Promemoria primo messaggio :
Così come sei in campo, sei nella vita... facile attingere agli adagi dello sport e abusarne.
Sono un istintivo con la racchetta in mano e anche con la penna.
Bene, ora agisco alla maniera mia e spero che il mattino mi porti consiglio (non alla "Shining", però !).
Alcuni giorni fa ci siamo resi protagonisti, io per primo, di un colossale "pasticcio". Certo, il caso e gli equivoci hanno giocato la loro parte, però credo che in questo caso sia giusto soffermarci un attimo a ragionare.
Parlavamo di "magheggi di torneo", avversari scorretti, furti sistematici e chiamate in mala fede. Adolfo, con simpatia e sconforto, raccontava di un suo teatrino personale, vissuto anche con una buona dose di signorilità. Ognuno di noi è andato nel database del proprio cervello e ha riesumato episodi grotteschi: è statisticamente impossibile NON ricordare "storie" da Arsenio Lupin...
Poi, però, siamo scivolati. Eiffel59 (Mario) ha riportato episodi di gioco a cui lui ha assistito e altri riportati da suoi clienti e amici. Fin qui tutto normale! Peccato che nel suo intervento ha associato i casi di furto sistematico a un circuito/movimento amatoriale, la TPRA. Che sia chiaro, nessuno ha detto che quanto riferito da Mario sia falso o vero, ma la questione è un'altra.
In campo ci vanno gli uomini, con i loro pregi, i loro difetti, caratteri e bagagli culturali eterogenei, quindi non ho problemi a credere a una persona come Mario, che ama il tennis come pochi altri e che vorrebbe che il campo di gioco fosse "religiosamente" rispettato.
Ma, Mario ha scritto una frase molto equivoca. Io l'ho riletta e l'ho capita...ma così non è stato per altri.
Tra l'altro, spiegandosi di persona con me e altri, ha chiarito il concetto: durissimo attacco alle persone, ai ladri in campo sì, "Tpra? No, che c'entra?".
Bene, anzi male, ma per uno che ha già scritto 25mila messaggi pubblici e molti di più in privato, che si alza alle 5 del mattino per risponedere a noi pippe scatenate...la pipì fuori dal vaso ci potrebbe stare.
Quello che non mi va giù è che ho sbagliato io, come moderatore di questa sezione.
Ieri, mi sono iscritto a TPRA e, sul loro forum (giocatori), ho chiesto scusa. Ovviamente a livello personale.
Ho sbagliato perché, sebbene fossi sommerso dal lavoro e in viaggio, non ho compreso la deriva assurda che stava prendendo la discussione.
Ho sbagliato perché avrei dovuto fare subito un distinguo e salvaguardare il "buon nome" della TPRA. Che sia una multinazionale o un'associazione amatoriale poco importa: hanno avuto un danno di immagine, per di più non voluto.
E' vero, ci son stati degli "interventi esterni" che non hanno aiutato a capire meglio. Parole scritte con rabbia e sopra le righe che abbiamo letto come provocazioni da "troll" ricorrente: modi e modalità sbagliate ma contenuti corretti. Al netto degli insulti, ovviamente, che quelli son sempre sbagliati.
Personalmente, credo che TPRA avrebbe fatto enormemente meglio a intervenire direttamente, qui sul forum: avrebbe ottenuto molto di più e molto più in fretta. Avrebbe spiegato punti forti e punti deboli dell'iniziativa e restituito di se stessa un'immagine "che sa di buono". Hanno agito diversamente e son stato il primo - parlando con gli amministratori e gli altri moderatori - ad arrabbiarmi per i modi e i toni. Però, però, però abbiamo separato la "sovrastruttura" dal "contenuto"...ed eccomi qui...
Bene, questo mio intervento è duro da digerire...ma è giusto che io lo faccia. Ho sbagliato e, quindi, cerco di riparare.
Mi sento solo di invitare tutti noi a una serenità maggiore negli interventi. Io cercherò di legger tutto...ma non è facile, a volte lavoro... Chiedo collaborazione.
Come diceva Oscar Wilde "Gli uomini solgono chiamare esperienza i propri errori".
Buona giornata a tutti.
KK
P.S. Meno di due anni fa Mario è stato oggetto di uno Tsunami di insulti, calunnie e falsità circa i suoi titoli e meriti professionali. Ha dovuto tirar fuori foto di diplomi, attestati, foto (anche di famiglia) con i giocatori dell'APT e altre amenità. In quell'occasione non è stato aiutato da nessuno.
Io spero che questo episodio possa far capire meglio che Internet è una gran cosa, divertente, veloce ma è anche un "giochino" pericoloso e che può far tanti danni.
Così come sei in campo, sei nella vita... facile attingere agli adagi dello sport e abusarne.
Sono un istintivo con la racchetta in mano e anche con la penna.
Bene, ora agisco alla maniera mia e spero che il mattino mi porti consiglio (non alla "Shining", però !).
Alcuni giorni fa ci siamo resi protagonisti, io per primo, di un colossale "pasticcio". Certo, il caso e gli equivoci hanno giocato la loro parte, però credo che in questo caso sia giusto soffermarci un attimo a ragionare.
Parlavamo di "magheggi di torneo", avversari scorretti, furti sistematici e chiamate in mala fede. Adolfo, con simpatia e sconforto, raccontava di un suo teatrino personale, vissuto anche con una buona dose di signorilità. Ognuno di noi è andato nel database del proprio cervello e ha riesumato episodi grotteschi: è statisticamente impossibile NON ricordare "storie" da Arsenio Lupin...
Poi, però, siamo scivolati. Eiffel59 (Mario) ha riportato episodi di gioco a cui lui ha assistito e altri riportati da suoi clienti e amici. Fin qui tutto normale! Peccato che nel suo intervento ha associato i casi di furto sistematico a un circuito/movimento amatoriale, la TPRA. Che sia chiaro, nessuno ha detto che quanto riferito da Mario sia falso o vero, ma la questione è un'altra.
In campo ci vanno gli uomini, con i loro pregi, i loro difetti, caratteri e bagagli culturali eterogenei, quindi non ho problemi a credere a una persona come Mario, che ama il tennis come pochi altri e che vorrebbe che il campo di gioco fosse "religiosamente" rispettato.
Ma, Mario ha scritto una frase molto equivoca. Io l'ho riletta e l'ho capita...ma così non è stato per altri.
Tra l'altro, spiegandosi di persona con me e altri, ha chiarito il concetto: durissimo attacco alle persone, ai ladri in campo sì, "Tpra? No, che c'entra?".
Bene, anzi male, ma per uno che ha già scritto 25mila messaggi pubblici e molti di più in privato, che si alza alle 5 del mattino per risponedere a noi pippe scatenate...la pipì fuori dal vaso ci potrebbe stare.
Quello che non mi va giù è che ho sbagliato io, come moderatore di questa sezione.
Ieri, mi sono iscritto a TPRA e, sul loro forum (giocatori), ho chiesto scusa. Ovviamente a livello personale.
Ho sbagliato perché, sebbene fossi sommerso dal lavoro e in viaggio, non ho compreso la deriva assurda che stava prendendo la discussione.
Ho sbagliato perché avrei dovuto fare subito un distinguo e salvaguardare il "buon nome" della TPRA. Che sia una multinazionale o un'associazione amatoriale poco importa: hanno avuto un danno di immagine, per di più non voluto.
E' vero, ci son stati degli "interventi esterni" che non hanno aiutato a capire meglio. Parole scritte con rabbia e sopra le righe che abbiamo letto come provocazioni da "troll" ricorrente: modi e modalità sbagliate ma contenuti corretti. Al netto degli insulti, ovviamente, che quelli son sempre sbagliati.
Personalmente, credo che TPRA avrebbe fatto enormemente meglio a intervenire direttamente, qui sul forum: avrebbe ottenuto molto di più e molto più in fretta. Avrebbe spiegato punti forti e punti deboli dell'iniziativa e restituito di se stessa un'immagine "che sa di buono". Hanno agito diversamente e son stato il primo - parlando con gli amministratori e gli altri moderatori - ad arrabbiarmi per i modi e i toni. Però, però, però abbiamo separato la "sovrastruttura" dal "contenuto"...ed eccomi qui...
Bene, questo mio intervento è duro da digerire...ma è giusto che io lo faccia. Ho sbagliato e, quindi, cerco di riparare.
Mi sento solo di invitare tutti noi a una serenità maggiore negli interventi. Io cercherò di legger tutto...ma non è facile, a volte lavoro... Chiedo collaborazione.
Come diceva Oscar Wilde "Gli uomini solgono chiamare esperienza i propri errori".
Buona giornata a tutti.
KK
P.S. Meno di due anni fa Mario è stato oggetto di uno Tsunami di insulti, calunnie e falsità circa i suoi titoli e meriti professionali. Ha dovuto tirar fuori foto di diplomi, attestati, foto (anche di famiglia) con i giocatori dell'APT e altre amenità. In quell'occasione non è stato aiutato da nessuno.
Io spero che questo episodio possa far capire meglio che Internet è una gran cosa, divertente, veloce ma è anche un "giochino" pericoloso e che può far tanti danni.