ciao!
io fossi in te non mi preoccuperei
deve essere una gioia anche smettere di giocare, anche per lunghi periodi, e poi ritornare con nuovo entusiasmo!
non bisogna avere paura di prendersi delle pause nella vita, quando sono necessarie... "pausa" non significa perdere del tempo o distruggere ciò che si è costruito prima... io l'ho imparato... significa semplicemente chiudere un capitolo e fare altre esperienze per poi magari ritrovare nuove energie e nuovi stimoli!
ho fatto anche io pause, ho avuto momenti in cui la grande motivazione era giocare i tornei e vincere il più possibile (questo soprattutto da bambina e adolescente), adesso ho passato da poco i 20 anni, negli ultimi due anni ho giocato mooolto saltuariamente (2-3-4 volte all'anno) Adesso ho ripreso sistematicamente, tre volte a settimana, ma lo faccio più che altro perchè in inverno è il modo più divertente che ho per tenermi in forma fisicamente. Mi hanno chiesto di tesserarmi e di entrare a far parte di una squadretta che c'è nel mio circolo nel 2014 e credo proprio che lo farò (sono amiche e una è mia sorella) ma dei tornei non mi interessa assolutamente niente, così come delle classifiche.
so benissimo che mi stancherò, che probabilmente ad aprile tornerò a fare altro, magari a correre insieme a qualcuno, magari piscina, yoga, pattinaggio... Il tennis è il mio sport, ci ho giocato da sempre, è la cosa che so fare meglio, ma non per questo devo amarla 24 su 24 per tutto il resto della mia vita. Preferisco smettere qualche mese quando proprio non mi va più di giocare, e riprendere poi in seguito quando trovo qualcuno con cui mi diverto a giocare...
Anche quello è importante... io smettevo in certi periodi anche perchè intorno a me non avevo grossi stimoli, cioè la gente con cui giocavo era antipatica, non ci stringevo grandi rapporti... non sempre è semplice trovare intorno a sé l'ambiente favorevole, o il maestro giusto... ci sono tante persone che sono anche capaci di farti perdere lo stimolo e il gusto di giocare, magari perchè sono troppo "presi" oppure troppo nevrotici, o che ne so.. Io mi allenavo con un ragazzo, anche bravino, riuscì a diventare 4.4 un anno, ma poi lo persi di vista non so che fine abbia fatto. Urlava in campo ad ogni errore, sbatteva la racchetta contro il tendone.. Solo perchè lo vedeva fare ai professionisti. E poi diceva sempre "quando vado via dal campo (per l'allenamento) sono più nervoso di quando sono entrato". Eh, gli dicevo io, vorrei vedere. Se non ti scialli un po' sarà difficile che tu esca dal campo tranquillo. Mi diceva che era così anche col maestro, perchè lui lo riprendeva, diceva che non aveva "testa". Io ho avuto la fortuna di avere dei maestri che sono stati in primis degli ottimi giocatori, che sanno cosa serve dire o fare o far fare affinchè un ragazzo riesca a giocare, a vincere, a perdere, ad allenarsi con più benessere fisico e soprattutto psichico possibile. Vabbè forse adesso sono fuori tema. comunque non aver paura di prendere una pausa e ritrovare lo stimolo!