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Il variegato mondo dei quarta categoria

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Promemoria primo messaggio :

Apriamo una discussione con un argomento molto "sentito" dal Forum:

IL MONDO VARIEGATO DEI QUARTA

Avendo una vasta esperienza dei tornei di QUARTA, da quando è nata questa nuova categoria, maturata da diversi decenni di tennis giocato... penso di avere una visione (anche se non condivisa) piuttosto ampia.

Innanzi tutto occorre sottolineare che la FIT ha creato la QUARTA CATEGORIA per dare la possibilità agli AMATORI di competere in tornei ufficiali con una classifica, giocando contro pari-livello... ed eventualmente confrontarsi successivamente con quelli più forti.

Quindi, noi tutti "quarta", siamo TENNISTI AMATORIALI che si dilettano a fare tornei.

Vorrei fare ora una piccola divagazione: una volta c'erano i tennisti A, B, ed i C, che si sottodividevano in C1, C2, C3, C4.

Un C4 di 20 anni fa equivaleva ad un 4.1 vero di oggi (all'età di 30 mi fecero C4, dopo una bellissima stagione).

Questo significa che tutti i tennisti di livello inferiore ad un 4.1 odierno erano NC.

Fatta questa divagazione,occorre specificare che all'interno della "quarta" abbiamo tipologie di giocatori ESTREMAMENTE differenti: tra un 4.5 ed un 4.1 (reali, non "mascherati")la differenza di rendimento è IMMENSA: il primo è un giocatore che riesce a tenere un palleggio a velocità dignitosa per diversi scambi, e sa dove e come indirizzare la palla...e, cosa più importante, non regala troppi punti gratuiti in partita (al suo livello di quarta, ovviamente). Sa gestire lo stress di un torneo, ed ha un'idea precisa di quello che deve fare in mezzo al campo, in relazione al proprio bagaglio tenico.

Più noi scendiamo di classifica (all'interno della quarta), meno il giocatore riesce a mettere in pratica quello che ho descritto sopra.

Sempre scendendo di classifica, mi sono accorto che la MAGGIORANZA dei giocatori non riesce a valutarsi in modo obiettivo... nel senso che pensa di essere molto più forte di quello che in realtà sia.

O meglio, il quarta "basso" (consentitemi questa espressione poco elegante) riesce perfettamente a rendersi conto dello STILE delo giocatore... ma non del RENDIMENTO in campo dello stesso.

E da qui nascono delle tremende frustrazioni.

Quante volte avrete sentito dire:

"ho perso contro una PIPPA!"..."Non sapeva fare nulla, buttava solo la palla di là!"..."non ha fatto un vincente!".

Ora devo darvi una cattivissima notizia: NEL TENNIS NON SI VINCE FACENDO VINCENTI!

Solo pochissimi tennisti nella storia possono vantarsi di aver vinto facendo vincenti... e state tranquilli che non sono del nostro infimo livello.

Tra l'altro, anche la televione fa i suoi bei danni... nel senso che è bellissimo vedere Federer, ma questo può portare ad un devastante senso di emulazione che è fuorviante dalla realtà.

L'obiettivo, sempre a mio parere, di un quarta dovrebbe essere quello innanzi tutto di sviluppare un buon gioco di piedi, e conseguentemente una tecnica che gli permetta, anche sotto stress, di gestire un palleggio sulle diagonali in discreta sicurezza.

Provate a farvi filmare DURANTE UNA PARTITA (meglio se di torneo) e provate a contare quante volte riuscirete a fare più di 10 palleggi: probabilmente POCHE volte.

Ergo è chiaro che farete poca strada, in torneo: quando incontrerete un giocatore che butta di là 10 palle di seguito perderete.

Voi direte che l'avversario riesce a giocare solo 10 palle a 8 km l'ora. Bene. se voi non riuscite a tenere questo palleggio, sbagliando prima, significa che il vostro livello è INFERIORE ad un palleggio da 8 km l'ora.

Chiaro?

Perchè se non vi stampate BENE questo concetto nella capoccia, sarà molto difficile che voi possiate migliorare in modo consistente.

Ovviamente ci sarà chi mi contesta il fatto che è meglio tirare forte... e piano piano imparare a tenerle dentro.

Ma io non la penso così!

Cominciamo ad imparare a tenere uno scambio sulle diagonali a 8 km l'ora... quando acquisiremo sicurezza, aumenteremo a 10 km l'ora... poi a 15 e così via...

L'ultima cosa che vi serve è tirare a 200 all'ora sui teloni di fondo, facendo un vincente ogni anno bisestile.

La cosa che OGNI quarta (e non solo) dovrebbe inseguire è la SOLIDITA', che è imprescidibilmente legata alla TECNICA...

Occhio che ho parlato di TECNICA, non di STILE, che sono 2 cose diverse.

La tecnica è quell'insieme di azioni che ci portano ad ottenere risultati positivi in un determinato gesto sportivo.

Come spiegavo in un altro post, esse non sono necessariamente legate, (Federer le sposa alla perfezione)... , ma noi possiamo anche osservare gesti tennistici "brutti" ma tremendamente efficaci (pensate ad dritto di Bruguera, o Berasategui).

Divente essenziale quindi sapersi valutare in base alla propria CONSISTENZA TENNISTICA, e non in funzione del bello stile.

Vi ricordate l'impareggiabile Bruce Lee?

Una volta, durante un torneo di arti Marziali, stese con facilità più campioni di Karate, usando una tecnica veloce e personale da lui sviluppata.

I "puristi" la contestarono ferocemente, dicendo che non fosse ortodossa, lontana dai canoni "puri".

Bruce, per tutta risposta disse: "Io devo tirare pugni e calci, e stendere l'avversario. E lo faccio bene."

Prendete esempio da Bruce Lee: il vostro tennis potrebbe guadagnarne!

Ed infine un'ultima raccomandazione:

Quando uscite dal campo "bastonati" dal vostro avversario... rendetegli onore, anche (e soprattutto) se ha giocato "straccetti".

Ricordatevi che gli sono bastati quelli per battervi... e vi ha dato una lezione che vale 10 volte quella che pagate profumatamente al vostro Maestro.

Ricordandovi che lui, in quel momento, è stato il migliore.



Scusate se mi sono dilungato.

Un saluto dal vecchio Sonny. Basketball

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[quote="rafapaul"]
nardac ha scritto:


Non sono d'accordo, hanno rallentato i campi per permettere ai giocatori di rete di arrivarci alla rete. Visto l'innalzamento della fisicità dei giocatori, visto l'aumento della potenza delle racchette , visto l'anticipo di certi giocatori , i giocatori di rete se i campi fossero rimasti iper veloci non arriverebbero alla riga del servizio.

Il fatto è che nessuno ci prova nemmeno ad andare a rete perchè oggi i giocatori sono migliorati tantissimo nel passante, di conseguenza è diventato pico redditizio.

Cmq Federer quando ci va è uno spettacolo, Lodra ancor di piú.

Cmq siamo ot



Ot .


Mmmmh non è proprio così , e se lo fosse non ne capirebbero nulla perchè a rete chi ci va piú ?

In ogni caso da che mondo è mondo la superficie veloce facilita il giocatore da rete perchè il Back o qualunque altro colpo viaggia piú veloce e basso e quindi permette un attacco piú efficiente per prendere la rete .
La superficie lenta , da sempre , permette ai giocatori di arrivare prima sulla palla e quindi di passare meglio , figurarsi i giocatori di oggi con quelle gambe che hanno !

A rete ci andavano a Wimbledon non certo a Parigi ...

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motombo ha scritto:


ora nel tennis nn esiste solo il pallettaro da fondo ma c'e' anche chi ti spara una botta da fondo e ti prende la rete anche sulla terra quindi quello che vi consiglio personalmente che differisce da quello che dice sonny e' che se di la' c'e' chi ti rimanda la palla e sapete che nn e' il vostro stile giocare punti lunghissimi accellerate e e prendetevi il punto.....

io sono uno di quelli che stare 2 ore a fare un punto mi stressa quindi alla prima occasione utile provo o il vincente o cmq tiro una palla che mi fa' entrare 2-3 metri nel campo per chiudere in seguito..........

il discorso di sonny fila per il suo stile oppure per un ipotetico giocatore fondista(nn parlo di corsa ma di chi gioca prevalentemente da fondo)...pero' per chi il colpo risolutore c'e' l'ha in canna(cosi si dice a roma per dire di un colpo vincente) lo tiri appena si puo' ma senza esaperare il rischio........

io ho visto dei 2° categoria e anche alcuni di terza alla prima palla lenta ti sparano un chiodo in fronte.....

quindi chiudo dicendo...provate i colpi che se volete salire di livello un colpo a mandarla di la' nn vi servira' ma ogni tanto serve pure la frusta sulla racchetta.....


Credo che Sonny si riferisse al gioco "buttala di là una volta in più dell'altro e la partita la vinci" a quelli che sono i quarta "bassi", cioè spesso giocatori che non hanno un pieno controllo del palleggio, figuriamoci del vincente.

Un quarta basso, anche se gli accorci la palla in mezzo al campo la chiuderà 2-3 volte su 10. E un quarta basso il colpo risolutore non lo ha.

Un ragionamento come il tuo si può fare se riferito a 4.1 4.2 forti. Loro sono capaci di chiuderti il punto più volte se tu a tua volta non offri delle palle abbastanza complesse o pesanti da tenerli dietro.

I 2 categoria le pallate le tirano a prescindere, ma quello è un altro sport..purtroppo per noi Il variegato mondo dei quarta categoria - Pagina 2 939115

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Mah... se posso dire la mia, gioco a tennis per divertirmi, nè per vincere nè per fare tornei, per cui gioco nel modo che mi da più soddisfazione e mi fa tornare a casa contento... e questo modo è forzare la palla, cercare il limite e ogni volta che esce fuori un vincente con la palla che viaggia veloce vicino la linea lì dove il mio avversario non arriva... è una tremenda goduria! Chi se ne frega di fare il punto apsettando l'errore dell'avversario...

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Antonio Mangano ha scritto:
Mah... se posso dire la mia, gioco a tennis per divertirmi, nè per vincere nè per fare tornei, per cui gioco nel modo che mi da più soddisfazione e mi fa tornare a casa contento... e questo modo è forzare la palla, cercare il limite e ogni volta che esce fuori un vincente con la palla che viaggia veloce vicino la linea lì dove il mio avversario non arriva... è una tremenda goduria! Chi se ne frega di fare il punto apsettando l'errore dell'avversario...


Il tuo ragionamento non fa una piega, finché non giochi tornei: in una partita "ufficiale" non puoi cercare il limite ogni volta, altrimenti prenderai severe bastonate...è questo quello che sta dicendo Sonny!
La regolarità è la chiave per vincere, poi non è che proprio non devi mai forzare, in situazioni di punteggio favorevoli se senti che sei in confidenza puoi anche provare qualche colpo, ma senza esagerare...

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Tennisticamente parlando: a 18 anni è giusto prendersi sul serio, a 36 molto meno a 48 è patetico!

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Sonny, sono contento di vedere che, più di uno, NON é d'accordo con te.
Ne sono davvero felice: questo mi lascia molte speranze di fare buoni risultati nei tornei di quarta che, quest'anno, per la prima volta in vita mia, farò....

@Antonio Mangano: sarà un caso che hai la racchetta di Gasquet???

Con la solita ironia,
Rossano.

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Forse hai ragione Verdasco, ma quest'anno ho deciso che a partire da giugno qualche torneo me lo faccio e ti saprò dire.

@Rossano... probabilmente non è un caso, ahahahahahha
però ammetterai che è un grande pur con i suoi grandi limiti (mentali!)

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kingkongy ha scritto:
Ariel, scusa, ma tu non hai fatto 3 game...ti hanno fatto fare 3 game... Smile
Poi, quando il tuo maestro ha tirato fuori la tecnica (non la solidità) non ti ha fatto vedere una palla...

Non e' andata esattamente in questo modo...
Credo ci voglia tecnica anche nel "picchiare" con forza la palla, cosa che capita spesso in palleggio ed é per me la situazione piu' usuale...successivamente ha utilizzato il suo bagaglio tecnico, chiaramente molto superiore al mio, per pormi dinanzi a problematiche a cui non ero abituato e dalle quali cercavo di uscire cercando soluzioni azzardate piuttosto che stare nello scambio...
Magari anche potendo non mi ha surclassato,poichè non era quello l'obiettivo...la palla la vedevo eccome...piuttosto cercavo di liberarmene quando non avrei dovuto.


Dire "Difatti, sebbene in palleggio avessi la solidità tecnica per metterlo in
difficoltà, in partita l'ansia mi impediva di tenere il palleggio,
spingendomi alla continua ricerca del vincente su ogni palla
"... mi sembra un pochino azzardato.


Nota bene che quando Sonny dice solidità = tecnica...si potrebbe rispondere: per la proprietà commutativa ...tecnica = solidità.

Se non impari la tecnica non puoi esser solido. Che è quello che ha detto Federer, non il contrario....

E' esattamente quello che penso anch'io...la mancanza di solidità, nasce a mio parere da lacune di natura tecnica...
Inoltre, come sostiene Roger in quest'intervista, (http://www.tennisworlditalia.com/Amarcord-Federer-Da-giovane-non-credevo-nelle-mie-abilita-articolo8322.html) solo migliorando le proprie abilità, si acquista quella fiducia che consente di accettare lo scambio e sfruttare magari una situazione realmente favorevole od anche l'errore avversario.

Per me quindi i passaggi sono:
crescita tecnica=>solidità=>capacità di stare in partita contro ogni tipo di avversario.

Ovvio che il mio discorso si limita ad un tennis pseudo-agonistico di quarta, non certo al puro divertimento.

[b]

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Non voglio davvero scivolare nei bizantinismi e nei distinguo, però, Ariel, le conclusioni alle quali arrivi (e che condivido) son leggermente differenti dal punto di partenza del Sonny-pensiero.

Il che è ininfluente...perché non è un braccio di ferro ma solo il nostro modo di divertirci (anche parlando) del nosto amato (e odiato) sport.
Smile Il variegato mondo dei quarta categoria - Pagina 2 939115
Una chiosa finale... adoro Federer come giocatore almeno quanto Mac... ma il carotino isterico, di contro, seppur antipatico, sapeva esser coerente!
Federer è la persona che dopo Zio Paperone e Rocco Siffredi ha di se stesso la maggiore autostima sul pianeta Terra. Il primo vive solo nei fumetti, il secondo vive nudo...ma Federer riesce a esser credibile come "umile sportivo" quanto è vera una banconota da sette euro... "Non credevo nelle mie abilità...."?????, ma vaffan' cuore, va!
Anzi, John urlerebbe il suo "You can not be serious!!!!!"

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memento ha scritto:
motombo ha scritto:


ora nel tennis nn esiste solo il pallettaro da fondo ma c'e' anche chi ti spara una botta da fondo e ti prende la rete anche sulla terra quindi quello che vi consiglio personalmente che differisce da quello che dice sonny e' che se di la' c'e' chi ti rimanda la palla e sapete che nn e' il vostro stile giocare punti lunghissimi accellerate e e prendetevi il punto.....

io sono uno di quelli che stare 2 ore a fare un punto mi stressa quindi alla prima occasione utile provo o il vincente o cmq tiro una palla che mi fa' entrare 2-3 metri nel campo per chiudere in seguito..........

il discorso di sonny fila per il suo stile oppure per un ipotetico giocatore fondista(nn parlo di corsa ma di chi gioca prevalentemente da fondo)...pero' per chi il colpo risolutore c'e' l'ha in canna(cosi si dice a roma per dire di un colpo vincente) lo tiri appena si puo' ma senza esaperare il rischio........

io ho visto dei 2° categoria e anche alcuni di terza alla prima palla lenta ti sparano un chiodo in fronte.....

quindi chiudo dicendo...provate i colpi che se volete salire di livello un colpo a mandarla di la' nn vi servira' ma ogni tanto serve pure la frusta sulla racchetta.....


Credo che Sonny si riferisse al gioco "buttala di là una volta in più dell'altro e la partita la vinci" a quelli che sono i quarta "bassi", cioè spesso giocatori che non hanno un pieno controllo del palleggio, figuriamoci del vincente.

Un quarta basso, anche se gli accorci la palla in mezzo al campo la chiuderà 2-3 volte su 10. E un quarta basso il colpo risolutore non lo ha.

Un ragionamento come il tuo si può fare se riferito a 4.1 4.2 forti. Loro sono capaci di chiuderti il punto più volte se tu a tua volta non offri delle palle abbastanza complesse o pesanti da tenerli dietro.

I 2 categoria le pallate le tirano a prescindere, ma quello è un altro sport..purtroppo per noi Il variegato mondo dei quarta categoria - Pagina 2 939115


Ti assicuro che ci sono anche 3.3 3.4 etc che vincolo le partite tirandola di la , a volte anche in maniera poco estetica, figurati quanti ce n'è di 4.1 che lo fanno

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Panacef ha scritto:
Tennisticamente parlando: a 18 anni è giusto prendersi sul serio, a 36 molto meno a 48 è patetico!


Non penso sia corretto ció che dici , tutti i tornei o circuiti x veterani andrebbero aboliti?

C'è cente forte che ci mette una gran passione e mi sembrano tutt'altro che patetici.

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Intanto ringrazio i forumisti per le risposte interessanti che hanno postato.

Devo però osservare che non tutti hanno colto il "nocciolo" di quello che voglio dire (o forse non mi sono spiegato bene io...).

Il miglioramento tecnico ci DEVE essere, altrimenti ha poco senso impegnarsi...

Ma deve (a mio parere) essere percorso attraverso il miglioramento della CONSISTENZA.

Non si può cercare di imparare a tirare vincenti al fulmicotone, se prima non si è in grado di palleggiare in sicurezza...

Quando si impara a palleggiare in sicurezza, si dovrebbe cercare di aumentare la velocità di palleggio... dopo si prova a lavorare sui vincenti.

Io credo che il tennis sia tatticamente semplice... e più si migliora, più diventa semplice.

Quando si impara a mantenere con costanza le diagonali... e a variari in lungo-riga per aprirsi il campo, ci si accorge che si possono fare i "vincenti di piazzamento", aprendosi il campo e rischiando il giusto.

Per quanto riguarda la teoria:: gioco per divertirmi... mi permetto di dissentire, QUANDO SI TRATTA DI TORNEO.

In torneo non si gioca per divertirsi, ma per vincere, nel rispetto delle regole...

E' come se, in un torneo di scacchi, io facessi delle mosse a casaccio... solo perchè mi diverto.

io devo fare le mosse giuste che mi portano a vincere la partita, NON a divertirmi.

Vorrei fare un'altra considerazione: SE SI IMPARA A VINCERE... sappaite che ci si diverte moltissimo!

specie se l'avversario, dopo aver rotto la racchetta, dice: "HO PERSO CON UNA PIPPA!" Smile

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Sonny Liston ha scritto:


Perchè se non vi stampate BENE questo concetto nella capoccia, sarà molto difficile che voi possiate migliorare in modo consistente.

Ovviamente ci sarà chi mi contesta il fatto che è meglio tirare forte... e piano piano imparare a tenerle dentro.

Ma io non la penso così!

Cominciamo ad imparare a tenere uno scambio sulle diagonali a 8 km l'ora... quando acquisiremo sicurezza, aumenteremo a 10 km l'ora... poi a 15 e così via...

la prima cosa che si insegna a chi impara a giocare (o meglio questo è quello che facevamo ... va bè lasciamo stare che è lunga) è metterla in un secchio vuoto dall'altra parte della rete a un metro di distanza e non perchè il principiante non arrivi alla riga di fondo se dovesse tirare forte ma perchè deve imparare prima il controllo e la precisione poi ci metterà la potenza ... qui ci siamo Sonny Smile

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rafapaul ha scritto:
Panacef ha scritto:
Tennisticamente parlando: a 18 anni è giusto prendersi sul serio, a 36 molto meno a 48 è patetico!


Non penso sia corretto ció che dici , tutti i tornei o circuiti x veterani andrebbero aboliti?

C'è cente forte che ci mette una gran passione e mi sembrano tutt'altro che patetici.


Non solo non lo trovo corretto, ma quasi sprezzante...

Cmq è un'opinione, e come tale la rispetto (anche se non la condivido per nulla).

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rafapaul ha scritto:
Panacef ha scritto:
Tennisticamente parlando: a 18 anni è giusto prendersi sul serio, a 36 molto meno a 48 è patetico!


Non penso sia corretto ció che dici , tutti i tornei o circuiti x veterani andrebbero aboliti?

C'è cente forte che ci mette una gran passione e mi sembrano tutt'altro che patetici.

guai non prendersi sempre sul serio!!! così come "guai" a non sdrammatizzare tutto 1 minuto dopo la fine del match, soprattutto a 48 anni

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non ricordo chi ha scritto in merito al non andar + a rete ma la verità è che la velocità di avvicinamento alla rete dei giocatori è quasi la medesima di 20 anni fa, peccato che la palla viaggia circa il 20% + forte quindi prima di andare a rete ci si fa un bel pensierino. Se poi ci mettiamo che praticamente non insegnano + a stare a rete perchè insegnano a tirare con la full western a 200km/h da 2 mt fuori dal campo abbiamo finito il discorso Smile ... sto chiaramente esagerando per rendere l'idea

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Secondo me si è perso un passaggio FONDAMENTALE che riassume il Sonny-pensiero, ed è QUESTO QUA:

Sonny Liston ha scritto:


Voi direte che l'avversario riesce a giocare solo 10 palle a 8 km l'ora. Bene. se voi non riuscite a tenere questo palleggio, sbagliando prima, significa che il vostro livello è INFERIORE ad un palleggio da 8 km l'ora.



Ecco, secondo me è questo il nocciolo!!! La maggior parte di noi "quarta bassi" (mi ci metto anch'io, ECCOME! Smile ) stabilisce il proprio livello in base al miglior colpo mai fatto in partita, mentre il nostro reale livello è quello che riusciamo ad esprimere senza sbagliare... Esattamente lo stesso concetto per il quale un buon servizio si vede sulla seconda!!! Wink Che poi ci si diverta di più a cercare i lungolinea ad aggirare il paletto della rete piuttosto che il cross sicuro e profondo, non ci sono dubbi... Wink

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Come sempre, quoto senza riserve la saggezza (non solo) tennistica di Sonny. Non aggiungo altro perchè le sue argomentazioni, che coicidono col mio pensiero, non hanno bisogno di integrazioni teoriche. Il variegato mondo dei quarta categoria - Pagina 2 622327

Magari una testimonianza concreta e personale. un tempo lontano pensavo al tennis come ad un tiro al bersaglio, ad un gioco da "uno due": servizio e dopo un paio di scambi tentativo di vincentone alla prima palla un po' meno lunga. risposta sulla seconda avversaria sempre a manetta.
oggi ho capito che questo atteggiamento presuntuoso (perchè dà per scontato di saper tirare forte e dentro le righe con alta percentuale) non paga.
ciò non toglie che la bestia che è in me spesso e volentieri si dimentica di questo, e soprattutto con quelli più forti con cui è facile essere portati ad andare fuori giri, per cui la mia partita può essere una fiera di errori gratuiti e colpi da cineteca (si fa per dire). ma con 10 dei primi e 5 dei secondi si va presto sotto la doccia.

riguardo al ragionamento di panacef sulla pateticità degli ultraquarantenni che si prendono sul serio, da giovane quarantenne dissento con fermezza. prendere sul serio l'allenamento è un modo di giocare e di divertirsi e di trarre soddisfazioni dallo sport. si può giocare a fare il tennista professionista, allenandosi con durezza e costanza più volte a settimana, così come si può decidere legittimamente di giocare a tennis solo un'oretta ogni tanto, giusto per fare una sgambatina senza pretese. questo senza rifuggire in ogni caso dai cazzeggi da bar, dagli sfottò, dall'autoironia, dal non prendersi troppo sul serio (ma questo per me vale nella vita in generale).

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kingkongy ha scritto:

Federer è la persona che dopo Zio Paperone e Rocco Siffredi ha di se stesso la maggiore autostima sul pianeta Terra.

Dopo aver vinto tutto il vincibile, sfido chiunque a non avere di sè la massima autostima, anzi per me é una componente fondamentale per ottenere risultati a quel livello.
Se entri in campo col minimo dubbio contro un Nadal, Djokovic o chi per loro, ti ritrovi sotto la doccia in men che non si dica...
E comunque, conosco un noto italiano che si metterebbe almeno al secondo posto in quella lista...Siffredi poi, gli fa un baffo... Very Happy Very Happy

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b52_ste ha scritto:
Secondo me si è perso un passaggio FONDAMENTALE che riassume il Sonny-pensiero, ed è QUESTO QUA:

Sonny Liston ha scritto:


Voi direte che l'avversario riesce a giocare solo 10 palle a 8 km l'ora. Bene. se voi non riuscite a tenere questo palleggio, sbagliando prima, significa che il vostro livello è INFERIORE ad un palleggio da 8 km l'ora.



Ecco, secondo me è questo il nocciolo!!! La maggior parte di noi "quarta bassi" (mi ci metto anch'io, ECCOME! Smile ) stabilisce il proprio livello in base al miglior colpo mai fatto in partita, mentre il nostro reale livello è quello che riusciamo ad esprimere senza sbagliare...





b52: quello che hai scritto non vale solo per noi quarta... ma vale anche per i terza , i seconda, ed pure per i PRO.

Tutto rapportato al loro livello, ovviamente.

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b52_ste ha scritto:
Secondo me si è perso un passaggio FONDAMENTALE che riassume il Sonny-pensiero, ed è QUESTO QUA:

Sonny Liston ha scritto:


Voi direte che l'avversario riesce a giocare solo 10 palle a 8 km l'ora. Bene. se voi non riuscite a tenere questo palleggio, sbagliando prima, significa che il vostro livello è INFERIORE ad un palleggio da 8 km l'ora.



Ecco, secondo me è questo il nocciolo!!! La maggior parte di noi "quarta bassi" (mi ci metto anch'io, ECCOME! Smile ) stabilisce il proprio livello in base al miglior colpo mai fatto in partita, mentre il nostro reale livello è quello che riusciamo ad esprimere senza sbagliare... Esattamente lo stesso concetto per il quale un buon servizio si vede sulla seconda!!! Wink Che poi ci si diverta di più a cercare i lungolinea ad aggirare il paletto della rete piuttosto che il cross sicuro e profondo, non ci sono dubbi... Wink


quoto b52 al 100%!!!!

stiamo parlando di QUARTA ovvero della categoria più bassa del tennis;poco importa se nell'ambito di quarta si nasconde il nuovo nadal, oppure se la quarta accoglie un ex B, caduto in disgrazia.

parliamo sempre e comunque di QUARTA.

la vera differenza in una partita tra due QUARTA non la fanno i vincenti ma la percentuale di errori. se uno commette meno errori dell'avversario vince anche se non è in grado di produrre un vincente e non ditemi che non è vero.

conosco dei QUARTA (del 4.1 non dei 4.5!!) che non hanno un vincente ma sono in grado di tenere anche 30 scambi con palla profonda piazzata proprio dalla parte opposta a quella in cui l'avversario si trova.vincono eccome e mentre i palati fini (i cd sarei un 3.2 se solo ne avessi voglia.......) si sperticano in critiche e sbuffano schifati, io ammiro questi stoici maestri di palleggio, perchè non è facile mentalmente e fisicamente tenere uno scambio di media intensità per tanto tempo.in QUARTA secondo me rappresentano un raro esempio di applicazione, abnegazione e atletismo e chi li snobba e li critica probabilmente cova sotto le ceneri una grande invidia. non miglioreranno mai la loro classifica?poco importa: hanno espresso il loro migliore tennis così ed è probabile che loro si diveratno a fare interminabili scambi, a metterla sulle gamebe e sulla resistenza fisica (magari provengono dal podismo dall'atletica e sanno che le gambe costituiscono il loro unico alleato)

è così in tutti gli sport, anche nel calcio (parlo di serie A) ci sono -che so - mediani, o ali totalmente sprovvsite di tecnica ma dotate di gran corsa e di spirito di sacrificio.vogliamo criticarle?

che poi un tipo di gioco quale quello della mera regolarità "inibisca" il miglioramento è nuovamente falso.

a volte la regolarità e' L'UNICA STRADA. nei pochi tornei di QUARTA che ho fatto mi sono trovata costretta a volte a dover giocare solo di regolarità perchè giostrare certi straccetti bagnati era per me IMPOSSIBILE.mi è anche capitato di spuntarla e vi garantisco che certe vittorie strappate con la tigna, l'atletismo, le gambe e ...i REMI .....mi hanno dato soddisfazione tanto quanto vincere con dei vincenti.non sono uscita dal campo con l'idea di aver rubato la partita, bensì con la convinzione di essere stata - una volta tanto - più accorta della mia avversaria.

to be continued...forse.............

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alain proust ha scritto:
riguardo al ragionamento di panacef sulla pateticità degli ultraquarantenni che si prendono sul serio, da giovane quarantenne dissento con fermezza. prendere sul serio l'allenamento è un modo di giocare e di divertirsi e di trarre soddisfazioni dallo sport. si può giocare a fare il tennista professionista, allenandosi con durezza e costanza più volte a settimana, così come si può decidere legittimamente di giocare a tennis solo un'oretta ogni tanto, giusto per fare una sgambatina senza pretese. questo senza rifuggire in ogni caso dai cazzeggi da bar, dagli sfottò, dall'autoironia, dal non prendersi troppo sul serio (ma questo per me vale nella vita in generale).


quoto quoto quoto e straquoto

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Marti hai ragione... ps) anche sulla foto come vedi ho messo un avatar più decente:)

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sono completamente d'accordo a metà con il saggio Sonny, come disse un mitico presidente di una squadra di calcio Il variegato mondo dei quarta categoria - Pagina 2 97171

è il solito discorso fatto centinaia di volte nel forum , meglio vincere o divertirsi ? la sfumatura è che ci si diverte di più a vincere che a perdere e chi dice il contrario è un bugiardone di prima:) , non di quarta !

detto questo, quindi quoto Sonny al 100% , ma rimane che ognuno ha il proprio dna tennistico/umano che lo porta a giocare come è nella vita .

mi spiego meglio , se uno nella vita di tutti i giorni è un posapiano, tranquillo che conduce una vita regolare, difficilimante prende dei rischi e preferisce le pantofole ( lo so esagero solo per stressare il concetto Il variegato mondo dei quarta categoria - Pagina 2 97171 ) sarà difficile che nel campo da tennis diventi improvvisamente hulk raonic sparapalle e che tira vincenti rischiando l'inverosimile e naturalemente vale l'esatto contrario .

ne consegue a mio avviso che sopratutto tra i tennisti over 40 ,a parità di bagaglio tecnico e fisico, è la propria natura che ci porta da giocare in un certo modo , certamente poi una saggia disciplina può consentire di smussare gli angoli , ma non molto di più .

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memento ha scritto:
motombo ha scritto:


ora nel tennis nn esiste solo il pallettaro da fondo ma c'e' anche chi ti spara una botta da fondo e ti prende la rete anche sulla terra quindi quello che vi consiglio personalmente che differisce da quello che dice sonny e' che se di la' c'e' chi ti rimanda la palla e sapete che nn e' il vostro stile giocare punti lunghissimi accellerate e e prendetevi il punto.....

io sono uno di quelli che stare 2 ore a fare un punto mi stressa quindi alla prima occasione utile provo o il vincente o cmq tiro una palla che mi fa' entrare 2-3 metri nel campo per chiudere in seguito..........

il discorso di sonny fila per il suo stile oppure per un ipotetico giocatore fondista(nn parlo di corsa ma di chi gioca prevalentemente da fondo)...pero' per chi il colpo risolutore c'e' l'ha in canna(cosi si dice a roma per dire di un colpo vincente) lo tiri appena si puo' ma senza esaperare il rischio........

io ho visto dei 2° categoria e anche alcuni di terza alla prima palla lenta ti sparano un chiodo in fronte.....

quindi chiudo dicendo...provate i colpi che se volete salire di livello un colpo a mandarla di la' nn vi servira' ma ogni tanto serve pure la frusta sulla racchetta.....


Credo che Sonny si riferisse al gioco "buttala di là una volta in più dell'altro e la partita la vinci" a quelli che sono i quarta "bassi", cioè spesso giocatori che non hanno un pieno controllo del palleggio, figuriamoci del vincente.

Un quarta basso, anche se gli accorci la palla in mezzo al campo la chiuderà 2-3 volte su 10. E un quarta basso il colpo risolutore non lo ha.

Un ragionamento come il tuo si può fare se riferito a 4.1 4.2 forti. Loro sono capaci di chiuderti il punto più volte se tu a tua volta non offri delle palle abbastanza complesse o pesanti da tenerli dietro.

I 2 categoria le pallate le tirano a prescindere, ma quello è un altro sport..purtroppo per noi Il variegato mondo dei quarta categoria - Pagina 2 939115


bhe' io parlo per crescere tennisticamente nn ci si puo' limitare ad aspettare lo sbaglio dell'avverrsario....quindi bisogna avere nel bagaglio un gran numero di colpi....slice palle corte top back ecc.....per essere solido e nn si parla di rimandare la palla di la'.......quello che voglio dire e' che un conto e' tirare un top a 8 km orari e un conto e' tirarlo al doppio al triplo e magari con l'intenzione di aprire il campo e PREPARARSI un punto...perche' il punto va PREPARATO ci sono colpi di approccio alla chiusura e colpi di chiusera..........

io nn voglio fare il pro pero' ti posso dire che giocando con i 4.1 i 4.2 e i 3.5 io come loro con la palla in mezzo al campo 8 su 10 il punto lo porto a casa....perche' la palla in mezzo al campo non equivale a dire di tirare sempre una clavata ma ti da' la possibilita' di mascherare numerosi colpi finta di una preparazione top invece fai una palla corta e via dicendo.........dico solo che nn sempre ci si puo' limitare..

un altro aspetto e' lo stato mentale se voi entrate in campo con l'intenzione di remare e poi di la' c'e' che ti tira dei colpi alla madama butterfly che deforma la palla e nn fai un punto entri in situazione di depressione tennistica nel match.....mentre se comicinci aggressivo e vedi che i colpi escono bene dalla racchetta la madama se la deve vedere con il roger............e poi sognare di essere il piu' forte di tutti nessuno ce lo puo' levare......e quando tiri un drittone anomalo cambiando impugnatura passando da una western ad una eastern con lo sbuffetto di terra che si alza nn ha prezzo e dentro di te ti senti un giocatore da atp.......almeno lo pensi in quel momento

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OK OK tanto si sa che ci si divide sempre fra agonisti e allegroni che vanno in campo con il sorriso sulle labbra. Non volevo essere affatto sprezzante, ma come in tutte le cose credo ci sia un giusto punto di equilibrio da ricercare, e sinceramente ma disturba un po' il messaggio che si fa passare sottotraccia in questi casi "dici di giocare per divertirti perchè non sai vincere". Credo invece che si tratti di filosofie diverse, come il calcio schampagne ed il cataenaccio all'italiana, Zeman e Trappattoni. Non vi è dubbio che il secondo ha vinto più del primo... e con questo? lultimo Alì che prendeva botte per 14 round e vinceva su un avversario stremato dal continuo attaccare.
E in ogni caso terrei su 2 livelli separati chi con il tennis ci deve campare da chi lo fa come hobby. Vincere piace a tutti, la solidità è un valore assoluto in campo, ma se non puoi avere tutto puoi sempre scelgiere a cosa dare la priorità.
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