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(photo Federtennis)


La semifinale di Fed Cup tra Repubblica Ceca e Italia in programma il 21 e 22 aprile si giocherà alla Cez Arena di Ostrava.
Lo ha ufficializzato l’ITF: è la stessa sede che due settimane fa ha ospitato la sfida di primo turno del World Group della Coppa Davis tra la Repubblica Ceca e l’Italia vinta per 4-1 dai nostri avversari.

Sarà l’ottava sfida tra le due nazioni (contando anche quelle contro la Cecoslovacchia) e il bilancio è favorevole alle azzurre: 4-3.
L’Italia si è però aggiudicata le quattro sfide più recenti, l’ultima delle quali valeva un posto per la finale, nel 2010, e si è giocata al Foro Italico. In quell’occasione Francesca Schiavone, Flavia Pennetta, Roberta Vinci e Sara Errani si imposero per 5-0.
Si affronteranno, quindi, le ultime due squadre a sollevare al cielo la Fed Cup. Le ceche, rispetto all’ultimo confronto diretto, potranno però contare su una Petra Kvitova ormai esplosa ai massimi livelli (è campionessa in carica di Wimbledon), e su una superficie (si giocherà sul veloce indoor) assai più adatta alle caratteristiche della n.2 del mondo. L’ultima giocatrice a sconfiggere la Kvitova in Fed Cup è stata la nostra Flavia Pennetta proprio nell’ultimo confronto diretto tra Italia e Rep. Ceca.
Federtennis (n.d.r.)

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Ufficializzate le Sedi


Le federazioni nazionali hanno sciolto in questi giorni la riserva sulle sedi prescelte per i match di semifinale del World Group in programma nel week-end 21/22 aprile.


Repubblica Ceca-Italia



Sede: Cez Arena, Ostrava
Superficie: cemento, indoor

Dopo il match di Davis tra le rappresentative maschili svoltosi a febbraio, la federazione ceca ha deciso di scegliere la stessa sede, cioé la Cez Arena di Ostrava, per il match di semifinale di Federation Cup.
E' la quarta semifinale consecutiva per entrambi i team, i precedenti (considerando anche quelli con la Cecoslovacchia) sono a favore delle azzurre che conducono 4-3. Piccola curiosità, l'Italia dopo aver perso i primi 3 ha vinto i 4 successivi disputatisi dal 1988 in poi.
L'ultimo match si disputò nel 2010 a Roma, al Foro Italico, quando le nostre Schiavone e Pennetta travolsero le ancora acerbe Kvitova, Hradecka e Safarova 5-0. Quella sarebbe stata per le nostre tenniste un'annata fantastica, culminata con la vittoria al Roland Garros di Francesca che nel secondo singolare della prima giornata annichilì la Safarova (6-0 6-2) con una prestazione esaltante che fece intuire le sue enormi potenzialità ed il suo incredibile stato di forma di quel periodo.
Oggi abbiamo l'impressione che la situazione si sia capovolta, le tenniste ceche paiono in rampa di lancio, le nostre (tranne la Errani) sembrano invece un po' a corto di fiato, ma questo è un altro discorso che affronteremo nell'immediata vigilia del match.
Le ceche sono campionesse in carica e tornano a giocare in casa dopo il match di primo turno del 2010 contro la Germania.
Le condizioni indoor dovrebbero essere più che gradite alla numero 1 ceca, Petra Kvitova, che al momento ha una striscia aperta di 22 vittorie consecutive per l'appunto in incontri giocati al chiuso.
Da segnalare sull'altra sponda che con la vittoria decisiva nel doppio contro l'Ucraina nel primo turno, in coppia con Flavia Pennetta, Roberta Vinci ha stabilito il nuovo record della specialità in Fed con 17 vittorie e nessuna sconfitta, anche se ad onor del vero quello vinto a Biella è stato il primo doppio giocato con il risultato ancora in bilico dal 2007.



Russia-Serbia

Sede: Sports Palace Megasport, Mosca
Superficie: terra rossa, indoor

Sul fatto che la semifinale di Fed si giocasse a Mosca non v'era alcun dubbio. Il quesito era semmai quale delle tante fantastiche strutture dedicate allo sport della capitale russa potesse essere scelta.
Stavolta è toccato allo Sports Palace Megasports, già teatro della semifinale dell'anno scorso tra Russia e Italia (vinto nettamente dalle padrone di casa 5-0).
La particolarità sta invece nella scelta della superficie, perché dopo ben 6 match casalinghi disputati sul veloce stavolta le padrone di casa hanno optato per la terra rossa (ultima volta nel 2008 in semifinale con gli Stati Uniti). Scelta probabilmente dettata dalla potenza delle due stelle serbe, Jankovic e Ivanovic, ma noi crediamo che in qualsiasi condizione e su qualsiasi superficie le russe sarebbero comunque state favorite.
Lo Sports Palace Megasports è stato completato nel 2006 e da allora ha ospitato numerosi eventi sportivi di un certo rilievo, tra cui il campionato del mondo di hockey nel 2007 e i campionati del mondo di figura di pattinaggio nel 2011.
Tra Serbia e Russia vi è un solo precedente post divisione della Jugoslavia e dell'ex Urss.
La sfida giocata nel 2010 a Belgrado fu vinta dalle russe grazie al doppio decisivo visto che la Jankovic vinse i suoi due singolari e la Ivanovic invece perse entrambi gli incontri.
Nel doppio le due tenniste serbe diedero prova di scarsa attitudine sia alla specialità (la Ivanovic addirittura dopo un punto andò a servire dalla parte sbagliata trovandosi la Jankovic a rete sul suo stesso lato , scoppiando poi a ridere) che al giocare assieme.
In totale, comprendendo anche i precedenti tra Jugoslavia e Urss, siamo 3-0 per le russe.
Le russe hanno vinto ben 4 titoli dal 2004 in poi, ma sono a secco dal 2008 e l'anno scorso sono state sconfitte in finale dalla Repubblica Ceca.
La Serbia è invece per la prima volta in semifinale di Fed dopo la vittoria in Belgio del primo turno.
UBITennis (n.d.r.)

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Repubblica Ceca-Italia

le convocazioni



Repubblica Ceca

Petra Kvitova, Lucie Safarova, Andrea Hlavackova e Lucie Hradecka.



Italia

Francesca Schiavone, Flavia Pennetta, Roberta Vinci e Sara Errani

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Repubblica Ceca-Italia


Verso Ostrava con qualche dubbio

Fra una settimana Corrado Barazzutti tornerà a Ostrava, alla Cez Arena. Qui è iniziata e finita l’esperienza azzurra nel World Group 2011 di Coppa Davis. Qui si spera continui l’avventura delle azzurre di Fed Cup, alla ricerca della quinta finale dal 2006.

Il quartetto è il migliore possibile: Pennetta, Schiavone, Errani, Vinci.
Ma mai come in questo momento, arrivano indicazioni contrastanti.
A Barcellona, Sarita si è confermata la migliore azzurra in singolare del 2012.
In un torneo vinto da Roberta Vinci nel 2009 e 2011 e da Francesca Schiavone (sulla tarantina in finale) nel 2010, la bolognese è l’unica azzurra rimasta in corsa.
Possibile che una tra Flavia e Francesca vengano sacrificate nella prima giornata lasciando a Sara il compito di sfidare Petra Kvitova?
Errani in Australia ha già dimostrato di potersela giocare alla pari, anche sul piano del ritmo, con la numero 1 ceca, mentre Schiavone e Pennetta non sembrano in un gran momento di forma.

Francesca, che ha perso 5 partite su 6 dopo la Fed Cup a Biella, è uscita al primo turno contro Olga Govortsova, che aveva sconfitto in finale a Mosca 2009, suo primo grande trofeo. Ma il ricordo è sbiadito. Schiavone incappa in 8 doppi falli, in una serie interminabile di errori gratuiti. Nemmeno la pioggia, che sospende il gioco dopo il primo set, aiuta a rinfrescarle le idee. Molto, comunque, dipenderà dalla volontà di Francesca, che ha un enorme bisogno di ritrovare fiducia e risultati.

Si è fermata anche Flavia Pennetta, di nuovo contro un’avversaria fuori dalle prime 200 del mondo. A Miami si era fermata contro la rivelazione spagnola Muguruza Blanco (n.208), in Spagna cede 62 67 64 a Yuliya Beygelzimer (n.204). La brindisina è apparsa fragile, incapace di chiudere pur essendo stata avanti 4-1 nel secondo e 3-0 nel terzo.

Per cercare di migliorare sotto questo punto di vista, Francesca lavora con lo psicologo argentino che segue anche Gisela Dulko, sua grande amica e compagna di doppio fino agli Australian Open.
“Lo psicologo mi aiuta a essere organizzata dentro e fuori dal campo. Un esempio? Quando sbagli una palla a volte ti soffermi troppo su quell’errore: sbagliato. La psicologia aiuta a cancellare gli stress inutili. All’inizio ero diffidente, poi mi sono dovuta ricredere. Nel mio caso mi mette davanti alla realtà, mi aiuta a scendere dalla mia nuvola” ha dichiarato in un’intervista alla Stampa.

Dopo gli Australian Open, anche in vista delle Olimpiadi, Gisela Dulko ha iniziato a giocare, e con buoni risultati, con Paola Suarez, che ha vinto 8 Slam e un Master in coppia con Virginia Ruano Pascual.

Flavia Pennetta che, secondo quanto dichiarato al programma “G Day” su La7, potrebbe pensare di smettere tra un paio d’anni, è passata a giocare con Francesca Schiavone. “Siamo diverse, ma quando ci uniamo siamo una coppia molto forte” ha detto la brindisina. Dopo due eliminazioni al primo turno, è arrivata la finale di Barcellona.

Ma è praticamente impossibile togliere il posto alla “coppia amuleto” Errani-Vinci e non solo perché a Melbourne sono diventate la prima coppia italiana in finale in uno Slam. Robertina ancora imbattuta nei doppi di Fed Cup. A Biella, ha ottenuto il successo consecutivo numero 17, superando il primato che divideva con l'indonesiana Angelique Widjaja. Se si dovesse arrivare al doppio decisivo, è a loro che ci si affiderà.
UBITennis (n.d.r.)

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Mancano due giorni all’inizio delle semifinali di Fed Cup che vedranno la nostra nazionale impegnata nella difficile trasferta ad Ostrava contro la Repubblica Ceca e a Mosca,la Russia affrontare la Serbia. Sulla carta due sfide di alto livello con parecchie incognite nascoste.

Repubblica Ceca vs Italia

L’Italia sarà rappresentata dal suo Dream Team formato da Francesca Schiavone, Flavia Pennetta, Roberta Vinci e Sara Errani.
La Repubblica Ceca invece avrà nelle sue file la regina dei campi indoor Petra Kvitova, Lucie Saforova, Andrea Hlavackova e Lucie Hradecka.
Si giocherà su una superficie veloce e naturalmente le tenniste di casa hanno scelto l’indoor sia per le condizioni climatiche ma ancor di più per favorire la numero 3 del mondo e vincitrice di Wimbledon e Masters finale Kvitova.
Non sono state convocate Benesova e Strycova ottima coppia di doppio, ma non sono da meno Hlavackova e Hradecka, semifinaliste agli Australian Open ma battute dalle nostre Errani/Vinci.

Mentre è certo che le due singolariste ceche saranno le mancine Kvitova e Safarova, Barazzutti deciderà all’ultimo chi schierare. Alla Schiavone vista recentemente si lascerebbe preferire Sara Errani, fresca vincitrice del Wta su terra di Barcellona e capace di giocare per oltre un’ora un match alla pari contro la Kvitova a Melbourne. Anche la Pennetta non sta attraversando un periodo ottimo e allora potrebbe esserle favorita la Vinci che su questi campi veloci potrebbe dire la sua. Certo è che l’esperienza delle due capofila azzurre potrebbe essere determinante. Spesso proprio con la casacca azzurra si sono trasformate portandoci alla vittoria anche in momenti non proprio eccezionali per il loro tennis. Il doppio sarà ad appannaggio di Errani/Vinci. Domenica hanno vinto Barcellona in maniera perentoria proprio su Francesca e Flavia.
L’ultima volta che le due nazioni si sono affrontate nel 2010 sulla terra del Foro Italico, l’Italia riservò un 5-0 alle avversarie. Conta poco però. C’era la terra rossa un’acerba Kvitova e un team azzurro al 100%. La Kvitova ha proprio dichiarato che vuole prendersi una rivincita con i fiocchi e davanti al suo pubblico e portare per il secondo anno consecutivo la sua nazionale in finale per rivincere il titolo.
Sarà complicatissima ma non impossibile. Se è vero che le nostre due punte sono in condizioni tennistiche precarie, è anche vero che Kvitova non ha raccolto molto in questa stagione. La Safarova invece è appena giunta in finale a Charleston e vanta ottimi head to head con le nostre. Insomma non rimane che aspettare sabato e tifare per l’ennesima impresa del Dream Team!



Russia vs Serbia

La semifinale tra Russia e Serbia verrà giocata sulla terra indoor di Mosca e non e' chiaro quanto questa scelta possa favorire le russe.
Le convocate del capitano Shamil Tarpischev sono Maria Kirilenko, Anastasia Pavlyuchenkova, Svetlana Kuznetsova e Elena Vesnina.
Risponde la Serbia di Vranes con Ana Ivanovic, Jelena Jankovic , Bojana Jovanovski e Aleksandra Krunic.
La forma mostrata in questi primi mesi del 2012 dalle russe lascia molto a desiderare se si esclude la sola Kirilenko che però su terra non ha mai brillato più di tanto. Pavlyuchenkova e Kuznetsova stanno avendo una stagione a dir poco disastrosa specie la prima che ha raccolto la miseria di 3 vittorie ed 8 sconfitte ed è ritenuta la russa con maggiori potenzialità di vertice tra le più giovani.
E’ sicuramente solo un cattivo periodo e come è accaduto per altre giocatrici, potrebbe essere proprio la Fed Cup a farla sbloccare.
La Serbia conta sulle amiche-nemiche Ivanovic e Jankovic, amanti della terra rossa, superficie sulla quale hanno raccolto molte delle loro soddisfazioni più grandi (Parigi 2009 per Ana ad esempio). La Ivanovic sarà a Mosca senza il suo allenatore Sears che le da molta tranquillità e la sta facendo tornare a livelli buoni.
La forma della Jankovic invece è paragonabile a quella delle sue colleghe russe sopra citate. L’aver appena assunto un nuovo coach, Zeliko Krajan potrebbe darle maggiore sicurezza. La sfida dunque sarà davvero interessante e equilibrata ma le balcaniche si lasciano preferire.
TWI (n.d.r.)

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Repubblica Ceca vs Italia


Repubblica Ceca
La Repubblica Ceca è una nazione relativamente giovane, essendo nata contestualmente alla Slovacchia il 1° gennaio 1993 dalla pacifica scissione dell’ex Cecoslovacchia. Sotto questa bandiera sono arrivati cinque trionfi (1975, 1983, 1984, 1985, 1988), ai quali va aggiunto il successo del 2011 che fa delle ceche le campionesse in carica. Al 1963 risale la loro prima partecipazione in Fed Cup, di cui si contano 35 anni in World Group. Attualmente la Repubblica Ceca si trova al secondo posto nel ranking di Fed Cup, speciale classifica che tiene conto dei risultati ottenuti dalle varie nazionali negli ultimi quattro anni.

Italia
E’ la nuova forza degli ultimi anni, ma ha anche alle spalle un’ottima tradizione. L’Italia rientra infatti nel ristretto cerchio delle quattro nazioni sempre presenti nelle 50 edizioni di Fed Cup: in 44 occasioni ha fatto parte del World Group. Le maggiori soddisfazioni sono però arrivate nel nuovo millennio, dato che negli ultimi sei anni sono arrivati tre titoli (2006, 2009, 2010) e una finale (2007). Curiosità: nel 2006 l’Italia è diventata la prima nazione capace di vincere la Fed Cup senza aver mai giocato in casa. Le azzurre occupano il primo posto nel ranking di Fed Cup.

i precedenti

Repubblica Ceca-Italia 3-4
Le due nazionali si sono affrontate sette volte nella competizione. Le ceche hanno vinto i primi tre precedenti, le italiane gli ultimi quattro.

1981 Cecoslovacchia-Italia 3-0 (Tamagawa, terra)
1983 Cecoslovacchia-Italia 3-1 (Zurigo, terra)
1993 Repubblica Ceca-Italia 2-1 (Francoforte, terra)
1998 Italia-Repubblica Ceca 4-1 (Praga, terra)
2004 Italia-Repubblica Ceca 3-1 (Lecce, terra)
2005 Italia-Repubblica Ceca 3-2 (Liberec, carpet)
2010 Italia-Repubblica Ceca 5-0 (Roma, terra)

il cammino

Repubblica Ceca
Le nostre avversarie sono arrivate in semifinale grazie al roboante successo ottenuto a febbraio sul cemento di Stoccarda, dove hanno steso la Germania con un perentorio 4-1. Dopo l’inattesa vittoria ottenuta dalla Benesova contro la Lisicki nel match inaugurale, ci ha pensato la Kvitova a chiudere i giochi battendo prima la Goerges e poi la stessa Sabine (rimontando un set di svantaggio ad entrambe). A risultato acquisito, è arrivato il punto della bandiera per le tedesche grazie al successo della Kerber sulla Hradecka; infine, nel doppio, Benesova e Zahlavova Strycova hanno piegato Goerges e Groenefeld.

Italia
Ben più problematica la qualificazione delle azzurre, che hanno rischiato di soccombere in un match che le vedeva nettamente favorite alla vigilia contro la modesta Ucraina, piegata con uno striminzito 3-2. Sembrava tutto in discesa dopo il comodo esordio della Errani contro Kateryna Bondarenko; poi, però, un’irriconoscibile Schiavone ha racimolato tre games contro la Tsurenko. Il giorno seguente si sono invertiti i fattori: la Leonessa ha recuperato un match quasi perso contro la numero uno avversaria; successivamente, Sara è stata costretta al forfait per un problema al ginocchio destro mentre era sotto di un set contro la rivelazione Tsurenko. E’ stato così necessario ricorrere al doppio, dove Pennetta e Vinci si sono imposte alla distanza contro Savchuk e Tsurenko.

le giocatrici


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Inutile dire che gran parte del loro destino (e del nostro, ahinoi) dipenda dalla mancina di Bilovec, la cui imprevedibilità rende vano ogni pronostico. Petra ha vissuto sin qui una stagione deludente: zero titoli, tanti problemi (infiammazione al tendine d’Achille, virus influenzale) e niente trono mondiale, traguardo che alla fine del 2011 sembrava imminente. La sua condizione psico-fisica non è ottimale: tuttavia, anche una Kvitova al 70% potrebbe spazzare via le nostre. Un altro problema è la crescita della Safarova, tennista tanto talentuosa quanto discontinua. A Charleston sembra essere rinata e, così stando le cose, diventa un’avversaria insidiosissima. Ben assortito anche il doppio: la quadrumane Hradecka e l’esordiente Hlavackova sono rispettivamente n.10 e n.8 nel double ranking.



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Le ultime performances di Francesca e Flavia, da tempo primattrici del tennis rosa, non autorizzano a dormire sonni tranquilli. La milanese ha vinto un solo match negli ultimi due mesi ed è reduce dal flop di Barcellona, dove è uscita al primo turno per mano della Govortsova. Meno disastroso l’anno della pugliese, che ha raccolto due finali quest’anno; tuttavia, negli ultimi tre tornei non ha mai superato il secondo turno e la settimana scorsa ha perso dalla Beygelzimer (n.169 Wta). La nostra carta migliore è “Sarita”, fresca di titolo proprio a Barcellona. Il salto di qualità dello scricciolo romagnolo è sotto gli occhi di tutti, compresi quelli di un Barazzutti che sta seriamente pensando ad una sua promozione a singolarista al posto di una delle due appannate connazionali. La Errani è un valore aggiunto anche in doppio, dove assieme alla Vinci costituisce una coppia di sicuro affidamento. Nel 2012 le due ragazze hanno vinto tre titoli (Monterrey, Acapulco, Barcellona) e perso due finali (Australian Open, Miami): numeri da campionesse.

la superficie

Veloce indoor
L’ottava sfida tra Repubblica Ceca e Italia si giocherà alla Cez Arena di Ostrava, capoluogo della Moravia-Slesia nonché terza città ceca per ordine di grandezza dopo Praga e Brno. Si giocherà al coperto sul Novacrylic Ultracushion System, superficie rapida che esalta le doti della Kvitova, imbattuta sui campi indoor da 27 partite. Ecco perché, a prescindere dal suo precario stato di forma, battere Petra su questo campo equivarrebbe ad un’impresa. Schiavone e Pennetta sono giocatrici versatili, ma la loro condizione attuale le rende poco affidabili. Definire la Errani una terraiola è scorretto poiché i quarti a Melbourne parlano da soli; è però innegabile che la romagnola avrebbe reso di più sul rosso. La Cez Arena potrebbe esaltare il tennis d’attacco della Vinci, ma le chances di vedere la tarantina in singolare non sono molte.
T.it (n.d.r.)

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order of play

Repubblica Ceca vs Italia


sabato 21 aprile

Safarova vs Schiavone
Errani vs Kvitova a seguire


domenica 22 aprile

Schiavone vs Kvitova
Errani vs Safarova a seguire

Eventuale doppio
Hlavackova/Hradecka v Errani/Vinci



Russia vs Serbia


sabato 21 aprile

A. Pavlyuchenkova (RUS) vs. J. Jankovic (SRB)
S. Kuzentsova (RIS) vs. A. Ivanovic (SRB)

domenica 22 aprile

A. Pavlyuchenkova (RUS) vs. A. Ivanovic (SRB)
S. Kuznetsova (RUS) vs. J. Jankovic (SRB)


Eventuale doppio

Kirilenko/Vesnina (RUS) vs. Jovanovski/Krunic (SRB)

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Day 1


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L. Safarova d. F. Schiavone 76 (73) - 61


P. Kvitova d. S. Errani 64 - 63


Inizia male la missione quasi impossibile delle nostre ragazze di Federation Cup. Francesca Schiavone è durata soltanto un set, per poi spegnersi dinanzi ad una coriacea Lucie Safarova in un' ora e 42 minuti di gioco, mandando in estasi il pubblico di Ostrava e portando di conseguenza la sua nazionale in vantaggio per 1 a 0.
La numero uno azzurra arriva a questo appuntamento in un momento buio. Francesca non vince un match da piu' di un mese (Indian Wells contro la Tsurenko), e non mette in fila 2 successi dal lontano torneo di Brisbane. L'avversaria odierna non era di certo l'ideale per riprendere la strada giusta. Nei confronti diretti con la Safarova, "Checca" prima di questo match che ha aperto la semifinale tra Italia e Repubblica Ceca era sotto 4-3, con gli ultimi 2 incontri vinti dalla ceca. Oggi non è giunta la sperata inversione di tendenza. La "Leonessa" che ricordiamo non ruggisce piu'. I colpi di genio latitano da ormai troppo tempo, qualunque avversaria impensierisce la tennista milanese, e questo di sicuro non rende onore alla campionessa del Roland Garros.
Lucie Safarova, giocatrice esplosiva, è partita subito in quarta, ottenendo il break in apertura. Nonostante il gap iniziale, Francesca è però stata capace di rimanere agganciata al punteggio, ottenendo un insperato controbreak nel momendo migliore, quando la ceca, sul 5-4, serviva per il primo parziale. Qui il match sembrava cambiato. Lucie, iniziava a sbagliare di continuo, mentre Francesca portava a casa punti su punti. Sul 6-5 in favore dell'azzurra 3 errori della ceca portavano 2 set point in casa Italia, senza fruttare il risultato sperato. Checca sprecava un altro set point ai vantaggi, consentendo cosi alla Safarova di giocare il tiebreak. Qui, la beniamina di casa è salita in cattedra, giocando vincenti su vincenti, annichilendo la Schiavone grazie ad un perentorio 7 a 3.
Nel secondo parziale la nostra connazionale è uscita letteralmente dal match, subendo il gioco della ceca ad ogni punto. Il poco equilibrio è stato spezzato sul 2-1 Safarova, quando dal 40-15 Francesca ha commesso 4 errori di fila, regalando il break alla compagine di casa, e cedendo senza lottare anche i successivi 3 giochi. Davvero impietose le statistiche per l'italiana. Soltanto il 48% di prime palle servite e ben 22 errori non forzati.

Nel secondo singolare di giornata non è riuscita a piazzare il colpaccio Sara Errani, battuta in due set dalla numero uno ceca Petra Kvitova. Nonostante la sconfitta sicuramente positiva la prova della tennista emiliana, che ha giocato per lunghi tratti alla pari con la fortissima rivale, palesando tutte le proprie migliorie di questo inizio di stagione.
Proprio a dimostrazione di quanto appena detto balza subito agli occhi come il primo break della sfida l'abbia portato a casa proprio l'allieva di Pablo Lozano, che nel terzo gioco si è issata sullo 0/40, prima di piazzare la zampata. Immediata però la reazione della Kvitova, che con carattere si è immediatamente riportata in parità. La svolta del set vi è stata poi nel nono gioco quando Petra, al servizio, ha saputo salvarsi dal 30/40 grazie a tre punti di fila, evitando ogni tipo di pericolo con l'aiuto di tre ottime prime di servizio. Svanita la chance di riportarsi in vantaggio la Errani è crollata, scivolando sul 4/5 0/40 e inchinandosi al primo setpoint concesso ad una risposta vincente dell'avversaria.
Copione grosso modo simile anche nel secondo set, con l'azzurra di nuovo brava ad avvantaggiarsi di un break nelle fasi iniziali, breccando addirittura a 15 la giocatrice di casa nel game d'apertura. Sara, senza soffrire, ha mantenuto il break sino al 3/2 e servizio, quando ha dovuto arrendersi davanti alla forza di Petra, che ha infilato tre games di fila guadagnandosi la possibilità di servire per il match. Sul 5/3 la ceca si è trovata 15/40 ma ancora una volta ha saputo salvarsi, chiudendo la pratica per 6/3.
Domani per l'Italia ci vorrà un miracolo.
TWI (n.d.r.)




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J. Ankovic (Srb) d. A. Pavlyuchenkova (Rus) 64 – 63

S. Kuznetsova (Rus) d. A. Ivanovic (Srb) 62 – 26 – 64

Jelena Jankovic aveva portato la sua nazione in vantaggio per 1-0. Sulla terra rossa indoor di Mosca, la ex numero 1 del mondo ha colto la sua prima vittoria in carriera sulla 20enne Anastasia Pavlyuchenkova che l'aveva si battuta 3 volte su 3, ma non sta affatto passando un bel periodo di forma, nonostante sia stata schierata al posto della Kirilenko.

Dopo una partenza ad handicap (1-3), la serba ha piano piano trovato il suo gioco e la sua maggiore adattabilità alla superficie ha fatto il resto. La Pavlyuchenkova si è spenta con il passare dei minuti e Jelena ha chiuso con un facile 64 63.

Più tardi ci ha pensato Svetlana Kuznetsova a rimettere le cose a posto per la propria nazione, battendo una confusionaria Ana Ivanovic. Partenza spaventosa della russa che spazzava via la sua avversaria con un tennis perfetto. Nella seconda frazione la Ivanovic è riuscita a muoversi meglio e a trovare il feeling con la palla ma nel terzo la maggiore freschezza della Kuznetsova ha avuto la meglio. Tutto rimandato a domani.
TWI (n.d.r.)

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Day 2


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P. Kvitova d. F. Schiavone 64 - 76 (71)

S. Errani d. A. Hlavackova 26 – 62 - 62

A Hlavackova / L. Hradecka
d. S. Errani / F. Pennetta 56
(ritiro per infortunio al polso della Pennetta)

Francesca Schiavone non è riuscita ad imporsi su Petra Kvitova ed ha così perso il terzo singolare del confronto tra Italia e Repubblica Ceca, valevole per le semifinali di Fed Cup.
La tennista milanese non ha sfigurato, nonostante un pessimo avvio.
Francesca nel secondo game ha infatti smarrito a zero la battuta, scivolando sotto per 3/0. A questo punto la ex Leonessa ha ingranato la marcia e approfittando anche degli errori della rivale è riuscita ad infilare uno splendido parziale di 4 giochi a zero. Sul 4/3 e servizio, neanche a dirlo, è però giunto l'immediato controbreak in favore della Kvitova, che nel dodicesimo game ha poi messo la parola fine al parziale, alla quarta palla set.
Nella seconda frazione la Schiavone nel quinto game ha strappato la battuta alla rivale, ai vantaggi, salvo farsi riacciuffare poco dopo. Le due hanno in seguito mantenuto i rispettivi servizi sino al tiebreak, dominato da Petra, brava a volare sul 6-0 e a chiudere per 7-1.
A fine gara queste le parole di Francesca:
"La superficie favoriva lei, questa mattina prima del match abbiamo fatto un grande lavoro perché sapevo che era difficile su un campo così veloce usare le mia armi. So però di avere la capacità di modificare il mio tennis, i miei schemi e di poter giocare su tutte le superfici. Lei è stata brava quando ho avuto le mia chance, io un un po’ meno ed a questi livelli se non sfrutti le occasioni diventa tutto più difficile”.
TWI (n.d.r.)


Nell’ultimo match, ininfluente ai fini del risultato finale, Sara Errani conquista il “punto della bandiera” per la formazione italiana. L’azzurra ha sconfitto Andrea Hlavackova, che ha sostituito Lucie Safarova, in poco più di un’ora e trenta minuti di gioco.
Il primo set viene segnato dal parziale di quattro giochi consecutivi messi a segno dalla ceca a partire dal 2-2 mentre il secondo set vede l’azzurra passare subito in vantaggio nel secondo gioco e chiudere poi il parziale con un nuovo break nell’ottavo gioco.
Nel set decisivo, la Errani scappa via sul 3-0, poi, a partire dal 4-1, si verificano tre break consecutivi prima dell’azzurra, quindi della Hlavackova e infine ancora di Errani, che fissa il punteggio sul definitivo 6-2.
LT.it (n.d.r.)



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(photo by Fed Cup Off site)


FED  CUP  2012  Worldgroup SFs  Yyyy10


A. Ivanovic (Srb) d. A. Pavlyuchenkova (Rus) 36 – 60 – 63

J Ankovic (Srb) d. S. Kuznetsova (Rus) 61 – 64

A Pavlyuchenkova / E. Vesnina (Rus)
d. A. Krunic / B. Jovanovski (Srb) 64 - 60


FED  CUP  2012  Worldgroup SFs  Serbia10
(photo by Fed Cup Off site)


Ana Ivanovic proietta la Serbia sul 2-1 sconfiggendo Anastasia Pavlyuchenkova.
La russa ha tenuto solo per un set poi, come è facile evincere dal punteggio, la Ivanovic è salita in cattedra conquistando 12 dei successivi 19 giochi.

A completare l'opera è poi Jelena Jankovic che ha lasciato le briciole a Svetlana Kuznetsova: dopo un primo parziale dominato, la russa è passata in vantaggio di un break in apertura nel secondo ma è arrivata inesorabile la rimonta della serba, che ha ripreso a macinare gioco chiudendo brillantemente al decimo gioco.
TWI (n.d.r.)
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