ExDedalus ha scritto: stefanello ha scritto: Eiffel59 ha scritto: Sono quasi disposto a scommettere che se vuoi una scarpa vai a provarla in un negozio fisico e poi la ordini online guardando solo il prezzo.
Il problema della delocalizzazione però fa si che su un identico modello , a causa di unità produttive diverse, la calzata non è automatico che risulti uguale (anzi, nel caso di aziende come Asics o Mizuno, hai la quasi matematica certezza che non lo sono).
Posso capire ed in un certo modo accettare che si facciano ragionamenti del genere sui telai, meno su qualcosa che necessita della perfetta vestibilità. In base a ciò , non posso che compiacermi di quanto ti è capitato.
Ah, per inciso, il gruppo TennisPoint/TennisPro ha di recente avuto problematiche finanziare che hanno portato ad un cambio di proprietà, con conseguenti problematiche...
Il mio negozio (e incordatore) di fiducia, ha da tempo esposto un cartello in cui si precisa che se si provano scarpe senza poi procedere ad un acquisto, iil servizio si paga 10€.
Giuro.
E per me fanno benissimo.
PS Ovviamente se io - ma vale per qualsiasi cliente abituale - dovessi provare 50 scarpe senza trovarne un paio che mi soddisfino (praticamente impossibile), non mi farebbero pagare niente. Ma siccome il mondo è pieno di furbetti e di gente meschina, ribadisco che per me fanno benissimo a far pagare il servizio - perché di questo si tratta: di un servizio - di prova calzature in caso di mancato acquisto.
“A costo di rimetterci qualche vendita; questione di principio e di rispetto per me e per i miei clienti”. (Cit.)
Che prezzi hanno rispetto al sito web? I ricarichi sono giustificati o costano il 30-40% in più dell'online. Se un negozio mi facesse pagare 10 euro per provare delle scarpe per me può chiudere ieri.
I maggiori costi rispetto all'online sono molto contenuti; addirittura mi è capitato di acquistare racchette ad un prezzo, alla fine, tenuto conto di corde, incordatura, overgrip ecc., inferiore.
Ma il punto non è acquistare online o in negozio fisico; quella è una scelta personale; è più che LEGITTIMO acquistare online; io stesso lo faccio (non per il tennis, ma per altro sì); il problema sorge quando tu di proposito vai in un negozio fisico a provare (in questo caso) delle scarpe con già l'intenzione di procedere poi con l'acquisto online per speculare sul prezzo, ma senza rinunciare alla comodità di provarne quante ne vuoi; vuoi spendere meno? Liberissimo di farlo; ma dato che il maggior prezzo di un negozio fisico è dato dal servizio (almeno per i negozi seri), se lo vuoi lo paghi; e se invece vuoi risparmiare vi rinunci acquistando online, e poi facendo il reso se il modello non ti aggrada.
Andare in negozio a provare le scarpe, far finta di non aver trovato il paio che ti aggrada, uscirtene col classico "ci penso un attimo", e poi correre ad acquistarle online per risparmiare i 10 euro è comportamento, ripeto, scorretto e meschino.
Ripeto: non critico chi compra online; mi dà fastidio chi fa il furbo. Che è diverso.
PS Se uno fa una scelta del genere (cioè di far pagare il servizio di prova scarpe in caso di mancato acquisto, si assume la responsabilità commerciale della sua scelta. Ma tranquillo che non chiude; solo con il servizio incordature si mantengono alla grande; su scarpe e abbigliamento - a detta loro - ci guadagnano pochissimo, perché comunque devono tenere prezzi in linea - cioè solo leggermente superiori - all'online.