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sono proprio inc....to

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15 partecipanti

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Promemoria primo messaggio :

ma perchè quando gioco con miei pari e bene, ovvio qualche volta di più e qualche volta di meno, tengo duro magari mi porto avanti ed improvvisamente sul 3 o sul 4 pari di ogni set immancabilmente perdo il set in pochi minuti??
è come lavorare come un matto per portare a casa un euro in più e poi perderlo in tre secondi!!
la cosa mi fa veramente inc..re!!
la cosa strana è che non mi sembra di giocare male quei punti, però li perdo ugualmente e li perdo quasi tutti in poco tempo
braccetto, calo di tensione, calo di concentrazione chi più ne ha ne metta
la verità che a volte questo bellissimo sport si fa proprio odiare

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max-max ha scritto:
serve and volley e tirargli addosso Twisted Evil
Ci hanno provato ma nemmeno ci sono riusciti perchè le racchette moderne sparano bene i passanti, alla fine perdono dai pallettari come loro che non prendono rischi venendo avanti al rimbalzo.

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Skorpion ha scritto:
max-max ha scritto:
serve and volley e tirargli addosso Twisted Evil
Ci hanno provato ma nemmeno ci sono riusciti perchè le racchette moderne sparano bene i passanti, alla fine perdono dai pallettari come loro che non prendono rischi venendo avanti al rimbalzo.



era un consiglio per i giovani e forti.

per quanto mi riguarda mi ci ritrovo, hai proprio ragione. infatti mi sono messo il cuore in pace perche' anch'io le prendo sempre da costoro e in più rimedio incazzature perchè non mi diverto. Dunque ho deciso di non giocarci più e di non fare più tornei tranne che in doppio. oltretutto considerando l'avanzare dell'età, la pigrizia di fondo, l'amore per l'estetica e l'assenza della motivazione alla lotta, mi farei troppo male.
Se mi capita qualche tipetto del genere, provo a farlo venire a rete e a rimandarlo a fondo tutta la partita...se mi riesce....Brutto lui, brutto io. (ma incontrarli dev'essere davvero un incidente di percorso) Laughing
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wik ha scritto:
Contro i pallettari il segreto è di non spostarli e di tenere sostenuto lo scambio.
Mantienili in un angolo e obbligali a uscire col lungolinea. Scambia lì finchè o son costretti a uscirne o ti accorciano parecchio lasciandoti il campo aperto per il lungolinea e o la discesa a rete. Ma se cominci a spostarli con uno spazio minimo aperto ti fanno secchi. Occorre solo un po' di pazienza in più.



Non so come ringraziarti... questa per me è una vera perla... Basketball
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wik.....sono proprio inc....to - Pagina 2 23 (Ale, questo smile devi inserirlo nell'elenco)

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wik ha scritto:
max-max ha scritto:
wik ha scritto:
Contro i pallettari il segreto è di non spostarli e di tenere sostenuto lo scambio.
Mantienili in un angolo e obbligali a uscire col lungolinea. Scambia lì finchè o son costretti a uscirne o ti accorciano parecchio lasciandoti il campo aperto per il lungolinea e o la discesa a rete. Ma se cominci a spostarli con uno spazio minimo aperto ti fanno secchi. Occorre solo un po' di pazienza in più.



Non so come ringraziarti... questa per me è una vera perla... Basketball

Aggiungiamo qualcosa allora.
Il principio di fondo é che corrono e non sbagliano, corrono sempre piú di te. Se gli dai un angolo loro te lo daranno indietro perché arrivano bene, e l'importante é stancarti e farti errare sperando soluzioni ardite.
Ora, se tu non sei pallettaro hai una tecnica migliore a paritá di capacitá di gioco, perché sperimentare colpi angoli lineee lungolinea ecc. ?
Ammesso che tu hai tecnica maggiore giocando sulla diagonale, e nel 90 % dei casi é la diagonale di dritto, una buona diagonale centrale ovvero destinata all'incrocio del campo é quanto di meglio tu possa fare, e lí si batte, una due tre cinque dieci volte, e non si cambia, si batte sempre lí. Tieni presente una cosa, in diagonale il campo é molto piúlungo e la rete é molto piú bassa.
Chi esce dalla diagonale rischia, rischia perché per definizione il lungolinea é piú rischioso. E se tu sostiene bene uno scambio sulla diagonale tenendola ben profonda NON dai angolo a disposizione.
Se il tuo avversario é il classico pallettaro non avrá mai, e dico mai piú potenza e profonditá di te su quellla diagonale, avrá costanza, e tu se hai tecnica saprai trovare supremazia, e non sei costretto né a cercare 100 funanboliche soluzioni per fare il punto, né a correre come un disperato per andare a prendere i recuperi sulla diagonale opposta quando giochi lungolinea senza spazio sufficiente a far male. Ricorda, quando giochi lungolinea e non fai male sei in situazione di svantaggio. Per cui niente continuare ad alternare differenti colpi con l'unico risultato di far arrivare sempre il nostro avversario e concedendogli cosí angola a disposizione per darti ancora piú angolo. Alla fine a correre vince sempre lui.

Come uscirá dall'angolo dove lo abbiamo incastrato con la nostra supremazia tecnica ? Col lungolinea, ma attenzione un pallettaro mai saprá fare vincenti facilmenti é da lí partirá un lungolinea prendibilissimo. Se é corto e inefficace, si attacca di rovescio partendo subito con una diagonale di rovescio ben profonda, e se davvero il suo colpo é stato molto inefficace si puó attaccare a rete con un bell'approccio nel suo lato debole perché tu hai due ampi spazi a disposizione a questo punto, il contropiede o le diagonali o stretta o lunga.
Se il suo lungolinea é efficace lo si manda indietro con un bello slice lento e profondo anch'esso lungolinea sempre nello stesso angolo, in maniera tale di avere tempo per recuperare il centro senza problemi e ricominciare a battere la stessa diagonale, lento perché non dobbiamo mai dare il peso necessario alla nostra palla perché il pallettaro riesca ad appoggircisi concedendogli in questo modo l'immediato ribaltamento di supremazia sulla diagonale di dritto.
Senza contare una cosa, che se la nostra tecnica é superiore, o prima o dopo battendo sulla diagonale ci dará un dritto incrociato piú corto e lí si, approccio e discesa a rete o vincente.

Per cui, in definitiva, attaccare solo quando si ha ampio spazio, niente cadere nel tranello di continuare a variare angolo facendolo correre, correrá piú di noi, rischierá e sbaglierá meno di noi che sperimentiamo 100 colpi differenti giocandoli sulle linee, e soprattutto offriamo angolo a lui per farci correre come matti.
Sembra facile, ma non lo é, ma questa é la tattica migliore.


sembra che tu mi conosca da una vita.... Cool
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wic è la cosa piu sensata che abbia mai sentito sui palletari, e dico sul serio.
il mio maestro invece mi consigliava di toppare profondo sempre in mezzo per non dare angoli per poi quando lui accorcia scendere a rete.
ma quello che consigli tu è mooooolto piu invitante.
complimenti
ciaooo
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wik ha scritto:
Se sei un giocatore di rete eccellente si, è una buona tattica alternativa
Allora è meglio che gli suggerisci qualcos'altro Very Happy

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La soluzione migliore è scegliere un compagno di allenamento pallettaro ed usarlo come cavia per ogni possibile esperimento. Il mio non lo cambio nemmeno se mi offrono Nadal o Simon per palleggiare perchè oltre ad essere un vero pallettaro mi fa innervosire e diventare furibondo quindi oltre l'aspetto tecnico mi alleno anche su quello mentale anzi psicopatico Very Happy e poi se non esistesse come potrei trovare soddisfazione nel fare un gran punto senza contare che mi stimola la precisione dei colpi ... pensare che quando mi fa perdere le staffe sono capace di tirargli addosso una palla pur avendo un varco aperto di 5 metri ... il maestro mi sfotteva anche e diceva "chi te lo fa fare di giocare con quello li" poi un giorno gli ho consigliato di prenderlo come allievo e fargli un oretta settimanale ... addirittura non gli ha trovato difetti o colpi da correggere, evidentemente si è reso conto che non è proprio così facile da demolire con quel panzone che si ritrova poi meglio non farlo sapere a nessuno sono proprio inc....to - Pagina 2 3dbiggrin3

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marco61 ha scritto:
wik ha scritto:
Se sei un giocatore di rete eccellente si, è una buona tattica alternativa
Allora è meglio che gli suggerisci qualcos'altro Very Happy


Siiiiiiiiiiiiiii aspetta e vedrai non mi hai ancora visto in versione pro radical....... mi dona! What a Face

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wik,
tutto verissimo quello che scrivi e me lo sono riletto almeno dieci volte
il problema, al di la dei limiti tecnici, è riuscirci in campo per 2 SET
nel senso che magari ci riesco per venti/trenta minuti e mi porto anche in vantaggio se non addirittura vinco un set
ma poi cedo, anche per la stanchezza forse, e non riesco più a pensare lucidamente a quello che devo fare e ho la tendenza ad avere fretta
in più, chissà perchè, il pallettaro ha spesso anche la capacità a giocare meglio i punti importanti
propongo, allora, questo:
che si modifichi il regolamento del tennis e che i pallettari, appositamente censiti, siano obbligati a partire da 0-30 in ogni gioco!!!

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Messa così è un ammissione di inferiorità mentale! Laughing
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avete ragione,
infatti da un po, proprio in vista della stagione inizianda, gioco regolarmente con un amico mitico pallettaro
ed i risultati si vedono nel senso che in modo molto graduale diciamo da ottobre ad oggi il mio gioco con lui è migliorato
magari ancora perdo spesso, ma sento che giocando in un certo modo ne vengo a capo
e lui stesso nel corso di questi mesi mi ha confermato un aumento proprio della mia "solidità" in campo che lo costringe a giocare al massimo
è mancino e lo martello decisamente con il dritto un po carico in diagonale, mi arrivano sempre palle morte e noto che ad ogni ribattuta diminuisce la profondità così che dopo qualche scambio accorcia e cerco di chiudere in lungo linea e vado a rete
tuttavia se non vado bene con l'attacco, magari è un po corto o non troppo in lungo linea, arriva e mi alza un pallonetto che d'inverno toglie la polvere dal pallone e d'estate ti puoi asciugare il sudore prima che scende
ora è vero che fisicamente sono inferiore (non della metà) ma io mi stanco anche da un punto di vista mentale a giocare due ore o tre set così
comunque serve molto giocare con questi personaggi perchè quando poi giochi con quelli normali dei benefici te ne accorgi subito!!

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braided ha scritto:
avete ragione,
infatti da un po, proprio in vista della stagione inizianda, gioco regolarmente con un amico mitico pallettaro
ed i risultati si vedono nel senso che in modo molto graduale diciamo da ottobre ad oggi il mio gioco con lui è migliorato
magari ancora perdo spesso, ma sento che giocando in un certo modo ne vengo a capo
e lui stesso nel corso di questi mesi mi ha confermato un aumento proprio della mia "solidità" in campo che lo costringe a giocare al massimo
è mancino e lo martello decisamente con il dritto un po carico in diagonale, mi arrivano sempre palle morte e noto che ad ogni ribattuta diminuisce la profondità così che dopo qualche scambio accorcia e cerco di chiudere in lungo linea e vado a rete
tuttavia se non vado bene con l'attacco, magari è un po corto o non troppo in lungo linea, arriva e mi alza un pallonetto che d'inverno toglie la polvere dal pallone e d'estate ti puoi asciugare il sudore prima che scende
ora è vero che fisicamente sono inferiore (non della metà) ma io mi stanco anche da un punto di vista mentale a giocare due ore o tre set così
comunque serve molto giocare con questi personaggi perchè quando poi giochi con quelli normali dei benefici te ne accorgi subito!!



Tatticamente ineccepibile....ci hai capito piu tu sui mancini che Federer! Very Happy

No, se posso darti il consiglio, anche per aumentare la tua consapevolezza di gioco, cambia avversari spesso, alterna sempre 3/4 amici diversi, se no anzitutto ti abitui troppo a un tipo di gioco e, leggendo anche che ti appresti a fare i tornei federali, non appena ne becchi uno con uno stile di gioco diverso sei fritto; poi scatta anche una molla nella testa che ti porta a sentire troppo il match, cominci a perdere troppe partite con la stessa persona e rischi di impazzire in campo.

Wink

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wik ho letto i tuoi interventi e mi complimento, sono osservazioni intelligenti e soprattutto logiche! Io però credo che non possano valere in assoluto, almeno io non mi ci sono rispecchiato. Ti spiego: lungi da me peccare di modestia, ma t assicuro di avere una tecnica abbastanza solida. Quello che mi manca maledettamente sono la testa e il sano spirito di competizione. La testa è calda nel senso che sono molto suscettibile e non sopporto sbagliare: stamattina ad esempio sono andato ad allenarmi, ho cominciato bene, fin quando ho commesso 5 errori di fila col rovescio. I restanti 20 minuti sono stati un concerto di urla, imprecazioni, distrazioni e bestemmie. Non ho giocato più. Perchè ho perso la concentrazione e la logica, non me ne fregava più niente del colpo, volevo solo andare a fare la doccia!

Lo stesso mi succede in partita, non ho problemi di braccino, semplicemente soffro un pò la competizione e ho un calo di intensità che mi porta a cedere spesso nel terzo set(solo nei tornei federali, con gli amici non sento piu niente a meno che non diventi troppo falloso).

Per cui dico: la tecnica va sempre migliorata, ma non sempre questa va di pari passo con le nostre attitudini a sopportare la tensione o col mantenere alta la concentrazione. Se anche sei fortissimo ma senti il momento o sei nervoso perchè sai che non stai giocando al massimo del tuo potenziale, non c'è niente da fare, commetti errori banali nei momenti cruciali. Vedi Federer al 5° set nella finale di Melbourne.....


P.S. Alessandro mi puoi dire quale è questo libro che t hanno consigliato? Mi interessa molto, devo migliorarmi tantissimo sulla tenuta mentale

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rice ha scritto:


P.S. Alessandro mi puoi dire quale è questo libro che t hanno consigliato? Mi interessa molto, devo migliorarmi tantissimo sulla tenuta mentale


Rispondo io, credo si tratti de Lo Zen e l'arte del tennis" di Agam Bernardini.

Ciao,
Insuber

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Eros ha scritto:
@wik

sei stato davvero illuminante, complimenti per la tua analisi.
anch'io soffro particolarmente di emotività, se penso "ora faccio doppio fallo" lo faccio. mi capita meno spesso di essere sicuro al 100% di fare un servizio vincente, ed è vincente.
di do pienamente ragione, ho sempre sottovalutato laspetto tecnico dando sempre colpa all'emotività. a me in effetti capita questo: gioco benissimo quando ho di fronte qualcuno con cui tengo fare bella figura (un amico da mazzolare, il maestro o un avversario più forte di me). In questi casi do il meglio (anche se spesso per me dare il meglio significa perdere comunque, dato lo faccio quanto l'avversario è comunque più forte).
Diversamente quando ho di frote un avversario che non mi motiva gioco scazzato, male: dovrei giocare con il massimo della rilassatezza e quindi lascare partire dei bei colpi, ma mi manca quella concentrazione che mi permetta di avere una buona tecnica. ergo la tecnica non è stata pienamente metabolizzata. e in torneo tutto si amplifica.

azz... ma perchè non ci piace giocare a calcetto: quattro calci, ti sfoghi, sudi, t'incazzi e ti sfoghi deciso contro l'avversario più grosso! e invece no, noi siamo tennisti Suspect .

ciao

Solo un piccolissimo appunto: anche il calcetto, o il calcio, come del resto ogni altro sport, richiede un'ottima forza mentale e non può prescindere dalla concentrazione. La differenza fra i vari sport non sta nel bisogno o meno della concentrazione (quella, come detto, è indispensabile in tutti gli sport), ma nella frequenza con la quale essa è determinante. In uno sport come il calcio, la concentrazione può subire dei cali, senza ce ci siano gravi ripercussioni, in quanto si è in 10 in campo (escludo il portiere, che è un caso a sè) ed in quanto non sempre si è direttamente coinvolti nel gioco (pensiamo al difensore che "osserva" un calcio d'angolo a favore della propria squadra). In uno sport come il nuoto la concentrazione deve essere costante, ma si esaurisce in pochi minuti (a seconda della durata della gara). Nel tennis la cocentrazione è fortemente minata da molti fattori, primi fra tutti la durata prolungata della partita le piccole pause fra un punto e l'altro.

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Sì, li chiamiamo tutti pallettari. Ma sono "contrattaccanti da fondo".
E ne abbiamo visti anche tra i pro (Muster, é il primo nome che viene in mente) di contrattanti da fondo togliersi qualche soddisfazione tennistica, nella vita.
O, certo, ci mancherebbe, Muster e tutti quelli come lui, ce l'avevano anche il winner. Ma facevano della pazianza e della solidità la loro forza.
Che siano solo, alla fine, "ottimi giocatori di tennis", sti pallettari?...
Un altro che mi viene in mente (avrei venduto l'anima al diavolo per avere la sua forza mentale) é Albert Costa. Non lo ricorda nessuno...ma ne ha fatti inca....are tanti.....

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rossano ha scritto:
Sì, li chiamiamo tutti pallettari. Ma sono "contrattaccanti da fondo".
E ne abbiamo visti anche tra i pro (Muster, é il primo nome che viene in mente) di contrattanti da fondo togliersi qualche soddisfazione tennistica, nella vita.
O, certo, ci mancherebbe, Muster e tutti quelli come lui, ce l'avevano anche il winner. Ma facevano della pazianza e della solidità la loro forza.
Che siano solo, alla fine, "ottimi giocatori di tennis", sti pallettari?...
Un altro che mi viene in mente (avrei venduto l'anima al diavolo per avere la sua forza mentale) é Albert Costa. Non lo ricorda nessuno...ma ne ha fatti inca....are tanti.....


Ti quoto in pieno, io ho grandissima ammirazione per questi giocatori.

Facile essere grandi quando si nasce Federer o Safin (tra l'altro io ce l'ho un po' col russo perché con quel talento...), McGenius o altri, ma essere dei grandissimi da Costa è solo da Costa e io personalmente lo ammiro tantissimo.

Ciao

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Oh, mi sa che é la prima volta che dico una cosa che piace qui sul forum... Very Happy

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rossano ha scritto:
Oh, mi sa che é la prima volta che dico una cosa che piace qui sul forum... Very Happy





sai che ho pensato anch'io la stessa cosa?? Twisted Evil Twisted Evil

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Ah, non sapevo di avere la nomea di "...quello che dice ca...te!..." Beh, deve essere ancora per quella storia della tensione racchetta e tocco...sul forum "stratennis". I veterani, non me l'hanno mai perdonata.
In linea generale, devo di re che in un forum di "discussione", uno che a volte accende la "discussione", e fa venire voglia di scrivere, una sua utilità, pure ce l'ha...
I moderatori mi avvaloreranno...spero...

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rossano ha scritto:
Ah, non sapevo di avere la nomea di "...quello che dice ca...te!..." Beh, deve essere ancora per quella storia della tensione racchetta e tocco...sul forum "stratennis". I veterani, non me l'hanno mai perdonata.
In linea generale, devo di re che in un forum di "discussione", uno che a volte accende la "discussione", e fa venire voglia di scrivere, una sua utilità, pure ce l'ha...
I moderatori mi avvaloreranno...spero...


"Ah, non sapevo di avere la nomea di "...quello che dice ca...te!..."

E chi lo dice??
A me sembra che tu stesso te la canti e te la suoni Wink
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