Promemoria primo messaggio :
Oggi analizziamo un altro personaggio "di spicco" dei Circoli Tennistici: IL LOTTATORE GUERRIERO.
Se, entrando in un Circolo, sentite di grugniti animaleschi provenire da un campo... inizialmente potreste pensare che si tratti di un facocero muschiato intento a grufolare nella terra rossa alla ricerca di tuberi da mangiare, ma è molto più probabile che un "Guerriero Lottatore" stia semplicemente facendo una partita di tennis.
Questo personaggio è facilmente riconoscibile: è l'anello di congiunzione mancante tra l'Homo Sapiens ed il Neanderthal.
Quando deve giocare a tennis è come se dovesse andare in guerra.
Prova un sottile piacere nel vestirsi male: vecchie tute sdrucite in inverno, magliette ultra-economiche in estate (ovviamente: i guerrieri non seguono la moda).
Per quanto riguarda la racchetta, essa è la sua personalissima trasposizione di una clava, di un'arma da guerra, ed è per questo che manifesta tuto il suo disprezzo per le racchette leggere ("roba da fighette", è solito dire).
Lui usa racchette "punitive": pesantissime, con piatti piccoli, spesso modelli vecchi... verso le quali nutre una venerazione paragonabile a quella che il Samurai ha per la sua Katana.
Gli piace vincere, ma quello che ritiene più importante è lottare e faticare dentro il campo.
Meglio una partita persa 7-5 al terzo set dopo 3 ore che una facile vittoria per doppio 6-1 in 40 minuti.
Il suo "orgasmo tennistico" è sentirsi dire:
Il Guerriero deve uscire dal campo sporco di terra, ansimante, sfinito.
Evita come la peste TUTTI gli avversari che (non importa se vincenti o perdenti nei suoi confronti) giocano scambi rapidi.
Non scambiare lo manda letteralmente in bestia!
Come tutti i giocatori di Circolo, deve avere un nemico giurato: L'ESTETA.
Infatti il Guerriro GODE nel battere (meglio se brutalizzare) l'Esteta, e gode doppiamente quando l'Esteta (dopo aver perso) critica il suo (brutto) gioco.
Ma ogni estasi ha la sua nemesi: la TRAGEDIA è quando l'Esteta, giocando un gran tennis vince la partita, senza fare fatica e , soprattutto, senza dare la possibilità al Lottatore di entrare nello scambio, di lottare, di faticare.
Gli varia il gioco, alterna smorzate a gioco di volo, attacchi in controtempo... mettendo il Guerriero-Lottatore nelle condizioni di uscire dal campo non solo battuto, ma (tragedia!) non esausto e poco sudato. Neppure sporco di terra!
In questo caso potreste notare sul viso del Guerriero, dopo la partita, una lacrimuccia che, furtiva, scivola sulla sua guancia.
Perchè, in fondo... ma proprio in fondo, il Guerriero è un giocatore sensibile.
Saluti dal Vecchio Sonny
Oggi analizziamo un altro personaggio "di spicco" dei Circoli Tennistici: IL LOTTATORE GUERRIERO.
Se, entrando in un Circolo, sentite di grugniti animaleschi provenire da un campo... inizialmente potreste pensare che si tratti di un facocero muschiato intento a grufolare nella terra rossa alla ricerca di tuberi da mangiare, ma è molto più probabile che un "Guerriero Lottatore" stia semplicemente facendo una partita di tennis.
Questo personaggio è facilmente riconoscibile: è l'anello di congiunzione mancante tra l'Homo Sapiens ed il Neanderthal.
Quando deve giocare a tennis è come se dovesse andare in guerra.
Prova un sottile piacere nel vestirsi male: vecchie tute sdrucite in inverno, magliette ultra-economiche in estate (ovviamente: i guerrieri non seguono la moda).
Per quanto riguarda la racchetta, essa è la sua personalissima trasposizione di una clava, di un'arma da guerra, ed è per questo che manifesta tuto il suo disprezzo per le racchette leggere ("roba da fighette", è solito dire).
Lui usa racchette "punitive": pesantissime, con piatti piccoli, spesso modelli vecchi... verso le quali nutre una venerazione paragonabile a quella che il Samurai ha per la sua Katana.
Gli piace vincere, ma quello che ritiene più importante è lottare e faticare dentro il campo.
Meglio una partita persa 7-5 al terzo set dopo 3 ore che una facile vittoria per doppio 6-1 in 40 minuti.
Il suo "orgasmo tennistico" è sentirsi dire:
- Accidenti, non molli mai una palla!
- Ma quanto corri!
- Bisogna ucciderti per farti un punto!
- Ma non ti stanchi mai?
Il Guerriero deve uscire dal campo sporco di terra, ansimante, sfinito.
Evita come la peste TUTTI gli avversari che (non importa se vincenti o perdenti nei suoi confronti) giocano scambi rapidi.
Non scambiare lo manda letteralmente in bestia!
Come tutti i giocatori di Circolo, deve avere un nemico giurato: L'ESTETA.
Infatti il Guerriro GODE nel battere (meglio se brutalizzare) l'Esteta, e gode doppiamente quando l'Esteta (dopo aver perso) critica il suo (brutto) gioco.
Ma ogni estasi ha la sua nemesi: la TRAGEDIA è quando l'Esteta, giocando un gran tennis vince la partita, senza fare fatica e , soprattutto, senza dare la possibilità al Lottatore di entrare nello scambio, di lottare, di faticare.
Gli varia il gioco, alterna smorzate a gioco di volo, attacchi in controtempo... mettendo il Guerriero-Lottatore nelle condizioni di uscire dal campo non solo battuto, ma (tragedia!) non esausto e poco sudato. Neppure sporco di terra!
In questo caso potreste notare sul viso del Guerriero, dopo la partita, una lacrimuccia che, furtiva, scivola sulla sua guancia.
Perchè, in fondo... ma proprio in fondo, il Guerriero è un giocatore sensibile.
Saluti dal Vecchio Sonny