Tratto da Tennis Best:
CRISTOPHE ROCHUS E IL DOPING
Cristophe Rochus non è la fonte più attendibile al mondo, visto che ha confessato di aver prolungato la carriera per guadagnare qualche soldo in più.
Il suo nome (senza alcuna prova, quindi si tratta di illazioni) è stato poi associato ad alcune partite sospette. Tuttavia, il belga ha rilasciato dichiarazioni interessanti. In un'intervista con la radio belga "Twizz", ripresa dal quotidiano "La Libre Belgique", ha detto che il doping nel tennis è una realtà.
A suo dire, il tennis è uno sport molto fisico dove può essere forte la tentazione di ricorrere al doping. "Secondo me i controlli antidoping non servono a molto e non provano nulla. Il problema del doping sono i prodotti che possono mascherarlo".
Dopo aver parlato di Lance Armstrong, Rochus ha detto la sua sulle voci che girano intorno a Nadal. "I rumori sono rumori. Tutto il mondo si domanda come sia possibile che Nadal sia forte al Roland Garros e un mese dopo dica che non può giocare? Mi sembra sospetto, ma non ci sono prove".
Rochus ha fatto riferimenti anche ad altri giocatori, tra cui Robin Soderling, fermo dal luglio 2011 per la mononucleosi. "E' sospetto. Ha raggiunto il livello più alto della sua carriera e il giorno dopo mi dicono che non può più giocare a tennis. Mi sembra incredibile".
Gli hanno chiesto se le federazioni nazionali sono complici di questa situazione. "Come in qualsiasi posto, c'è sempre gente disposta a farsi comprare".
Rochus ha poi aggiunto che una decina d'anni fa, quando era tra i primi 100, il doping aveva raggiunto livelli "scandalosi".
Il quotidiano belga dice che Rochus avrebbe riferito di aver ricevuto minacce da parte dell'ATP per non parlare dell'argomento. Rochus ha poi aggiunto che sia lui che il fratello Olivier (ancora in attività) avrebbero potuto prendere l'ormone della crescita, ma che non l'hanno fatto "Perchè non ne valeva la pena.
Io e mio fratello siamo sempre stati puliti. Ma non credo si possa fermare il doping, perchè lo sport è uno spettacolo e gli spettatori vogliono molto di più".
CRISTOPHE ROCHUS E IL DOPING
Cristophe Rochus non è la fonte più attendibile al mondo, visto che ha confessato di aver prolungato la carriera per guadagnare qualche soldo in più.
Il suo nome (senza alcuna prova, quindi si tratta di illazioni) è stato poi associato ad alcune partite sospette. Tuttavia, il belga ha rilasciato dichiarazioni interessanti. In un'intervista con la radio belga "Twizz", ripresa dal quotidiano "La Libre Belgique", ha detto che il doping nel tennis è una realtà.
A suo dire, il tennis è uno sport molto fisico dove può essere forte la tentazione di ricorrere al doping. "Secondo me i controlli antidoping non servono a molto e non provano nulla. Il problema del doping sono i prodotti che possono mascherarlo".
Dopo aver parlato di Lance Armstrong, Rochus ha detto la sua sulle voci che girano intorno a Nadal. "I rumori sono rumori. Tutto il mondo si domanda come sia possibile che Nadal sia forte al Roland Garros e un mese dopo dica che non può giocare? Mi sembra sospetto, ma non ci sono prove".
Rochus ha fatto riferimenti anche ad altri giocatori, tra cui Robin Soderling, fermo dal luglio 2011 per la mononucleosi. "E' sospetto. Ha raggiunto il livello più alto della sua carriera e il giorno dopo mi dicono che non può più giocare a tennis. Mi sembra incredibile".
Gli hanno chiesto se le federazioni nazionali sono complici di questa situazione. "Come in qualsiasi posto, c'è sempre gente disposta a farsi comprare".
Rochus ha poi aggiunto che una decina d'anni fa, quando era tra i primi 100, il doping aveva raggiunto livelli "scandalosi".
Il quotidiano belga dice che Rochus avrebbe riferito di aver ricevuto minacce da parte dell'ATP per non parlare dell'argomento. Rochus ha poi aggiunto che sia lui che il fratello Olivier (ancora in attività) avrebbero potuto prendere l'ormone della crescita, ma che non l'hanno fatto "Perchè non ne valeva la pena.
Io e mio fratello siamo sempre stati puliti. Ma non credo si possa fermare il doping, perchè lo sport è uno spettacolo e gli spettatori vogliono molto di più".