E' chiaro che c'è una differenza sostanziale tra i due generi, maschile e femminile, in tutti gli sport, ma nel tennis più che in altri questo divario diventa enorme.
Eppure quando vedo le 3.2 / 3.3 donne al circolo mi danno l'impressione di giocare meglio di me. Forse è un discorso maggiormente vero ad altissimi livelli e meno a livello semi-amatoriale quale noi tutti siamo.
No, non sono d'accordo. E' un discorso valido anche a livello amatoriale.
Una 3.2 - 3.3 viene battuta facilmente da un 4.3 - 4.4 e se fa un game è già tanto (a parità di tornei, diciamo)
Io mi alleno con ragazze 3.2 e 3.3 e come palleggio e tecnica quasi sempre non hanno niente da invidiare ai maschi 4.3, anzi, possono essere anche superiori.
Il problema è lo stesso che c'è al top, e cioè: non esiste solo la tecnica e non esiste solo il palleggio, nel corso di una normale partita.
C'è tutto un repertorio di colpi e di situazioni che una ragazza non ha le armi per fronteggiare.
Serena Williams tecnicamente è molto più forte di tanti uomini: vedi, per esempio, il servizio: sia la prima che la seconda palla sono tecnicamente impeccabili, a detta di chi ci ha giocato contro maschera benissimo la direzione ed è in grado di imprimere varie rotazioni.
Il problema (come hanno già scritto altri) è che un uomo riuscirebbe più agevolmente a rispondere a un suo servizio, a meno che non sia l'ace perfetto, mentre invece lei non riuscirebbe mai, o con molta difficoltà, a rispondere alla maggior parte dei servizi di un uomo, in qualsiasi direzione (al centro, al corpo ed esterno). Così come farebbe fatica a raggiungere la palla qualora l'avversario la attaccasse, mentre un uomo (professionista, top 500, diciamo) non avrebbe il minimo problema a difendersi-
Io spesso mi alleno con ragazze di terza categoria alta, alcune delle quali molto atletiche e motivate e frequentemente vittoriose nei tornei regionali. Il palleggio è paragonabile a quello di un uomo 4.2 o 4.3 (Sempre a parità di tornei, ripeto) che non usa tante rotazioni. Ma ai servizi di un 4.2 o 4.3 non risponderebbero quasi mai, e basta imprimere più rotazione alla palla che non reggono più lo scambio.
Tra l'altro io che ho giocato a tennis fin da bambino ho avuto modo di vedere questa transizione in tutte le sue fasi: ricordo perfettamente che a 8-9 anni (Circa, non ricordo le età precise) facevamo i corsi i tornei tutti insieme appassionatamente e certe bambine, magari di un anno più grandi oppure più sviluppate, battevano i maschi dello stesso livello (che avevano iniziato contemporaneamente a loro) anche 6-1 o 6-2. Mentre invece, attorno agli 11-12 anni sempre nello stesso corso la ragazzina non riusciva a fare neanche un game col ragazzino.
Ricordo vivamente che all'epoca facevo anche dei torneini a squadre con il doppio misto (erano tipo 4 singolari, maschile e femminile, e 2 doppi misti. Non ricordo che campionato fosse)
La mia solita compagna di doppio misto, con cui mi allenavo anche in singolo varie volte, nonostante fosse molto forte, e nonostante avessimo un gioco simile, contro di me non faceva neanche un game, perché a quell'età lì era già scattata una differenza (Evidentemente di natura fisica, e anche per le diverse competizioni che facevamo - io coi maschi, talvolta molto più grandi e più forti di me - e lei con le ragazze)
In sintesi, ci sono sia (ovvie) differenze fisiche, che differenze di gioco date dall'ambiente in cui si deve competere.