Ciao a tutti.
Oggi, per la prima volta da quando gioco, ho rotto la racchetta.
Ho giocato la solita partitella settimanale con un mio amico che è anche mio compagno di lezioni. Forse ero spossato dalla dura settimana lavorativa e un pò in ansia per le novità della mia vita, aggiungiamoci anche un pò di delusione per la magra figura nell'ultimo torneo giocato (braccino, paura di giocar male... = perso malamente con avversario tecnicamente non superiore)... fatto sta che a fine primo set (che per la prima volta il mio amico ha vinto - risultato 6-4) dopo un errore banalissimo non ci ho visto più, si è come spenta la luce e ho rotto l'attrezzo. Fino a poco tempo fa negli attimi in cui c'è da gestire un pò di rabbia appoggiavo la racchetta per terra e passeggiavo una quindicina di secondi per ripristinare il giusto stato mentale, nell'ultimo periodo ho perso questa abitudine fino ad arrivare ad oggi.
Passati quei 30 secondi in cui non ero io ho ripreso a giocare e, forse liberato, ho vinto il secondo set 6-0... però mi sono vergognato veramente di me stesso, gesto irrispettoso nei confronti del mio amico e del valore dei soldi che ho speso per la racchetta. Ci ho riflettuto tanto oggi pomeriggio e devo lavorare di più sul significato che do al tempo che spendo giocando, volevo condividere con voi questi pensieri e magari avere un parere.
Spero (e penso) di non farlo più
Oggi, per la prima volta da quando gioco, ho rotto la racchetta.
Ho giocato la solita partitella settimanale con un mio amico che è anche mio compagno di lezioni. Forse ero spossato dalla dura settimana lavorativa e un pò in ansia per le novità della mia vita, aggiungiamoci anche un pò di delusione per la magra figura nell'ultimo torneo giocato (braccino, paura di giocar male... = perso malamente con avversario tecnicamente non superiore)... fatto sta che a fine primo set (che per la prima volta il mio amico ha vinto - risultato 6-4) dopo un errore banalissimo non ci ho visto più, si è come spenta la luce e ho rotto l'attrezzo. Fino a poco tempo fa negli attimi in cui c'è da gestire un pò di rabbia appoggiavo la racchetta per terra e passeggiavo una quindicina di secondi per ripristinare il giusto stato mentale, nell'ultimo periodo ho perso questa abitudine fino ad arrivare ad oggi.
Passati quei 30 secondi in cui non ero io ho ripreso a giocare e, forse liberato, ho vinto il secondo set 6-0... però mi sono vergognato veramente di me stesso, gesto irrispettoso nei confronti del mio amico e del valore dei soldi che ho speso per la racchetta. Ci ho riflettuto tanto oggi pomeriggio e devo lavorare di più sul significato che do al tempo che spendo giocando, volevo condividere con voi questi pensieri e magari avere un parere.
Spero (e penso) di non farlo più