Beh quello non lo so... posso solo immaginare che come come diceva Crisidelm un buon istrutture, soprattutto se ha a che fare con dei talenti naturali, per i movimenti in sè debba solo correggere le sbavature.
Inoltre nel tennis, come spesso accade negli sport singoli, gli allenatori sono scelti dagli atleti, quindi è logico che uno si scelga qualcuno con cui è in sintonia.
Finche le impostazioni tecniche tattiche proposte sono ritenute percorribili (anche se differenti da quelle che vengono naturali) l'atleta continua a lavorare con l'allenatore, quando i punti di vista divengono incompatibili si cambia allenatore.
Con la maturazione un atleta è poi in grado di "prendere" qualcosa da tutti gli allenatori che ha avuto.