Ciao a tutti,
nella speranza sia utile vi espongo i miei step di avvicinamento al tennis evitando di restarci
Ho iniziato a giocare con un mio amico a giugno 2010, dopo eoni di inattività e con ITR=0, con una racchetta Wilson beam del '97 L3 (ra sconosciuto ma è dura come il ferro) e corde "stagionate" di 3 anni.
Dopo poco ho iniziato ad avvertire indolenzimenti vari al polso e all'avambraccio, senza farci troppo caso, fino a che ho scoperto questo forum e ho iniziato a sentir parlare di epicondilite & C.
Ho continuato a giocare e a leggere (e spero a capire) fino al momento in cui ho incominciato a sentire un fastidioso formicolio ai polpastrelli. Molto fastidioso. Troppo.
A questo punto decido di comprare in fretta e furia una Pro Kennex Ki15 300 (usata) per poter continuare a giocare nella speranza di non rompere qualcosa. Nel frattempo inizio la cerca di altri due elementi fondamentali per essere un provetto ma integro giocatore di tennis: un maestro bravo e un altrettanto bravo incordatore.
Con la PK il formicolio cessa di intensificarsi e mano a mano diminuisce ma non sparisce mai del tutto soprattutto quanto colpisco molto forte la palla. Rileggo il forum e capisco che non c'è PK che tenga se la tecnica è errata...
Inizio finalmente a prendere le mie lezioni (costose) di tennis e subito scopro che nel dritto tendevo a chiudere il colpo con l'avambraccio (errore comune?). A mano a mano inizio ad eseguire il dritto usando gambe, busto, spalle, ecc., ecc., e finalmente il formicolio scompare del tutto anche sbracciando al massimo delle mie possibilità.
Finalmente tranquillo (sgrat!) di avere scampato la "scimmia" inizio a pensare se sia possibile per me usare un telaio "normale" e così riesco a comprare, fortunosamente, un telaio che avevo provato mesi prima e che mi era piaciuto moltissimo: tecnifibre tfigh 325 modello 2005-2007.
Un telaio solido, con ra=60, con buone sensazioni al braccio e soprattutto con un profilo abbastanza sottile.
Ottenuto il permesso dal maestro continuo le lezioni con la nuova TF (arrivata già incordata con corde Toshiro Mifune a tensioni ignote) trovandomi molto bene anche se nei colpi decentrati tende a "svirgolare" vistosamente.
E' il momento di giocare la carta "incordatore" e farmi consigliare con il risutato di reincordare la TF con Wilson Sensation 23/22 a quattro nodi con l'obiettivo di partire al livello più basso di rischio con un multifilo morbido a tensioni basse. La lezione successiva va tutto molto bene anche se devo aumentare un po' lo swing. La TF non svirgola più nemmeno se colpisco col telaio, vuoi vedere che sono i quattro nodi?
La mia intenzione ora è quella di continuare il secondo ciclo di lezioni e, con il supporto dell'ottimo
incordatore, provare un percorso di valutazione di nuove corde per arrivare ad utilizzare in sicurezza modelli più performanti ( e fare meno fatica ).
nella speranza sia utile vi espongo i miei step di avvicinamento al tennis evitando di restarci
Ho iniziato a giocare con un mio amico a giugno 2010, dopo eoni di inattività e con ITR=0, con una racchetta Wilson beam del '97 L3 (ra sconosciuto ma è dura come il ferro) e corde "stagionate" di 3 anni.
Dopo poco ho iniziato ad avvertire indolenzimenti vari al polso e all'avambraccio, senza farci troppo caso, fino a che ho scoperto questo forum e ho iniziato a sentir parlare di epicondilite & C.
Ho continuato a giocare e a leggere (e spero a capire) fino al momento in cui ho incominciato a sentire un fastidioso formicolio ai polpastrelli. Molto fastidioso. Troppo.
A questo punto decido di comprare in fretta e furia una Pro Kennex Ki15 300 (usata) per poter continuare a giocare nella speranza di non rompere qualcosa. Nel frattempo inizio la cerca di altri due elementi fondamentali per essere un provetto ma integro giocatore di tennis: un maestro bravo e un altrettanto bravo incordatore.
Con la PK il formicolio cessa di intensificarsi e mano a mano diminuisce ma non sparisce mai del tutto soprattutto quanto colpisco molto forte la palla. Rileggo il forum e capisco che non c'è PK che tenga se la tecnica è errata...
Inizio finalmente a prendere le mie lezioni (costose) di tennis e subito scopro che nel dritto tendevo a chiudere il colpo con l'avambraccio (errore comune?). A mano a mano inizio ad eseguire il dritto usando gambe, busto, spalle, ecc., ecc., e finalmente il formicolio scompare del tutto anche sbracciando al massimo delle mie possibilità.
Finalmente tranquillo (sgrat!) di avere scampato la "scimmia" inizio a pensare se sia possibile per me usare un telaio "normale" e così riesco a comprare, fortunosamente, un telaio che avevo provato mesi prima e che mi era piaciuto moltissimo: tecnifibre tfigh 325 modello 2005-2007.
Un telaio solido, con ra=60, con buone sensazioni al braccio e soprattutto con un profilo abbastanza sottile.
Ottenuto il permesso dal maestro continuo le lezioni con la nuova TF (arrivata già incordata con corde Toshiro Mifune a tensioni ignote) trovandomi molto bene anche se nei colpi decentrati tende a "svirgolare" vistosamente.
E' il momento di giocare la carta "incordatore" e farmi consigliare con il risutato di reincordare la TF con Wilson Sensation 23/22 a quattro nodi con l'obiettivo di partire al livello più basso di rischio con un multifilo morbido a tensioni basse. La lezione successiva va tutto molto bene anche se devo aumentare un po' lo swing. La TF non svirgola più nemmeno se colpisco col telaio, vuoi vedere che sono i quattro nodi?
La mia intenzione ora è quella di continuare il secondo ciclo di lezioni e, con il supporto dell'ottimo
incordatore, provare un percorso di valutazione di nuove corde per arrivare ad utilizzare in sicurezza modelli più performanti ( e fare meno fatica ).