Intenazionali BNL d' Italia

Promemoria primo messaggio :

ATP NEWS

DotT 21 aprile 2010 (n.d.r.)

Nadal si prepara per Roma

Rafael Nadal


Immagine Wikimedia

dopo aver rinuciato al torneo di Barcellona, si dice pronto per cominciare la sua avventura a Roma.
Gli Internazionali inizieranno sabato 24 aprile e lo spagnolo cerca il pokerissimo: “Sono in forma perfetta, ma non voglio ripetere quanto vissuto lo scorso anno", dice Nadal. "Per giocare al mio livello ho bisogno della migliore condizione fisica possibile e questo è il mio principale obiettivo”.
Le sue ginocchia, infatti, si sono dimostrate molto fragili in questa stagione, vista la sua assenza dai campi per gli infortuni, e quindi non vuole rischiare nulla.
La sua partecipazione agli Open di Francia è fondamentale per il suo ranking e per i suoi tifosi, indubbiamente questo è un fatto che il tennista spagnolo conosce bene: "Devo usare la massima cautela, solo così potrò riuscire a giocare più tornei. Non avevo programmato questo tipo di calendario.
Il tennis non è il calcio, non sai mai quanti games dovrai giocare in ogni singola partita".

cristiano75 ha scritto:

Alex ha scritto:

gpcgpc ha scritto:

...Gulbis, dal vivo è fenomenale vedere le bordate che tira di servizio e dritto...

Ti quoto, infatti è nella mia "scuderia" di tennisti preferiti.

Si, ok però è troppo falloso... nn lo conosco, lo ammetto, però visto oggi, nn mi ha dato idea di gran solidità! E nel tennis è tutto!

Ricordati che nella "mia" scuderia c'è anche un certo Tommaso Berdych...

...cosa ci posso fare se mi piacciono i giocatori di questo tipo?

A parte gli scherzi trovo Gulbis, almeno per ciò che si è visto in questo torneo, uno dei più solidi tra gli "sparacchioni", come piace chiamarli a me ...

...una rondine non fa primavera naturalmente, ma spero tanto possa dare continuità a ciò che ha fatto a Roma.

MP/Eurosport 3 maggio 2010 (n.d.r.)

Il re di Roma è ancora Rafael Nadal

Il maiorchino batte in due set (7-5, 6-2) il connazionale David Ferrer



e vince per la 5a volta gli Internazionali d'Italia. Match reso difficile dalla pioggia che ha costretto per due volte all'interruzione del match



Come da pronostico Rafael Nadal vince gli Internazionali d'Italia, come da pronostico batte David Ferrer, ma tanto di cappello al valenciano che ha resistito finchè ha potuto e ha dato del filo da torcere al maiorchino. Non è stato facile per il numero 3 del mondo imporsi, come si evince dal risultato del primo parizlae, terminato 7-5. Più scorrevole il secondo in cui il maiorchino ha concesso solamente due giochi al connazionale di Valencia.

Nadal sbriga la pratica in un'ora e 44 minuti di gioco, ma, in realtà, la partita dura più di quattro ore, dal momento che la pioggia che non ha dato tregua ha costretto per due volte all'interruzione del match. I nuvoloni si addensano su un Foro Italico gremito in attesa della prima finale tutta spagnola del torneo capitolino. I precedenti sono a favore del mancino di Manacor che conduce 10-3 sul valenciano, ma Ferrer non ci sta a partire sconfitto e lo dimostra immediatamente, aiutato anche da un Nadal un po' troppo falloso. Il gioco prosegue regolare fino al 2-2 quando Rafa si procura le prime palle break del match, in totale nel quinto game sono ben cinque le possibilità del maiorchino di strappare il servizio all'avversario, possibilità che non concretizza. David non si arrende e le annulla con decisione, mantiene a fatica il servizio e il gioco prosegue fino al 4-4. Ferrer conduce 40-15 quando la pioggia inizia a scendere copiosa e l'incontro viene sospeso. Passano 50 minuti prima che il match possa ricominciare e quando questo avviene il gioco prosegue regolare fino al 5-5. Ferrer nel frattempo delizia il pubblico con una stupenda palla corta che gli permette di portarsi sul 5-4 e va a due punti dal match nel gioco successivo. Rafa, però, non perde la concentrazione, riporta i giochi in parità e nell'11esimo game strappa il servizio all'avversario, colpevole di qualche errore di rovescio di troppo. Da lì alla conquista del primo set il passo è breve per il maiorchino di Manacor.

Nel secondo parziale Ferrer inizia rischiando immediatamente di perdere il servizio, ma il valenciano è bravo ad annullare le due palle break dell'avversario. Nadal deve attendere solamente due giochi per conquistare il break e lo fa portandosi sul 2-1, prima che la pioggia costringa nuovamente all'interruzione del match. Passa più di un'ora prima che la finale possa riprendere, ma il destino di Ferrer è ormai segnato. Sul 4-2 un doppio fallo di Ferrer concede al numero 3 del mondo due palle break. ne basta solo una a Nadal per portarsi sul 5-2 e per terminare l'opera nel gioco successivo, vincendo game, set e match.

Sorride Rafa per il quinto successo sulla terra rossa di Roma, per la vittoria del 17esimo Masters 1000 della carriera, un record che lo porta ad uguagliare Agassi e a superare Roger Federer, fermo a 16. Tanto di cappello a Ferrer che ci ha provato prima di cedere al "maestro Nadal", come l'ha definito durante la premiazione. Il re, comunque, rimane Nadal, che saluta Roma e dà l'appuntamento al prossimo anno, sperando di tornare nella capitale con un italiano "un po' migliorato".

ATP ROMA

PTNews 3 maggio 2010 (n.d.r.)

Nadal Re di Roma per la quinta volta.

Si temeva che la finale degli Internazionali d'Italia, un altro derby spagnolo dopo quello che aveva animato qualche settimana fa l'atto conclusivo a Montecarlo, potesse risolversi con il solito monologo di Nadal.
Ricordate il 6-0 6-1 rifilato nel Principato a Verdasco? Praticamente impossibile vedere perdere Rafa sulla terra contro uno come David Ferrer, che ha lo stesso tipo di tennis del maiorchino, ma fa tutto un po' meno bene di lui.
Negli 8 precedenti giocati tra i due sul rosso solo una volta Ferrer era riuscito a imporsi, ma era il 2004, e Nadal non era ancora sbocciato.

Non è stato invece il poco equilibrio a guastare la domenica pomeriggio del Foro Italico, ma la pioggia, che con due interruzioni ha fatto durare quasi 5 ore un match effettivamente risoltosi in un'ora 44 minuti, terminato sotto le luci dei riflettori e davanti a degli spalti semi-deserti. Il pubblico era migrato verso le tribune dell'Olimpico per seguire Lazio-Inter.
Non la migliore cornice per la prima finale sul Nuovo Centrale.

E' finita 7-5 6-2, in un match che ha regalato scambi di altissimo livello e grande incertezza almeno fino alla seconda interruzione per pioggia. Ferrer, che serviva per primo, è riuscito a stare avanti nel punteggio fino al 5-5, annullando addirittura 5 palle break nel quinto gioco. Le prime due (consecutive, si è trovato 15-40) grazie a Nadal, che inaspettatamente sbagliava due comode risposte, le rimanenti 3 con grande autorità. Prima una palla corta millimetrica, poi l'applicazione perfetta dello schema servizio e dritto. Al rientro dopo la prima interruzione, Ferrer ha anche avuto la chance quando Nadal incontrava naturali difficoltà nel servire a freddo sul 4-5. Con due erroracci Rafa permetteva a Ferrer di salire 0-30, ma il valenciano gettava alle ortiche due punti con una comoda risposta in rete e una brutta palla corta, giocata più che altro per sfinimento dopo un lungo scambio. Il break di Nadal arrivava così all'ultimo. Sul 5-5 Ferrer non capitalizzava tre chances per andare 6-5 prima di cedere la battuta. Con il maiorchino al servizio per incamerare il parziale, Ferrer tirava fuori tutto: aggredendo fin dalla risposta per poi chiudere col rovescio in cross si issava fin sul 30-40. Da campione Rafa piazzava all'incrocio delle righe la prima di servizio. Il secondo set cominciava con dei turni di servizio sudatissimi per Ferrer, che annullava due palle break nel primo game e addirittura 3 consecutive sull'1-1. Alla sesta complessiva il nativo di Javea capitolava. Sul 2-1 e servizio Nadal arrivava la pioggia, ma nella terza fetta di match non c'è stata più partita.

E ora aggiorniamo il libro dei record. Per Nadal si tratta del 38esimo titolo in carriera, il 17esimo in un torneo Master '1000'. In questa categoria di eventi ha così eguagliato un record che Andrè Agassi fino a oggi deteneva in solitario. L'ultimo titolo Master il Kid di Las Vegas lo mise in bacheca in quel di Cincinnati all'età di 34 anni, Rafa, di anni, ne ha solo 23. Aveva vinto il primo Master a 18 anni battendo Coria in finale sulla terra di Montecarlo, dove due settimane fa è diventato il primo giocatore dell'era Open ad a conquistare un trofeo di questa portata per sei volte consecutive. Con i 17 titoli Master Nadal ha anche superato l'eterno rivale Federer, fermo a 16. Roger può però consolarsi con i 16 Slam... Sono diventate 5 le volte in cui Nadal ha alzato la Coppa verso il cielo di Roma. Sarebbero potute essere sei se solo le vesciche non l’avessero costretto ad arrendersi nel 2008, all’esordio contro Ferrero, in quella che rimane l’unica sconfitta delle 28 partite disputate al Foro Italico.

Ritroveremo Rafa in campo a Madrid, in quel torneo che l'anno scorso gli sfuggì di mano dopo aver perso la finale contro Federer. Ma era un Nadal ormai logoro. Questo invece è carico come una molla.

Ragazzi in semifinale c'era un solo coro

Forza ERNESTO

FORZA ERNESTO SPARALESTO!
Che bello vedere metà stadio che tifava per Gulbis e per il bel tennis!

Si bello bello bello!!!!!

gulbis è un grandissimo giocatore.. la sua sfortuna è l'essere stra miliardario e giocare a tennis come un passatempo e non come un grande e serio professionista affamato di vittorie.

MichaelStich ha scritto:

gulbis è un grandissimo giocatore.. la sua sfortuna è l'essere stra miliardario e giocare a tennis come un passatempo e non come un grande e serio professionista affamato di vittorie.

Vedendolo giocare non mi è sembrano uno non affamato di vittoria

anche a me basta vederlo giocare! non mi interessa che abbia la cattiveria per vincere 20 master e 10 GS.
lo sport è pieno di campioni dalla classe cristallina capaci di fare puro spettacolo senza appartenere alla schiera dei "gran lavoratori" dediti al 100% alla propria professione.
Purtroppo è sempre più diffuso il pensiero che se uno ha talento deve impegnarsi in 1000 sacrifici per sottostare a dura disciplina e ottenere il massimo in termini di risultati.
Vabbuò, ma chi se ne frega! Viva i Gulbis che sparano la palla 4 metri fuori, viva i Balotelli che corrono poco ma tirano legnate da 30 metri...per gente così varrà sempre la pena pagare per vederli dal vivo.

prendete un pò safin........ se solo avesse giocato come un serio professionista e non avesse girato il mondo (intendo durante l'atp tour) a divertirsi le notti prima delle partite dei tornei................ avrebbe vinto tantissimo... molto di piu... e sarebbe stato il principale antagonista di federer per anni...

personalmente a me piacciono piu i federer che sanno sfruttare le doti che dà madrenatura allenandosi e sacrificandosi come dei seri professionisti al fine di raggiungere grandissimi risultati e rimanere nella storia per anni, che giocatori dotatissimi ma che fanno tennis piu come passatempo e che piu che altro si impegnano a divertirsi nella vita privata non sfruttando al massimo ciò che madre natura ha donato.

vero, gulbis ha giocato una grandissima partita, dove poteva anche vincere tranquillamente.... ma è dal 2005 nel circuito, ed è da anni e anni che ha delle doti e qualità incredibili... e quali sono i risultati???? vedendo un giocatore così spettacolare e tecnico, preferirei vederlo ogni torneo arrivare fino in fondo e vincere con delle partite spettacolari.... invece riesce a fare una buona partita una volta ogni 2 anni...

va bè, federer si allena così tanto perchè è svizzero!
avete mai conosciuto uno svizzero?

Secondo me Gulbis farebbe bene ad allenarsi di più, tuttavia se è questo l'approccio che vuole avere al tennis, cioè un hobby per un ragazzo ricco dotato di enorme talento, così sia. In fondo potendo scegliere ognuno ha il diritto di fare le cose come meglio crede

Felipo ha scritto:

Secondo me Gulbis farebbe bene ad allenarsi di più, tuttavia se è questo l'approccio che vuole avere al tennis, cioè un hobby per un ragazzo ricco dotato di enorme talento, così sia. In fondo potendo scegliere ognuno ha il diritto di fare le cose come meglio crede

Come sempre concordo.

Aggiungo un'altra considerazione.

A mio parere non è detto che se un tennista dotato di talento si "massacra" in allenamento ottenga "per forza" risultati migliori.

Sono del parere (come dice Paolo) che se uno ha quel talento ci dovrebbe comunque almeno provare (e vedere come va e se riesce ad ottenere risultati migliori), però non è una formula matematica.

E' vero che è un'altro sport, però penso a Van Basten che con Sacchi si allenava come un pazzo e rendeva la metà di quando giocava con Capello e si allenava molto meno.

Non parlo solo di goal, la differenza lì può essere data anche da moduli e posizioni diverse in campo, ma proprio di come giocava.

Nel tennis è più difficile trovare un esempio perché essendo uno sport itinerante è più dura riuscire a sapere bene come si allena un atleta.

Ma credo che possa valere anche nel nostro sport che non è sempre vera l'equazione: più lavoro = più risultati (perché migliore prestazione).

Il tutto imho, naturalmente.