Metter peso "da qualche parte" sul perimetro di un oggetto in movimento (come una racchetta), significa "polarizzare" le masse: non è solo questione di bilanciamento, essendo l'oggetto tridimensionale e movendosi nello spazio liberamente.
Per semplificare le cose, supponiamo che il piatto corde sia bidimensionale.
Se metti pesi sul punto più esterno all'asse longitudinale, ovvero alle ore 3 e alle ore 9 otterrai una perdita di "manegevolezza" e, di contro, una migliore stabilità, soprattutto a fronte di torsioni quando la palla impatta l'attrezzo (le flessioni le hai sempre in più parti, dipende dalla rigidità complessiva, dal punto di flessione e dalla disposizione delle fibre in fase di stampaggio). Vista ad altissima velocità, una racchetta sembra un piatto di gelatina tremula.
La polarizzazione, però, ha un altro merito, quello di "spostare" le aree di Sweet Spot. Sia chiaro, poca roba...ma, come dice la nonna: "Piuttosto di niente, meglio piuttosto".
Gli ampliamenti (semi-abusivi, da condonare) più "interessanti" della superficie utile edificabile...ovvero la parte buona delle corde...si ottengono quando la polarizzazione è posta sulla parte alta dell'elisse (da ore 10 a ore 2). Questa, però, è una non-regola, perché dipende tutto dalla racchetta.
Poi c'è il giocatore, le corde, lo swing etc etc etc...
Torniamo ai pesi & pesetti. Se aumenti la massa inerziale della racchetta ...ne aumenti la potenza. Se polarizzi verso la testa, oltre a cambiare il baricentro...cambia il famigerato SwingWeight (che cambia sempre, basta aggiungere una piuma dove vuoi!). Il momento d'inerzia elevato porta a un calo di manegevolezza, a un affaticamento del bipede e a uno sfrenato ottimismo circa le qualità tennistiche dello stesso bipede. Si posson tirare discrete sassate e, non di rado, le palle (quelle gialle, nella fattispecie) girano parecchio.
Poi, ci sarebbe da fare un discorsetto sulla polarizzazione "puntiforme" e non, ovvero l'uso di piombo ad alta o a bassa densità.
Il tutto, infine, si complica notevolmente, quando si fa la cosa più normale del mondo: si prova la racchetta. Perché, purtroppo (o per fortuna), la racchetta non si muove unicamente lungo l'asse longitudinale polso-testa...ma compie traiettorie piuttosto complesse.
Questo comporta un'analisi più attenta della polarizzazione che potrebbe coinvolgere non più solo l'arco altro dell'ovale ma anche quello bosso, il cuore o i bracci così come l'impugnatura.
Se poi ci aggiungiamo anche la posizione in cui il bipede impugna (alto o basso) e se a una mano o a due mani...ecco, allora il quadro è quasi completo. Ovvero incompleto...perché non abbiam ancora parlato di corde!!!
Detto questo, tieni presente che io NON sono un esperto e quello giusto è Eiffel59. Se io ti son sembrato "pesantino"...figurati lui...
hehehheheheheh