Da settembre ormai frequento un corso tennis e, presa dimestichezza con i vari colpi mi sono cominciato a porre degli interrogativi, sia per la piega che stanno prendendo i corsi sia per gli interventi che leggo sul forum e su internet. Come già accennato stanno infatti sorgendo problemi che sento "gravare" più o meno da un mese a questa parte: le persone iscritte al corso aumentano e spesso sono di un livello decisamente inferiore al mio (che sia chiaro è infimo, ma almeno so le regole ) e che sembrano prendere in generale gli insegnamenti con diffidenza e poco interesse. In campo sempre più spesso siamo in più di 5 e l'insegnante sembra curarsi più dei nuovi che non hanno la minima base e ci manda a palleggiare nel campo vicino. Diminuisce quindi considerevolmente il numero di cesti e attenzione che ci rivolge. Inoltre non ha fatto accenni a rotazioni (vedi colpi in top ormai essenziali nel gioco) ; pensavo li avrebbe introdotti gradualmente ma da quanto ho sentito dire da un amica che ha cambiato l'insegnamento si limita alle basi. Per questi motivi sono ormai quasi sicuro di cambiare se non circolo almeno tipo di corso (sono comunque disposto ad andare a qualche altro posto vicino, se avete consigli per Roma diteli pure ). Scusate per la lunga premessa ma ora giungo al sodo: come andrebbe impostata la lezione ideale e come riconoscere un buon maestro? Che io sappia il giusto è un maestro e tre persone (stesso livello) su un campo. E' inoltre giusto che il maestro sin da subito si curi dello spiegarmi bene impugnature differenti, rotazioni ecc.? (che per ora ho appreso più da internet ). Avendo iniziato inoltre quest'anno gli insegnamenti ricevuti anche se "basilari" hanno comunque dato il loro frutto e mi sto chiedendo se sia il caso di iniziare un corso "agonistico" (mi piacerebbe fare tornei e apprendere il più possibile) magari anche con più di due volte settimanali.
Mi affido a voi, spero abbiate il tempo per leggere tutto il post
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