il santo graal, il giorno dopo diventano head e cambiano subito rotta.

Per fare un esempio pratico, prima di iniziare a scrivere qui erano più le volte che sparavo a tendone che altro, il maestro diceva che era solo colpa mia (per carità è vero visto che sono una pippa disumana) e le corde non han alcun peso in questo, però ho chiesto consigli qui e Leutonio basandosi sui miei sintomi, come un dottore, mi ha consigliato, in maniera totalmente disinteressata corde e tensioni. Da un giorno con l' altro sembro un'altro tennista...

Personalmente col maestro preferisco parlare di miei errori tecnici, per le attrezzature preferisco affidarmi a personale con esperienza, disponibilità e che lo fa di mestiere, anche a costo di rischiare di spendere qualcosa in più perchè mi piace pensare che i 15-20€ spesi di più in un negozio con un appassionato che mi segue siano anche un piccolo compenso per la sua consulenza.

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Qui son io a quotare senza riserve!

P.s. Grazie Miky

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Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire (e cieco di chi non vuol vedere...) ma quando uno arriva a darsi le mattonate nei màroni da solo mi fa solo sorridere.

Vabbuò...partiamo dalla differenza del 13%? Okkei, quella è la differenza -peraltro contestata attualmente mediante revisione dei filmati dell'epoca- tra il servizio più veloce riconosciuto "ufficialmente" (finora) come il più veloce con una racchetta in alluminio (e non legno), quella di Tanner appunto, ed il più veloce con una in grafite. Per informazione. Il servizio più veloce "riconosciuto" e misurato col laser di un telaio in legno era quello di Phil Dent. A 135 miglia orarie, ovvero poco più dei 211 kmh del servizio di Philippoussis vent'anni dopo. E già qui, parliamo di più del 20% di differenza sul colpo "più veloce riconosciuto ufficialmente". Lasciamo perdere poi nello scambio, dove le differenze erano ancora più marcate.

Ma qui stiamo parlando di telai in grafite..ok.

Il corpo umano ha dei limiti: il braccio deve avere una certa massa, ed una certa accelerazione, per poter sfruttare appieno un attrezzo moderno restando nei limiti del campo per ogni singolo colpo (ovvero non uscendo da una delle due aree al servizio e dalla linea di fondocampo e quelle laterali nel gioco). Si chiama "biomeccanica applicata allo sport" Wink

Robot come quello dell'ITF possono invece essere programmati per simulare il colpo biomeccanicamente migliore -restando nei limiti del campo come detto prima- in rapporto a quelli che sono i limiti "fisici" (leve/massa/accelerazione) di un essere umano. Ora, questi test sono svolti su qualsiasi telaio introdotto  dal 2005 in poi in quanto per potere essere utilizzato in competizione è obbligatorio sia approvato dall'ITF stessa. La massima velocità sviluppabile in un colpo da fermo come il servizio, checchè tu ne dica, ha differenze rimarchevoli: si va dai 225.8 della BLX Tour Lite di Wilson e della Pacific Force X-Lite ai 317 teoricamente possibili con una Wilson BLX Cierzo Two. All'atto pratico non sfruttabili, però, dal suddetto atleta "ottimale", perchè per tener poi la palla in campo negli scambi dovrebbe lavorare sul setup (corde e tensione), ma non basterebbe, e sul movimento, che dovrebbe comunque diventare troppo estremo (manco  Bruguera riuscirebbe a dare tanto spin... Rolling Eyes ). E allora? Allora..si va su una soluzione di compromesso, quella più confacente al proprio stile di gioco. Ciò non significa, come dici tu, che "quelli forti usano racchette non potenti, non rigide, dal profilo non spesso, dal bilanciamento verso il cuore o il manico, e dal piatto corde non grande" altrimenti la racchetta più venduta al mondo (e la più diffusa tra i pro), la Pure Drive, non esisterebbe...

Quella (e telai simili, non a caso i più presenti nelle classifiche di maggior velocità al servizio), col giusto setup, permette velocità medie altissime con un controllo più che buono, anche se il margine di errore è più elevato che non con un telaio come quelli che affermi essere "i più usati dai pro". Volendo andare ancor più nel sottile, i telai "di serie più potenti" sono quelli più spesso usati con modeste modifiche ed i più aderenti al telaio da negozio, quelli sottili - e solo quelli-  dei giocatori top sono pressochè totalmente su misura, al massimo conservano uno stampo di serie, e talvolta neppure quello...

Ma tu queste cose a dispetto di quel che dici non le sai, come non sai una cìppa di fisica applicata al tennis altrimenti non useresti termini insensati come forza torcente -in inglese twisting couple- anzichè inerzia trasversale (twistweight) manco la racchetta fosse un differenziale, di linea nodale (nodal line) anzichè di punto nodale (node of the first harmonic) manco fosse un corpo stellare, di massa efficace anziche di massa inerziale nel punto di impatto e via cazzeggiando...

E mò , mio "caro" Mirko, mi devo pure sentir dire che "tu almeno sai ragionare"?

Hai ragione, sei l'unico qui (che ragiona nel tuo modo, però...non uno che, tra addetti ai lavori, appassionati, utilizzatori di ogni livello ti abbia dato sponda).

Gli altri, capiscono un caXXo.

Oh, ci sono un paio di libri interessantissimi, "The Physics and Technology of Tennis" (Crawford Lindsey/Howard Brody/Rod Cross) e "Technical Tennis" (Rod Cross/Crawford Lindsey.

Appena ti passa l'attacco di spocchia sentiti libero di dargli un'occhiata... Wink

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Leutonio ha scritto:
kingkongy ha scritto:
[omissis]
L'incipit di questa discussione era proprio l'ignoranza di alcuni protagonisti del mondo del tennis - come appunto alcuni maestri - che non aiuta a capire alcuni aspetti dell'attrezzatura.
Si può tranquillamente vivere felici senza conoscere l'integrale del Momento della propria racchetta...però, prima di farmi consigliare...mi informo...e dopo provo ....e quindi decido.
I maestri, invece, presi nel loro complesso, vendono direttamente/indirettamente e consigliano più racchette di Decathlon Italia: vista la loro importanza se intesa come "quota di mercato"....non sarebbe male se studiassero un po' di più.
Non credi?


Quoto ogni singola parola e soprattutto il neretto...  Basketball 

ri-quoto anch'io dopo aver sentito troppe idiozie dai maestri... poi, capisco... i maestri spesso hanno iniziato da piccolissimi apprendendo l'esecuzione al meglio e quindi questo li mette in parte (ma solo in parte) al riparo dai problemi a cui uno può andare incontro scegliendo la racchetta non solo di gioco ma anche fisici e quindi non se ne proccupano... se poi entro in negozio e vedo il maestro di turno che passa 50€ al negoziante dicendogli "andata!" capisco che ha appena consigliato una racchetta al povero malacapitato di turno, mi sono augurato che il consiglio seppur interessato non causasse il soliti acciacchi al braccio etc...

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kingkongy ha scritto:
Mirko, perdonami, ma sei troppo cristallizzato nelle tue convinzioni.
Il tuo modo di ragionare (che non condivido) ti porta a semplificare cose che sono oggettivamente molto complesse e a rendere aleatorie e incasinate cose più elementari.
Il tutto per sostenere tesi tutte tue, compresa quella cretinata che la potenza di una racchetta sia un concetto a discrezione del bipede che ne pronuncia il nome. Ti abbiam dato tutti gli elementi, pure le tabelle, addirittura le formule del Power Level...basta! Ammetti di aver detto una sciocchezza perché ignoravi.
E anche questa storia della "compensazione"...dai! A un top player interessa una beata la velocità assoluta di una palla, interessa la sua complessità dove la velocità è solo una delle componenti. Il Power Level, invece racchiude più concetti, che intrecciati ad altri (come il Power Potential), forniscono il DNA della racchetta per l'aspetto "energetico".
L'incipit di questa discussione era proprio l'ignoranza di alcuni protagonisti del mondo del tennis - come appunto alcuni maestri - che non aiuta a capire alcuni aspetti dell'attrezzatura.
Si può tranquillamente vivere felici senza conoscere l'integrale del Momento della propria racchetta...però, prima di farmi consigliare...mi informo...e dopo provo ....e quindi decido.
I maestri, invece, presi nel loro complesso, vendono direttamente/indirettamente e consigliano più racchette di Decathlon Italia: vista la loro importanza se intesa come "quota di mercato"....non sarebbe male se studiassero un po' di più. Non credi?



Io non ho mai detto che i maestri sanno tutto e hanno ragione, anzi ho citato anche io un esempio di cose "strane" dette dal mio maestro.
Ma ormai mi sono abituato qui ad essere frainteso...
Ciò detto, ridicolizzare la posizione dei maestri può essere a sua volta un errore, perché comunque il maestro è uno che sa giocare meglio dell'allievo, e quindi le sue convinzioni, se non ha studiato, si basano sulla propria esperienza, che comunque va tenuta in considerazione. Cioè l'aneddotica nello sport è un patrimonio prezioso, non va spazzata via così come niente, se non finché la scienza applicata allo sport (che è ancora in divenire) non avrà spiegato tutto.
Quindi: se i maestri, e in generale i giocatori forti, danno alle racchette meno importanza di quella che gli danno gli appassionati ma dal gioco scarso, e se scelgono racchette diverse, basandosi sulle proprie sensazioni, e nonostante ciò giocano meglio dello scarso che sa tutto, qualcosa vorrà dire.
Tu poi mi accusi di semplificare cose complesse, però io ti potrei rispondere che chi ha capito un argomento, lo sa anche semplificare, perché sa distinguere tra le cose che contano veramente e quelle poco rilevanti. Quando Einstein doveva spiegare la relatività non diceva: eh, se sapessi quanto è complessa! No: partiva da E=mc2, e ti spiegava punto per punto, partendo da concetti semplici.
Ecco perché ho citato l'ingegneria (che non so perché ha creato il panico solo a nominarla), perché l'ingegnere, dovendo fare qualcosa di concreto, e ottenere un risultato, sa mantenere una mentalità pratica e di fronte a tante spiegazioni complesse si chiede: ok, ma in pratica?
Se un ingegnere vede che un edificio sta in piedi da duemila anni, non dice: "ahaha che ignoranti, chissà come l'hanno costruito, all'epoca non sapevano niente di fisica". No: si chiede come mai sta in piedi, cioè parte dai fatti. Evidentemente se sta in piedi è stata costruita bene.
Ecco, quello che secondo me manca ad alcuni è questo aspetto. Ok, se ti piace credere che le cose che mi avete detto io le ignoravo, non è così ma fai pure, ma se non siete in grado di sapere dove vanno a parare tutti questi concetti, se non sai dare il giusto peso a questo power level, rischi di incartarti tu stesso, mentre Federer continua a usare una racchetta dal profilo sottile e il bilanciamento verso il cuore, concettualmente simile a quella di Sampras e Edberg, a dispetto dei sapientoni che credono di aver capito tutto e non si chiedono come mai accada ciò.

P.S. La racchetta di Nadal e la Pure Drive non sono "profilate", sono un po' più profilate delle racchette classiche come la Prestige o la Pro Staff, ma non raggiungono i livelli esagerati delle più "potenti", non sono racchettoni Hyper Hammer. Diciamo che, nel range delle racchette moderne usate attualmente dai giocatori forti, sono al limite più alto.

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Eiffel59 ha scritto:
Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire (e cieco di chi non vuol vedere...) ma quando uno arriva a darsi le mattonate nei màroni da solo mi fa solo sorridere.

Vabbuò...partiamo dalla differenza del 13%? Okkei, quella è la differenza -peraltro contestata attualmente mediante revisione dei filmati dell'epoca- tra il servizio più veloce riconosciuto "ufficialmente" (finora) come il più veloce con una racchetta in alluminio (e non legno), quella di Tanner appunto, ed il più veloce con una in grafite. Per informazione. Il servizio più veloce "riconosciuto" e misurato col laser di un telaio in legno era quello di Phil Dent. A 135 miglia orarie, ovvero poco più dei 211 kmh del servizio di Philippoussis vent'anni dopo. E già qui, parliamo di più del 20% di differenza sul colpo "più veloce riconosciuto ufficialmente". Lasciamo perdere poi nello scambio, dove le differenze erano ancora più marcate.

Ma qui stiamo parlando di telai in grafite..ok.

Il corpo umano ha dei limiti: il braccio deve avere una certa massa, ed una certa accelerazione, per poter sfruttare appieno un attrezzo moderno restando nei limiti del campo per ogni singolo colpo (ovvero non uscendo da una delle due aree al servizio e dalla linea di fondocampo e quelle laterali nel gioco). Si chiama "biomeccanica applicata allo sport" Wink

Robot come quello dell'ITF possono invece essere programmati per simulare il colpo biomeccanicamente migliore -restando nei limiti del campo come detto prima- in rapporto a quelli che sono i limiti "fisici" (leve/massa/accelerazione) di un essere umano. Ora, questi test sono svolti su qualsiasi telaio introdotto  dal 2005 in poi in quanto per potere essere utilizzato in competizione è obbligatorio sia approvato dall'ITF stessa. La massima velocità sviluppabile in un colpo da fermo come il servizio, checchè tu ne dica, ha differenze rimarchevoli: si va dai 225.8 della BLX Tour Lite di Wilson e della Pacific Force X-Lite ai 317 teoricamente possibili con una Wilson BLX Cierzo Two. All'atto pratico non sfruttabili, però, dal suddetto atleta "ottimale", perchè per tener poi la palla in campo negli scambi dovrebbe lavorare sul setup (corde e tensione), ma non basterebbe, e sul movimento, che dovrebbe comunque diventare troppo estremo (manco  Bruguera riuscirebbe a dare tanto spin... Rolling Eyes ). E allora? Allora..si va su una soluzione di compromesso, quella più confacente al proprio stile di gioco. Ciò non significa, come dici tu, che "quelli forti usano racchette non potenti, non rigide, dal profilo non spesso, dal bilanciamento verso il cuore o il manico, e dal piatto corde non grande" altrimenti la racchetta più venduta al mondo (e la più diffusa tra i pro), la Pure Drive, non esisterebbe...

Quella (e telai simili, non a caso i più presenti nelle classifiche di maggior velocità al servizio), col giusto setup, permette velocità medie altissime con un controllo più che buono, anche se il margine di errore è più elevato che non con un telaio come quelli che affermi essere "i più usati dai pro". Volendo andare ancor più nel sottile, i telai "di serie più potenti" sono quelli più spesso usati con modeste modifiche ed i più aderenti al telaio da negozio, quelli sottili - e solo quelli-  dei giocatori top sono pressochè totalmente su misura, al massimo conservano uno stampo di serie, e talvolta neppure quello...

Ma tu queste cose a dispetto di quel che dici non le sai, come non sai una cìppa di fisica applicata al tennis altrimenti non useresti termini insensati come forza torcente -in inglese twisting couple- anzichè inerzia trasversale (twistweight) manco la racchetta fosse un differenziale, di linea nodale (nodal line) anzichè di punto nodale (node of the first harmonic) manco fosse un corpo stellare, di massa efficace anziche di massa inerziale nel punto di impatto e via cazzeggiando...

E mò , mio "caro" Mirko, mi devo pure sentir dire che "tu almeno sai ragionare"?

Hai ragione, sei l'unico qui (che ragiona nel tuo modo, però...non uno che, tra addetti ai lavori, appassionati, utilizzatori di ogni livello ti abbia dato sponda).

Gli altri, capiscono un caXXo.

Oh, ci sono un paio di libri interessantissimi, "The Physics and Technology of Tennis" (Crawford Lindsey/Howard Brody/Rod Cross) e "Technical Tennis" (Rod Cross/Crawford Lindsey.

Appena ti passa l'attacco di spocchia sentiti libero di dargli un'occhiata... Wink



Caro Eiffel, dopo aver detto che la velocità del braccio non va tenuta in considerazione, che ti avrebbe fatto bocciare non solo ad un esame di fisica 1, ma anche ad un'interrogazione di fisica di primo liceo, forse potresti essere un po' più umile, ma non fa niente.
La BLX Tour Lite è una racchetta molto leggera, è ovvio che le racchette così leggere non siano in gradi di tirare forte, a meno che non siano tutte sbilanciate verso la testa, ma su questo non c'entra niente il profilo o la rigidità. I giocatori forti non usano racchette così leggere, quindi vanno scartate.
La Wilson BLX Cierzo Two è anch'essa leggera (anche se non così leggera) ma è un racchettone tutto sbilanciato verso la testa, e infatti i giocatori forti non la usano, a riprova che il power level che a voi piace tanto, non ha così grande importanza.
Sul fatto che all'atto pratico si ricorre a una soluzione di compromesso sono d'accordo, ma allelujah, ma è proprio perché il power level è uno dei tanti elementi da considerare, non è l'unico e non è il più importante (come ho detto sin dall'inizio).
Però vedo che ci stiamo avvicinando al punto: come anche tu hai notato (finalmente) non è che i giocatori debbano colpire sempre la palla alla massima velocità, anzi, perché per prima cosa devono tenerla in campo. Quindi si relativizza ulteriormente la questione della potenza.
Quindi rimane la domanda: tra le racchette che usano i pro, quali sono le differenze riguardo alla possibilità di generare velocità nella palla?
Ecco, se magari invece di tergiversare mi rispondessi, capiresti da solo che sono differenze irrilevanti, e che qualunque giocatore bravo è in grado di compensarle col braccio, se vuole.
E' vero che i giocatori si fanno customizzare le racchette, ma cambiano il peso, non il profilo.
Comunque sì, quella dei nodi è di fatto una linea, che passa per il centro del piatto corde e poi piega verso ore due e ore dieci.
Mi pare che tu, anche se accusi gli altri di non sapere una mazza di fisica, hai letto qualcosa ma non hai assimilato granché.
E comunque io quei libri che citi, ti ringrazio ma li ho letti. Non ci avrò capito niente ma li ho letti.

descriptionIl Mistero - Pagina 4 EmptyRe: Il Mistero

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Mirko, dovresti vedere le "formulette" del Campo Unificato (GUT). Quando Einstein lavorava alla Relatività Generale (non alla Ristretta di E=mc2 quadrato) si disperava sempre perché "non aveva abbastanza matematica". Però, nonostante fosse il fisico più importante del secolo non si arrampicava sugli specchi per non ammettere di aver scritto una notevole quantità di minkiate sulla fisica del tennis... Gli stava un po' sul culex il tie-break, perché lo considerava "quantistico"...però sull'Effetto Doppler applicato al paint job delle racchette ha pure dedicato un articolo famoso pubblicato da Scientific American dal titolo: "Swing veloci e spostamento verso il rosso".
Detto questo, molti maestri frequentano questo Forum, eppure nessuno ha sentito il bisogno di difendere l'esperienza in favore dell'ignoranza. E' un segnale evidente su cui ragionare. Forse perché questo non è certo un forum "forcaiolo" nei confronti dei maestri e dell'esperienza.

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kingkongy ha scritto:
Mirko, dovresti vedere le "formulette" del Campo Unificato (GUT). Quando Einstein lavorava alla Relatività Generale (non alla Ristretta di E=mc2 quadrato) si disperava sempre perché "non aveva abbastanza matematica". Però, nonostante fosse il fisico più importante del secolo non si arrampicava sugli specchi per non ammettere di aver scritto una notevole quantità di minkiate sulla fisica del tennis... Gli stava un po' sul culex il tie-break, perché lo considerava "quantistico"...però sull'Effetto Doppler applicato al paint job delle racchette ha pure dedicato un articolo famoso pubblicato da Scientific American dal titolo: "Swing veloci e spostamento verso il rosso".
Detto questo, molti maestri frequentano questo Forum, eppure nessuno ha sentito il bisogno di difendere l'esperienza in favore dell'ignoranza. E' un segnale evidente su cui ragionare. Forse perché questo non è certo un forum "forcaiolo" nei confronti dei maestri e dell'esperienza.



Dai su, adesso non la buttiamo in caciara, come si dice a Roma.
Non ho accusato nessuno di maltrattare i maestri, e non ho inteso fare il paladino di nessuno.
Ho semplicemente sostenuto che la potenza non è una grandezza importante nella scelta della racchetta, e questo, nonostante le tante inutili critiche ad personam, non è stato smentito. Anzi.
Sono d'accordo che è meglio sapere la teoria che non saperla, ma saperla significa anche saperne riconoscerne la rilevanza pratica.
Quello di Einstein era un esempio, e un esempio va preso per quello in cui è utilizzato come esempio, non per altro. Einstein avrà avuto bisogno della matematica quando lavorava sulla teoria, e grazie tante, ma dopo averla costruita, la sapeva spiegare anche a sua nonna. E soprattutto sapeva che la relatività non serve nella vita di tutti i giorni, ad esempio per giocare a tennis o guidare un'auto.

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Enrì ti prego.....  Suspect No 

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Si, meglio soprassedere...o non è più finita . Suspect 
e sai quanto mi costa... Very Happy

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Eiffel59 ha scritto:
Si, meglio soprassedere...o non è più finita . Suspect 
e sai quanto mi costa... Very Happy


Grazie Mario.  Il Mistero - Pagina 4 622327 

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Cattivi!
Mollo il colpo perché voi siete antipatici e Mirko si sta "ricomponendo"... Uffffff!

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Tra l'altro sto fatto del "saperlo spiegare alla nonna" lo dice sempre il nostro Prof. di Scienza delle Costruzioni....  Vuoi vedere che...... pale 

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ronwelty ha scritto:
Tra l'altro sto fatto del "saperlo spiegare alla nonna" lo dice sempre il nostro Prof. di Scienza delle Costruzioni....  Vuoi vedere che...... pale 

Azz  Very Happy

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andreatennis98 ha scritto:
ronwelty ha scritto:
Tra l'altro sto fatto del "saperlo spiegare alla nonna" lo dice sempre il nostro Prof. di Scienza delle Costruzioni....  Vuoi vedere che...... pale 

Azz  Very Happy


Nooooo...... Twisted Evil Twisted Evil Mad 

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Beh però questa discussione la chiuderei così: "master dacci i dati!!!" scherzi a parte Eiffel se trovi 10 minuti ci fai una graduatoria delle 10 racchette potenzialmente più potenti (senza prendere in considerazione racchette dal piatto corde superiore a 100) e di altrettante 10 più controllose? capisco che probabilmente saresti costretto a semplificare parecchio però almeno ci facciamo un'idea.
Poi una richiesta ad personam: Wilson pro open blx 2012 vs yonex Ezone AI 100, quale più potente? quale migliore nel controllo?

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Mirko_11 ha scritto:

Ciò detto, ridicolizzare la posizione dei maestri può essere a sua volta un errore, perché comunque il maestro è uno che sa giocare meglio dell'allievo, e quindi le sue convinzioni, se non ha studiato, si basano sulla propria esperienza, che comunque va tenuta in considerazione. Cioè l'aneddotica nello sport è un patrimonio prezioso, non va spazzata via così come niente, se non finché la scienza applicata allo sport (che è ancora in divenire) non avrà spiegato tutto.
Quindi: se i maestri, e in generale i giocatori forti, danno alle racchette meno importanza di quella che gli danno gli appassionati ma dal gioco scarso, e se scelgono racchette diverse, basandosi sulle proprie sensazioni, e nonostante ciò giocano meglio dello scarso che sa tutto, qualcosa vorrà dire.
Tu poi mi accusi di semplificare cose complesse, però io ti potrei rispondere che chi ha capito un argomento, lo sa anche semplificare, perché sa distinguere tra le cose che contano veramente e quelle poco rilevanti. Quando Einstein doveva spiegare la relatività non diceva: eh, se sapessi quanto è complessa! No: partiva da E=mc2, e ti spiegava punto per punto, partendo da concetti semplici.
Ecco perché ho citato l'ingegneria (che non so perché ha creato il panico solo a nominarla), perché l'ingegnere, dovendo fare qualcosa di concreto, e ottenere un risultato, sa mantenere una mentalità pratica e di fronte a tante spiegazioni complesse si chiede: ok, ma in pratica?
Se un ingegnere vede che un edificio sta in piedi da duemila anni, non dice: "ahaha che ignoranti, chissà come l'hanno costruito, all'epoca non sapevano niente di fisica". No: si chiede come mai sta in piedi, cioè parte dai fatti. Evidentemente se sta in piedi è stata costruita bene.
Ecco, quello che secondo me manca ad alcuni è questo aspetto. Ok, se ti piace credere che le cose che mi avete detto io le ignoravo, non è così ma fai pure, ma se non siete in grado di sapere dove vanno a parare tutti questi concetti, se non sai dare il giusto peso a questo power level, rischi di incartarti tu stesso, mentre Federer continua a usare una racchetta dal profilo sottile e il bilanciamento verso il cuore, concettualmente simile a quella di Sampras e Edberg, a dispetto dei sapientoni che credono di aver capito tutto e non si chiedono come mai accada ciò.


Un ingegnere se vede un ponte di 2000 anni fa dice "è sovradimensionato", con tutto quel che ne consegue.
Detto da un ingegnere a un non ingegnere (Mirko).

Se poi quelli che hanno scritto male di noi sono architetti o simili, sfidiamoci in fisica!  Very Happy

Su una cosa Mirko ha ragione, nessuno brilla per chiarezza.  Non ho letto tutta la discussione - sovradimensionata Very Happy - ma almeno un ingegnere poteva scrivere qualcosa e chiudere la questione! Very Happy 


Comunque Mirko, la potenza di una racchetta è importante, è determinabile a priori in fase di progettazione e proprio tu ammetti che i pro aggiungono peso alle loro racchette.
Magari lo fanno per aumentarne la potenza?
Hai mai giocato con una racchetta pesante? semplificando come vuoi fare tu, è più potente? Se ha il profilo sottile ma è molto pesante, è potente ugualmente?
Se ci pensi, arrivi alle conclusioni che cerchi utilizzando la pratica, come vuoi fare tu.

Se poi hai delle minime nozioni di potenza (concetto fisico ben definito), lavoro, energia, quantità di moto, tempo, rigidità, facilmente arrivi alle conclusioni che cerchi.


Che poi si possa compensare la differenza di potenza, non è sempre vero. Basta provare sul campo.

OT: finalmente è venerdì sera. Marcotop, sono 20 giorni che lavoro ininterrottamente. Ora riposo. Wink

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Ennò vabbe ma allora lo fate apposta..!! Sad

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Ah io stavolta non centro!
Io avevo parlato di "Spostamento verso il rosso"... Come al solito io regalo perle ai grufolanti e voi manco grazie! hahahahahhahahahahah

Una ventina di anni fa lessi che un prof dell'MIT contestò una multa per esser passato col rosso. Si ritrovò davanti al giudice e spiegò che era un fenomeno risaputo quello dello spostamento verso il rosso (allontanamento) o il violetto (avvicinamento). Il professore spiegò brevemente l'Effetto Doppler al giudice e questi si convinse: per effetto dell'avvicinamento relativo dell'auto al semaforo, la luce rossa venne vista come verde!
Il prof vide la sua multa per esser passato col rosso annullata e "completamente giustificata" dallo spostamento dello spettro visibile.
Poi, però, visto che il giudice era uno con il senso dell'umorismo e il professore era stato bravissimo nella spiegazione...venne elevata una multa per eccesso di velocità. Il giudice calcolò una velocità approssimativa dell'auto di circa 298.000 Km/sec...un po' oltre le 30 miglia orarie in città...
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