Guga nella Hall of Fame
Gustavo Kuerten riceverà il riconoscimento il prossimo 14 luglio a Newport. “Non avrei mai pensato di ricevere un premio del genere.
E’ un onore”, ha commentato il brasiliano, ex n.1 del mondo e re per tre volte del Roland Garros.
E’ il momento di “Guga”. Gustavo Kuerten, brasiliano istrionico, generoso, talentuoso e amatissimo dal pubblico, entrerà nella Hall of Fame del tennis il prossimo 14 luglio.
Il 35enne di Florianopolis verrà premiato a Newport, insieme con il vincitore degli Us Open del 1975 Manuel Orantes, l’amministratore Mike Davies e il giocatore in carrozzina Randy Snow.
Entrato nel circuito “pro” nel 1995, il brasiliano è riuscito nella strepitosa impresa di conquistare il Roland Garros nel 1997, da n.66 del ranking, diventando il secondo giocatore con la classifica più bassa ad aver mai vinto un torneo dello Slam. Nella corsa verso il titolo sconfisse il ceko Slava Dosedel, lo svedese Jonas Bjorkman, l’austriaco Thomas Muster, l’ucraino Andrei Medvedev, il russo Yevgeny Kafelnikov, il belga Filip Dewulf e nel match-clou lo spagnolo Sergi Bruguera. Un legame, quello con il torneo parigino, che lo ha portato alla vittoria anche nel 2000 e nel 2001, quando batté in finale rispettivamente lo svedese Magnus Norman e lo spagnolo Alex Corretja.
Non solo Roland Garros, però. Kuerten ha messo in bacheca ben 20 titoli ottenuti in carriera: dopo lo Slam di Parigi del 2007 arrivarono i titoli di Maiorca e Stoccarda nel 1998, Roma e Montecarlo nel 1999, la Tennis Master Cup, Indianapolis, Amburgo, Roland Garros e Santiago nel 2000, Cincinnati, Stoccarda, Roland Garros, Montecarlo, Acapulco e Buenos Aires nel 2001, Costa Do Sauipe nel 2002, St.Petersburg e Auckland nel 2003 e Costa Do Sauipe nel 2004. La conquista della Master Cup del 2000 giocata a Lisbona -dove sconfisse Pete Sampras prima e Andre Agassi poi- gli permise di essere incoronato n.1 del mondo (il 4 dicembre), primo sudamericano a riuscire ad indossare la corona di re del tennis.
Il ritiro arrivò nel 2008, salutò il pubblico proprio al “suo” Roland Garros. Ora Guga sta lavorando per provare a portare in Brasile le Atp World Tour Finals. “Rio de Janeiro e San Paolo si sono già dimostrate molto interessate all’evento. Credo ci siano buone chance di portarlo in Brasile. Andrò a Miami per parlarne con il nuovo presidente dell’Atp (Brad Drewett, ndr)”. Kuerten ha anche in mente di giocare, sempre in Brasile, un match di esibizione con Roger Federer alla fine del 2012.
“Devo confessarlo –ha ammesso Kuerten in un’intervista a Tennis.com- quando iniziai a giocare a tennis non sapevo nemmeno cosa fosse la Hall of Fame. Ma ora so quanto sia importante e non avrei mai pensato di ricevere questo premio. E’ un grande onore. Vedere il video della mia carriera mi ha fatto ricordare tante cose, tanti momenti bellissimi, come la prima volta che sono entrato in un campo da tennis. Avevo sei anni. Vorrei fare ancora tanto per il tennis”.
“I momenti più belli? –ha continuato Guga- Se devo sceglierne due, uno è sicuramente la Masters Cup del 2000. Avevo circa il 5 per cento di possibilità di diventare n.1 del mondo quando ho iniziato quel torneo, e dopo aver perso la prima partita avevo anche accusato dei problemi alla schiena, non sapevo se sarei andato avanti. Invece sono riuscito a vincere tutte le partite su una superficie che non era la mia preferita. Sono riuscito a diventare n.1 del mondo e alla premiazione ho potuto parlare in portoghese (la Masters Cup si giocava a Lisbona, ndr): la cosa più bella che potesse accadermi in carriera. L’altro momento indimenticabile è la vittoria agli ottavi del Roland Garros nel 2001, quando disegnai un cuore sul campo dopo aver battuto Michael Russell. Non era la finale, ma è stato il giorno più felice della mia carriera. Il contatto con il pubblico quel giorno mi ha toccato molto. Disegnai il cuore per mostrare alla gente quanto apprezzavo il loro sostegno”.
T.it (n.d.r.)