Ecco, tra pancafit e Alba siamo al punto (ciao Albetta!).
Un punto non proprio da poco, sul quale io e Vet ci siamo confrontati parecchio, io partendo da una parte, lui dall'altra...e alla fine siam arrivati "al Punto". Il tutto spaccando il capello in senso longitudinale in 4, 8 e 16 parti... Insomma, ci siamo divertiti!
La questione, sul dritto, è il modello "90-90-90" che vede il polso flesso fare da "trampolino". A svolgere la funzione attiva del "movimento spinnoso" (hihiihihih) non è il polso ma gli angoli precedenti: per intenderci le articolazioni di spalla, braccio e gomito.
La spazzolata, pertanto, è un "piano".
La questione non è cosetta da poco. Se controllate i vari slow motion del dritto, noterete che l'angolo d'impatto della racchetta sulla palla è parecchio "piatto": un'inclinazione di pochi gradi, diciamo 10 gradi, forse anche 15, ma l'impatto non è un "taglio" da 45 gradi, per intenderci.
Lo spin, quindi, non è un "lavoro di mano, lavoro da villano", ma un bel casotto di piani inclinati, angoli e traslazione di masse.
Fin qui niente di strano, niente di nuovo.
Il problema è un altro, se di problema stiamo parlando.
Ed è: ma se il polso è flesso...è pur sempre un angolo. E se è un angolo può essere sfruttato!
Quanto?
Risposta di Vet e Kk: "Interpretazione personale".
La racchetta di certo ha una massa, la testa ha una discreta inerzia e per avere il massimo risultato ai fini della rotazione, deve partire dal basso e terminare la corsa in alto.
Ci aggiungiamo una completa distensione muscolare... ed ecco una racchetta che rimane "indietro" e la mano "avanti".
Bisogna poi recuperare la testa della racchetta in questo sistema tutto rilassato? Sì, certo.
Quanto è attivo il polso? Pochissimo, se non niente...ma bisogna vedere se il polso rimane flesso o si distende (alla Federer per intenderci). Di certo il poso si distende dopo l'impatto.
La questione, tecnica, è: "quanto" il polso "recupera" la testa della racchetta e quanto è disteso il polso all'impatto con la palla.
Sembra, che la questione non dispiaccia e abbia dei risvolti positivi.
Il distinguo tra "distensione" del polso e "azione attiva" fa tutta la differenza. L'azione attiva - per il momento - non è cercata, voluta o considerata dai tecnici planetari.
Azione attiva del polso? Lo "schiaffetto"? Per me, ma posso sbagliarmi, siamo nell'ambito dei "recuperi".
Mi piacerebbe sapere come Vet insegna questo in Spagna.