Sai, Mario, che questo aggeggio mi ha fatto venire in mente una questione che non so se sia sciocca o no. E' da tanto che ci rimugino (facciamo 30 anni...) però non l'ho mai chiesta all'incordatore del tempo...perché già rompevo abbastanza per il resto...E quando si esagera si esagera hehehehehe!
Allora...le verticali, nel montaggio, essendo le prime, sono libere di estendersi liberamente. Le orizzontali, arrivando dopo, no. Ogni corda subisce almeno 16 punti di attrito.
Sarà alla stessa tensione in ogni punto della sua lunghezza?
Si se la tecnica di waving è giusta Se gli attriti sono ridotti...sì...ma se la corda è morbida e flessibile?
Conta sempre la tecnica di scorrimento E le corde non sono titanio!
Poi, più il tratto di corda è lungo e maggiore è la possibilità che si distenda dalla parte della trazione e sia più "compatta" dalla parte opposta
E' credibile che la tensione delle orizzontali sia alla tensione richiesta a zig-zag: corretta dalla parte alla quale è stata tirata e inferiore dalla parte opposta?
Non con un'elettronica con potenziometro.
Allora pensavo: se riduci gli attriti e "apri" il passaggio delle orizzontali, gli attriti vanno a zero e le corde sono tensionate costanti.
Ok, ma così facendo...stiri le verticali (lo hai detto anche tu).
Ha un senso quello che dico?
Of course Altro problema.
Se una corda hà più tensione di un'altra..., quella con più kg e meno elasticità è anche la corda meno "sporgente", visto che "solleva" la corda debole.
Per "sporgenza" intendo il rilievo formato dall'incrocio tra verticali e orizzontali.
Le sporgenze cambiano da centro e bordi, visto che l'elasticità della corda potrebbe compensare o accentuare il fenomeno?
Si, e ci sono -o ci sono stati- telai che esaltavano questo effetto con fori disassati (Prince, Dunlop e associate, Wilson...)Domanda, se ha un significato quello che dico, è un fenomeno sfruttato per ricercare effetti di risposte della palla sul piatto corde?
vedi sopra ...è una curiosità... non tirarmi il punteruolo...!