Allora Seneca, grazie di nuovo.
La pronazione dell'avambraccio già la facevo perché ho dal 1° giorno, tanti anni fa, cominciato a servire con la continental e mai con eastern per un successivo passaggio.
Quando parlavo di frustata nella 1a mi riferivo alla fristata come velocità di braccio che dà la frustata in avanti. Mentre quello che intendevo come chiusura di polso non era tanto una frustata quando a fine impatto il chiudere in giù - forse come dicevi col bicchiere.
Correggimi se ho capito male qualcosa, perché comunque io per velocità di braccio intendo come schiaffeggio la palla e accompagno dopo l'impatto e la pronazione avviene appena prima dell'impatto....eppure....ultimamente ho notato che Federer, si vede meglio quando serve in fondo al campo, diciamo il lato più lontano sullo schermo della TV, oltre a colpire con grande velocità accompagnando l'impatto in avanti, ruota il gomito molto velocemente - ovviamente lo si nota maggiormente nello salice in quanto comprensibilmente è anche più prolungata la rotazione, ma la componente è presente anche sulla 1ª piatta e sulla 2ª.
E qui che io non riesco a capire esattamente cosa faccia, che importanza abbia la velocità di rotazione così evidente e veloce sul gomito.
Se vedi gli altri top PRO non si nota così esasperata la cosa.
Finita la parentesi Federer e tornando alle sensazioni di chiusura del polso, quasi da subito dopo aver ripreso ogni tanto a fine esercizio della battuta, il maestro ci faceva mettere sulla linea del servizio e ci faceva servire esattamente davanti a noi a schiacciando quanto più vicino alla rete e dentro il campo della battuta "avversario". Poi in una lezione individuale mi fece prestare attenzione che questo serviva per abituare il polso a schiacciare sia nello smash che nel servizio.
Così ogni tanto quando andavo a farmi uno due centinaia di battute facevo anche questo esercizio. Ora noto che la cosa mi riesce con facilità a livello di controllo e la palla rimbalza a metà riquadro seppur di scarsa potenza.
Evidentemente questo esercizio alla lunga mi ha fatto metabolizzare la chiusura di polso.
Purtroppo quel servizio che ti dicevo a volte salta alto non è lavorato e quindi non può essere paragonato un top che salta ma a un candelotto senza peso. Se fossi io a rispondermi su una palla così sicuramente mi giocherei contro un vincente o un colpo molto aggressivo. Quindi ok lo spunto di chiudere di polso e che la palla tende a fare una parabola più alta ma se non aggiungo la rotazione non mi serve a molto. Eppure con gli avversari attuali quando è uscito profondo non sono stata infilata.
Paradossalmente in partita con l'attenzione ben sintonizzata sulla direzione riesco a servire moltissimo sul rovescio degli avversari, cosa che mi da un grande vantaggio nello scambio. Poi se hanno il rovescio altrettanto valido come il diritto è un guaio se il servizio viene più corto.
Tornando alla terra battuta infatti è da tempo che ci sto pensando che è meglio imparare una palla lavorata che quella piatta su cui è facile appoggiarsi e spesso si rischia la risposta doppiamente più veloce.
Però come scrivevo prima non c'è verso di cogliere una sensazione su cui aggrapparmi per elaborare la giusta spazzolata. Me l'ha fatto vedere anche l'istruttore ma non ho capito nulla. A breve prenderò qualche lezione personale e lì approfondirò senz'altro.
Però l'unico dubbio che mi viene è che cmq noi donne non riusciamo a fare un buon kick che salti tanto sopra la spalla e che faccia male, e che inoltre ci vuole molta più forza fisica e anche maggiore sforzo per la schiena.