agambernardini ha scritto: La domanda da un milione di dollari è: Cosa ci fa giocare bene, tirare bei colpi e quindi di conseguenza vincere?
io trovo difficile rispondere a questa domanda, gioco pochi singoli, ancor di meno in torneo... quindi vinco davvero raramente... quello che più mi ha aiutato ad aumentare la percentuale di vittorie è il netto miglioramento della mia tecnica negli ultimi 2/3 anni!
prima di questo periodo quello che mi aveva fatto passare dal non vincere quasi mai e divertirmi poco al vincere ogni tanto divertendomi quasi sempre, è stata, dopo aver letto il libro di agam, l'acquisizione della consapevolezza che il tennis per me è divertimento assieme al mio compagno/avversario, che non devo arrabbiarmi dopo ogni palla "facile" sbagliata, che ogni punto che gioco è un punto in più in cui ho fatto qualcosa divertendomi... sono stato troppo spesso fermo per infortuni e ho poco tempo per giocare, ogni volta che entro in campo è meglio che essere al lavoro o che stare a guardare gli altri compagni che giocano al tuo posto...
in doppio è tutto un altro discorso, e di doppi ne gioco spesso, sempre in tornei a squadre... qui la responsabilità di giocare anche per il tuo socio e per la tua squadra mi fa dare sempre il 110%, poche volte sono uscito dal campo dopo un doppio senza essermi divertito... a volte di più, a volte di meno, ovviamente, ma divertito sempre:
1-avversari più deboli: concentrazione massima perché non si deve perdere; la soddisfazione è quando negli spogliatoi gli altri dicono che vorrebbero giocare come te
2-avversari al tuo livello: non puoi mai sbagliare perché qui si vede quanto vali; la soddisfazione è quando negli spogliatoi gli altri ti fanno i complimenti per la tua vittoria
3-avversari più forti: divertimento assicurato, nessuna preoccupazione; soddisfazione massima quando negli spogliatoi gli altri ti fanno i complimenti perché quasi quasi ci lasciavano le penne
forse però sto rispondendo alla domanda:
cosa ci fa giocare a tennis e cosa ci fa continuare a giocare nonostante il poco tempo, le sconfitte, i costi...?