Budapest - Ungheria Day 4
Sara vince il derby e vola in semifinale
QFs Day
E. Vesnina (Rus) d. P. Martic (Cro) 63 – 62
M. Erakovic (Nzl) d. B. Zahlavova S. (Cze) 62 – 16 – 64
S. Errani (Ita) d.
A. Brianti (Ita) 64 - 60
A. Tatishvili (Geo) d. A. Wozniak (Can) 57 – 76(74) - 64
Semifinale e vittoria consecutiva numero 13 sulla terra rossa per Sara Errani, che a Budapest vince il derby italiano contro Alberta Brianti in due set.
Nonostante delle vistose fasciature su tutta la gamba sinistra e le oltre sei ore di gioco complessive macinate in due giorni, è la Brianti in realtà a macinare gioco all'inizio del match. A mandare fuori giri la Errani sono soprattutto i rovesci in slice della sua avversaria, che percorrono velocissimi il campo trovando angoli impossibili da coprire. La Errani del resto continua a non incidere con il servizio (a fine primo set è appena sopra il 50% di punti ottenuti sulle prime) e sbaglia quasi tutte le facili conclusioni che le si presentano durante gli scambi per chiudere il punto
Sara è così costretta a chiamare il coach quando la Brianti, dimostrando un'invidiabile lucidità nella costruzione del gioco, conquista il break e va avanti 3-1. Tuttavia, arriva già verso la secondo metà del set il calo "annunciato" di Alberta, che inizia a non trovare più il campo e a commettere diversi errori. Pur lottando punto a punto (7 game su 10 finiscono ai vantaggi, con un totale di 17 palle break ottenute dalle due giocatrici), alla fine è la Errani a prevalere, grazie anche a due doppi falli e un errore gratuito commesso dalla Brianti nel decimo e decisivo game, specchio dell'evidente cedimento della giocatrice.
Nel secondo set, la Errani comprende il momento difficile della sua avversaria e spinge sull'acceleratore. La Brianti appare ora anche meno dinamica nei movimenti e cede facilmente punti e game. A Sara, che infilza in questa fase di gioco vincenti su vincenti, bastano 20 minuti per avere la meglio sull'avversaria, migliorando rispetto al primo set praticamente in ogni fondamentale di gioco.
TWI (n.d.r.)