Apriamo una discussione con un argomento molto "sentito" dal Forum:
IL MONDO VARIEGATO DEI QUARTA
Avendo una vasta esperienza dei tornei di QUARTA, da quando è nata questa nuova categoria, maturata da diversi decenni di tennis giocato... penso di avere una visione (anche se non condivisa) piuttosto ampia.
Innanzi tutto occorre sottolineare che la FIT ha creato la QUARTA CATEGORIA per dare la possibilità agli AMATORI di competere in tornei ufficiali con una classifica, giocando contro pari-livello... ed eventualmente confrontarsi successivamente con quelli più forti.
Quindi, noi tutti "quarta", siamo TENNISTI AMATORIALI che si dilettano a fare tornei.
Vorrei fare ora una piccola divagazione: una volta c'erano i tennisti A, B, ed i C, che si sottodividevano in C1, C2, C3, C4.
Un C4 di 20 anni fa equivaleva ad un 4.1 vero di oggi (all'età di 30 mi fecero C4, dopo una bellissima stagione).
Questo significa che tutti i tennisti di livello inferiore ad un 4.1 odierno erano NC.
Fatta questa divagazione,occorre specificare che all'interno della "quarta" abbiamo tipologie di giocatori ESTREMAMENTE differenti: tra un 4.5 ed un 4.1 (reali, non "mascherati")la differenza di rendimento è IMMENSA: il primo è un giocatore che riesce a tenere un palleggio a velocità dignitosa per diversi scambi, e sa dove e come indirizzare la palla...e, cosa più importante, non regala troppi punti gratuiti in partita (al suo livello di quarta, ovviamente). Sa gestire lo stress di un torneo, ed ha un'idea precisa di quello che deve fare in mezzo al campo, in relazione al proprio bagaglio tenico.
Più noi scendiamo di classifica (all'interno della quarta), meno il giocatore riesce a mettere in pratica quello che ho descritto sopra.
Sempre scendendo di classifica, mi sono accorto che la MAGGIORANZA dei giocatori non riesce a valutarsi in modo obiettivo... nel senso che pensa di essere molto più forte di quello che in realtà sia.
O meglio, il quarta "basso" (consentitemi questa espressione poco elegante) riesce perfettamente a rendersi conto dello STILE delo giocatore... ma non del RENDIMENTO in campo dello stesso.
E da qui nascono delle tremende frustrazioni.
Quante volte avrete sentito dire:
"ho perso contro una PIPPA!"..."Non sapeva fare nulla, buttava solo la palla di là!"..."non ha fatto un vincente!".
Ora devo darvi una cattivissima notizia: NEL TENNIS NON SI VINCE FACENDO VINCENTI!
Solo pochissimi tennisti nella storia possono vantarsi di aver vinto facendo vincenti... e state tranquilli che non sono del nostro infimo livello.
Tra l'altro, anche la televione fa i suoi bei danni... nel senso che è bellissimo vedere Federer, ma questo può portare ad un devastante senso di emulazione che è fuorviante dalla realtà.
L'obiettivo, sempre a mio parere, di un quarta dovrebbe essere quello innanzi tutto di sviluppare un buon gioco di piedi, e conseguentemente una tecnica che gli permetta, anche sotto stress, di gestire un palleggio sulle diagonali in discreta sicurezza.
Provate a farvi filmare DURANTE UNA PARTITA (meglio se di torneo) e provate a contare quante volte riuscirete a fare più di 10 palleggi: probabilmente POCHE volte.
Ergo è chiaro che farete poca strada, in torneo: quando incontrerete un giocatore che butta di là 10 palle di seguito perderete.
Voi direte che l'avversario riesce a giocare solo 10 palle a 8 km l'ora. Bene. se voi non riuscite a tenere questo palleggio, sbagliando prima, significa che il vostro livello è INFERIORE ad un palleggio da 8 km l'ora.
Chiaro?
Perchè se non vi stampate BENE questo concetto nella capoccia, sarà molto difficile che voi possiate migliorare in modo consistente.
Ovviamente ci sarà chi mi contesta il fatto che è meglio tirare forte... e piano piano imparare a tenerle dentro.
Ma io non la penso così!
Cominciamo ad imparare a tenere uno scambio sulle diagonali a 8 km l'ora... quando acquisiremo sicurezza, aumenteremo a 10 km l'ora... poi a 15 e così via...
L'ultima cosa che vi serve è tirare a 200 all'ora sui teloni di fondo, facendo un vincente ogni anno bisestile.
La cosa che OGNI quarta (e non solo) dovrebbe inseguire è la SOLIDITA', che è imprescidibilmente legata alla TECNICA...
Occhio che ho parlato di TECNICA, non di STILE, che sono 2 cose diverse.
La tecnica è quell'insieme di azioni che ci portano ad ottenere risultati positivi in un determinato gesto sportivo.
Come spiegavo in un altro post, esse non sono necessariamente legate, (Federer le sposa alla perfezione)... , ma noi possiamo anche osservare gesti tennistici "brutti" ma tremendamente efficaci (pensate ad dritto di Bruguera, o Berasategui).
Divente essenziale quindi sapersi valutare in base alla propria CONSISTENZA TENNISTICA, e non in funzione del bello stile.
Vi ricordate l'impareggiabile Bruce Lee?
Una volta, durante un torneo di arti Marziali, stese con facilità più campioni di Karate, usando una tecnica veloce e personale da lui sviluppata.
I "puristi" la contestarono ferocemente, dicendo che non fosse ortodossa, lontana dai canoni "puri".
Bruce, per tutta risposta disse: "Io devo tirare pugni e calci, e stendere l'avversario. E lo faccio bene."
Prendete esempio da Bruce Lee: il vostro tennis potrebbe guadagnarne!
Ed infine un'ultima raccomandazione:
Quando uscite dal campo "bastonati" dal vostro avversario... rendetegli onore, anche (e soprattutto) se ha giocato "straccetti".
Ricordatevi che gli sono bastati quelli per battervi... e vi ha dato una lezione che vale 10 volte quella che pagate profumatamente al vostro Maestro.
Ricordandovi che lui, in quel momento, è stato il migliore.
Scusate se mi sono dilungato.
Un saluto dal vecchio Sonny.
IL MONDO VARIEGATO DEI QUARTA
Avendo una vasta esperienza dei tornei di QUARTA, da quando è nata questa nuova categoria, maturata da diversi decenni di tennis giocato... penso di avere una visione (anche se non condivisa) piuttosto ampia.
Innanzi tutto occorre sottolineare che la FIT ha creato la QUARTA CATEGORIA per dare la possibilità agli AMATORI di competere in tornei ufficiali con una classifica, giocando contro pari-livello... ed eventualmente confrontarsi successivamente con quelli più forti.
Quindi, noi tutti "quarta", siamo TENNISTI AMATORIALI che si dilettano a fare tornei.
Vorrei fare ora una piccola divagazione: una volta c'erano i tennisti A, B, ed i C, che si sottodividevano in C1, C2, C3, C4.
Un C4 di 20 anni fa equivaleva ad un 4.1 vero di oggi (all'età di 30 mi fecero C4, dopo una bellissima stagione).
Questo significa che tutti i tennisti di livello inferiore ad un 4.1 odierno erano NC.
Fatta questa divagazione,occorre specificare che all'interno della "quarta" abbiamo tipologie di giocatori ESTREMAMENTE differenti: tra un 4.5 ed un 4.1 (reali, non "mascherati")la differenza di rendimento è IMMENSA: il primo è un giocatore che riesce a tenere un palleggio a velocità dignitosa per diversi scambi, e sa dove e come indirizzare la palla...e, cosa più importante, non regala troppi punti gratuiti in partita (al suo livello di quarta, ovviamente). Sa gestire lo stress di un torneo, ed ha un'idea precisa di quello che deve fare in mezzo al campo, in relazione al proprio bagaglio tenico.
Più noi scendiamo di classifica (all'interno della quarta), meno il giocatore riesce a mettere in pratica quello che ho descritto sopra.
Sempre scendendo di classifica, mi sono accorto che la MAGGIORANZA dei giocatori non riesce a valutarsi in modo obiettivo... nel senso che pensa di essere molto più forte di quello che in realtà sia.
O meglio, il quarta "basso" (consentitemi questa espressione poco elegante) riesce perfettamente a rendersi conto dello STILE delo giocatore... ma non del RENDIMENTO in campo dello stesso.
E da qui nascono delle tremende frustrazioni.
Quante volte avrete sentito dire:
"ho perso contro una PIPPA!"..."Non sapeva fare nulla, buttava solo la palla di là!"..."non ha fatto un vincente!".
Ora devo darvi una cattivissima notizia: NEL TENNIS NON SI VINCE FACENDO VINCENTI!
Solo pochissimi tennisti nella storia possono vantarsi di aver vinto facendo vincenti... e state tranquilli che non sono del nostro infimo livello.
Tra l'altro, anche la televione fa i suoi bei danni... nel senso che è bellissimo vedere Federer, ma questo può portare ad un devastante senso di emulazione che è fuorviante dalla realtà.
L'obiettivo, sempre a mio parere, di un quarta dovrebbe essere quello innanzi tutto di sviluppare un buon gioco di piedi, e conseguentemente una tecnica che gli permetta, anche sotto stress, di gestire un palleggio sulle diagonali in discreta sicurezza.
Provate a farvi filmare DURANTE UNA PARTITA (meglio se di torneo) e provate a contare quante volte riuscirete a fare più di 10 palleggi: probabilmente POCHE volte.
Ergo è chiaro che farete poca strada, in torneo: quando incontrerete un giocatore che butta di là 10 palle di seguito perderete.
Voi direte che l'avversario riesce a giocare solo 10 palle a 8 km l'ora. Bene. se voi non riuscite a tenere questo palleggio, sbagliando prima, significa che il vostro livello è INFERIORE ad un palleggio da 8 km l'ora.
Chiaro?
Perchè se non vi stampate BENE questo concetto nella capoccia, sarà molto difficile che voi possiate migliorare in modo consistente.
Ovviamente ci sarà chi mi contesta il fatto che è meglio tirare forte... e piano piano imparare a tenerle dentro.
Ma io non la penso così!
Cominciamo ad imparare a tenere uno scambio sulle diagonali a 8 km l'ora... quando acquisiremo sicurezza, aumenteremo a 10 km l'ora... poi a 15 e così via...
L'ultima cosa che vi serve è tirare a 200 all'ora sui teloni di fondo, facendo un vincente ogni anno bisestile.
La cosa che OGNI quarta (e non solo) dovrebbe inseguire è la SOLIDITA', che è imprescidibilmente legata alla TECNICA...
Occhio che ho parlato di TECNICA, non di STILE, che sono 2 cose diverse.
La tecnica è quell'insieme di azioni che ci portano ad ottenere risultati positivi in un determinato gesto sportivo.
Come spiegavo in un altro post, esse non sono necessariamente legate, (Federer le sposa alla perfezione)... , ma noi possiamo anche osservare gesti tennistici "brutti" ma tremendamente efficaci (pensate ad dritto di Bruguera, o Berasategui).
Divente essenziale quindi sapersi valutare in base alla propria CONSISTENZA TENNISTICA, e non in funzione del bello stile.
Vi ricordate l'impareggiabile Bruce Lee?
Una volta, durante un torneo di arti Marziali, stese con facilità più campioni di Karate, usando una tecnica veloce e personale da lui sviluppata.
I "puristi" la contestarono ferocemente, dicendo che non fosse ortodossa, lontana dai canoni "puri".
Bruce, per tutta risposta disse: "Io devo tirare pugni e calci, e stendere l'avversario. E lo faccio bene."
Prendete esempio da Bruce Lee: il vostro tennis potrebbe guadagnarne!
Ed infine un'ultima raccomandazione:
Quando uscite dal campo "bastonati" dal vostro avversario... rendetegli onore, anche (e soprattutto) se ha giocato "straccetti".
Ricordatevi che gli sono bastati quelli per battervi... e vi ha dato una lezione che vale 10 volte quella che pagate profumatamente al vostro Maestro.
Ricordandovi che lui, in quel momento, è stato il migliore.
Scusate se mi sono dilungato.
Un saluto dal vecchio Sonny.