Bronzo per la coppia Faiella - Scali
da Nuova Societa' 27.03.2010 (n.d.r.)
È un bronzo che premia la fatica e l’impegno, il coraggio e la determinazione, la voglia di lottare e non mollare fino alla fine quello conquistato ieri dall’Italia nella danza su ghiaccio ai Mondiali di pattinaggio in corso a Torino.
È il bronzo di Federica Faiella e Massimo Scali, fortemente voluto e meritatissimo.
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Dopo 10 anni di carriera, 2 argenti europei e un 5° posto alle Olimpiadi di Vancouver, questa medaglia mondiale è il coronamento di un sogno inseguito con tenacia e tanta grinta, dopo tante delusioni e problemi. Una medaglia che vale molto di più del metallo con cui è fatta, perché significa che i due ragazzi romani sono stati più forti delle difficoltà e dei problemi fisici che da mesi tormentano Federica e che dopo le Olimpiadi hanno concesso loro solo un paio di giorni di tregua per potersi allenare.
Con grande forza di volontà, trascinati dallo splendido pubblico del Palavela, Federica e Massimo hanno pattinato un programma da brividi, emozionante e commovente sulle note de “Gli Emigranti” di Nino Rota, raccontando la loro storia di sacrifici.
Un programma cucito su di loro e si vede, perché viene dal cuore, arricchito ad ogni passo, ad ogni espressione, ad ogni gesto dalle loro emozioni.
Alla fine della prova Federica scoppia in lacrime, mentre il pubblico esplode in un fragoroso applauso.
Le coppie che li precedono sul podio, i campioni olimpici Virtue-Moir e gli americani Devis-White sono inarrivabili, ma poco importa: per Federica e Massimo è una vittoria.
da Nuova Societa' 27.03.2010 (n.d.r.)
È un bronzo che premia la fatica e l’impegno, il coraggio e la determinazione, la voglia di lottare e non mollare fino alla fine quello conquistato ieri dall’Italia nella danza su ghiaccio ai Mondiali di pattinaggio in corso a Torino.
È il bronzo di Federica Faiella e Massimo Scali, fortemente voluto e meritatissimo.
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Dopo 10 anni di carriera, 2 argenti europei e un 5° posto alle Olimpiadi di Vancouver, questa medaglia mondiale è il coronamento di un sogno inseguito con tenacia e tanta grinta, dopo tante delusioni e problemi. Una medaglia che vale molto di più del metallo con cui è fatta, perché significa che i due ragazzi romani sono stati più forti delle difficoltà e dei problemi fisici che da mesi tormentano Federica e che dopo le Olimpiadi hanno concesso loro solo un paio di giorni di tregua per potersi allenare.
Con grande forza di volontà, trascinati dallo splendido pubblico del Palavela, Federica e Massimo hanno pattinato un programma da brividi, emozionante e commovente sulle note de “Gli Emigranti” di Nino Rota, raccontando la loro storia di sacrifici.
Un programma cucito su di loro e si vede, perché viene dal cuore, arricchito ad ogni passo, ad ogni espressione, ad ogni gesto dalle loro emozioni.
Alla fine della prova Federica scoppia in lacrime, mentre il pubblico esplode in un fragoroso applauso.
Le coppie che li precedono sul podio, i campioni olimpici Virtue-Moir e gli americani Devis-White sono inarrivabili, ma poco importa: per Federica e Massimo è una vittoria.