Beh Ricky, analizzare lo swing di un campione è un'operazione da maniaci sessuali... Insomma, ti accanisci sul bello della vita.
Io, ti riassumo a grandi (ma grandi grandi) linee quello che mi appare. Il che, sia chiaro, è un'opinione personale di uno così, da forum...hehehhehe
Beh, ha un timing molto veloce, molto più di quello di Federer per intenderci. Forse è anche per questo che sembra meno "morbido". In realtà, anche visto molto al rallentatore, è un movimento altrettanto "tondo", dove per tondo intendo senza "spigoli", senza strappi.
Nole si sposta velocemente come tutti i grandi giocatori però, dopo essersi piantato per il colpo, rimane con la testa alta della racchetta.
Solo dopo il rimbalzo inizia il movimento di chiusura. In questo assomiglia a Nadal! Entrambi sono dei colpitori veloci. Sia chiaro, non significa che il colpo non sia ben caricato!
Lo stance e il suo swing lo porano ad avere un'importante azione di torsione del busto. Più di qualcuno ha proprio criticato l'azione delle spalle, giudicata eccessiva in fase di spinta. Al momento dell'impatto con la palla, il petto è davvero in fuori e la linea delle spalle apertissima, talvolta oltre la linea parallela alla rete.
Tornando alla chiusura, la testa della racchetta, si abbassa velocissima e, per effetto della totale distensione muscolare e morbidezza del polso è costantemente "indietro".
Prima del momento di "inversione della spinta", la racchetta ha la faccia rivolta a terra ed è dietro al suo sedere. E' quel movimento del polso che assomiglia a un abbassare una serranda o una zanzariera.
Se ci soffermiamo sul polso, è come faresti girare la racchetta per fare aria: presente il "circolare, circolare!" dei vigili nel traffico? Ecco, solo che il polso e il braccio sono abbondantemente dietro al corpo e il busto si sta già volgendo alla rete.
Invertito il movimento, il polso si sposta in avanti. Le grandi leve delle gambe e del bacino sono in piena spinta (sono state le prime a muoversi). La punta del piede destro, soprattutto, è in spinta. La faccia della racchetta guarda sempre il suolo.
Superata la linea del bacino di almeno una spanna, la testa della racchetta che fino ad allora era dietro il tacco (che puntava avanti, la palla), viene accelerata alla massima velocità. La racchetta ruota su tre assi e arriva piatta all'impatto. il movimento è dal basso verso l'alto. La distensione e pronazione continuano la corsa e il gomito si piega. Finish su spalla sinistra.
Molto potente, molto spin, molto spinto col corpo e dalla torsione di bacino e spalle. Sembra stretto come colpo, ma se lo si guarda al rallentatore è "disteso": il finish inganna un po'.