Principianti
Le racchette da tennis per principianti devono essere maneggevoli e poco costose: lo scopo sarebbe quello di consentire ai clienti di poter cominciare a giocare, senza sapere quante volte andranno effettivamente a giocare e se intenderanno cominciare con una certa regolarità.
Poiché esistono anche racchette agonistiche leggere, ad esempio quelle studiate per le donne, non c’è bisogno di cercare racchette particolari, troppo leggere o dal piatto corde molto grande.
Se cercate una racchetta per principianti,che sia veramente economica, ad esempio al di sotto dei 100 Euro (se ne trovano anche a meno di 40 Euro). Meglio puntare su una marca economica (esistono marche che puntano proprio sulle racchette per principianti o comunque su quelle poco costose).
Altrimenti, tanto vale scegliere una agonistica da 300 grammi o una agonistica leggera. È invece inutile scegliere una racchetta ipersofisticata per un principiante. Meglio scegliere una racchetta che giochi più o meno come una racchetta normale, piuttosto che una che si presuppone che “aiuti” nel gioco. Meglio evitare dunque le racchette iperleggere, dall’ovale enorme, dal profilo troppo spesso e sbilanciate verso la testa.
Amatori
Tra i modelli studiati per il pubblico di amatori si trovano le peggiori racchette in commercio, con l’aggravante di essere spesso molto costose. I modelli più costosi sono in effetti quelli per giocatori intermedi, perché le case costruttrici fanno di tutto per rendere il più possibile maneggevoli e leggere per questo tipo di target, producendo modelli leggerissimi, dal piatto corde enorme, dal profilo molto spesso e con fantascientifici sistemi di riduzione delle vibrazioni (in questo modo però ammettono implicitamente che quel tipo di racchette genera molte vibrazioni…). Evidentemente, si presuppone che gli utenti non siano in grado di tenere in mano una racchetta da 280 grammi. In tal caso sarebbe meglio correre ai ripari e rinforzare un po’ la muscolatura, piuttosto che spendere 300 Euro per un racchettone supertecnologiche e ipercostose.
Agonisti
I giocatori agonisti hanno in genere un’esperienza sufficiente per conoscere le caratteristiche della racchetta di cui hanno bisogno. In genere è una buona idea quella di non cambiare drasticamente le caratteristiche della racchetta rispetto a quella che si usava in precedenza. Ad alti livelli di gioco anche piccoli cambiamenti possono richiedere del tempo per farci l’abitudine. A volte persino i giocatori professionisti hanno dei problemi nel trovare la racchetta giusta, magari dopo che la casa produttrice ha terminato la produzione del modello che usavano in precedenza.
Poiché i giocatori agonisti, e ancor più i professionisti, hanno bisogno di un attrezzo che soddisfi in tutto e per tutto le loro esigenze, è bene che provino prima di acquistare le racchette su cui sono orientati.
Ci auguriamo che la lettura di questa guida potrà offrire indicazioni utili al riguardo.
Campioni
In Italia per le vendite contano soprattutto i testimonial, a differenza ad esempio che in America, dove si ha una mentalità pragmatica che tende a favorire l’attrezzo ritenuto più performante o più adatto alle proprie caratteristiche. Questo può sfavorire quelle case produttrici che non hanno molti testimonial o non hanno quelli di maggior richiamo, ma possono avere una grande tradizione e possono produrre telai di qualità.
Viceversa le case che hanno come testimonial i campioni o i giocatori che hanno la maggiore visibilità, riescono a vendere parecchio, soprattutto quei modelli che sono appunto sponsorizzati da questi giocatori. Intendiamoci, si tratta in genere di modelli di ottima qualità, anche se spesso sono un po’ difficili da usare per i giocatori non agonisti.
Juniores
La caratteristica principale delle racchette da tennis juniores è naturalmente la dimensione. Il peso e le dimensioni del manico sono legate alla lunghezza del telaio e alla superficie del piatto corde.
Le racchette più piccole, studiate per bambini di meno di 4 anni, hanno una lunghezza di 43 centimetri, mentre le più lunghe sono di un paio di centimetri più corte di quelle standard da adulti (66-66,5 centimetri). Come per i numeri delle scarpe, si trovano racchette di tutte le dimensioni, in modo da accompagnare i ragazzi nella loro crescita. In genere la lunghezza del telaio indicata in pollici si aggiunge al nome della racchetta, in modo che ogni racchetta presenta diversi modelli di diverse dimensioni. La lunghezza in pollici parte da 17 (43,2 cm) e sale di due alla volta (circa 5 cm) fino a 25 (63,5 cm), a cui si aggiunge la dimensione più grande, quella dei 26 pollici (66 cm), che rappresenta il punto di raccordo con quelle standard da adulti (27 pollici, 68,6 cm). Così ad esempio una racchetta da 23 pollici potrà andare per ragazzi dai 9 ai 12 anni, aventi un’altezza di circa 140-150 cm.
Donne
L’aspetto principale da tenere in considerazione nella scelta della racchetta per una donna è la forza nelle braccia. Infatti tra le donne le differenze in termini di forza possono essere notevoli, soprattutto nella parte alta del corpo. Alcune donne, magari sedentarie o dal passato sportivo non importante, potrebbero avere difficoltà a maneggiare anche delle racchette dal peso tutto sommato contenuto.
La buona notizia è con la pratica il corpo si adatta, e con un approccio graduale è possibile abituarsi ad usare una racchetta che all’inizio sembrava troppo pesante.
Possono essere utili anche esercizi mirati, per rinforzare le braccia e le spalle, usando piccoli pesi o anche delle bottiglie d’acqua.
Il consiglio: Scegliete una racchetta un po’ più leggera di quelle usate dalle agoniste o dagli uomini, ma senza scendere sotto i 280 grammi. Non buttatevi su un racchettone o una racchetta troppo sbilanciata in testa.
Anziani
Oltre agli amatori e ai giocatori intermedi, il target delle racchette più costose e tecnologiche è indubbiamente costituito dagli anziani. Si presuppone che la tecnologia possa consentire anche a chi ha superato una certa età di trovare la profondità di palla che desidera, e di farlo senza fatica.
Personalmente non sono d’accordo con questo approccio: non si vede come si possa considerare “anziano” uno sportivo. A ben guardare, considerarsi anziani è il primo passo per comportarsi di conseguenza, e diventarlo veramente. Lo sport ha proprio il ruolo di mantenere giovani tutta la vita. Non si vede perché un giocatore ancora giovane ma “maturo” (e non anziano) non possa essere in grado di maneggiare una racchetta agonistica, magari relativamente leggera, ma pur sempre agonistica (quindi comunque non al di sotto dei 290 grammi). Personalmente ho conosciuto splendidi ultrasettantenni che giocavano con racchette normalissime, cioè buone racchette agonistiche. Piuttosto che cercare un aiuto tecnologico, semmai è preferibile mantenersi allenati nei diversi aspetti importanti per il tennis, dalla velocità alla resistenza alla forza (e non da ultimo la tecnica, che si può sempre migliorare), per avere la prova di essere ancora performanti e di potersi permettere una racchetta normale. Il fisico (e il portafoglio, dato il costo dei racchettoni ipertecnologici) ringrazierà.
Le racchette da tennis per principianti devono essere maneggevoli e poco costose: lo scopo sarebbe quello di consentire ai clienti di poter cominciare a giocare, senza sapere quante volte andranno effettivamente a giocare e se intenderanno cominciare con una certa regolarità.
Poiché esistono anche racchette agonistiche leggere, ad esempio quelle studiate per le donne, non c’è bisogno di cercare racchette particolari, troppo leggere o dal piatto corde molto grande.
Se cercate una racchetta per principianti,che sia veramente economica, ad esempio al di sotto dei 100 Euro (se ne trovano anche a meno di 40 Euro). Meglio puntare su una marca economica (esistono marche che puntano proprio sulle racchette per principianti o comunque su quelle poco costose).
Altrimenti, tanto vale scegliere una agonistica da 300 grammi o una agonistica leggera. È invece inutile scegliere una racchetta ipersofisticata per un principiante. Meglio scegliere una racchetta che giochi più o meno come una racchetta normale, piuttosto che una che si presuppone che “aiuti” nel gioco. Meglio evitare dunque le racchette iperleggere, dall’ovale enorme, dal profilo troppo spesso e sbilanciate verso la testa.
Amatori
Tra i modelli studiati per il pubblico di amatori si trovano le peggiori racchette in commercio, con l’aggravante di essere spesso molto costose. I modelli più costosi sono in effetti quelli per giocatori intermedi, perché le case costruttrici fanno di tutto per rendere il più possibile maneggevoli e leggere per questo tipo di target, producendo modelli leggerissimi, dal piatto corde enorme, dal profilo molto spesso e con fantascientifici sistemi di riduzione delle vibrazioni (in questo modo però ammettono implicitamente che quel tipo di racchette genera molte vibrazioni…). Evidentemente, si presuppone che gli utenti non siano in grado di tenere in mano una racchetta da 280 grammi. In tal caso sarebbe meglio correre ai ripari e rinforzare un po’ la muscolatura, piuttosto che spendere 300 Euro per un racchettone supertecnologiche e ipercostose.
Agonisti
I giocatori agonisti hanno in genere un’esperienza sufficiente per conoscere le caratteristiche della racchetta di cui hanno bisogno. In genere è una buona idea quella di non cambiare drasticamente le caratteristiche della racchetta rispetto a quella che si usava in precedenza. Ad alti livelli di gioco anche piccoli cambiamenti possono richiedere del tempo per farci l’abitudine. A volte persino i giocatori professionisti hanno dei problemi nel trovare la racchetta giusta, magari dopo che la casa produttrice ha terminato la produzione del modello che usavano in precedenza.
Poiché i giocatori agonisti, e ancor più i professionisti, hanno bisogno di un attrezzo che soddisfi in tutto e per tutto le loro esigenze, è bene che provino prima di acquistare le racchette su cui sono orientati.
Ci auguriamo che la lettura di questa guida potrà offrire indicazioni utili al riguardo.
Campioni
In Italia per le vendite contano soprattutto i testimonial, a differenza ad esempio che in America, dove si ha una mentalità pragmatica che tende a favorire l’attrezzo ritenuto più performante o più adatto alle proprie caratteristiche. Questo può sfavorire quelle case produttrici che non hanno molti testimonial o non hanno quelli di maggior richiamo, ma possono avere una grande tradizione e possono produrre telai di qualità.
Viceversa le case che hanno come testimonial i campioni o i giocatori che hanno la maggiore visibilità, riescono a vendere parecchio, soprattutto quei modelli che sono appunto sponsorizzati da questi giocatori. Intendiamoci, si tratta in genere di modelli di ottima qualità, anche se spesso sono un po’ difficili da usare per i giocatori non agonisti.
Juniores
La caratteristica principale delle racchette da tennis juniores è naturalmente la dimensione. Il peso e le dimensioni del manico sono legate alla lunghezza del telaio e alla superficie del piatto corde.
Le racchette più piccole, studiate per bambini di meno di 4 anni, hanno una lunghezza di 43 centimetri, mentre le più lunghe sono di un paio di centimetri più corte di quelle standard da adulti (66-66,5 centimetri). Come per i numeri delle scarpe, si trovano racchette di tutte le dimensioni, in modo da accompagnare i ragazzi nella loro crescita. In genere la lunghezza del telaio indicata in pollici si aggiunge al nome della racchetta, in modo che ogni racchetta presenta diversi modelli di diverse dimensioni. La lunghezza in pollici parte da 17 (43,2 cm) e sale di due alla volta (circa 5 cm) fino a 25 (63,5 cm), a cui si aggiunge la dimensione più grande, quella dei 26 pollici (66 cm), che rappresenta il punto di raccordo con quelle standard da adulti (27 pollici, 68,6 cm). Così ad esempio una racchetta da 23 pollici potrà andare per ragazzi dai 9 ai 12 anni, aventi un’altezza di circa 140-150 cm.
Donne
L’aspetto principale da tenere in considerazione nella scelta della racchetta per una donna è la forza nelle braccia. Infatti tra le donne le differenze in termini di forza possono essere notevoli, soprattutto nella parte alta del corpo. Alcune donne, magari sedentarie o dal passato sportivo non importante, potrebbero avere difficoltà a maneggiare anche delle racchette dal peso tutto sommato contenuto.
La buona notizia è con la pratica il corpo si adatta, e con un approccio graduale è possibile abituarsi ad usare una racchetta che all’inizio sembrava troppo pesante.
Possono essere utili anche esercizi mirati, per rinforzare le braccia e le spalle, usando piccoli pesi o anche delle bottiglie d’acqua.
Il consiglio: Scegliete una racchetta un po’ più leggera di quelle usate dalle agoniste o dagli uomini, ma senza scendere sotto i 280 grammi. Non buttatevi su un racchettone o una racchetta troppo sbilanciata in testa.
Anziani
Oltre agli amatori e ai giocatori intermedi, il target delle racchette più costose e tecnologiche è indubbiamente costituito dagli anziani. Si presuppone che la tecnologia possa consentire anche a chi ha superato una certa età di trovare la profondità di palla che desidera, e di farlo senza fatica.
Personalmente non sono d’accordo con questo approccio: non si vede come si possa considerare “anziano” uno sportivo. A ben guardare, considerarsi anziani è il primo passo per comportarsi di conseguenza, e diventarlo veramente. Lo sport ha proprio il ruolo di mantenere giovani tutta la vita. Non si vede perché un giocatore ancora giovane ma “maturo” (e non anziano) non possa essere in grado di maneggiare una racchetta agonistica, magari relativamente leggera, ma pur sempre agonistica (quindi comunque non al di sotto dei 290 grammi). Personalmente ho conosciuto splendidi ultrasettantenni che giocavano con racchette normalissime, cioè buone racchette agonistiche. Piuttosto che cercare un aiuto tecnologico, semmai è preferibile mantenersi allenati nei diversi aspetti importanti per il tennis, dalla velocità alla resistenza alla forza (e non da ultimo la tecnica, che si può sempre migliorare), per avere la prova di essere ancora performanti e di potersi permettere una racchetta normale. Il fisico (e il portafoglio, dato il costo dei racchettoni ipertecnologici) ringrazierà.
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