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Il variegato mondo dei quarta categoria

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Promemoria primo messaggio :

Apriamo una discussione con un argomento molto "sentito" dal Forum:

IL MONDO VARIEGATO DEI QUARTA

Avendo una vasta esperienza dei tornei di QUARTA, da quando è nata questa nuova categoria, maturata da diversi decenni di tennis giocato... penso di avere una visione (anche se non condivisa) piuttosto ampia.

Innanzi tutto occorre sottolineare che la FIT ha creato la QUARTA CATEGORIA per dare la possibilità agli AMATORI di competere in tornei ufficiali con una classifica, giocando contro pari-livello... ed eventualmente confrontarsi successivamente con quelli più forti.

Quindi, noi tutti "quarta", siamo TENNISTI AMATORIALI che si dilettano a fare tornei.

Vorrei fare ora una piccola divagazione: una volta c'erano i tennisti A, B, ed i C, che si sottodividevano in C1, C2, C3, C4.

Un C4 di 20 anni fa equivaleva ad un 4.1 vero di oggi (all'età di 30 mi fecero C4, dopo una bellissima stagione).

Questo significa che tutti i tennisti di livello inferiore ad un 4.1 odierno erano NC.

Fatta questa divagazione,occorre specificare che all'interno della "quarta" abbiamo tipologie di giocatori ESTREMAMENTE differenti: tra un 4.5 ed un 4.1 (reali, non "mascherati")la differenza di rendimento è IMMENSA: il primo è un giocatore che riesce a tenere un palleggio a velocità dignitosa per diversi scambi, e sa dove e come indirizzare la palla...e, cosa più importante, non regala troppi punti gratuiti in partita (al suo livello di quarta, ovviamente). Sa gestire lo stress di un torneo, ed ha un'idea precisa di quello che deve fare in mezzo al campo, in relazione al proprio bagaglio tenico.

Più noi scendiamo di classifica (all'interno della quarta), meno il giocatore riesce a mettere in pratica quello che ho descritto sopra.

Sempre scendendo di classifica, mi sono accorto che la MAGGIORANZA dei giocatori non riesce a valutarsi in modo obiettivo... nel senso che pensa di essere molto più forte di quello che in realtà sia.

O meglio, il quarta "basso" (consentitemi questa espressione poco elegante) riesce perfettamente a rendersi conto dello STILE delo giocatore... ma non del RENDIMENTO in campo dello stesso.

E da qui nascono delle tremende frustrazioni.

Quante volte avrete sentito dire:

"ho perso contro una PIPPA!"..."Non sapeva fare nulla, buttava solo la palla di là!"..."non ha fatto un vincente!".

Ora devo darvi una cattivissima notizia: NEL TENNIS NON SI VINCE FACENDO VINCENTI!

Solo pochissimi tennisti nella storia possono vantarsi di aver vinto facendo vincenti... e state tranquilli che non sono del nostro infimo livello.

Tra l'altro, anche la televione fa i suoi bei danni... nel senso che è bellissimo vedere Federer, ma questo può portare ad un devastante senso di emulazione che è fuorviante dalla realtà.

L'obiettivo, sempre a mio parere, di un quarta dovrebbe essere quello innanzi tutto di sviluppare un buon gioco di piedi, e conseguentemente una tecnica che gli permetta, anche sotto stress, di gestire un palleggio sulle diagonali in discreta sicurezza.

Provate a farvi filmare DURANTE UNA PARTITA (meglio se di torneo) e provate a contare quante volte riuscirete a fare più di 10 palleggi: probabilmente POCHE volte.

Ergo è chiaro che farete poca strada, in torneo: quando incontrerete un giocatore che butta di là 10 palle di seguito perderete.

Voi direte che l'avversario riesce a giocare solo 10 palle a 8 km l'ora. Bene. se voi non riuscite a tenere questo palleggio, sbagliando prima, significa che il vostro livello è INFERIORE ad un palleggio da 8 km l'ora.

Chiaro?

Perchè se non vi stampate BENE questo concetto nella capoccia, sarà molto difficile che voi possiate migliorare in modo consistente.

Ovviamente ci sarà chi mi contesta il fatto che è meglio tirare forte... e piano piano imparare a tenerle dentro.

Ma io non la penso così!

Cominciamo ad imparare a tenere uno scambio sulle diagonali a 8 km l'ora... quando acquisiremo sicurezza, aumenteremo a 10 km l'ora... poi a 15 e così via...

L'ultima cosa che vi serve è tirare a 200 all'ora sui teloni di fondo, facendo un vincente ogni anno bisestile.

La cosa che OGNI quarta (e non solo) dovrebbe inseguire è la SOLIDITA', che è imprescidibilmente legata alla TECNICA...

Occhio che ho parlato di TECNICA, non di STILE, che sono 2 cose diverse.

La tecnica è quell'insieme di azioni che ci portano ad ottenere risultati positivi in un determinato gesto sportivo.

Come spiegavo in un altro post, esse non sono necessariamente legate, (Federer le sposa alla perfezione)... , ma noi possiamo anche osservare gesti tennistici "brutti" ma tremendamente efficaci (pensate ad dritto di Bruguera, o Berasategui).

Divente essenziale quindi sapersi valutare in base alla propria CONSISTENZA TENNISTICA, e non in funzione del bello stile.

Vi ricordate l'impareggiabile Bruce Lee?

Una volta, durante un torneo di arti Marziali, stese con facilità più campioni di Karate, usando una tecnica veloce e personale da lui sviluppata.

I "puristi" la contestarono ferocemente, dicendo che non fosse ortodossa, lontana dai canoni "puri".

Bruce, per tutta risposta disse: "Io devo tirare pugni e calci, e stendere l'avversario. E lo faccio bene."

Prendete esempio da Bruce Lee: il vostro tennis potrebbe guadagnarne!

Ed infine un'ultima raccomandazione:

Quando uscite dal campo "bastonati" dal vostro avversario... rendetegli onore, anche (e soprattutto) se ha giocato "straccetti".

Ricordatevi che gli sono bastati quelli per battervi... e vi ha dato una lezione che vale 10 volte quella che pagate profumatamente al vostro Maestro.

Ricordandovi che lui, in quel momento, è stato il migliore.



Scusate se mi sono dilungato.

Un saluto dal vecchio Sonny. Basketball

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io sono al mio primo torneo (sociale) e devo ringraziarvi, leggere questi post mi ha fatto bene, ieri ho vinto una partita durissima in cui tutti mi davano per spacciato in partenza (il mio maestro per primo) modificando il mio gioco adattandomi alla situazione senza forzare nulla ma sbagliando 2 palle in meno del mio avversario.

praticamente 3 ore di palleggio sul rovescio!!!

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valeriofabio ha scritto:
Tutto vero,per carità...me ne sto accorgendo,ma la "palla di la" a palobella senza un minimo di rotazioni che sfiora il tetto ce la rimandiamo tutti senza rischi.
Quello non é tennis,ma tamburella!


valeriofabio la prima dote per vincere una partita vera è la pazienza. Questo non vuol dire che bisogna tutti mettersi ad alzare i campanili, ma che bisogna sapere molto bene quando attaccare, quando fare un colpo più offensivo, quando buttarla di la ed anche quando alzare il campanile.
Chi gioca "monotema", nel senso che tira solo colpi molto offensivi o solo campanili non arriverà molto lontano, a patto che dall'altra parte ci sia qualcuno che abbia una buona varietà di gioco, e per averla ci vuole una buona completezza tecnica e una montagna di esperienza.
Ti do un consiglio: non preoccuparti di cosa fa il tuo avversario, focalizzati solo su quello che fai tu Smile

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Sonny Liston ha scritto:
valeriofabio ha scritto:
Tutto vero,per carità...me ne sto accorgendo,ma la "palla di la" a palobella senza un minimo di rotazioni che sfiora il tetto ce la rimandiamo tutti senza rischi.
Quello non é tennis,ma tamburella!
A ci viene a giocare in quel modo lo invito a starsene a casa.
Mi riferisco particolarmente ad una partita...
Contro un giocatore del genere venendo a rete chiudi quasi tutti,per non dire tutti i punti facilmente...



Queste tue affermazioni, in perfetta buona fede, ma a mio avviso totalmente errate, mi lasciano intravvedere alcune cose:

1. Sei ancora molto acerbo tennisticamente: non hai ancora assimilato l'essenza di questo bellissimo sport.

2. Hai uno scarso senso sportivo, e poco rispetto dell'avversario

3. Tendi a sopravvalutati tennisticamente.

Se non cambierai questi tre punti, temo tu sia destinato a diventare uno dei numerosissimi "perdenti da circolo" i quali, non riuscendo a vincere una partita, tendono a disprezzare il gioco dell'avversario che li ha appena battuti.

Ti assicuro: nulla di personale contro di te (non ti conosco).

Ma, dopo 30 anni di tennis, i sintomi che ho descritto sopra, li riconosco al volo.

Credo che, come ti è stato detto da altri, un "bagno di umiltà tennistica" ti gioverebbe molto.


Applausi. Se sei così forte da tirarla giù, una palla a palombella, e farci quel che vuoi, allora puoi permetterti di dire che l'altro non sa giocare a tennis. Se invece su una palombella non sai cosa fare per rispondere, è meglio che torni ad allenarti sulla tecnica.

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Io apprezzo i vostri consigli e li condivido in pieno...
Il fatto che dovrò lavorare la volèe "facile" mi sembra una cosa scontata visto che ne sbaglio troppe.
Sarà che dopo che il colpo ti riesce una volta vorresti riproporlo sempre.
A volte mi escono colpi da serie A cercati (altrimenti non li menzionavo nemmeno),altre volte sembro un tipo che non ha mai preso la racchetta.
C'è tanto tanto cervello.
Quello che noto è che,a mio avviso,quasi tutte le palle che ti rimanda un medio giocatore di quarta categoria sono palle "attaccabili"...ed io non riesco a fare a meno di cercare il vincente in quelle occasioni,quindi,quasi sempre...
Sarà questo il problema.

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Sicuramente questo è un problema. Uno dei. Il fatto che tu abbia tanta grinta e fiducia, alla fin fine, è un vantaggio. Sfruttali per migliorare: facciamo tutti il tifo. Per davvero.

P.S. C'è tanto cervello? No, no, no!  Stacca l'alimentazione! Non serve e non c'entra nulla. In quarta non esistono i "vincenti"....esistono i "diversamente perdenti".
Very Happy

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Sono tutti attaccabili ma da uno bravo. Il colpo da serie A occasionale in realtà è un colpp di culo e capita a tutti.

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Bueno torniamo sempre alla tecnica,e senza dubbi il problema di non riuscire a chiudere la palla alta a meta campo o chiudere la vole' cosidetta "facile" e' questione di tecnica come detto e ripetuto.
Il grande problema e che a questi livelli pochi sanno spingere.....a picchiare su palle tese o chiudere una vole su una palla tesa anche se sembra difficile ci riescono un po tutti,a volte basta mettere la racchetta e facendo un balzo incredibile si chiude la vole' su una cannonata di passante,oppure esce la stop volley del secolo.....in mezzo al campo su palla alta,non e' questione di pensarci troppo ma di non saper spingere o se preferite accompagnare.........la vole' non e' solo mettere la racchetta,che va bene per la cannonata,ma saper spìngere quando ti arriva la mozzarella......stesso discorso vale per la palla senza peso a meta' campo ......ci si mette bene con i piedini e si accompagna.......Ora anche se puo' sembrare banale quello che ho scritto,a livello tecnico un giocatore deve sapere,appoggiarsi se il caso,o spingere a seconda della situazione.....chi pichia non lo metto nel elenco perche' tecnicamente e' piu' un giocatore rubato al baseball che un giocatore di tennis.Il picchiare non sostituira' mai lo spingere e l'appogiarsi e senza sapere appogiarsi non si impara ad acompaganre.......si puo' avere un ottima palla pesante e veloce',e sopratutto con molta piu' precisione e controllo ,imparando a spingere che  a limitarsi a picchiare........

Scusate il neretto ma non sono piu' riuscito a toglierlo.........eh eh eh

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valeriofabio ha scritto:
Io apprezzo i vostri consigli e li condivido in pieno...
Il fatto che dovrò lavorare la volèe "facile" mi sembra una cosa scontata visto che ne sbaglio troppe.
Sarà che dopo che il colpo ti riesce una volta vorresti riproporlo sempre.
A volte mi escono colpi da serie A cercati (altrimenti non li menzionavo nemmeno),altre volte sembro un tipo che non ha mai preso la racchetta.
C'è tanto tanto cervello.
Quello che noto è che,a mio avviso,quasi tutte le palle che ti rimanda un medio giocatore di quarta categoria sono palle "attaccabili"...ed io non riesco a fare a meno di cercare il vincente in quelle occasioni,quindi,quasi sempre...
Sarà questo il problema.


Se un giocatore di quarta categoria ti rimanda quasi tutte palle attaccabili, non è un quarta medio, ma basso.

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Tendenzialmente stento a credere che ci sono 4.4 o 4.3 che hanno una stabilità nel rimandare palle discrete nell'ultimo metro e mezzo di campo avversario.
In uno scambio "standard" di una vera quarta categoria media si vede la palla cadere un pò ovunque...specie quando non ci si avvicina bene.
Ecco...per me quelle palle,dal momento che il colpo mi è riuscito già diverse volte,sono attaccabili.
E' vero...attacchi 100 volte e fai 30 punti contro i 70 che hai regalato,ma chi è che ti lega dicendoti di non attaccare!?
Cosa giochi a fare!?
Quello voglio dire...
C'è una spiegazione a tutto questo!?

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P.S.:
Se il colpo che vuoi fare termina dove hai intenzione di mandarlo e nella maniera in cui vuoi farlo,secondo me non si tratta di botta di culo.
Ovviamente parlo di colpi profondi e veloci,di passanti,di volèe stoppate,di servizi...
Non della mitica "steccatona" che ricade sulla linea oppure della risposta difensiva che diventa una palla corta imprendibile...

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valeriofabio ha scritto:

E' vero...attacchi 100 volte e fai 30 punti contro i 70 che hai regalato,ma chi è che ti lega dicendoti di non attaccare!?

la matematica.

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se ti sei costruito un buon punto devi attaccare ma devi anche essere sicuro di avere almeno un 80% di possibilità di non sbagliare altrimenti le partite non le vinci a meno di non trovare uno che sbaglia più di te, quindi più scarso.

quando la tecnica sarà consolidata ti si apriranno nuove possibilità.

è un dato di fatto che fino ad un certo livello il pallettaro vince ma non cresce, l'attaccante perde ma poi può migliorare.

quindi secondo la mia modesta opinione fai bene a provarci ed a giocare come ti diverte di più, ma cerca di essere realista sul livello di chi ti batte e magari cerca di imparare ad adattarti al gioco dell'avversario, non si può giocare allo stesso modo contro tutti.

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Ci mancherebbe...
Io infatti parlo di una dimensione generale;poi é normale che trovi anche il tizio di quarta che tira cannonate a tutto spiano a suo rischio e pericolo,ma quando entra non puoi metterti a forzare vincenti oppure ad attaccare la palla.
Fondamentalmente,8 match su 10 in quarta li giochi con la possibilità costante di attaccare.
Per noi "golosoni" é improponibile giocare una palla di rimessa su colpi che richiedono di entrare 3-4 metri dentro al campo...
Poi mancherai la linea di 10 cm?
Penso che a forza di giocare,invece di tirarla 10 cm fuori la metterai 10 cm dentro giusto?!

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Dipende. Se la tecnica non è corretta e consolidata....la palla rimane fuori, la volée facile rimane una parolaccia e la pressione sull'avversario rimane una pia illusione. 
Tu parli di stop volley, ma hai presente quanti modi ci sono per eseguirla? E non tutti vanno bene con la mozzarella avversaria o, salendo di livello, contro una palla veloce. Non si tratta solo di fiducia in se stessi ma anche e sopratutto di tecnica corretta ripetuta per diventare "automatica".  Non sono banalità.

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Ho parlato di volée stoppata per metterla nel gruppo dei colpi "vincenti" che non sono facili da eseguire...
Ovvio che per un gesto simile parliamo di affrontare un passante decente e violento,non una mozzarella perché a quel punto ci sta più una bella volée decisa.
Parlo sempre in linea di massima...poi ci sono anche le eccezioni,dove entra in ballo anche l'istinto,la rapidità nel prendere la decisione etc...
Grossomodo pero',credo che se scendi a rete e ti vedi arrivare un bel passante da affrontare e riesci a farlo con un vincente piazzandolo oppure smorzandolo dove e come vuoi,hai fatto un bel colpo.
Se decidi di servire esterno e fai un ace hai fatto quello che volevi fare.
Se giochi un rovescio lungolinea imprendibile dopo 3-4 diagonali e vinci il tuo 15 hai fatto un gran punto.
Questi sono quelli che io chiamo colpi da serie A.
A volte non conta chi c'é al di la della rete...
Se un colpo é ben preparato,ben eseguito e viaggia,puoi chiamarti come ti pare,ma devi soccombere,una partita non é fatta di un solo 15.
Probabilmente molti tennisti,di qualsiasi categoria,amatoriali e non,giocando contro un ATP,forzando i suoi colpi al limite per farne uno solo in tutta la partita ci riuscirà pure...e se il tizio al di là della rete si vede tirare un colpo imprendibile da un umano,non lo prende...puo' chiamarsi come vuole,almeno é quello che penso io.
Durante una partita di quarta le occasioni di provare a tirare vincenti sono tante,tantissime ed a mio avviso devi provare,anche perché non facendolo nessuno ti da la certezza di vincere il punto giocando con più cautela e quindi con una velocità di  braccio meno elevata.
In molti parlano di "pallettari",ma un conto é farlo,anche se non cercando il vincente,ma con una palla carica di spin,dove sei costretto a colpirla sopra la spalla e 2-3 metri fuori dal campo,un conto é giocare veri e propri pallonetti senza peso e rotazioni anche se il tuo avversario non é sceso a rete.
A questi consiglio direttamente di starsene a casa!
Scusate la brutalità e per chi vuole la presunzione,ma in questo modo,dove si trova il divertimento?!

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Ok ok ognuno sceglie di divertirsi come vuole e ognuno di noi gioca il tennis che vuole. Ci mancherebbe!
Però - ribadisco la soggettività - uno potrebbe avere soddisfazioni maggiori, visto che è di questo che si parla (non di risultati), se i colpi li sa giocare per davvero. 
Magari sei un demonio della stop volley oppure sei una fantapippaatomica...poco importa.
Qui subentrano l'intelligenza, il carattere e lo spessore del bipede: campione o dilettante ognuno di noi decide di vivere e giocare il "film" che desidera.
Se sei quarta e tra tre anni passi a 3.1 vuol dire che i colpi da Serie A li hai per davvero e li devi allenare. Se sei ancora Quarta vuol dire che non li hai. È un discorso "binario" : o sei 0 o sei 1.
Ovvero, i colpi che per te sono fantastici, sono il risultato di tecniche non corrette, ovvero non ripetibili al 100% e frutto delle leggi della statistica.
Era un po' questo quello che stiamo cercando di dirti....

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valeriofabio ha scritto:
un conto é giocare veri e propri pallonetti senza peso e rotazioni anche se il tuo avversario non é sceso a rete.
A questi consiglio direttamente di starsene a casa!
Scusate la brutalità e per chi vuole la presunzione,ma in questo modo,dove si trova il divertimento?!


Il divertimento, e molto, si trova UMILIANDO in campo, con il risultato, le pippe che giocano un tennis "ad alto rischio" (senza averne le capacita') credendo che quello sia "il tennis".

Non c'è più niente di sbagliato che voler impostare un gioco di attacco senza essere in grado di sostenere un palleggio regolare con un pallettaro.

Ti rendi conto che se perdi con un " candelottaro" il tuo livello tennistico è imbarazzante?

Tu vieni dal calcio... allora ti faccio un esempio relativo al tuo sport:

Tu, nel tennis, sembri come quello che nel calcio, senza sapere stoppare una palla basica, senza saper fare un lancio, senza saper colpire di testa...

...vuole fare "il sombrero" al difensore, o il cross a piedi incrociati alla Maradona.

Se nel campo da tennis vuoi fare (da pippa) il "kamikaze" sei liberissimo di farlo.

Ma, almeno, abbi la compiacenza di non denigrare il gioco dei tuoi avversari difensori...

...almeno fino che non riesci a batterli.

Con questo atteggiamento, ripeto, nel tennis avrai GROSSE delusioni.

Oltre a renderti molto antipatico ai soci del circolo in cui giochi.

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Sonny Liston ha scritto:
valeriofabio ha scritto:
un conto é giocare veri e propri pallonetti senza peso e rotazioni anche se il tuo avversario non é sceso a rete.
A questi consiglio direttamente di starsene a casa!
Scusate la brutalità e per chi vuole la presunzione,ma in questo modo,dove si trova il divertimento?!


Il divertimento, e molto, si trova UMILIANDO in campo, con il risultato, le pippe che giocano un tennis "ad alto rischio" (senza averne le capacita') credendo che quello sia "il tennis".

Non c'è più niente di sbagliato che voler impostare un gioco di attacco senza essere in grado di sostenere un palleggio regolare con un pallettaro.

Ti rendi conto che se perdi con un " candelottaro" il tuo livello tennistico è imbarazzante?

Tu vieni dal calcio... allora ti faccio un esempio relativo al tuo sport:

Tu, nel tennis, sembri come quello che nel calcio, senza sapere stoppare una palla basica, senza saper fare un lancio, senza saper colpire di testa...

...vuole fare "il sombrero" al difensore, o il cross a piedi incrociati alla Maradona.

Se nel campo da tennis vuoi fare (da pippa) il "kamikaze" sei liberissimo di farlo.

Ma, almeno, abbi la compiacenza di non denigrare il gioco dei tuoi avversari difensori...

...almeno fino che non riesci a batterli.

Con questo atteggiamento, ripeto, nel tennis avrai GROSSE delusioni.

Oltre a renderti molto antipatico ai soci del circolo in cui giochi.

Ti consiglio di non sottovalutare quanto dice Sonny.....tornando a prima, per me un quarta medio è un 4.3 e ti assicuro che tra un 4.3 ed un 4.4, se veri c'è una bella differnza. Un buon 4.3 non ti da palle quasi sempre attaccabili, qualche volta accorcia certo, ma non sempre come dici tu.

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C'ho riso:



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IL TENNISTA DI QUARTA CATEGORIA

[*]Il tennista di quarta categoria ha il weekend impegnato. Se gioca al sabato, il venerdì non va al lavoro, se ha un primo turno la domenica, il sabato è in ritiro spirituale

[*]Il tennista di quarta categoria ha una coppia di Radical, ma una pesa 10 microgrammi meno dell’altra, bisogna cambiarle al più presto

[*]Il tennista di quarta categoria ha l’incordatore come amante, perchè 25 chili sono troppi, ma a 24 la racchetta è una fionda incontrollabile

[*]Il tennista di quarta categoria ha la supervista, perchè il suo dritto incrociato era sul bordo esterno della riga appena un millimetro prima del baratro scavato dalla pioggia la sera precedente, ma il lungolinea avversario era fuori di 8 metri e mezzo, purtroppo un improvviso fenomeno tellurico ha cancellato il segno

[*]Il tennista di quarta categoria è più affidabile di un giudice di Cassazione. Oh, se ti dice che è fuori è fuori! Non scherziamo...

[*]Il tennista di quarta categoria ha la fascite plantare, è reduce da un’influenza intestinale, soffre di lombosciatalgia congenita, e ha il tendine rotuleo accapponato

[*]Il tennista di quarta categoria odia le palline troppo veloci, gioca solo con le Dunlop Fort, e fa niente che il barattolo è appena stappato, ‘ste palle sono moscie!

[*]Il tennista di quarta categoria ha il pantaloncino a pinocchietto, lo smanicato che non copre i peli sulle spalle, la fascia tra i capelli e un polsino che arriva al gomito

[*]Il tennista di quarta categoria è un 4.4, ma vale 4.3, è che non gli hanno registrato i due 'positivi' al torneo di Frabbobboli sul Montone

[*]Il tennista di quarta categoria usa una tabella storica di conversione tutta sua: sì, sono 4.1, che è più o meno come un vecchio B2...

[*]Il tennista di quarta categoria per fortuna non ha il numero di cellulare di Federer altrimenti potrebbe chiamarlo per spiegargli che sul 40-0, 6-5, terzo set, a Montreal ha sbagliato a cercare lo “strettino”, ma che tattica è?

[*]Il tennista di quarta categoria sa perdere, ma odia farlo davanti ai figli, per cui se il vostro avversario ha due pargoli a bordo campo chiamate preventivamente il giudice arbitro

[*]Il tennista di quarta categoria è la “beautiful mind” degli sportivi, altrimenti non si spiega come faccia a seguire le trame di ricalcolo punteggi ideate dalla Fit


I 5 AVVERSARI CHE NON VORRESTI MAI INCONTRARE

[*]IL MAGO PANCIONE - trattasi di tennista camuffato. Probabilmente indossa un cuscino come sottomaglia e si imbottisce d’ovatta le guance come il Padrino. Nel riscaldamento spara tutto fuori e stecca neanche giocasse a biliardo. Poi comincia il match e si svela per quel che è: i tuoi vincenti ti tornano indietro sconfitti, lui rotola e rimbalza come Ciobin, un muro di gomma, il fiatone crede sia solo una questione d’alitosi, ha probabilmente i quadricipiti di Terminator. Se non sei di 5 categorie superiore lascia perdere: alza pallonetti al cielo e tienti le imprecazioni per la suocera.

[*]IL BISBETICO INDOMABILE - si presenta con cordiale sorriso, ma in realtà è un ghigno. Usa il riscaldamento per caricarsi d’ira: mentre prova le volée passa in rassegna tutti i suoi problemi personali, i bambini che vanno male a scuola, quel fetente che gli ha rigato la Duna sotto casa, le tasse sull’immondizia, Berlusconi e i comunisti. Sull’1-0 15 pari comincia a parlarsi addosso. Sul 3-2 30-0 esulta col pugnetto al tuo primo doppio fallo. Sul 4-2 impreca contro quel bastardo di ago di pino che gli ha sconquassato la traiettoria. Sul 5-2, non è convinto dell’out che gli hai chiamato e in perfetto stile Fosbury salta la rete per correre a controllare. Sul 5-3 urla C’MON! quando la tua palla corta si ferma sul nastro. Il secondo set è una guerra: il suo campo si accorcia e si restringe di mezzo metro, rompe tre racchette e ne divora un paio, si arrampica sulla recinzione passando al setaccio tutti gli Dei pagani e non, il Giudice arbitro chiede i rinforzi. Alla fine se non sei un Carabiniere e lo traduci nelle patrie galere, vince inesorabilmente per scratch: tra una partita di tennis e la vita, scelgo la vita!

[*]IL BABYPRO - Ore 8 di una domenica mattina, arrivi al circolo e speri che il primo caffè della giornata ti sollevi le palpebre di quel po’ che basta a vedere la pallina. Il tuo avversario è già sul campo, alto una spanna più della rete, che zompetta felice con la sua corda da riscaldamento modello Apollo Creed. Ti presenti e gli chiedi quanti anni abbia: “Io 13, e Lei?”... Sarà una domenica molto lunga... Anzi cortissima. Perchè il prode nanetto è un killer con la racchetta: ha la testa di Lendl a fine carriera, legge i tuoi tentativi di giocare d’esperienza e ti massacra alzando il ritmo, non si siede ai cambi di campo, non beve. Probabilmente non respira nemmeno, chissà, avrà le branchie. Finisce tutto prestissimo. La mamma lo stava aspettando fuori, in macchina: “Come è andata?”, “Bene, era solo un vecchio...”. Di 33 anni...

[*]IL MAESTRO SENSEI - “Ah, giochi contro il maestro Pappa? Buona fortuna!”. Lo conoscono tutti, e lui arriva battendo il cinque come una rockstar. Ha la pancetta e la calvizie incipiente, ma i suo allievi raccontano che “una volta ha giocato la Coppa Davis, e si è pure qualificato per Wimbledon!”. Gioca piattissimo, e si muove asincrono rispetto alla palla: movimento al rallenty tipo Matrix, colpo a 130 orari. Serve con quattro palline nell’altra mano, ma soprattutto gioca da fermo, sfruttando il famigerato magnetismo dei Maestri: tu miri l’angolo, e la palla vira inesorabilmente verso il centro del campo. E’ tuo Signore e padrone, e mentre tu chiedi per favore il terzo Gatorade, lui s’accende una sigaretta al cambio campo. La sconfitta non brucerà, però. Era pur sempre un Maestro

[*]L'ADULATORE INFAME - è il più subdolo di tutti, perchè di suo non è in grado di vincere. Si appiattola sul tuo ego e piano piano ti consuma, praticamente fa in modo che tu ti batta da solo. Nello spogliatoio è simpaticissssssimo, è interessato a quel che fai nella vita e il tuo lavoro da impiegato al Catasto per lui è fighissimo. Finito il palleggio comincia a buttarsi giù: “Giochi bene, non ho speranze”. Tu, fesso, ti gasi e cerchi il colpo ad affetto. Intanto lui accumula punti, ma se li nasconde: “Hai un dritto magnifico, quando spingi non riesco a rispondere”. Ovviamente tu spingi, e non ne entra più una. Finirà che sarai sconfitto ma non riuscirai a capire dove hai sbagliato, perchè lui sarà lì, al tuo fianco, con una mano sulla spalla: “Che peccato, hai perso, ma sei nettamente più forte”. Sconfitto e felice

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Guarda Sonny...
Io non denigro proprio nessuno.
Quel tipo di gioco per me non esiste proprio,perchè come ti ripeto,non è un gioco di difesa,ma un altro sport e si chiama tamburella.
Ecco il senso di quello che dico io.
Capisco i "pallettari" che non avendo il colpo per chiudere giocano in difesa e cercano di metterti in difficoltà come possono,ma se ogni palla,anche se non è un attacco,la rimandi sulla campana della chiesa e scende con la neve...mi dispiace,ma cosa giochi a fare?!
Non sò se afferri quello che voglio dire...

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Massimiliano dimmi...
Immagina di giocare contro un 4.3 che come dici tu,tiene bene lo scambio,quindi non ti da molte opportunità di attaccarlo.
Quando la sua palla viene meno,tu cosa fai se riesci ad entrare 2-3 metri dentro?!

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valeriofabio ha scritto:
Massimiliano dimmi...
Immagina di giocare contro un 4.3 che come dici tu,tiene bene lo scambio,quindi non ti da molte opportunità di attaccarlo.
Quando la sua palla viene meno,tu cosa fai se riesci ad entrare 2-3 metri dentro?!


Ci gioco spesso con amici/avversari così. Su una palla del genere generalmente forzo il mio dritto sul suo rovescio e o seguo a rete, oppure essendomi aperto il campo aspetto che me ne ridia un'altra più fiacca. Se mi accorgo che lascia molto scoperto il lato del dritto posso fare anche la cosa inversa.

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secondo me si tende a focalizzarsi troppo sul "numero" della classifica... il titolo del topic è esplicativo: "il variegato mondo dei QUARTA CATEGORIA" . 
esistono 4.4, 4.3, 4.2 (e anche 4.1 un po' falsi) che, pur non avendo classifiche false, hanno stili di gioco molto differenti.
c'è quello che sbaglia tanto, quello che sbaglia poco ma gioca corto o molle, quello che fa metà e metà ... diciamo che se uno non rientra in nessuna di queste categorie, è destinato a salire di classifica.
Se sei regolare ad un ritmo di palla buono, salirai. 
Se rischi tanto ma te lo puoi permettere, salirai.
Se sei molto continuo, sicuramente vincerai molte partite finchè il tuo livello te lo permetterà.
Se invece rientri in una delle categorie sopra, facendo un po' di tornei, troverai la tua giusta collocazione nella fascia tra 4.4 e 4.2.
Io la vedo così... e purtroppo, più uno fa tornei, più capisce come il rischio spesso non paghi in partite "tirate".

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Mi Son perso con il ragionamento: dove si vuol andare a parare? 
Non capisco cosa c'entri la situazione di gioco con il gioco stesso. Se accorci e fai entrare mio figlio di 12 anni di 3 metri dentro la linea di fondo, quello ti prende a pallate che ti vai a nascondere nei bagni della club house... E mio figlio non è nemmeno classificato e probabilmente si prende 6:0 da te...
Però non è esattamente un bravo ragazzo...

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La questione si riduce ad una semplice dicotomia:

a) so rispondere alle mozzarelle
b) non so rispondere alle mozzarelle

i ragionamenti che portano a tirare mozzarelle sono aria fritta. Anch se sapessi usare mille tiri diversi, se vedo che il mio avversario abbocca alle mozzarelle e mi regala punti, avrà tante tante tante mozzarelle, specie se non è una partitella tramici ma una partita di torneo.

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valeriofabio ha scritto:
Guarda Sonny...
Io non denigro proprio nessuno.
Quel tipo di gioco per me non esiste proprio,perchè come ti ripeto,non è un gioco di difesa,ma un altro sport e si chiama tamburella.
Ecco il senso di quello che dico io.

Non sò se afferri quello che voglio dire...


Lo afferro, eccome!

Resta il fatto che tu CI PERDI, quindi, tennisticamente sei MENO di loro.

In pratica, nella "catena alimentare del circolo" tu rappresenti il PLANCTON.

Che sia un altro sport è una tua idea sbagliata.

Nel rispetto del regolamento, ognuno fa il gioco che vuole.

Ricorda che il tennis è la rappresentazione di un duello: e il."mozzarellaro" TI UCCIDE!

Immagina la scena: tu a terra sanguinante che esali le ultime parole: "ma tu usi la sciabola in difesa!"

E il mozzarellaaro, ridendo se ne va dicendo: "un" altra PIPPA ammazzata, una tacca in più sulla mia racchetta"...

Io, semplicemente, i mozzarellari li asfalto senza pietà.

E non mi sono mai permesso di criticare il loro gioco.
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