Cosa vi da più soddisfazione

Vincere con un pari livello o poco di più/meno, o riuscire a fare qualche quindici con qualcuno ENORMEMENTE superiore a voi?

Lo dico perchè qualche giorno fa ho fatto un set contro un mostro (per il mio livello), mi sembra 3.1

Ovviamente ho perso per 6-0 ma sono riuscito a fare 3 quindici (non suoi errori. MIEI punti)

Non lo so, son tornato a casa molto più felice, pensando a quei 3 punti che quando vinco una partita con dei miei pari livello

Sono strano io o capita anche a qualcun'altro?

Per quanto mi riguarda dipende...sicuramente una vittoria dà sempre soddisfazione sia che l'avversario sia un pari classifica che di classifica inferiore(anche perchè capita di incontrare gente che ha una falsa classifica...).Io ad esempio quest'anno da N.C. ho incontrato un 4.1 e ho perso 6-1 6-1 ma nonostante abbia fatto 2 game non sono tornato a casa molto soddisfatto....mi avrebbe dato molta più soddisfazione strappargli qualche game in più o addirittura un set....

tiebreak ha scritto:

Vincere con un pari livello o poco di più/meno, o riuscire a fare qualche quindici con qualcuno ENORMEMENTE superiore a voi?

Lo dico perchè qualche giorno fa ho fatto un set contro un mostro (per il mio livello), mi sembra 3.1

Ovviamente ho perso per 6-0 ma sono riuscito a fare 3 quindici (non suoi errori. MIEI punti)

Non lo so, son tornato a casa molto più felice, pensando a quei 3 punti che quando vinco una partita con dei miei pari livello

Sono strano io o capita anche a qualcun'altro?

ti dirò, fare qualche 15 con uno nettamente superiore non ha alcun valore e infatti non mi dà alcuna soddisfazione. basta una prima di servizio molto incisiva (magari "trovata") e un paio di dritti sulla riga, che anche un terza può lasciarti qualche punto. ma che vuol dire? quel che conta è la continuità, la solidità. quindi, la cosa mi lascia indifferente perchè mi rendo conto che il game se lo prenderà comunque il mio avversario.
mentre giocarmela con uno che più o meno è del mio livello ed arrivare a vincere il set 64 o 75 tirato tirato, è una soddisfazione. il 60 che posso infliggere a qualcuno di molto inferiore a me, non mi dà nulla, anche in termini di allenamento.
e poi, la massima soddisfazione ce l'ho quando, a bocce ferme, capisco che ho giocato bene, senza errori gratuiti. indipendentemente dal risultato, che poi è la naturale conseguenza dei valori in campo, almeno in quella partita.
ecco, la mia cartina di tornasole per il mio gioco sono gli errori gratuiti. quando ne commetto tanti (e non perchè indotti dall'avversario, perchè allora non son gratuiti) sono incazzato, anche se ho vinto.
quando ne commetto pochi o pochissimi e ho fatto il mio gioco pulito, regolare e d'attacco quando serve e si può (il problema è esserne capace... ), allora son soddisfatto, e se ho vinto ancora meglio.

alain proust ha scritto:

ma che vuol dire?

Beh alain, io l'avevo premesso

tiebreak ha scritto:

Sono strano io ?

In effetti fare tre 15 in un set non è che dia molta soddisfazione, anche se con uno di molto più forte. In generale mi da più soddisfazione una partita combattuta in cui so di aver giocato bene sia avendo vinto che perso, di una partita vinta o persa giocando male.

Sicuramente vincere con un pari livello.

Il mio vecchio allenatore di calcio mi diceva sempre: "Ricordati che l'importante è partecipare, ma tutti giocano per vincere".

alain proust ha scritto:

ecco, la mia cartina di tornasole per il mio gioco sono gli errori gratuiti. quando ne commetto tanti (e non perchè indotti dall'avversario, perchè allora non son gratuiti) sono incazzato, anche se ho vinto.
quando ne commetto pochi o pochissimi e ho fatto il mio gioco pulito, regolare e d'attacco quando serve e si può (il problema è esserne capace... ), allora son soddisfatto, e se ho vinto ancora meglio.

Da incorniciare!

Quando gioco bene a prescindere dal risultato e dall'avversario.
Poi ovvio a volte ci vuole anche la vittoria giocando così così .

Mr Lybra ha scritto:

Sicuramente vincere con un pari livello.

Il mio vecchio allenatore di calcio mi diceva sempre: "Ricordati che l'importante è partecipare, ma tutti giocano per vincere".

Mah, non lo so.... con la mia squadra di calcio preferirei perdere 6-1 con il Barcellona che vincere 5-0 nel torneo parrocchiale. Ma come ribadito più volte probabilmente sono io che sono strano

Bella discussione tiebreak!

Secondo me servono entrambe le cose.
Le vittorie col pari livello o un gradino inferiore, se ottenute con gioco pulito e brillante, con i propri vincenti e pochi gratuiti. Con la consapevolezza di non aver regalato e di non aver subito passaggi a vuoto anche se combattute danno tanto. Viceversa tolgono fiducia perché non sai se la partita l'hai vinta tu o l'ha perso l'altro.

Già se di gradino anche poco più superiore se arriva una vittoria è una soddisfazione, anche qui se nella lotta ma dal gioco pulito da ancora più fiducia.

Fare dei 15 a uno di molto più superiore a te dipende quanto è superiore e la dinamica dei 15.
Se è moòto più forte a volte basta appoggiare la racchetta nel mod ogiusto e la palla va da sè in una zona del campo anche irrigiungibile.
Il limite tra fortuna e bravura è sottilissimo e come test a me non servirebbe.

Io ad esempio ogni tanto gioco con lo sparring al circolo over che gioca molto di tocco e di solito ci perdo a 0 o a 1 - anche dopo scambi lottati, ma chi sa chiudere il punto è lui.
Ebbene per fargli il vincente devi giocare davvero BENE e a volte con lui mi sono divertita tantissimo strappando game e molti giochi portati ai vantaggi con scambi e punti spettacolari da entrambe le parti.

Perdere delle partite da avversari poco più superiori, avendo avuto la sensazione di potertela giocare è davvero frustrante e ti fa anche buttare via la partita. Bisogna essere umili e analizzare quante possibilità in realtà avevi e perché non hai saputo prevalere. Quando ti rendi conto che è stata la superiorità o l'esperienza ti metti l'anima in pace, altrimenti la tua fiducia rischia molto

Mi sento decisamente poco competitivo .
Mi ritengo soddisfatto quando conquisto un 15 giocando un rovescio tagliato subito seguito a rete e volée vincente . Per quanto riguarda il discorso che state sviluppando, sono d'accordo con [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] .

Groucho ha scritto:

Mi sento decisamente poco competitivo .
Mi ritengo soddisfatto quando conquisto un 15 giocando un rovescio tagliato subito seguito a rete e volée vincente . Per quanto riguarda il discorso che state sviluppando, sono d'accordo con [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] .

non sono sicuro che sia solo una questione di competitività, ossia di voler vincere sempre e comunque. certo, tutti giochiamo per vincere, mentitore chi dice il contrario.
però, come dicono gli esperti (guru, santoni, pugili... ), non dobbiamo concentrarci troppo sul risultato di per sè, che questo dipende soprattutto dai valori in campo che sono frutto di un allenamento a monte; quanto dello sviluppo del proprio tennis, che deve maturare e che, maturando, NATURALMENTE ti farà conseguire le vittorie che il tuo tennis in quel momento merita.
quante volte mi è capitato di rispondere a dei passanti tesi con delle stop volley strappa-applausi? quante ho fatto ace, oppure ho passato in corsa? eppure il colpo in sè mi ha dato soddisfazione lì per lì, ma è scomparso dalla mia memoria quando mi sono reso conto che dopo ognuna di queste perle c'è stata una steccata di rovescio che non mi ha fatto superare la rete.
mi rendo conto sempre di più, ad ogni partita che faccio, ad ogni torneo cui partecipo, nella mia scarsissima esperienza, che ogni partita è una lotta - almeno per me - contro se stessi, contro i propri errori, con lo scopo di sviluppare il miglior tennis che l'allenamento degli ultimi mesi ci permette.
e quindi, e qui mi ripeto, se SO che ho giocato il mio miglior tennis, senza errori gratuiti e con gli schemi giusti al momento giusto, sono contento, anche se il mio avversario mi ha massacrato perchè più allenato di me.

Sonny Liston ha scritto:

alain proust ha scritto:

ecco, la mia cartina di tornasole per il mio gioco sono gli errori gratuiti. quando ne commetto tanti (e non perchè indotti dall'avversario, perchè allora non son gratuiti) sono incazzato, anche se ho vinto.
quando ne commetto pochi o pochissimi e ho fatto il mio gioco pulito, regolare e d'attacco quando serve e si può (il problema è esserne capace... ), allora son soddisfatto, e se ho vinto ancora meglio.

Da incorniciare!

Concordo con sonny, il discorso di alain è da incorniciare!
Strappare un 15 a un giocatore molto più forte non vuol dire nulla...perchè uno o due vincenti non determinano il valore del giocatore.
Ad esempio quando faccio un set col mio maestro, attualmente 3.1-3.2 mi pare, conquisto solo qualche 15, un game quando mi va bene ...ma non mi esalta, semplicemente mi fa capire il divario che c'è...e ragiono su cosa posso fare per migliorare la risposta al servizio e colpire meglio una palla più veloce e pesante
Battere uno di pari livello sbagliando poco, magari in una partita sofferta, è bello e fa crescere tennisticamente!

Sonny Liston ha scritto:

alain proust ha scritto:

ecco, la mia cartina di tornasole per il mio gioco sono gli errori gratuiti. quando ne commetto tanti (e non perchè indotti dall'avversario, perchè allora non son gratuiti) sono incazzato, anche se ho vinto.
quando ne commetto pochi o pochissimi e ho fatto il mio gioco pulito, regolare e d'attacco quando serve e si può (il problema è esserne capace... ), allora son soddisfatto, e se ho vinto ancora meglio.

Da incorniciare!

Come non cocordare.
Anche se perso il servizio per merito dell'avversaria mi dico che in qualche modo gliel'ho permesso, ma i gratuiti scandalosi non li sopporto.
Non parlo del vincente che esce di 2 cm.

Però per valutare il tuo tennis devi analizzare se i tanti gratuiri lo sono o ti sembrano tali.
Ci sono degli avversari che ci costringono a giocare male e anche se difficile da decifrarlo un po' di merivo va anche a loro, nonostante li abbiamo ocnsiderati mediocri in campo.

Se li sappiamo identificare durante il match magari possiamo ridurre anche gli UE


Tornando a qualche 15 strappato a uno nettamente superiore ci può anche stare che lui giocando con noi è anche meno attento e tende a condere qualcosina...

Groucho ha scritto:

Per quanto riguarda il discorso che state sviluppando, sono d'accordo con [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] .

Grazie per la solidarietà

a me non da molta soddisfazione perdere con uno di classifica superiore e qualchevolta ci sono riuscito, ma se perdo non ne esco tanto felice!

Ecco come mi sento: SODDISFATTO!!! E scusate se lo urlo.

Un periodo negativo, in cui facevo fatica giocando con gli amici a trovare un buon tennis. Mercoedì mi sono preso 2 ore con uno dei Mattei con cui gioco di solito (sono ben 4!!!) e l'ho battuto. Non è la prima volta che lo faccio, e so che con lui perderò in futuro.

Ma ho giocato bene, per il mio livello naturalmente: cercando forza, cercando soprattutto la palla, servendo decentemente, cosa forse più importante! Sono stato sotto 2-0 in entrambi i set, ma sono sempre rinato.

Ma ripeto, al di la del risultato, c'è il gioco... e mi basta.

La classifica (in 4^ cat) è solo un pezzo di carta, ma non dice nulla del tuo reale livello di gioco. L'importante è andare in campo, e se devi dare un 6-0 6-0 a qualcuno saperlo fare, così come se sulla carta devi prendere un 6-0 6-0, lo si può prendere, ma essere comunque al 7° cielo!

alain proust ha scritto:

Groucho ha scritto:

Mi sento decisamente poco competitivo .
Mi ritengo soddisfatto quando conquisto un 15 giocando un rovescio tagliato subito seguito a rete e volée vincente . Per quanto riguarda il discorso che state sviluppando, sono d'accordo con [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link].

non sono sicuro che sia solo una questione di competitività, ossia di voler vincere sempre e comunque. certo, tutti giochiamo per vincere, mentitore chi dice il contrario.
però, come dicono gli esperti (guru, santoni, pugili... ), non dobbiamo concentrarci troppo sul risultato di per sè, che questo dipende soprattutto dai valori in campo che sono frutto di un allenamento a monte; quanto dello sviluppo del proprio tennis, che deve maturare e che, maturando, NATURALMENTE ti farà conseguire le vittorie che il tuo tennis in quel momento merita.
quante volte mi è capitato di rispondere a dei passanti tesi con delle stop volley strappa-applausi? quante ho fatto ace, oppure ho passato in corsa? eppure il colpo in sè mi ha dato soddisfazione lì per lì, ma è scomparso dalla mia memoria quando mi sono reso conto che dopo ognuna di queste perle c'è stata una steccata di rovescio che non mi ha fatto superare la rete.
mi rendo conto sempre di più, ad ogni partita che faccio, ad ogni torneo cui partecipo, nella mia scarsissima esperienza, che ogni partita è una lotta - almeno per me - contro se stessi, contro i propri errori, con lo scopo di sviluppare il miglior tennis che l'allenamento degli ultimi mesi ci permette.
e quindi, e qui mi ripeto, se SO che ho giocato il mio miglior tennis, senza errori gratuiti e con gli schemi giusti al momento giusto, sono contento, anche se il mio avversario mi ha massacrato perchè più allenato di me.

Mi ero dimenticato di questo thread, ma colgo l'occasione della "riesumazione" da parte di corricorrado per riflettere.

E' evidente che la natura umana è veramente random nell'assegnare le priorità ad ogniuno di noi. Rileggevo questo post di Alain e devo dire che alla luce dei fatti accaduti da quella data non concordo nemmeno su una virgola

E' passato più di un mese dalla partita persa ove ho effettuato quei quindici ED HO ANCORA STAMPATA IN MENTE LA DINAMICA DEI MIEI VINCENTI e ne sono ancora orgoglioso, sopratutto con me stesso che è la cosa più importante.

Delle partite vinte con i miei pari categoria da quel giorno in poi, anche quelle di qualche giorno fa ho ricordi vaghi. Son passate come routine senza lasciarmi nulla dentro

l'altro giorno, in un quarto di finale di un torneo fra amici , ero sotto 5-1 al secondo dopo aver vinto il primo. mi sono detto " almeno stancalo per il terzo, sennò è troppo in palla" e a forza di stancarlo ho fatto 6 game a file e ho chiuso la partita. senza aver fatto punti spettacolari, senza passanti di rovescio lungolinea...ho giocato tenendo bene i punti importanti: beh, ero molto molto soddisfatto.

Per il resto lo sono quando faccio quello che mi ero proposto di fare prima di iniziare la partita (per ora sto ancora lavorando sul guardare sempre la pallina, ehe h sono un po' indietro)

La mia più grande soddisfazione per ora è aver saputo giocare con uno molto più bravo dotato di testa e tocco e per me che parto a rilento invece a al contrario ero partita a 1000 e gli ho dato da subito 5 game consecutivi di soli vincenti. Funzionavano i lungolinea di diritto, rovescio, classici, anomali, sventagli, cross stretti e io mi trovavo in un'altra dimensione dove tutto era possibile - poi che sia andata a servire per il set e non abbia avuto l'arroganza e il coraggio di umiliarlo mi ha fatto perdere tutto il set, perché io avevo rallentato e lui approfittandone è riuscito a spezzarmi ancora di più il ritmo. Che di 7 game consecutivi non ne avessi preso nemmeno uno sicuramente dei demeriti li ho ma sono più i suoi meriti di aver saputo vincere quel set usando la testa.
A fine partita mi ha confessato che per quei 5 giochi non riusciva a prendere nessuna contromisura e che nonostante i suoi capelli bianchi e la stima avrei dovuto essere spietata ma non è facile sopratutto se in qualche moda l'hai considerato in parte una guida per più di un anno.

A me sta bene - ho preso tanta fiducia e il prossimo obiettivo contro di lui non sarà arrivare a 3-4 game ma a prendere un set.
Intanto quella fiducia mi ha permesso di dare un doppio 6-1 alla mia solita avversaria contro la quale vincevo sì ma con 1-2 break (almeno nel 1° set) o anche 7-6. Una volta ho rimontato perdendo il 1° e una volta ho perso.
Mi sono sempre sentita superiore come colpi ma non sono riuscita ad avere con continuità un netto vantaggio, perché il suo gioco tende un po' a penalizzare il mio e mi costringe a giocare male. Ora però riesco a dare più accelerazione e colpisco con più decontrazione allora non le ho permesso di prolungare lo scambio.
Con lei c'è sempre del rispetto e amicizia ma giocandoci se serve il cinismo anche con il vantaggio netto non mi faccio i problemi morali

sono di solito molto onesta con me stessa pertanto quando mi ritrovo rimediare qualche game contro chi è di gran lunga superiore a me tendo ad analizzare con obiettività il mio match senza farmi prendere da facili entusiasmi.(può trattarsi di una giornata storta del mio avverario-il mio avversario non aveva poi così voglia-si è distratto...)

le maggiori soddisfazioni le ho ricavate da vittorie (ripetute)contro avversari dai quali magari inizialmente perdevo anche con margine.con queste vittorie ho avuto prova dei miei miglioramenti e la voglia di affrontare avversari più forti.

ora il mio obittivo è battere una 4.0 (ma vale anche qualcosa di più) per ora ho perso 64 64 ma prossimamenrte chissà...

Scusa Marti, ma a me risulta che 4.0 non esiste - o si è 4.1 o si è 3.5...

Se è una 4.1 e ci ha perso 64 64 sei molto avanti puoi tranquillamente salire nel 2012 fino a 4.3 e nel peggiore dei casi 4.4

qualsiasi sia la sua classifica ti auguro di batterla presto.

per ora batto male anche la tastiera! (volevo scrivere 4.1 ma ho schiacciato il tasto sotto!!!)

la mia classifica è ........n.c.!!!! non faccio quasi mai tornei e il mio spirito ultra critico mi porta a ritenere che ho perso con onore 64 64 perchè forse la mia avversaria non era in giornata.tra l'altro ero un pò delusa perchè nel secondo set ero avanti 4a 2 e poi o perso 64.ecco quando finisce così proprio mi inca....tra qualche giorno gioco nuovamente con lei e mi rimetto alla prova. per ora posso solo dire che lei ha i colpi e io le gambe!!!!!

Ok - se è per questo io con la tastiera conbino grandi disastri da inalfabeta che in realtà mi ritengo id non essere

E' vero che il tessi è fatto a giornate e a volta una giornata no dell'avversario abbinata ad una tua positiva possono fare davvero la differenza.

Pensavo che le sfide passate fossero nella media di quel 6-4.
Comunque è inutile recriminare perchè se giochi con uno che ha più esperienza è normale cedere tutto il vantaggio accumulato - come puoi leggere nel mio post sopra.

Comunque brava di potertela giocare con la 4.1 . Cen e vuole...

comunque quando stai vincendo 4a 2 e perdi 64 vuol dire che in campo ha fatto ingresso il mitico BRACCINO!!!!!