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Ciao a tutti Firma liberatoria per giocare da non tesserati FIT 1f600 , leggo il forum, con moltissimo interesse,  già da un paio di anni ma fino a questo momento non avevo mai scritto, oggi finalmente rompo il ghiaccio e pongo agli esperti il mio primo quesito che nulla dice delle mie capacità tennistiche ma molto sulla mia innata vena polemica  Very Happy .

Premetto che solitamente gioco a tennis a Roma, in una infinità di circoli che per l'affitto del campo non si sono mai sognati di chiedermi la tessara FIT (tranne ovviamente in zona rossa, quando quella agonistica era obbligatoria). Adesso, per motivi famigliari, mi sono temporaneamente trasferita in Calabria e prevedendo di restarci qualche mese, sto cercando un posto per giocare, almeno saltuariamente. Sorvoliamo sul fatto che i circoli sono davvero pochi (se qualcuno è pratico della provincia di VV si senta libero di darmi qualche suggerimento), due di quelli che ho trovato stanno facendo manutenzione e mi hanno chiesto di riprovare tra un mese Rolling Eyes Rolling Eyes Rolling Eyes, un altro è chiuso perchè il comune è commissariato, un altro mi fa giocare solo con la tessera FIT, l'ultimo inizialmente mi ha chiesto la tessera ma dopo aver saputo che non ce l'ho mi ha detto che mi farebbero giocare solo se firmo una liberatoria. La liberatoria non serve a sollevarli dalle responsabilità se mi faccio male ma serve, nel caso ci fosse un'ispezione e la FIT scoprisse che non ho la tessera, ad assumermene la responsabilità.

Ora nella mia ignoranza, immagino che  un circolo affiliato FIT, se non ne segue le regole, possa essere sanzionato dalla Fit stessa, e sarebbe anche obbligato a pagare perchè la Fit ha sicuramente i mezzi per rendergli la vita impossibile  se non lo fa, ma a me, privata cittadina, che non mi sogno di partecipare a nessun tipo di torneo, la Fit, in quale modo potrebbe obbligarmi a pagare una multa? Voglio dire, gli ispettori della Fit non sono vigili urbani e nemmeno ispettori dell'agenzia delle entrate. Se per assurdo succedesse quanto temuto dai gestori del circolo e mi facessero un verbale, avrebbero davvero gli appigli legali per costringermi a pagare? E di quanto sarebbe questa multa?
E poi, qual è la logica di doversi tesserare per avere accesso a un campo che cmq io devo pagare? Quale servizio mi garantisce la FIT con questa benedetta tessera, che non mi fornisca già il circolo?

Questa è solo una pura curiosità, perchè non intendo firmare nulla del genere, al massimo aspetterò che i campi comunali vengano rimessi a posto oppure, a malincuore, percorrerò la strada della tessera non agonistica. Non è per i 15 euro ma è proprio l'idea di finanziare la FIT che  non mi va a genio (sto ancora aspettando il voucher di rimborso per i biglietti degli internazionali di tennis comprati nel 2020 e tramutatisi in una sfilza di fregature senza precedenti). Grazie a chi vorrà rispondermi!

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Ciao e benvenuta.

Recentemente ho anche io fatto un paio di trasferimenti e non ho riscontrato il tuo stesso problema. 

Nel 2019 mi sono trasferito presso un circolo che non mi ha chiesto la tessera ma solo una quota associativa interna al circolo stesso.  Nel 2020 nuovamente presso un altro circolo che non mi ha chiesto nulla, tranne il certificato medico. 

Quest'anno sto giocando da non tesserato, come protesta nei confronti della FIT, della sua brutta campagna "Gioca sicuro", tramite la quale  tutti i giocatori non agonisti sono stati costretti a fare le tessere agonistiche (andando dal medico dello sport in piena pandemia, tra l'altro) solo per avere un "lasciapassare".

Una volta ottenuto dal CONI l'ok per far giocare i tesserati come "atleti di interesse nazionale", la FIT se n'è fregata di insistere sul punto che è il tennis a essere uno sport sicuro, ma ha insistito per proprio tornaconto a far tesserare anche l'ultimo principiante a pagare 80 euro di tessera agonistica a Novembre (per poi ripagarne altri 30 a Dicembre per il tesseramento 2021). Con la sua famosa nenia "TESSERATI E ISCRITTI AI TORNEI" (Mentre in realtà il dpcm diceva "partecipanti" e non "iscritti", e partecipanti può anche voler dire "che parteciperà", del resto è bizzarro pensare che un atleta agonista inizi ad allenarsi solo nel momento in cui è ufficialmente iscritto alla competizione...)

Io mi sono ribellato e da Gennaio gioco all'aperto.

Adesso sto giocando in un dato circolo senza nessun problema, mi hanno chiesto solo il certificato medico rilasciato dal medico di base.

La tua esperienza, sinceramente, mi suona nuova, nel senso che in questi anni non ho mai sentito nessuno col tuo stesso problema, al punto addirittura di non riuscire a trovare un circolo dove giocare, ma non mi stupisce affatto.

Proprio qualche giorno fa, osservando il livello dei giocatori dei tornei di quarta, e anche di quelli che giocano a tennis liberamente fra loro, mi sembra che la tendenza (di cui ovviamente la FIT è principale motore) sia quella di far confluire il gioco libero degli adulti, e in parte anche i corsi di tennis per adulti, dentro al calderone dei tornei FIT di quarta che a differenza di 10 anni fa oggi sono spesso competizioni tra giocatori che a malapena buttano di là la palla, che è come descriverei, senza esagerare, chi fa regolarmente tornei ed è classifica 4.4 e NC. 

Io dal 2015-16 a questa parte non faccio più tornei fit, sempre per protesta, e anche perché non ne ho nessuna voglia. Faccio solo tornei a squadre, dove trovo gente al mio livello e non devo pagare esose tasse di iscrizione per farmi odiare (oltre che dai 4.5 e NC vari) dai 4.2 e 4.1 semiprincipianti che si ritrovano a giocare con me. I tornei a squadre FIT ancora reggono (parlo della serie D, C ecc.) nel senso che, comunque, esiste ancora la prassi di farsi accettare all'interno di una certa squadra, e un minimo di selezione c'è. Le altre competizioni, a un livello amatoriale, quindi di quarta e terza categoria,  ono dei nonsense totali.

Probabilmente è un sistema - quello di sostituire tornei FIT e di allenarsi con giocatori casuali del circolo a un più sensato corso col maestro e gioco libero con altri amici principianti -  che a qualcuno dà anche maggiori stimoli per giocare, non saprei, però sono d'accordo con te che non è bella tutta questa ingerenza da parte della FIT e crea dinamiche tristi e assolutamente inutili, quando non dannose. 

Per fare un paio di esempi banali, è etico spingere qualunque ragazzino a logorarsi facendo delle competizioni quando magari ancora non ha acquisito un minimo di bagaglio tecnico? Nella scuola SAT anni 90 dove andavo io ai tempi, il maestro sceglieva quei pochi che erano pronti per fare tornei, e li mandava a farli. Agli altri diceva "aspettiamo ancora un po'". Oggi la tessera agonistica e l'iscrizione ai tornei la fai direttamente da casa, che tu sia pronto o non pronto non frega a nessuno, basta che paghi (o i genitori paghino) e magari a 12 anni uno si trova già logoro e demoralizzato da un'attivita agonistica nonsense.

Altro piccolo esempio:  nel mio circolo c'è un gruppo whatsapp per trovare un compagno con cui giocare, e il 90% dei membri di quel gruppo sono assoluti principianti o quasi, che pure continuamente cercano "avversari", fanno partite su partite nei tornei di quarta e, giustamente, vogliono giocare anche con persone di livello ben diverso dal loro, e queste ultime ovviamente si annoiano a giocare con loro. (attenzione: io sono il primo a essere favorevole al fatto che due giocatori di livello diverso giochino tra loro e mi presto volentierissimo a farlo, però credo che un totale principiante, o quasi, abbia per forza bisogno di un maestro e possa imparare poco da uno a un livello più alto)

Scusa se ho scritto tanto, e aggiornaci sulla situazione.

P.S. Comunque la FIT dice già tutto di sé proponendo il tesseramento Gold, sul quale stenderei veramente un velo pietoso.

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Ciao Tijuana e grazie per la tua risposta!
Quando dici che non avevi mai sentito di qualcuno con un problema simile ti credo, ho fatto le telefonate una dopo l'altra e a un certo punto mi sentivo su candid camera scratch. Tra l'altro in precedenza mi ero già trovata a giocare in questa città e avevo cominciato a frequentare un circolo con un solo campo in terra, ma tenuto benissimo e la tessera Fit non rientrava nei requisiti per accedere alla struttura. Sfortunatamente il campo in questione è in rifacimento e i lavori sono stati interrotti a metà per motivi a me ignoti.

Riguardo al tuo boicottaggio della FIT, con me sfondi una porta aperta. Gioco a tennis da 5 anni e in questo tempo ho imparato a schifare la FIT, per la tessera gold che hai già menzionato, per le ritorsioni contro i circoli non fedeli, gli obblighi di tesseramento e in generale per la sua gestione filibustiera di tutto ciò che tocca. Ero una fedelissima degli Internazionali di Italia, ma viste le sòle, per dirla alla romana, che hanno rifilato con i biglietti degli ultimi 3 anni, credo che diventerò invece fedelissima del Master di Madrid.

Anche a me tesserare tutti sembra un nonsense. Io quando posso gioco anche 4 volte a settimana, ma non sono interessata a fare tornei, perchè francamente ho poco spirito agonistico e anche volendo soprassedere su quello mi sento ancora molto carente nel servizio. Il fatto di vedere gente senza nessuno dei fondamentali che si lancia nei tornei di quarta mi lascia perplessa: si fa sempre in tempo a iscriversi a un torneo e diventare agonisti mentre è molto difficile costruire basi tecniche solide dopo che per anni sì è giocato senza alcuna cognizione di causa. Per carità, ci si può divertire anche così, e magari si può anche vincere ma assistere a una partita di questo genere fa sanguinare gli occhi e soprattutto se a due completi principianti appiccichi una classifica questo li rende meno principianti?

Comunque oggi proverò a chiamare i resort vicino alle spiagge per sentire se qualcuno affitta i loro campi anche agli esterni, ammesso che siano aperti naturalmente, non mollo!

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Il problema della FIT è che sta avendo un momento di gloria e di grande successo non dovuto a lei, ma al boom che ha avuto il tennis negli ultimi anni indipendentemente da lei e nonostante lei, ovvero a causa dei tennisti italiani e stranieri che hanno riportato questo sport in auge, dopo che nei decenni passati da noi era un po' caduto nel dimenticatoio.
Ci sono cose che apprezzo, tipo agevolare la classifica degli atleti più giovani, o la presenza di un buon numero di tornei in modo da permettere ai giovani agonisti di mettersi alla prova.

Come te, non comprendo il senso di mettersi a fare così tanti tornei in età molto avanzata, e a scalare le classifiche fit. Il torneo sociale, più a limite altre due o tre competizioni amatoriali durante l'anno, credo che possano essere sufficienti. 

Non lo trovo uno stimolo alla pratica sana dello sport, non ha un senso a livello umano o didattico, perché comunque, per tornei, vedo più scorrettezze e gente che non sa giocare, che non persone che migliorano il proprio gioco e che applicano correttezza in campo e buon senso di relativizzare.

I tornei di quarta io li ho definiti "raccolta punti" della fit. E' quasi impossibile non salire di classifica, una volta che sei salito, è impossibile scendere (e questo è tutto fatto per incentivare i giocatori a continuare a giocare).

Trovo inquietante che la FIT pensi di far confluire tutti nel calderone di questi tornei. Di questo passo (ma un po' già è così) diventerà la prassi per i circoli organizzare un torneo al mese, se non di più, e far confluire il gioco libero in qualunque forma, anche gli assoluti principianti, in quella astrusa competizione che non fa bene a nessuno, solo alle tasche della FIT che sta spingendo tutti a tesserarsi.


Comunque, il giorno che il mio circolo mi chiederà la tessera FIT per giocare, credo che smetterò definitivamente.

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Non so esattamente quale sia il motivo preciso, ma la Fit non è mai stata ben gestita, e lo dimostra anche il fatto che vari dei nostri migliori giocatori sono per metà spagnoli (Pennetta, Fognini, Errani, ecc.). Si parla di grandi talenti venuti su negli "anni bui" della federtennis, dove al massimo avevamo una top 20 e, ogni tantissimo, un quarto di finale Slam.

Sembra anche a me che le incompetenze e le incapacità di fondo siano rimaste tutte, e che l'unica differenza siano i numeri e le adesioni che crescono, perché il tennis è tornato di moda dal 2010 in poi, dopo la vittoria di Francesca Schiavone al Roland Garros e tutto ciò che è stato vinto dai tennisti italiani di cui parlavo sopra dal 2010 in poi, per cui ora la Fit ha semplicemente più libertà e più risorse per esercitare il suo malgoverno a danno un po' di tutti (agonisti, semplici amatori, ecc.)
 
Anche per me il fondo è stato raggiunto col tesseramento Gold e con la seconda ondata dell'emergenza Covid in cui la fit ha spinto al tesseramento di massa e all'iscrizione di massa  ai tornei.

Ho letto anche io che, al momento, nei circoli affiliati FIT possono giocare solo i tesserati FIT agonisti o non agonisti. Leggo addirittura che ci sono "campi" affiliati fit e campi non affiliati, vale a dire che in certi circoli pare che ci siano campi riservati ai tesserati fit e campi su cui non possono giocare... però non ho mai visto applicare questa legge e a me la tessera non è mai stata chiesta in nessun circolo in cui io abbia giocato.

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Ciao Poliwhirl,

che esistesse questa regola lo avevo sentito anche io, ma ho giocato in moltissimi circoli, e mi sono portata la racchetta anche in vacanza e nessuno mi aveva mai richiesto di tesserarmi per poter affittare il campo per un'ora di gioco. Lo trovo assolutamente ingiustificato, ma per non avere scocciature sarei pure tentata di spendere 'sti 15 euro, ma mi occorre fare il certificato medico e farlo da fuori sede, come sono mio malgrado in questo momento,  è una piccola rogna a cui  non voglio pensare.

Ho trovato un campo in cemento (ma sarebbe più corretto dire in asfalto) a 20 km da dove sto. Per il momento mi accontento di quello. E' gratuito e la persona con cui ho parlato per accedervi,  è stata molto gentile.

Resta la mia curiosità di sapere come giustifica la fit, almeno sulla carta, l'obbligatorietà del tesseramento: la tessera non agonistica cosa ti dà a parte avere accesso a campi da tennis ai quali avresti comunque accesso se la FIT non esistesse?

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[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] Quoto in toto: il comportamento tenuto dalla FIT e da molti Circoli è stato sconsiderato e infatti sono a conoscenza di vari focolai creatisi, soprattutto dove hanno continuato a mantenere il bar aperto oppure a tenere corsi al coperto. Personalmente ho anche evitato il contagio, proprio declinando l'invito di un Circolo che mi aveva proposto di allenare i ragazzi della serie C su due campi coperti (8 agonisti più 3 maestri, nonché il sottoscritto -12 persone-): loro si sono ammalati e due sono finiti in ospedale, fortunatamente senza conseguenze nefaste. Credo che con 130.000 morti e con terapie intensive, pneumologie e malattie infettive sature la priorità fosse non contribuire ad incrementare la curva epidemica, certamente consentendo agli atleti professionisti di continuare ad allenarsi e competere, mentre si è arrivati al paradosso di organizzare 10 tornei TPRA al mese, campionati di serie D4 e D3 con squadra A, B, C, D, E, ecc. e torneicchi vari. Io non sono un giocatore eccezionale, la mia professione mi assorbe totalmente, però ho un livello di gioco da 2.8/3.1 e, come te, non sono tesserato ma gioco regolarmente solo in centri sportivi privati (uno è molto esclusivo e mi ha onorato della possibilità di accedervi come socio frequentatore). Peraltro in questo modo posso selezionare i miei ospiti, non di certo per estrazione sociale ma per affinità caratteriali, fermo restando che quando sono stato tesserato per un Circolo ho sempre giocato con tutti.
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