Punti persi? Che rabbiaaaaa

Ora che abbiamo anche il nostro amato Sergio, posso finalmente liberarmi di questo dubbio pressante che ho ormai da più di un'anno.

Quando gioco, spesso tendo ad arrabbiarmi con me stesso per le palle perse, inizio a non capire più niente e faccio passare punti, game e addirittura set persi senza che io me ne accorga. Molti dicono che ciò dipende dalla concentrazione ma altrettanti mi dicono che è rabbia, ed essendo quella non penso positivo, penso a tutte le palle perse invece di pensare a magari un bel servizio che potrei fare.

Quello che ti chiedo insomma, quando sbagliamo palle "facili" possiamo dire con più "frequenza" cosa consigli di fare per non perdere la concentrazione/dipendere dalla rabbia?


PS: 3/4 delle partite che ho perso questo era il motivo.

quoto stesso tuo problema la rabbia mi divora in campo

motombo ha scritto:

quoto stesso tuo problema la rabbia mi divora in campo

idem...esce fuori il mister hyde che alberga in me! le racchette non mi sono ancora rotte solo perché la terra è morbida! e la rabbia perdura anche dopo la partita.

non riesco a trovare in me l'interruttore per spegnere il tennis una volta uscito dal campo

non sono il solo -.-" hahahhaa

beh diciamo che ti sei dato quasi la risposta da solo!!! Bisogna
entrare in campo avendo una "percezione" positiva del match che si andrà
a disputare, invece spesso si entra in campo con tutte le negatività di
questo mondo, e lo stesso discorso vale quando si fanno dei punti persi. ed uno dei modi per riuscire a superare queste difficoltà è quello di prendere consapevolezza del proprio atteggiamento
mentale, che può essere "allenato". Per atteggiamento mentale intendo
pensare ad esempio, a tutte quelle situazioni nelle quali siamo riusciti
a fare cose egregie, piuttosto che visualizzare nella mente sempre e
costantemente gli errori che inevitabilmente facciamo. Immagina cosa
accade se devi difendere una palla break e inizi mentalmente a dire :"mi
raccomando ora non fare il doppio fallo", cosa accade nel 90% dei
casi!?!?!? Doppio Fallo automatico. Diverso secondo me è il risultato se
prima di servire, mentalmente ti "costruisci" il punto che andrai a
prendere per annullare la palla break!!!

Ora è ovvio che non
basta pensare positivo per vincere il match, o per riprendersi dai punti persi, ma imparare a "costruire"
una solida certezza mentale di quello che faremo in campo, ci aiuterà ad
abbassare la percentuale di errori, ci renderà più sicuri dei nostri
colpi e piano piano abitueremo il nostro subconscio ad utilizzare la
pressione pre e durante il match in nostro favore e non a favore
dell'avversario.

e sta tranquillo ch esono tutte tematiche che andrò ad affrontare nel corso del tempo, quindi, ricapitolando, il consiglio che posso darti è quello di smetterla di pensare in modo negativo, ma positivo, ovvero riflettendo sul movimento e la tattica da utilizzare nel punto successivo.

saluti

dici bene sergio... ma è il mio cervello che in completa autonomia tra la prima e la seconda di servizio decide di chiedersi "e se faccio doppio fallo?"
io ho risolto il problema dei tanti doppi falli con la tecnica: ho imparato a giocare il kick, che mi obbliga a far girare velocemente il braccio, impedendomi di fatto di avere il braccino, perchè costretto a tirare forte...
in questo modo so che il braccino non mi impedirà di giocare una gran seconda... alta e profonda!!!

:"mi raccomando ora non fare il doppio fallo", cosa accade nel 90% dei
casi!?!?!? Doppio Fallo automatico.

Un po' come quando incontri una persona e mentalmente pensi; non dire quella cosa, e poi ti ritrovi immancabilmente a girare intorno a quell'argomento fino a caderci dentro...

Diverso secondo me è il risultato se
prima di servire, mentalmente ti "costruisci" il punto che andrai a
prendere per annullare la palla break!!!

Mi viene da chiedere; ma in questo modo non si rischia di ricadere nell'errore del doppio fallo? Nel senso che, avendo uno schema mentale prefissato, quetso può comunque condurre il giocatore ad usare troppo la testa e quindi vincolasi ad uno schema di gioco da cui è difficile uscire.

scusate se intervengo a "sporcare" il tread che tra colleghi non si fa

vi ricordo che non possiamo forzarci a non pensare qualcosa....se ti dici "non devo pensare al doppio fallo" lo stai già pensando. Come dicevamo qualche settimana fa per eliminare un pensiero dobbiamo "occupare la testa" quindi basta che trovate pensieri alternativi che vi aiutano e allenatevi a richiamarli in determinati momenti. Esempio "ho sbagliato la prima quindi devo cambiare la rotazione e stare attento alla risposta, devo essere reattivo visto che l'avversario può forzare ora" in questo modo la testa richiama ma va già oltre il colpo ed essendo impegnata non lascia "spazio" ai pensieri negativi.

ovvio....è solo un esempio....trovate i vostri pensieri positivi e automatizzateli il più possibile.....sperimentate....io ancora non ho trovato il mio infatti faccio i doppi falli ancora

bsb... tu fai doppio fallo perchè vuoi tirare la seconda a 180km/h...
hai proprio ragione... io di solito penso: ora gli gioco in kikkone sul rovescio che salta 2 metri... e potrei anche seguirlo a rete, tanto non riuscirà a rispondere...

credo che l'argomento sia abbastanza interessante, e quindi spero di rispondervi il prima possibile..saluti..

Io sono sempre stato un sostenitore del potere della concentrazione e della gestione delle partite, a dispetto del mio umoristico "nick" ne commetto pochissimi perchè tiro a braccio sciolto sia la prima che la seconda, ovvio con tagli differenti. Per esempio a proposito della visualizzazione e del non parlarsi in testa raccomandandosi di non fare doppiofallo ( tra parentesi, il cervello non metabolizza di buon grado le negazioni) quando mi trovo davati ad una palla break penso sempre che il modo migliore per annullarla è fare un bel ace, cosa che spesso succede . La mente comanda tutto , inutile focalizzare l'attenzione sul punto perso, meglio essere interessati a :"come giocherò il prossimo punto??"" Funziona fidatevi.

come detto negli altri posti, la nostra mente non metabolizza le negazioni, e quindi il modo migliore è di certo quello di parlarsi in maniera positiva, ma soprattutto di costruirsi mentalmente il proprio punto, e la mente proverà a farlo di conseguenza. è ovvio che senza una base tecnico tattica il punto non lo fai dal nulla, ma è allo stesso tempo evidente che così come si costruisce e allena la tattica, è possibile farlo con l'aspetto mentale.

la differenza, sopratutto tra pari livelli, la fa la testa, in cui un giocatore si concentra e pone l'attenzione su gli obiettivi, i movimenti che devo mettere in campo, o magari anche soltanto notando le difficoltà dell'avversario, mentre l'altro spara tutte le palle, si distrae o si abbatte per un errore gratuito.

poi è ovvio che ogni caso è a se, ma di certo il costruirsi mentalmente le fasi da fare porteranno sicuramente dei vantaggi, primo perchè manterranno il cervello occupato e libero da pensieri negativi, e poi perchè darà la possibilità di concentrarsi su i movimenti e comportamenti giusti da mettere in pratica.

ma tranquillo che piano piano li affronteremo..

saluti

Ciao Sergio, benvenuto nel forum.
Per un po' di tempo sono stata latitante dal forum ma i ragazzi lo sanno che non posso andarmene quindi eccomi.
Eh già giustissimo il discorso delle negazioni che nel nistro inconscio si stampano come affermazioni. Quando si sa questo è facile fare affermazioni positive.

A proposito del servizio purtroppo è uno dei colpi che fanno meno male ma anche il più regolare come percentuale di messa in campo e di questo ne ho la consapevolezza, quindi quando in un momento delicato devo servire la 2a mi basta ricordarmi quanto il mio servizio è regolare e difficilmente può capitare di sbagliare. Poi la tecnica è quella che è e può capitare di tutto. Ma la serenità è tutto.

Poi il tutto è condizionato in parte da chi hai davanti e che tipo di partita è.
La cosa diventa più difficile quando giochi in torneo e la tua avversara/o ha un fondamentale che fa male e l'altro è scarso quindi ti senti pressato a servire sul fondamentale debole anche la 2a e i margini di rischio aumentano ma anche quando succede non mi colpevolizzo ma nè ci ripenso.

Al limite mi giustifico con la maggiore pressione ma continuo a giocare con la cosapevolezza di riuscirci meglio la volta dopo.

Se analizziamo ogni volta il perché dell'errore in palleggio invece, non ci facciamo prendere dalla rabbia.
Il problema sorge quando ci percepiamo più forti dell'altro (essendolo pure magari perché giochiamo contro chi non ci batte mai anche se a volte strappa qualche break o set) e cominciamo a pecare di presunzione. Non siamo più in grado di accettare di non essere centrati e di regalare.
In quei momenti basta riflettere tra 2 punti voglio vincere o perdere?
Nel 1° caso ci si calma immediatamente e si cerca più regolarità e come per magia cominciano ad arrivare errori dall'altra parte e noi ritroviamo il nostro gioco aggressivo.

Quando l'avversario di là è più forte non c'è testa che tenga se il divario è enorme. Se siamo vicini bisogna capire se l'erroe nostro è provocato o non forzato e con la positività si riesce a dare il prorpio meglio.

grazie sergio per la tua preziosa collaborazione.bentornata alba, mi sei mancata soprattutto nella sezione tecnico-tattica!!!

con il mio maestro sto facendo un lavoro anche sulla psiche per gestire i punti persi e anche i punti vinti.

mi spiego sui punti persi condivido più o meno tutto quello che è stato detto;il servizio resta una chimera un pò per tutti dai pro ai quarta.a volte il servizio proprio non entra o comuqnue non va come vorremmo e bisognerebbe accettarlo.ieri ho giocato in torneo con una avversaria unpò più scarsa di me.ero tesa perchè patisco di più le partite facili rispetto a quelle con avversarie più forti.ho gestito il servizio con serenità e ho visto che man mano che si andava avanti nel match servivo sempre meglio.per una volta il servizio è stato il mio alleato.

non sono invece stata abbastanza fredda nel gestire il vantaggio;sul 5 a 1 per me sono arrivata al 5 a 4 prima di chiudere il set e questo secodno me è un grosso limite perchè spesso ho fretta di chiudere i punti

dicevo poi che sto facendo un lavoro sui punti vinti perchè spesso quando per esempio faccio punto su errore dell'avversaria non mi carico abbastanza.devo invece imparare che il punto possiamo farlo con un vincente o (più spesso) perchè è l'avversaria che (grazie a noi o anche da solo) sbaglia

In effetti se facciamo il vincente o comunque male e l'avversaria palesemente arriva in ritardo e sbaglia o spara su un nostro back è una goduria e percepiamo di giocare bene.

E' vero che se percepisco l'errore dell'avversaria come NF dentro mi carico poco. Quindi???
Questo sarà un bel tema da affrontare. Non ci avevo pensato avesse un'importanza.

secondo il mio maestro ha importanza:quello che deve rilevare secondo lui è la costruzione del punto poi se questo punto arriva perchè a "concederlo" è l'avversario occorre comunque caricarsi (in senso positivo) perchè è un 15 conquistato.

ad una lezione pre torneo ho fatto un esercizio (poco tecnico e molto psicologico) che si è rivelato utile poi in torneo:ho fatto qualche games con il mio maestro (di solito non ne facciamo mai);l'obiettivo tattico era quello di aprirmi il campo per poi chiudere e poi c'era l'obiettivo psicologico: ovvero non dovevo lamentarmi dei miei errori nè scompormi per il punteggio.dovevo semplicemente ripetere il gesto tecnico (a vuoto) se sbagliavo oppure se facevo punto (anche a causa di errori dell'avversario) dovevo voltarmi e tornare al mio posto (per metabolizzare il punto)giuro che in torneo mi è servito soprattutto per evitare lo sconforto in caso di errori e per caricarmi positivamente

Grazie Marti, stasera gioco il 1° turno in torneo. Cercherò di applicare il concetto da te espresso.

PS - scusate l'OT.
Ora Marti che classifica dovresti avere. Mi sembra che tu abbia vinto abbastanza partite per 4.5 o 4.4

alba, con chi giochi questa sera?

in bocca al lupo!!!!caricarsi sugli errori dell'avversario (intendo interiormente senza pugnetti vamos o altre amenità!!)ti aiuterà. mi raccomando fammi sapere!!

PS:non so calcolare i punti;il mio maestro dice che sono almeno 4.5,io però mi sento emotivamente una n.c.!!!!!!!!!!!!!quando inzio il riscaldamento mi tremano sempre le gambe, fortuna che durante i games mi riprendo!!

Ah io non soffro così tanto come varai letto nel 3d sulla partitella e torneo fit. Quando arriva l'avversaria passa tutto. ... presentazione, palleggi oe partita (persa )

Ovvio che uno si carica mentalmente, sai a volte se ci penso sono contenta se arriva un punto gratis da un errore ma non mi carico nel vero senso della parola. Sol oche sonoabituata a no nadagiarmi sulle cose facili perché come sbaglia se sale sono guai. L'importante è vincere e far male con i tuoi colpi.

Non so chi sia passata.
Una è quella dei 5 set point buttati - una NC che ha vinto almeno per 4.5.
Mi sento che se è lei posso farcela. Si gioca sull'erba che lei dovrebbe conoscere poco e a differenza dell'altra volta cercherò di proporle dei back e slice col taglio a uscire per farla andare fuori giri. Ho notato che tende a innervosirsi se no nriesce a fare il suo gioco. Poi l'ho vista al torneo dopo - se avessi vinto avrei incontrato lei. L'importante è che ci rispettiamo.
L'altra un NC che non conosco e non mi sono informata volutamente.
Niente pippe mentali prima del match.

giusto:niente pippe mentali prima del match.però un pò di pre-tattica non nuoce, anzi.

io quando entro in campo con un'idea precisa sono di solito più concentrata.

domani invece ho una 4.3 che neppure conosco quindi addio pre-tattica, dovrò essere brava nel riscaldamento e nei primi games a capire che cosa fare.

Se la si conosce bene - si può pensare alla tattica.
Io l'alta non la conoscevo e vedere età e provincia di appartenenza mi avrebbe solo portato a delle pippe mentali.
Intanto ho visto che ha vinto quella dei setpoint.
Si gioca sull'erba, quindi back back e back. Devo provare a farli lenti e bassi e poi tagli a uscire. Questa è l'unica chiave. Riuscire a non darle ritmo e la nuova racchetta me lo fa fare al meglio.
La scorsa settimana sono stata anche infortunata per un giorno all mano destra e ho giocato in allenamento e doppio il rovescio in back e anche con discreti risultati. Sono sicura che oggi pagherà. Non so se ai fini del risultato ma nel gioco.
Poi chiamarla a rete con la rincorsa in avanti e rischio che spari se no provare passante o pallonetto.

Chi vivrà vedrà

ti sento carica al punto giusto e con le idee chiare!!

brava e in bocca al lupo!!!

Crepi il lupo Marti.
Puoi verificar la tua classifica come scitto in questo 3d:
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Io finisco qui con l'OT

Scrivo qui perchè dei thread di questa sezione mi sembra il più pertinente per fare un po' di sano outing...

Martedì sera mi sono trovato a giocare la semifinale di un torneo di doppio di circolo, ben consapevole che io e il mio socio partivamo con gli sfavori del pronostico (per una semplice questione di livello di gioco, non avevo mai incrociato nessuno dei due avversari, ma mi era stato riferito che erano bravi). Io sono andato in campo piuttosto tranquillo, avevo voglia di giocare e di solito quando mi trovo di fronte un avversario superiore riesco sempre a fare del mio meglio e a divertirmi, pur sapendo che probabilmente la perderò.
Stavolta non è andata affatto così... già durante il riscaldamento mi sentivo più rigido del solito e mi dava un po' fastidio il fatto che il ragazzo con cui palleggiavo mi restituisse delle pallette "da maestro", lente e senza peso, mentre io cercavo di scaldare bene il braccio e tiravo abbastanza forte, forse anche per comunicargli: "se tu in partita mi dai delle pallette di questo tipo ti posso prendere a pallate".
Comincia la partita e servono loro. Quello che batte è il più forte dei due, tiene agevolmente il servizio ed il game, ma io ancora ho una tensione "controllata" e mi avvicino alla linea del servizio fiducioso di potergli dar fastidio (considerato il mio livello, ho una bella prima). Peccato che di prima non ne metto neanche una ed inevitabilmente perdo il servizio, cacciando un urlo quando stecco completamente un dritto interlocutorio.
Insomma, pian piano cresce il nervosismo e la rabbia sui famigerati "errori non forzati". Riesco a calmarmi un po' a inizio secondo set (tanto che tengo il mio servizio nel gioco d'apertura), ma poi continua l'escalation, urlo sempre più forte quando sbaglio ed il mio compagno, pur facendo di tutto per tranquillizzarmi e tenermi "in partita" non riesce a calmarmi, tanto che, all'ultimo passante sbagliato sul match point, dopo l'ennesimo urlo, lancio la racchetta in aria. Mi ci sono voluti 20 minuti (il tempo di farmi la doccia e rivestirmi) per riuscire a placarmi del tutto, però mi sono sentito un emerito imbecille, più che per gli errori ed il risultato finale (non penso che l'avremmo potuta vincere in ogni caso e qualche bel colpo, nonostante il nervosismo, mi è comunque riuscito), per aver "sprecato" così le mie energie ed essermi rovinato completamente la serata (contando anche il fatto che la brutta figura l'ho fatta anche di fronte a mia morosa, che era a bordo campo).
Purtroppo non è la prima volta che mi succede un episodio simile, ma, almeno da quando ho cominciato a giocare a tennis, è stato sicuramente il più eclatante.