Multifilo da incordare a tensioni medio-basse (23-22)

Di solito i multifili hanno come peculiarità l'elasticità, motivo per cui si consigliano tensioni medio-alte.
Se io chiedessi, invece, un multifilo, che rende al meglio se incordato a 23-22 o 22/21 ..?
Consigli in merito ?

Ashaway Dynamite, va incordato a 10-20% in meno dei normali multifili, ha un'ottima tenuta della tensione.

Nostradamis ha scritto:

Ashaway Dynamite, va incordato a 10-20% in meno dei normali multifili, ha un'ottima tenuta della tensione.

Grazie ! Non conoscevo 'ste corde.

Altre opzioni per la mia ricerca:
X-One Biphase
Rip Control 1.20
Pacific PMX

Altri consigli ?

1)no 2)si 3)no

Parlando di multifili "non" corazzati/rinforzati (quale è il RIP), il migliore a basse tensioni è -di gran lunga- il suddetto Dynamite; tra i più facilmente reperibili, l'XR1 di TF.

Eiffel59 ha scritto:

1)no 2)si 3)no

Parlando di multifili "non" corazzati/rinforzati (quale è il RIP), il migliore a basse tensioni è -di gran lunga- il suddetto Dynamite; tra i più facilmente reperibili, l'XR1 di TF.

Grazie Mi piace il termine: multifili "non" corazzati/rinforzati

Rip Control 1.20 è più potente dell'1.30 ?

Ma Ashaway Dynamite WB sono quelle di cui parlate ?

infinitejest ha scritto:

Ma Ashaway Dynamite WB sono quelle di cui parlate ?

si, ma non solo, cerco dei multifilo da poter montare a basse tensioni.

Nostradamis ha scritto:

Ashaway Dynamite, va incordato a 10-20% in meno dei normali multifili, ha un'ottima tenuta della tensione.

L'ho usato prima di passare alle Starburn Spiral.
Preso direttamente negli States un paio di anni fa.
Incordato SEMPRE sulle mie Yonex RDS 001 MP a tensione 21/20.
Tempo di rottura circa 45 minuti.  
Le corde si spostavano tantissimo tanto da fare dei "buchi" di 4 cm in mezzo al piatto corde.
Prezzo 80 euro per una matassa da 110 metri...
Se non avessi fatto l'incordatore sarei stato già in banca rotta.
Ne ho ancora mezza matassa da 200 metri.
Ah, dimenticavo, io usavo il gauge da 18 ehhehe!  

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mentre la 1,30???

Quindi qual'è il multi che resta più reattivo a tensioni basse 21/20, 20/19...???

E invece io chiedo ( e scusate l'Ot ma cosí l'argomento si completa ) , quali sono i migliori multifili a tensioni medio alte ? Diciamo dai 25 ai 28 kg ?

Marcotop65 ha scritto:

E invece io chiedo ( e scusate l'Ot ma cosí l'argomento si completa ) , quali sono i migliori multifili a tensioni medio alte ? Diciamo dai 25 ai 28 kg ?

Ridefinisco la domanda : quali sono i multi che conservano la loro caratteristica nel range di tensione 25-28 kg ?     

Non mi stancherò mai di ripeterlo anche e dovrebbe essere chiaro da tempo..le prestazioni dinamiche di una corda non sono uniformi variando i parametri di swing del giocatore e flex/stabilità torsionale del telaio...la stessa corda alla medesima tensione non ha lo stesso comportamento passando da telai 95" e flex 57 a telai 105"/70, e questo già mantenendo lo stesso giocatore, immaginiamoci passando da un giocatore che esegue uno swing completo e rapido ad uno lento e compatto. L'unica corda che realmente soddisfa il 90% dei desiderata è il budello per la sua capacità di adattarsi (ed in minor misura qualsiasi corda che ne mimi le caratteristiche, come la Gamma Professional o la nuova Premier Touch di Prince).

Altrimenti, genericamente, le risposte sono rispettivamente "quelli con la gamma di tensioni più bassa" e "più alta"; per intenderci...solo un demente tenderebbe il Wilson Shock Shield oltre i 27 kg od all'opposto una Laserfibre Supernatural Prostock a 18.... 

Eiffel59 ha scritto:

Non mi stancherò mai di ripeterlo anche e dovrebbe essere chiaro da tempo..le prestazioni dinamiche di una corda non sono uniformi variando i parametri di swing del giocatore e flex/stabilità torsionale del telaio...la stessa corda alla medesima tensione non ha lo stesso comportamento passando da telai 95" e flex 57 a telai 105"/70, e questo già mantenendo lo stesso giocatore, immaginiamoci passando da un giocatore che esegue uno swing completo e rapido ad uno lento e compatto. L'unica corda che realmente soddisfa il 90% dei desiderata è il budello per la sua capacità di adattarsi (ed in minor misura qualsiasi corda che ne mimi le caratteristiche, come la Gamma Professional o la nuova Premier Touch di Prince).

Altrimenti, genericamente, le risposte sono rispettivamente "quelli con la gamma di tensioni più bassa" e "più alta"; per intenderci...solo un demente tenderebbe il Wilson Shock Shield oltre i 27 kg od all'opposto una Laserfibre Supernatural Prostock a 18.... 

Quindi il budello può andare anche a 21/20 senza perdere caratteristiche dinamiche, giusto? E va bene per potenza, ma spin&budello come va come binomio?

Eiffel59 ha scritto:

Non mi stancherò mai di ripeterlo anche e dovrebbe essere chiaro da tempo..le prestazioni dinamiche di una corda non sono uniformi variando i parametri di swing del giocatore e flex/stabilità torsionale del telaio...la stessa corda alla medesima tensione non ha lo stesso comportamento passando da telai 95" e flex 57 a telai 105"/70, e questo già mantenendo lo stesso giocatore, immaginiamoci passando da un giocatore che esegue uno swing completo e rapido ad uno lento e compatto. L'unica corda che realmente soddisfa il 90% dei desiderata è il budello per la sua capacità di adattarsi (ed in minor misura qualsiasi corda che ne mimi le caratteristiche, come la Gamma Professional o la nuova Premier Touch di Prince).

Altrimenti, genericamente, le risposte sono rispettivamente "quelli con la gamma di tensioni più bassa" e "più alta"; per intenderci...solo un demente tenderebbe il Wilson Shock Shield oltre i 27 kg od all'opposto una Laserfibre Supernatural Prostock a 18.... 

Pardon , messieur  !  
Rifacendo la stessa domanda e cercando un ventaglio di multifili per racchette tipo Ki 15 260, Head Radical S Graphene, Head Prestige Graphene PWR, con gioco piatto e poco spin, ma a tensioni alte, da 25 a 28 kg ?

Un lieve distinguo va comunque fatto, trattandosi di telai che, nel caso del Prestige sono più orientati verso la mera potenza, per la PK un giusto mix ma comunque ancora "power-oriented", mentre la Rad S è di suo meno indicata a swing stretti richiedendo comunque un ninimo di spinta fisica.

Per i primi due, e nel calibro più sottile al limite anche per la Radical, scelte "universali" potrebbero essere il nuovo Premier Control 15L di Prince, il nostro nuovo TechnoAce 1.35, la Wilson NXT OS e, trovandolo, il Klip Excellerator 15L.

Sulla Radical che ha rigidità e dinamiche ben diverse si può -anzi è meglio- orientarsi sui "grandi classici" di TF (con NRG2 1.32, TGV 1.35 ed XR1 1.35 nell'ordine), e Babolat (con Ripost 1.30 ed Addiction 1.35 prima di XCel dello stesso calibro).

Attenzione, però..questo solo parlando di mantenimento delle caratteristiche nel tempo; alcune di queste corde possono soffrire di rotture improvvise su decentraggi violenti (come la Ripost, la Excellerator oppure la nostra TaNX 1.35), altre hanno una durata meccanica che viene ad essere accorciata dall'uso intenso (XCel piuttosto che X-One).

Mi sono imbattuto in questo articolo... vorrei che lo commentasse...
Buon Lettura

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Harry Hopman, nel suo meraviglioso libro “Lobbing into the sun” (letteralmente “alzare pallonetti controsole”), afferma che se le racchette fossere fabbricate tutte con la stessa tensione di corde, il tennis sarebbe un gioco piu` semplice, ma meno eccitante. Sarebbe piu` facile da affrontare per il principiante, ma meno sofisticato. Aggiunge inoltre che il fatto che le corde possano essere piu` o meno tese a seconda della forza del giocatore – o al fine di nascondere alcune sue debolezze – da` al giocatore esperto un ulteriore vantaggio sul novizio.
Fermamente convinto del vantaggio che una tensione di corde ottimale avrebbe potuto darmi sul campo, passai buona parte delle mie giornate di allenamento sperimentando sulle mie cordature le tensioni e le soluzioni piu` disparate. Essendo per di piu` uno dei fortunati possessori di una macchina incordatrice, arrivavo al punto di entrare in campo con un numero imprecisato di racchette, incordate alle tensioni piu` svariate e di passare ore ed ore in allenamento provando i benefici che una corda tesa in un modo mi dava rispetto ad un altra. Negli anni divenni cosi` bravo da riuscire a riconoscere la tensione di una cordatura con precisione sbalorditiva, semplicemente pizzicando le corde o battendo il piatto corde contro il palmo della mano, ma i due risultati piu` evidenti del mio dissennato comportamento furono in definitiva: una gran confusione ed un dolorosissimo quanto insopportabile attacco di tennis elbow!
La mia inutile ricerca del Sacro Graal tennistico mi aveva condotto alla conclusione che LA TENSIONE ottimale non esiste, in quanto la scelta del tiraggio dipende da numerose variabili, purtroppo non matematiche.
Il vecchio Hop era solito raccontare che i forti picchiatori, in grado comunque di dare buona precisione ai proprio colpi, si affidano di solito a tensioni alte (tra i 25 ed i 30 Kg), mentre i giocatori che si affidano al tocco, piu` che alla potenza, ricercano tensioni piu` basse (23 Kg o meno); ma era anche solito concludere che la tensione delle corde non potra` mai trasformare una schiappa in un campione, e la domanda che un medio giocatore deve porsi non e` “quale e` la tensione migliore?”, ma “quale e` la tensione migliore PER ME?”.
Hopman ha allenato un numero inimmaginabile di campioni, alcuni dei quali hanno adottato per tutta la carriera la stessa tensione per la propria cordatura: John Bromwich, ad esempio, uno dei piu` famosi doppisti australiani di tutti i tempi, non ha mai variato la tensione delle sue corde, qualsiasi fossero le condizioni di gioco, la superficie del campo, la condizione di forma del momento. Al contrario, Dennis Ralston, noto giocatore statunitense, per un certo periodo adotto` due racchette tese in modo diverso per i games di servizio e per quelli di risposta.
Come vedete, non esiste una formula magica per ottenere la tensione ideale: la soluzione migliore per ciascun giocatore si persegue solo con la ricerca, l’impegno e la sperimentazione durante le innumerevoli ore di allenamento passate sul campo a cercare di sfruttare al massimo i mezzi che abbiamo a disposizione: la tensione delle corde della nostra racchetta e` uno di questi.

Problema: Gioco con zus 310/31,5 ra 70 16x19 ho testato XNatural 1,30 23/22 e Xplode 1,30 23/22 ma con entrambe vado veramente lungo anche se non di molto e le voleè diventano lob, nonostante l'elevata stabilità torsionale delle racchette. Adesso la domanda è: 1) per mantenere la stessa corda devo alzare la tensione, ma di quanto? 2) oppure cambio corda Rip Control 1,20 (1,28 effettivo) o Intellitour 1,23 (1,30 effettivo) per mantenere la stessa tensione? Grazie

Ti consiglio di aumentare poco alla volta la tensione (Max 1kg) mantenendo la stessa corda e cambiarla solo se non trovi la quadra...

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] grazie

se puo' essere di aiuto ,io con le mie blade sono passato da un bel po' da un ibrido al full velocity 1.30,prima black e ora natural (presa la matassa) e mi ci trovo veramente bene...tese a 23/22 4 nodi,ottimo confort,fino a 20 ore ancora abbastanza costanti e praticamente nn si muovono...con le natural ho un feeling migliore

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] grazie. Una domanda dopo due ore senti fastidio polso/braccio o tutto ok?

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] provenendo dall'ibrido reverse velocity-revolve 22kg con cui mi trovavo abbastanza bn,decisi di provare il full velocity a 25/24 e mi trovavo bene.anche io cerco sempre di giocare col minimo della tensione e alla successiva feci 24/23 e dopo ancora 23/22 che e' il mio optimum...provate anche a 22/21 ma andavo troppo lungo col servizio...