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assoluti Lazio: qualche considerazione sulla tecnica di gioco

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In questi giorni stanno giocando a Roma gli assoluti del Lazio. Ieri per curiosità sono andato a vedere qualche incontro tra i giocatori di seconda categoria.

UOMINI.
Quello che mi ha colpito è l'incredibile velocità del braccio. Dimenticate colpi di appoggio. I giocatori arrivano velocemente sulla palla, si piantano sulle gambe e fanno filare via il braccio. Usano in gran parte telai profilati e il telaio più difficile che ho visto usare è la blade. Ora capisco perchè usano il monofilo... Per quanto riguarda i telai avevano tutti (e dico tutti) telai molto usurati, con i paintjob di almeno una collezione fa. Atleticamente però non mi hanno impressionato: niente a che fare con i ragazzi della primavera della Roma, che ho avuto modo di vedere in allenamento, e che mi sembrano messi meglio.
C'è anche da dire però che chi gioca nella primavera della Roma al 90% diventerà un calciatore professionista, mentre credo che solo il 5% di chi gioca a tennis in seconda categoria diventerà un tennista professionista. Forse il problema del tennis italiano è proprio che i migliori atleti scelgono di giocare a calcio; probabilmente se un De Rossi o un Chiellini, cioè giocatori molto forti da un punto di vista atletico, avessero scelto il tennis e non il calcio sarebbero stati almeno tra i primi 50.

DONNE

Quello che mi ha colpito è il livello di gioco non altissimo. Quando leggevo nel forum frasi del tipo "un 4.1 uomo vince tranquillamente con una donna seconda bassa" sorridevo. In realtà è proprio così: grande regolarità ma palle piuttosto corte in mezzo al campo.
Capisco poi perchè la ragazze dell'est siano ben piazzate nella WTA: fisicamente le ragazze che ho visto giocare ieri non erano certo delle amazzoni, anzi...

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personalmente, anche se avrei già dovuto raggiungere la pace dei sensi, preferisco vedere giocatrici donne scarse, ad amazzoni come le sorelle williams

per le racchette agonistiche, credo che non distinguano la categoria del giocatore(più o meno forte) ma la tipologia (vollettaro-pallettaro)

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Non ho visto giocare nessuno da "vollettaro"; in una sola occasione uno è sceso a rete ed è stato inesorabilmente passato.
Il suo maestro, che era alle mie spalle, ha commentato " glielo dico sempre di rimanere a fondo, ma cosa c...o ci va a fare a rete?"

Inoltre non c'era nemmeno nessuno che giocava da "pallettaro"; erano tutti attaccanti da fondo.

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Io ci passo tutti i giorni all'oasi di pace e c'ero anche ieri.

L'unico giocatore di livello è Viola 2.1 che effettivamente gioca come un atp per stile e potenza di colpi, per il resto tutti sparapalle senza senso che giocano senza alcun discernimento tattico e che a malapena saranno dei buoni maestri di tennis.

C'è qualche ex buona speranza che naviga in questa categoria, ma di giovani speranze ne ho viste poche (forse un paio di under 14 già seconda categoria e già fisicamente ben strutturati e sotto osservazione FIT).

Tra le donne, ferma restando la disparità di livello con gli uomini, c'è qualche piccolina che potrebbe diventare qualcuna, ma anche qui si sparano le palle dritto per dritto, tirando sempre più forte ed aspettando chi sbaglia prima.

Il problema sono proprio i maestri, purtroppo.

In quanto a racchette, avendo visto sia le quali che il torneo vero e proprio, fino alla quarta si vede di tutto, poi solo Prestige, Pure Drive, Blade e Six One 95, per i resto solo qualche rarità,  che si contano sulle dita di una mano tra gli uomini.

Le donne molto più fantasiose con le Pure Drive in prima linea assoluta.

La nota positiva è che tutti gli over marpioni sono usciti al primo turno, almeno largo ai giovani, anche se tecnicamente giocano peggio degli over.

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Secondo voi perchè molti giocatori di seconda usano ancora le vecchie versioni dei telai? Pensaxo che le ditte fornissero loro ogni anno nuovi materiali, ma evidentemente non è così.
Inoltre secondo voi come mai tra gli utilizzatori babolat di entrambi i sessi è più diffusa la pd piuttosto che l'apd?

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spalama ha scritto:

Il problema sono proprio i maestri, purtroppo.

da ex maestro condivido, non in pieno...ma di più!

g867500,  per la questione telai, credo semplicemente che telai nuovi non significa migliori di quelli vecchi, e sinceramente se le corde in questi anni si sono evolute molto, i telai per niente, vuoi perchè forse c'è poco da innovare, o vuoi perchè forse le produttrici puntando al profitto, e sfruttando il marketing riesco a guadagnare di più ad imbonire i consumatori che a fornirgli prodotti migliori.
babolat su tutte.

tutte le grandi multinazionali fanno così, in tutti i settori.

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Carissimo ex maestro, le nostre ed anche i nostri ragazzi, non hanno la struttura fisica delle valchirie e dei giganti che orami affollano e spopolano il circuito professionistico.
Forse sarebbe meglio che iniziassimo a capire che dove non arriva il fisico, arriva la tecnica ed il cervello.
La Schiavone, la Errani, la Vinci, ma anche la Pennetta, dovrebbero far ricordare a tutti i maestri che nascosti dietro una siepe dicono frasi sconnesse a povere dodicenni che soffrono in mezzo al campo non capendo nulla, che le nostre giocano prima di tutto di testa e di tecnica, a pallate con Sharapova e Company perdono sempre.

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g867500, ai miei tempi gli attaccanti da fondo non esistevano per cui con pallettari io identifico tutti quelli che non schiodano dalla linea di fondo.

spalama, ho fatto il maestro per quasi 25anni. 
ho lavorato principalmente con bambini fino a 10 anni massimo 15. e qualche adulto alle prime armi, o con poche ambizioni agonistiche.
non ho mai detto a nessuno (anche e soprattutto ai bambini) come doveva giocare, se doveva o non doveva andare a rete.
ho sempre assecondato quelle che erano le attitudini dell'allievo, se gli piaceva attaccare glielo facevo fare sempre, semmai se vedevo che non riusciva, il mio compito di maestro era insegnarli come rendere efficace quel gioco. mi pagavano era il minimo. 
e quando i bambini diventavano agonisti li indirizzavo verso maestri che erano specifici per il loro gioco.

è per questo è il motivo che col tennis non mi sono mai arricchito!

ultimamente vedo troppi maestri pigri che insegnano a tutti la stessa cosa, e pare che tutti abbiano letto il gran manuale segreto dei trucchi del tennis, per cui o si gioca in quel determinato modo o sei una mezza pippa!

a livello pro, lo scrivevo in un altro topic su dimitrov, il quale tutti dicono sia il nuovo federer, gioca bene, ma fa le stesse cose di nadal e djokovic......ha senso?

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g867500 ha scritto:
In questi giorni stanno giocando a Roma gli assoluti del Lazio. Ieri per curiosità sono andato a vedere qualche incontro tra i giocatori di seconda categoria.

UOMINI.
Quello che mi ha colpito è l'incredibile velocità del braccio. Dimenticate colpi di appoggio. I giocatori arrivano velocemente sulla palla, si piantano sulle gambe e fanno filare via il braccio. Usano in gran parte telai profilati e il telaio più difficile che ho visto usare è la blade. Ora capisco perchè usano il monofilo... Per quanto riguarda i telai avevano tutti (e dico tutti) telai molto usurati, con i paintjob di almeno una collezione fa. Atleticamente però non mi hanno impressionato: niente a che fare con i ragazzi della primavera della Roma, che ho avuto modo di vedere in allenamento, e che mi sembrano messi meglio.
C'è anche da dire però che chi gioca nella primavera della Roma al 90% diventerà un calciatore professionista, mentre credo che solo il 5% di chi gioca a tennis in seconda categoria diventerà un tennista professionista. Forse il problema del tennis italiano è proprio che i migliori atleti scelgono di giocare a calcio; probabilmente se un De Rossi o un Chiellini, cioè giocatori molto forti da un punto di vista atletico, avessero scelto il tennis e non il calcio sarebbero stati almeno tra i primi 50.

DONNE

Quello che mi ha colpito è il livello di gioco non altissimo. Quando leggevo nel forum frasi del tipo "un 4.1 uomo vince tranquillamente con una donna seconda bassa" sorridevo. In realtà è proprio così: grande regolarità ma palle piuttosto corte in mezzo al campo.
Capisco poi perchè la ragazze dell'est siano ben piazzate nella WTA: fisicamente le ragazze che ho visto giocare ieri non erano certo delle amazzoni, anzi...
Allora non dicevo cazzate quando dicevo di giocarmela con una ragazza 2.7...Rolling Eyes

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Oggi pomeriggio sono andato nuovamente a vedere gli assoluti.

Il livello era molto più alto, ma il modulo di gioco è lo stesso, sia per uomini che donne: si picchia il più possibile, cercando di sfondare l'avversario. Unica alternativa: se lo si vede lontano dalla linea di fondo, si fa la smorzata.

Circa le racchette c'era qualche prestige in più ed è comparsa anche una prince exo warrior.

C'era anche la Chieppa, che è veramente una gran signora: si giocava su campi affiancati senza divisorio e quindi molto spesso il gioco veniva interrotto perchè arrivava la palla dal campo limitrofo. Tutti si lamentavano , tranne lei che con un gran sorriso prendeva la palla e la passava al campo vicino.
Veramente molto simpatica.

Seduta a in tavolino c'era poi la Knapp, che immagino avesse già giocato.

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No la Knapp non gioca pero' a volte viene al circolo dove ha degli amici, credo.

Ripeto, sono tre anni che tra qualificazioni agli internazionali ed assoluti regionali, all'oasi c'e qualche torneo di livello top, ed e' sempre la stessa storia, c'e' solo Viola e poi il vuoto, e lo stesso non sempre riesce a vincere la competizione, figuriamoci....

Caro maestro, quale miglior lavoro e' quello di guadagnare senza fare sforzi??
Sarei capace anche io ad insegnare quello che vedo nei campi da tennis oggi, anche se non e' mai stato il mio stile di gioco.
Eppure adesso si vedono dei giocatori piu' eclettici che trovano spazio nel circuito, tipo Paire, lo stesso Simon, Florian Mayer, Dimitrov stesso, Dolgopolov, e tornando inidetro abbiamo avuto Federer e Sampras che in due hanno vinto piu' tornei di tutti gli altri messi insieme giocando in modo assolutamente diverso, incluso il rovescio ad una mano.
Tutti a dire che oggi con i nuovi attrezzi non si puo' andare a rete...a me viene da ridere...gli attrezzi sono sempre gli stessi, cambiano solo le vernici, si le corde sono cambiate per carita', ma Federer gioca ancora con mezzo budello ad esempio, le scarpe sono diverse, si corre di piu' perche' si e' preparati fisicamente in palestra etc..etc...
Ma vallo a dire a McEnroe come lo passava Borg con la racchettina di legno le corde in budello e le diadora piatte ai piedi, e quanto correva.
E cosi' Vilas, e poi Clerc  e tanti altri.
Tutte stupidaggini.
Il corri e tira di Agassi e Seles inculcato da Bollettieri nel tennis moderno, funziona perche' applicato a grandissimi talenti, ma tutti a copiare....cosi' come ora sta succedendo con Nadal...
Stranamente nessuno ha copiato Sampras o Federer....sai perche'??
Perche' di uno cosi' ne nasce ogni trent'anni, fortunato a chi capita....mi viene da ridere.
Certo che se tu li imposti da piccoli come Nadal o Agassi e' difficile che ti esca fuori un Sampras dal cilindro.
E dico Sampras perche' e' uno che si e' costruito con allenamenti massacranti e ripetitivi, non un dio sceso dal cielo (leggete la sua biografia).
Il problema poi e' che gia' e' difficile trovare un buon maestro che insegni ai piccini a giocare bene, ma poi, quando devono diventare dei giocatori c'e' il vuoto cosmico di allenatori e coach in grado di farlo.

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Non sono assolutamente un tecnico e non sono assolutamente in grado di dare consigli ai maestri su come insegnare e che cosa insegnare, perciò mi limito a una considerazione molto più semplice: gli assoluti laziali sono (o almeno dovrebbero essere) l'occasione per vedere il miglior tennis espresso nel Lazio; dovrebbero essere considerati come una festa del tennis nel LAzio.
Eppure non ho visto (almeno agli orari in cui sono andato io, che peraltro NON SONO ORARI SCOLASTICI) bambini o ragazzini a vedere gli incontri. Il pubblico era costituito dagli altri giocatori e da qualche appassionato di una certa età.
Quando io parlando con il mio maestro, che lavora presso un circolo limitrofo, gli ho detto "ma perchè non porti i ragazzini a vedere gli incontri?", mi ha fatto una smorfia annoiata e ha cambiato discorso.
Aggiungo che un mio collega ha un figlio che è considerato una mezza promessa (ha una decina di anni); gli ho consigliato allora di portarlo a vedere gli assoluti laziali e lui mi ha detto che non ne valeva la pena.
Spero che questo atteggiamento del mio maestro e del mio collega non sia rappresentativo dell'atteggiamento di tutti i maestri e dei genitori di piccoli atleti.
Gli assoluti laziali dovrebberero essere considerati come un evento, ma vedo che così non è. Ho l'impressione (ma spero di sbagliarmi) che degli assoluti laziali importi poco.

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spalama ha scritto:
Tutti a dire che oggi con i nuovi attrezzi non si puo' andare a rete...a me viene da ridere...gli attrezzi sono sempre gli stessi, cambiano solo le vernici, si le corde sono cambiate per carita', ma Federer gioca ancora con mezzo budello ad esempio, le scarpe sono diverse, si corre di piu' perche' si e' preparati fisicamente in palestra etc..etc...
L'evoluzione degli attrezzi, delle corde, e soprattutto della preparazione atletica, hanno fatto si che oggi la voleè (nel singolare) viene praticamente usata solo per chiudere un punto già costruito in precedenza, a parte Llodra (vicino cmq al ritiro) che rimane l'unico interprete attuale del serve&volley.

Se vogliamo vedere qualche voleè dobbiamo per forza seguire una partita di doppio.

Di Wimbledon è rimasto solo il nome, ma quante voleè di attacco hanno giocato Djokovic e Murray nell'ultima finale?!!

Si tira sempre più forte ed andare a rete è praticamente un suicidio! Anche con la tecnica di Federer non si riescono a gestire queste autentiche bordate!

Cmq per consolarci vi ripropongo questa bella partita (che McEnroe avrebbe probabilmente vinto se l'arbitro e gli ufficiali di gara facevano meno i protagonisti ...)

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Non parlo di serve and volley ci mancherebbe, parlo di costruzione del gioco a tutto a campo e non solo a tre metri dalla linea di fondo o giù di lì.
A tennis si può giocare in molti modi, a rete ci si può arrivare in diverse situazioni, il problema non sono tanto gli attrezzi etc.. è che si va a rete in modo estempraneo e casuale, e proprio quando non se ne può più fare a meno.
Questo insegnano.
Tutti a massacrarsi di dritti e rovesci a due mani da fondo campo.
E se qualcuno è monomane senti dire da fuori dal campo....questo col rovescio ad una mano non vincerà mai niente, peccato!
Ahahaha...certo Sampras, Federer, Becker, Edberg, Lendl non hanno vinto niente col rovescio ad una mano.
E la verità non è tanto il rovescio ad una mano o a due mani, ognuno ha pregi e difetti che l'altro non ha, la verità è che (Edberg a parte) erano tutti straordinari giocatori da Servizio e Dritto, nati sui campi veloci, ed abituati a giocare sui famosi TRE COLPI, in modo molto aggressivo.
L'unico più attendista era Lendl.
Edberg che aveva poco servizio e poco dritto, aveva però un rovescio straordinario e stava attaccato alla rete dopo al massimo uno e due scambi.
Poi per carità ha vinto pure Agassi, sta vincendo pure Nadal, ed ha iniziato pure Djokovic, ma anche in questo caso, parlando di talenti straordinari, non è detto che giocando il rovescioa d una mano non avrebbero potuto vincere altrettanto.
La nostra scuola tennis non esiste, si lavora sui difetti invece di esaltare il talento, come in tutte le società mediocri.
Quello di cui parla il maestro in questo post è sacrosanto.
Il talento, l'inclinazione naturale che un bambino dimostra fin da piccolo va assecondata e non corretta, altrimenti invece di un potenziale fenomeno ci troveremo a che fare con un mediocre certo.
Pensate se a Maradona gli avessero imposto alla scuola calcio di imparare a giocare con il destro con ore ed ore di allenamenti....

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non sono d'accordo. il s&v lo dice la parola stessa non è la volee, è la volee abbinata ad un buon servizio(servizio inteso anche come attacco).

il problema del s&v oggi è dato dal fatto che i giocatori non sanno servire.
qui mi collego a altri topic sul servizio che ho letto. se chi ti insegna la seconda, lo fa copiando "paro paro" il video su youtube, di un non meglio identificato tizio, piuttosto che di ivanisevic in slow motion, è normale che non andrai mai a rete. fin quando si sostiene che dopo il servizio è "obbligatorio" fare il saltello indietro per evitare la risposta nei piedi, sin quando ti diranno che la seconda va mascherata per non far capire che stai tirando una seconda, e quindi ne trarrai una prima solo un pò più debole, fino a quando il servizio è una gara a chi raggiunge i 290 km/h allora è per questo motivo che il s&v è improponibile.

per quando riguarda i materiali credo la "babolat super sexy iper mega full optional" odierna, con corde sagomate "ultimait generescion" tirate a 25 kg tirino palle alla stessa velocità di una maxima torneo de luxe in legno con corde in budello tirate a 18kg. solo che con la prima è più facile.

oggi non ci sono giocatori di s&v nei primi solo perchè quelli che ci sono sono delle pippe.

sampras (per fare un  nome) oggi darebbe la paga a tutti, come faceva a suo tempo.

lo dimostra il fatto che io quelli che battevo al tempo del legno, dell'alluminio e della graphite li batto anche oggi...che alcuni sono passati ai profilati.

il profilato non è migliore, è solo più facile. e col profilato non si può andare a rete perchè non è agile da muovere.

a wimbledon non si vedranno mai volee fin quando si giocherà sulla terra(come in realtà accade da qualche anno) oltre alla superfice si allentaeranno le palline e in finale ci andranno gente come murray e come djokovic che le volee non le sanno fare...

spalama, non sono d'accordo che edberg non avesse un buon servizio, anzi, per me era ottimo per il suo gioco.

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aggiungo una cosa che ho dimenticato di scrivere:

il buon giocatore di s&v lo si vede se attacca sulla seconda, ma non per il solo fatto di attaccare, ma perchè se è bravo, tirerà una seconda che gli permetterà di arrivare a rete e coprire bene il campo prima che l'avversario abbia già colpito...

se un "maestro" vede che il suo allievo attacca in maniera sconfusionata, gli può insegnare ad attaccare meglio, invece di fare la capra e dirgli che non si deve attaccare perchè il tennis moderno oggi è così, perchè l'evoluzione tennistica, le nuove tendenze, perchè nadal ecc... perchè nel 99% dei casi uno che parla così, il massimo della sua carriera di tennista è arrivato a 4.5 e nadal lo ha visto solo alla tele.

un conto se lendl insegna a murray, ci mancherebbe è lendl in primis, e poi murray è un giocatore alla lendl, ma quanti di oggi difronte ad un ragazzino col talento di edberg avrebbero il coraggio di dirgli: "tu a rete non ci devi andare!"? io non di sicuro! ma purtroppo molti fenomeni del tennis(o del marketing) si !!! e ne sarebbero pure fieri.

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Ecco vedi siamo completamente in sintonia.

E lo dico da tempo....nessuno sa più insegnare il servizio...e lo vedi girando nei circoli, guardando giocare i bimbi della sat, fino ai seconda categoria.

A me hano sempre detto fin da piccolo che il servizio fatto bene mi avrebbe portato un metro dentro il campo con i piedi e mi avrebbe permesso di giocare un secondo colpo letale da metà campo.

Anche sugli attrezzi sono d'accordo, non c'entrano nulla, sono una banale scusa di chi non capisce niente di cosa si deve fare nel campo da tennis.

Su Edberg hai ragione, relativamente al suo gioco aveva un servizio perfetto, ma in assoluto non era certo il miglior servizio da vedere nè da insegnare (ha smessoper il mal di schiena causato proprio dal suo servizio tra l'altro).

Su Nadal poi, che io tennisticamente e tecnicamente non amo per niente, solo chi non lo ha visto dal vivo non capisce quanto sia aggressivo e quanto conquisti il campo non appena ha l'opportunità di farlo.

Su Sampras mi inchino....

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Mah bisogna un po vedere bene le cose.Non sono per niente daccordo sul discorso che un professionista del calibro di Diokovic o Nadal non sappia fare le vole',tutti e dico senza ombra di dubbio tutti i top player e anche i primi 100 del mondo ma esagerando anche il numero 800 del mondo sanno fare bene la vole',occhio fare bene la vole' significa saper costruirsi bene il punto per chiudere con la piu' facile delle benedizioni.Altra cosa' e non avendo piu l'abitudine di fare un gioco d'attacco a prendere la rete e visto che ormai si tirano solamente bolidi,non si riescs piu a gestire il timing per prendere la rete,e di conseguneza la vole diventa molto piu' difficile da eseguire.Se poi non credete che Nadal sappia fare le vole' basta che andiate a vedere quando gioca il doppio con il suo amico e sparring,e vi garantisco che rimarreste stupiti a vederlo all opera.
Per quello che riguarda i maestri,anche li ce ne per tutti i gusti,anche io sono sempre stato per assecondare le velleita' dell allievo,pero' le basi ed il gioco a rete si costruiscono da fondo,se poi ce quest attidudine a seguire perche' non assecondarlo,tanto s endiamo a percentuali e' meglio pensare che facciano un gioco che piu' le diverte,che debbano per forza soffire a fondo,visto e considerato che di futuri professionisti che poi vivranno giocando a tennos ne escono uno ogni morte di papa meglio che almeno si divertano giocando,cercando sempre di dare un senso a questo tipo di gioco.Per quello che riguarda gli allenamenti ce ne di tutti i colori,anche tra quei coach che sono definiti bravi,un po di tempo fa sentivo parlare un coach inglese molto quotato ad un future dire delle emerite cacchiate a riguardo degli allenamenti.In italia specialmente si guarda troppo alla perfezione del gesto e si sprecano ore facendo una marea di drill assurdi che poi alla fine della fiera non serviranno a un bel niente,i drill efficaci e che servono veramente sono ben pochi,solo che sono noiosi e ci si rompe le scatole a ripetere sempre le stesse cose........per quello che riguarda il servizio non so come sia la situazione in italia ma qua un seconda categoria il servizio lo sa fare in tutti i modi e bene.....forse i maestri gli dedicano piu tempo.....ah non parliamo poi della risposta......comunque vedendo divesi video postati dagli utenti di giocatori di terza vedo prorpio una passivita' in campo che non va bene,tirare forte non significa essere attivi e fare le cose bene in campo,la palla va attaccata quando si deve,non basta solo tirare bastonate..........

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Sto invecchiando male... Mi ritrovo a dar ragione a Vet. Peccato.
Ah, per la cronaca, mascherare la seconda di servizio significa saper giocare bene il servizio ... Perché se non mascheri il colpo...col piffero che attacchi e conquisti la rete o copri bene il campo!!! Se si vuol insegnare bene il servizio...queste son le basi, l'università e il master.
Che poi in giro si veda servir male, questo e' oggettivo.
Per la qualità del gioco Made in Italy, secondo me, la colpa e' del "sistema" più che dei soli maestri. Il talento non paga...perché il gioco "talentoso" ha bisogno di tante cure e tempo per diventare "redditizio". Ma di questo ne abbiam parlato tante volte.

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Molto interessante questo argomento ! Smile Smile Smile 
Faccio i miei complimenti personali a tutti coloro hanno fin qui scritto . 
E' bello ogni tanto parlare dei massimi sistemi...assoluti Lazio: qualche considerazione sulla tecnica di gioco 622327

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Questo e' un bell'argomento!

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mi accodo nei complimenti per l'argomento e le argomentazioni e le competenze nell'esporle relativamente alle vostre esperienze, che sono indubbiamente enormi rispetto alla mia...ma mi fa piacere esporre anche il mio pensiero riguardo l'argomento raccontandovi la mia di esperienza personale...e cioè che si purtroppo credo che anche in questo come in ogni campo del marketing odierno allenare un talento o semplicemente un qualcuno che lo possa diventare è diventata una questione prettamente meccanica dalla tipologia monotona e credo anche accessibile a pochi ... nel senso che anche io a mio figlio,ora piccolo, ma tra qualche anno, mi farebbe piacere mandarlo dal Bolettieri di turno come voleva fare con me mio padre ai miei 12 anni (mi mise la racchetta in mano a 5), solo che all'epoca lui se lo poteva permettere economicamente oggi o meglio domani io non potrei mio malgrado dare questa possibilità a mio figlio ... per inciso proprio l'inverno che sarei dovuto andarci sul serio da Bollettieri, proprio a causa di mio padre che mi tartassava da anni lui ed il tennis vedendo in me un talento, spaccai la racchetta a terra in un torneo,(ma l'avrei spaccata in testa a mio padre sugli spalti...) e lasciai, e per oltre 15 anni non la ripresi più in mano ... racconto questo per rafforzare l'idea, avendola vissuta sulla mia pelle, che purtroppo creare un giocatore è questione si di talento ma anche di mezzi ed aggiungo riguardo le altre tematiche che ne mio padre ne i miei istruttori all'epoca mi costringevano a giocare in un modo piuttosto che un altro anzi cercavano di esaltare le mie doti e non di reprimerle ... ed infine che proprio mio padre gli assoluti me li portava a vedere, così come gli internazionali di Roma o anche i tornei che giocava lui ... purtroppo la pressione subita non ha fatto di me ne un professionista ne un giocatore ma solo un forse-talento sprecato che ha ricominciato per passione ... ed è quella che dovrebbe creare i giocatori del domani, nient'altro !

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una storia carina, interessante, toccante.
Non ho mai sopportato i tennis-babbi...forse perché i miei genitori eran esattamente all'opposto. Magari è un sentimento, il mio, coltivato nel rammarico. Spero non nell'invidia: non è nelle mie corde. Però capisco.

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kingkongy ha scritto:
una storia carina, interessante, toccante.
Non ho mai sopportato i tennis-babbi...forse perché i miei genitori eran esattamente all'opposto. Magari è un sentimento, il mio, coltivato nel rammarico. Spero non nell'invidia: non è nelle mie corde. Però capisco.
apprezzo kk le tue parole e ti posso rassicurare che da invidiare c'è ben poco, se non il fatto che magari il tennis-babbo mio ha si esagerato dato che mi faceva giocare 5 gg a settimana almeno un paio di ore al giorno anche sotto la pioggia...però forse come ogni figlio nei confronti dei padri ha spesso risentimento e competitività maschile che in adolescenza possono anche falsare gli intenti magari giusti...tieni conto che io volevo giocare a calcio essendo figlio di madre brasiliana ed amandolo molto, lo sentivo dentro...tant'è che lasciato il tennis mi misi a giocare a pallone e dopo 3 mesi mi ruppi i legamenti mediali e collaterali ad un ginocchio, un anno dopo il menisco dall'altra parte, un anno dopo quello al ginocchio già operato e poi ho avuto altri infortuni...ergo o il pallone non era cosa per il mio fisico ed aveva ragione mio padre che non voleva lo facessi, oppure ho avuto una sfortuna madornale !!!
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Figlio mio sei un pò sfigato però....assoluti Lazio: qualche considerazione sulla tecnica di gioco 113898 

Si scherza chiaramente.

Hai toccato un altro argomento terribile nell'evoluzione di un giocatore, di qualsiasi sport, e cioè i genitori!!!!

Sei mai stato a vedere una partita di calcio dei pulcini o degli allievi o dei giovanissimi e magari hai sentito cosa esce dalla bocca delle mamme di quei ragazzini che si dovrebbero solo divertire???

Ecco nel tennis non è diverso, anzi....e tu sei una vittima vivente di questa piaga.

Pensi che si divertano tutti questi automi mandati in campo a tirare tutte palle uguali, tra l'altro a quel livello senza guadagnare un euro??

Io che ho visto un pò di match di questi assoluti posso dire che se questa è la crema del tennis della regione lazio, una delle più importanti d'italia, allora siamo davvero a posto per i prossimi anni.

Le mie velleità tennistiche su un campo da tennis si sono fermate quando ho deciso di studiare seriamente e prendermi una laurea, e nonostante tutto al mio misero livello sono riuscito a diventare anche 4.1.

Il lavoro non me lo consente, ma forse potrei anche arrivare un gradino più su.

Ma quest'anno per motivi molto privati, ho anche riflettuto sul fatto che poi alla fine ho fatto si dei risultati ma non mi sono tanto divertito, perchè ho giocato un tennis più redditizio che bello, snaturando la mia indole, e finalizzato a portare a casa la partita ed i punti necessari per la classifica.

Per la nuova stagione ho deciso che proverò a divertirmi di più e giocare il mio tennis su tre colpi, perderò qualche match in più, o magari tutti, macchissenefrega.
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