Sono nato con le classifiche FIT divise in sole 3 categorie: la 1°, la 2° e la 3°. Poi sono passato alla classifica con C1, C2, C3 e C4 - B1, B2, B3 e B4 e gli A che credo non avessero suddivisioni. Un aspirante maestro doveva come minimo essere un C1 per partecipare ai corsi (almeno credo, correggetemi se sbaglio). Poi c'era la giungla degli N.C. con i loro tornei e la Coppa Italia a squadre. Ricordo che un C1 "serio" faceva viaggiare la palla che era un piacere così come era un piacere vedere un torneo a loro riservato (perlomeno dai quarti in su) . Non parliamo dei tornei riservati ai B, un piacere vederli . Oggi le classifiche partono da 4 nc, 4.6, 4.5 ecc ecc. Insomma leggendo da un sito conto 21 livelli di classifiche escludendo la 1 . Onestamente mi sembra esageratissimo ed ingenera confusione. Non è che la FIT ci guadagna quando qualcuno passa di classifica? Penso che oggi è molto più facile salire o scendere in classifica, perché una volta si faticava da matti per salire da (ad es.) da C2 a C1 mentre oggi per passare da 2.5 a 2.4 magari basta solo qualche positivo (avendo a disposizione ben 9 livelli intermedi). Ai tempi di cui parlo un n.c. restava anche una vita n.c pur giocando discretamente. Oggi vedo tornei dove classificati D3, D4, D5 ( e non voglio andare oltre ma potrei) non avrebbero raggranellato più di un paio di giochi con un buon n.c. di 35 anni fa . Comunque il punto non è questo, non voglio dire che oggi i tennisti siano più scarsi, assolutamente, solo che non capisco il perché del proliferare di tutte queste classifiche. C'è qualcuno in grado di fare un'equivalenza tra le vecchie e le nuove? Ad esempio un vecchio C1 (il maestro del mio circolo lo era ed era un signor giocatore) a cosa corrisponde oggi ?