Eiffel59 ha scritto: alex, permettimi di non condividere il tuo pensiero, troppo semplicistico e "di bottega".
Il professionista (tale l'incordatore dovrebbe essere, visto che ottimizza un attrezzo tecnico e non vende semplicemente un articolo) dovrebbe accettare sempre e comunque quanto proposto dal cliente, cercando al più di informarsi sull'articolo in questione ed il perchè della scelta del cliente.
Chi non accetta un tale status quo -bollando il più delle volte chi professionista lo è davvero con termini ironici quando non apertamente offensivi- dovrebbe fare la fine che merita, ovvero uscire dal mercato.
L'incordatura è un
servizio, e se ben eseguito pure di alto livello, che effettivamente può cambiare la resa dell'attrezzo, proprio come un attacco "giusto" tarato in maniera professionale da uno skiman è tutt'altra cosa in confronto al lavoro di tanti garzoni di bottega, sia pur nel rispetto per il loro lavoro in quanto tale...
Per cui scusa, ma rimando l'appellativo di ingenui al mittente...
Nel mio intervento ho specificato chiaramente che quanto esposto non era specchio di mie convinzioni personali e non rifletteva il mio pensiero a riguardo.
D'altra parte, va' anche precisato che a seconda delle zone, ci possono essere situazioni e sub-culture orientate in un senso o nell'altro, e con quelle che di solito ci confrontiamo e prendiamo sempre a riferimento.
Nello specifico mio, tenete presente che vivo, anche se nell'entroterra, sempre in Liguria, una terra aspra e piena di contrasti, famosa recentemente , oltre che per De Andrè, Paolo villaggio, troffie al pesto e farinata, anche per una certa....tendenza degli esercenti a trattare senza troppi riguardi i clienti (avete presente la famosa scenetta di quei due cabarettisti....quella, per intenderci...torta di riso o prenderlo nel c**o.....torta di riso finita!" ).
Quindi, se dalle mie parti ti presenti per ottenere quello che viene interpretato come un servizio parziale o, detta molto più terra-terra,
un gesto da morti di fame per risparmiare qualche euro, non è raro (ma non è la regola, intendiamoci) di essere trattati come il sottoscritto dal benzinaio, oppure che ti trovino una scusa qualsiasi per rifiutare di fartii il servizio.
Un gesto come quello di portare le corde all'incordatore, se lo stesso è anche rivenditore di tali attrezzi, è spesso interpretato alla stregua di quello che andrebbe al ristorante portandosi il vino da bere nello zainetto.
Per ottenere quel tipo di servizio, almeno qui da me, occorre un po' di accortezza, tipo: iniziare a farvi amico, almeno conoscente da un po', di qualcuno che incordi le racchette....magari con qualche discussione inerente al tema.
Poi, invece di presentarsi"di botto" con racchette e corde, fare una preventiva "pasturazione" della serie:
"Ti porterò a breve la mia Yonex ad incordare.....sai, a riguardo, dovrei chiederti una cortesia.....quando l'ho comprata, era già incordata con le Antani Sofonisba Esagonali, hai presente? Lo so' che non le tieni, sono difficili da reperire.....ma io mi sono abituato a giocare con quelle e mi ci trovo benissimo.....ti spiace se me le procuro io e te le porto? Al limite, ti do' qualcosa in più sul lavoro!"
Presentata così, è probabile che la maggior parte degli incordatori che sono anche rivenditori, seppure "gli giri un po' il belin" dentro di loro, accetti di farti il lavoro senza storcere troppo....ma se ti presenti con il cipiglio fiero del "cliente-a-cui-tutto-è-dovuto-perchè-io-pago-e-tu-devi-servirmi", non è difficile essere mandati a spigolare nelle maniere più disparate, gentilmente o meno....e questo non vale solo per racchette e corde!