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Racchetta quarta categoria

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Eiffel59
Roland Gastof
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onemore
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Che caratteristiche (considerando un utilizzatore con dati fisici nella media) deve avere secondo voi la racchetta di un quarta categoria medio?
Piatto, bilanciamento, inerzia ecc...

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onemore, comprendo il desiderio di semplificare nella ricerca di un aiuto, ma la domanda, a mio avviso, è posta male. devi chiederti, semmai, quale racchetta sia meglio per fare cosa. forse un quarta si presume non abbia una padronanza completa del gesto e dei colpi, ma più di questo apsetto, dovresti ispirarti anche a ciò che vorresti cercare di fare e, conseguentemente, cercare un telaio ed un armeggio coerente con le tue aspettative di gioco, di stile, in modo che possa appunto agevolarti a crescere insieme in quella direzione. non bisogna dimenticare che il tennis è, principalmente, un gioco e anche la scelta di una racchetta fa parte del gioco, appunto, non essere troppo rigoroso nella scelta, segui anche le tue passioni da tifoso, i tuoi desideri, insomma, tutto ciò che è di ispirazione; la racchetta deve anche piacere, va esibita con orgoglio. certo, se ami il gioco potente da fondocampo la scelta sarà opportuno tenga un po' conto delle esigenze di questo tipo di gioco, se, invece, ti piace giocare ed essere pronto a tutto campo, la racchetta dovrà avere peculiarità un po' diverse, ma senza esagerare. la fantasia, in fondo,  è una nostra grande ispiratrice, poi, a volte, la corda, la sua tensione ed il rispettivo montaggio possono completamente stravolgere le caratteristiche di un telaio.

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Fermo restando che concordo in pieno con quanto detto da Dagoberto...

Piatto 100, peso 300, bilanciamento 33 incordata, swingweight 320 sempre incordata...

Pure Drive, Ezone, Beast, Ultra, Speed 360 MP...

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Giustamente come dice Dagoberto il telaio deve basarsi sulle tue caratteristiche, tuttavia ottimi telai per "crescere" e migliorare tecnicamente sono quelli citati da Napav il "segmento" delle 100/300 (Piatto corde/peso) è abbastanza universale e adattabile alla maggior parte di giocatori di 4a

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Grazie delle risposte Wink 
gentilissimi tutti!!!

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Vado controcorrente: per migliorarsi per me è fondamentale avere una racchetta che non aiuta né supplisce alle carenze del giocatore.
Quindi niente 100/300 che fanno tutto da sole e che danno una finta illusione di saper giocare.
Un buon piatto 95/98 con un peso intorno ai 310 gr va bene.
Si impara bene con quella e poi, dopo aver raggiunto il nostro standard si può utilizzare quello che riteniamo più performante per noi.

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Roland Gastof ha scritto:
Vado controcorrente: per migliorarsi per me è fondamentale avere una racchetta che non aiuta né supplisce alle carenze del giocatore.
Quindi niente 100/300 che fanno tutto da sole e che danno una finta illusione di saper giocare.
Un buon piatto 95/98 con un peso intorno ai 310 gr va bene.
Si impara bene con quella e poi, dopo aver raggiunto il nostro standard si può utilizzare quello che riteniamo più performante per noi.

Condivido, non credo molto nell'esasperate facilitazioni di montessoriana ispirazione. "La semplificazione del  gesto permette l'assimilazione di un movimento corretto", si dice, così da poter affrontare poi anche step maggiori quando il gesto consolidato sarà corretto ... ma potrebbe essere vero anche il contrario. Se non riesco, comunque, a consolidare un gesto in modo corretto o mi porto dietro degli errori d'impostazione, questi non potranno che essere esaltati di fronte alle successive maggiori difficoltà di esecuzione.
In molte accademie è d'uso fare sedute di pratica con racchette di legno, per non parlare dell'uso del tennis pointer o strumenti analoghi (vedi video seguente) e ciò proprio per consolidare un corretto movimento nelle condizioni più estreme.
Tra l'altro, un po' più di massa aiuta oltre che nell'impattare la palla, anche ad ottenere un po' di effetto volano nell'esecuzione di un movimento armonico e completo.
Sarà che io ho da subito usato racchette da poco meno di 400 gr quando ho iniziato, ero ancora un ragazzotto e facevo fatica, ma ho imparato ...




complica il gesto e più ci si allenerà in condizioni ostiche trovando grande conforto, successivamente,

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Anche i tedeschi usavano un sistema del genere.
Lo chiamavano "decimazione" Cool

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Se usare una racchetta 20 gr piú pesante é, per chi la debba usare, assimilabile all'olocausto ... che usi una 100/300. Non vorrei si facesse male.

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Con il ragionamento vostro le racchette che usano i pro dovrebbero essere usate da culturisti mentre alcuni di loro e non parlo solo di donne hanno il braccio di un postino.
Io dico che una racchetta facile serve solo agli inizi ma poi ti danneggia.

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Con il ragionamento nostro qualsiasi cosa che usa un professionista (telaio, corde, tensioni) sarebbe meglio la usasse appunto solo lui, che ha (più o meno e non sempre) un'idea precisa di ciò che sta facendo, o perlomeno un tecnico che lo segue nelle scelte.
Non è che un adulto normale non possa reggere un telaio 95" da 310 grammi,  è che quelli attuali hanno polarizzazioni talmente estreme che generano inerzie che un neofita, ma anche la quasi totalità dei quarta e pure molti terza bassa rischiano danni fisici a spalla e polso. Lo stesso dicasi per le differenze di frequenza da impatto "dentro" e "fuori" dallo sweetspot.

Tu sei liberissimo di pensare quel che vuoi e di metterlo in pratica….su di te. Visto però l'aumento di problemi a polso e spalla (peso ed inerzia) e gomito (frequenza) degli ultimi tre/quattro anni, non lo consiglierò mai ad un giocatore agli inizi, ma neppure ad uno agonista delle prime fasce.

Tu dici che una racchetta facile serve solo agli inizi ma poi danneggia, io ti ribatto che a tra i pro ai quali aneli negli ultimi anni c'è stato un aumento dell'ovale medio del 5%, e contestualmente una riduzione di peso dell'8% e dell'inerzia quasi del 10.
A te può sfuggire il concetto di "condition one" e "two", io ci lavoro tutti i giorni per gente che va dalla seconda alta in su. Ed i problemi sono gli stessi, fatte le debite proporzioni, ma le possibilità di danno fisico amplificate, tant'è che nell'ultimo lustro i fermi causati da problemi legati all'attrezzatura sono stati quasi doppi di quelli dei precedenti due lustri...e parliamo di "atleti" nel senso più stretto del termine. . 

Evitiamo di parlare di cose che si conoscono solo per sentito dire, su... Suspect

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Non hai compreso bene quello che volevo dire.
A prescindere da problemi fisici, che nei pro possono essere dovuti all'attrezzatura con caratteristiche sempre più estreme, nel giocatore della domenica io penso che il problema sia al 90% l'uso di corde deteriorate.
Pochissimi sostituiscono le corde dopo le canoniche 8/10 ore e molti addirittura portano monofilo a rottura.
Io non ho mai avuto problemi fisici pur avendo utilizzato una decina di telai diversi ma .... le mie corde dopo due settimane che equivalgono 6/8 ore d'uso le taglio senza se e senza ma.
Si tratta di accettare un costo fisso di 30 euro al mese che personalmente ritengo i meglio spesi.
Penso che se tutti facessero così i dolorini vari sparirebbe ro quasi del tutto.
Il discorso mio invece stava significare che date le prestazioni molto elevate che le profilate oggi assicurano io credo che possano dare una falsa sensazione al neofita di saper giocare e dunque di non sforzarsi di migliorare la sua tecnica.
Penso che iniziare con una racchetta meno facile ma comunque gestibile, come un profilo 98 ed un peso intorno ai 310 gr sia meglio e consenta anche al neofita di concentrarsi meglio sul gesto tecnico che tali telai pretendono piuttosto che compiacersi dei drittoni che tira con la profilata di turno magari con una tecnica tutta sbagliata.
Questo ovviamente non vuol dire che una volta acquisiti i giusti mezzi nib si possa optare magari per un oversize.
Un telaio moderatamente impegnativo obbliga a gestire i propri colpi con un gesto tecnico migliore.
I problemi fisici hanno altre cause e ribadisco che negli amatori stanno quasi sempre nell'uso errato delle corde particolarmente importanti a differenza di un tempo sui telai moderni.

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[size=33]...Visto però l'aumento di problemi a polso e spalla (peso ed inerzia) e gomito (frequenza) degli ultimi tre/quattro anni[/size][size=33] ...[/size]


[size=33]... [/size][size=33]nell'ultimo lustro i fermi causati da problemi legati all'attrezzatura sono stati quasi doppi di quelli dei precedenti [/size]due[size=33] lustri ...[/size]


[size=33]Se riconosciuto anche da un addetto al commercio delle racchette credo non ci siano dubbi come l'introduzione di tutta questa innovazione su telai e corde degli ultimi 15 anni cosí virtuosa non sia. Certo, difficile aspettarsi anche solo una qualche riflessione da chi di vendita di racchette campa, comprensibile, chi sputerebbe nel piatto in cui mangia, tema complesso, sempre detto, ma che le racchette d'oggi e le loro piú caraterizzanti peculiaritá non siano cosí salutistiche mi sembra evidente ... L'inerzia come il male principale, ma basta sceglire telai che l'abbiano bassa e ció é possibile anche con qualche grammo in piú di peso Wink [/size]

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@Roland , probabilmente ti sfugge qual è il mio lavoro. 
Tu pensi che il 90% dei problemi sia legato a corde deteriorate, i dati oggettivi dicono che questo interessa quasi esclusivamente i problemi ai gomiti ed in percentuale inferiore.
Una racchetta ovale 97" e peso 315 può non far nulla se ha un'inerzia contenuta (ma non spinge un caXXo come la vecchia ProStaff 97) lo stesso telaio con un'inerzia 15/20 punti più alta meglio non finisca in mano né ad un inesperto né ad un fisico non allenato.

Liberissimo di pensarla diversamente, ma la realtà è solo parzialmente quella che pensi tu.

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], prima di tutto dovresti rendere comprensibile iil post... Twisted Evil 
Per il resto, evitando concioni e caXXate sui commerciati (ci sono "porgitori di servizio" ed esperti veri in ogni campo) il problema sta nel fatto che per quanto tecnico e preparato possa essere il venditore se dall'altra parte c'è qualcuno che pensa di avere le stesse capacità e necessità di Rafa o Roger e rifiuta il consiglio la colpa non è del "salutismo" del telaio ma del "coglionismo" dell'acquirente.

Un tecnico cerca sempre di consigliare l'attrezzo (corde e telaio) che offre le migliori prestazioni  in sicurezza. E spesso, i telai più recenti sono meglio di quelli d'antan sotto quell'aspetto... Rolling Eyes

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Eiffel59 ha scritto:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], prima di tutto dovresti rendere comprensibile iil post... Twisted Evil 
Per il resto, evitando concioni e caXXate sui commerciati (ci sono "porgitori di servizio" ed esperti veri in ogni campo) il problema sta nel fatto che per quanto tecnico e preparato possa essere il venditore se dall'altra parte c'è qualcuno che pensa di avere le stesse capacità e necessità di Rafa o Roger e rifiuta il consiglio la colpa non è del "salutismo" del telaio ma del "coglionismo" dell'acquirente.

Un tecnico cerca sempre di consigliare l'attrezzo (corde e telaio) che offre le migliori prestazioni  in sicurezza. E spesso, i telai più recenti sono meglio di quelli d'antan sotto quell'aspetto... Rolling Eyes

Eiffel, vedi, io ho sempre rispettato la tua professionalità, non l'ho mai messa in discussione, anche perchè non sono nessuno per poterlo fare, ma sono sincero quando dico che non ho mai rifiutato il riconoscimento della tua esperientìza e competenza nel settore. Quello che non mi piace è il tuo modo inutilmente burbero e grossolano, caratteristica del tuo modo di porti che, prova a prenderla come una critica costruttiva, stempera fortemente la tua credibilità al cospetto di chi non ti conosce e non sa chi sei. Insomma, un po' di buone maniere e, permettimi, stile gioverebbe sicuramente al tuo know how. Tu, invece, spesso sei scemato su attacchi personali, scivolando su toni da basso cabotaggio nel rivolgerti alla mia persona che non fanno onore alla tua competenza e di cui potresti, forse dovresti, fare a meno. Detto ciò, il fatto che non ci si piaccia non significa che quello che si dice non abbia un senso; spesso gli uguali si respingono Very Happy .
In fondo, anche se non si è dei super esperti, si possono avere convinzioni diverse sul tema, peraltro per nulla semplice e banale. Tra l'altro, quando si è molto esperti di un settore si può correre il rischio di ergersi su piedestalli un po' troppo lontani dalla terra che non fanno considerare tutte le opzioni, forti della propria competenza non si approfondiscono più gli altri eventuali punti di vista, pieni di un forte pregiudizio che, a volte, può risultare anche deleterio nell'esprimere pareri. Vedi, il punto, secondo me, non è che la maggior parte delle racchette moderne o quelle, diciamo, prodotte dalla fine degli anni 90 in poi sono peggio di quelle precedenti (ci sono, ovviamente delle eccezioni). Il punto è che essendo molto più performanti dal punto di vista della mera potenza sprigionabile, tenuto anche conto dell'evoluzione delle corde che c'è stata, richiedono gesti molto più evoluti, molto più tecnici di quanto fosse necessario un tempo, swing più veloci, impugnature più estreme, tecniche di esecuzione specialistiche che non è facile poter far proprie giocando poco e a livelli non particolarmente intensivi. Con un telaio di vecchia impostazione con un po' più di peso e inerzie gestibili, tendenzialmente bilanciate al manico, può risultare sufficiente un movimento pulito e ben eseguito per ottenere buoni risultati, una buona profondità di palla e il fatto di spingere poco (low power), tenuto conto che sono telai con una buona massa all'impatto e, comunque, sufficientemente potenti, se si usano telai in graphite con piatto corde da 95 in su, è solo che un pregio. Diversamente se non si toppa a dovere, con un swing sufficientemente veloce e, magari accorciato, conseguente presa estrema, i telai attuali ti portano a bucare spesso le reti di recinzione, a meno di non caricare molto la tensione delle corde, ma li entrano in gioco altri problemi. Ecco, questo penso io, ma io non sono un incordatore, sono solo un modesto praticante che gioca a tennis da, ormai, più di 40 anni e questa è la convinzione a cui sono giunto dopo essere passato dal legno alla graphite, poi ai telai profilati per tornare, dopo tanti anni, alle origini. Non vedo cosa ci sia di offensivo o pericoloso nell'affermare ciò; ognuno, poi, è libero di fare le scelte che ritiene più giuste per lui, senza per questo sminuire, screditare o, peggio, offendre, chi la pensi diversamente.
Chissà, magari un giorno deciderò di tradire il mio fedele incordatore per farmi omaggiare dalle tue abilità, mai dire mai Wink

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Altrettanto sinceramente, del tuo sentire nei miei confronti mi importa meno di nulla. Con il 95% delle persone con cui ho avuto a contrappormi il vedersi a quattr'occhi ha risolto gran parte delle controversie anche restando sulle proprie idee. Quando "magari" deciderai di tradire il tuo fedele (fedele?  Shocked non è lui che segue te, semmai l'inverso..) incordatore, se ne potrà riparlare.

Quanto alle diverse opinioni, ho già detto più volte che ognuno è libero di averne anche quando sono basate su studi o ricerche sorpassati dall'evoluzione..a patto di non negare gli effettivi vantaggi dell'evoluzione stessa "a prescindere" come fai sempre. Che è poi a cosa più fastidiosa dei tuoi post.

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Non ho ancora capito perché il tennis porti gli esseri umani a un livello di rincoglionimento irraggiungibile e mai nemmeno  immaginato da altri sport !
Questa della racchetta difficile per imparare mi sembra un esempio fantastico, ieratico.
Quindi, secondo questo brillante principio, per imparare a sciare si dovrebbe iniziare con un paio di sci da discesa libera... e per imparare a nuotare, meglio un’attraversata della manica a gennaio piuttosto che una calda vasca baby.
Perché Dio del Tennis ci punisci così ?!

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Risponderó a Eiffel con più calma perché le sue argomentazioni che in gran parte non condivido meritano un approfondimento.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] vorrei dire che si il tennis è uno sport strano ma che ha fatto l'esempio con lo sci più infelice di tutti.
La differenza tra uno sci da gara ed uno più facile, generalmente chiamato allround, è che il primo corre il secondo no.
Se un principiante si mette ai piedi uno sci da gara per tutta una serie di motivi alla prima curva si schianta perché non ha la tecnica per poterlo gestire anche perché lo "sci corre"....
Se io uso la racchetta di nadal non mi schianto di sicuro ma probabilmente dopo un certo periodo di assuefazione riuscirò a tirarci anche qualche colpo decente e lo dico con cognizione di causa perché mi è capitato di tirare con racchette cedute da pro.
Certamente non è la mia racchetta.
La questione è però un'altra.
Il tennis è uno sport enormemente tecnico seppure ognuno trova poi ul suo modo di personalizzare l'ortodossia dei movimenti.
Del Potro tira il dritto in maniera decisamente diversa da nadal e nessuno dei due ha torto.
È pur vero che alcuni fondamentali sono universali perché anche Federer se tira un colpo arretrando e mettendo il peso sui talloni probabilmente manderá la palla a rete.
In poche parole per imparare a giocare a tennis dobbiamo umparare una tecnica.
Un certo tipo di racchette ti portano a bypassare la fase di apprendimento perché per certi versi "vanno da sole".
Ti sembra di giocare bene e invece sembri un orso da circo.
La palla di là ci va ma nob migliorerai mai semplicemente perché Non hai i mezzi per farlo.
Una racchetta "moderatamente" meno facile invece ti porterá a dover necessariamente dotarti di una buona tecnica.
In poche parole se sei abbastanza testardo da imparare a gestire una Porsche, quando salirai su una Panda farai dei bei numeri.
Peraltro questa cosa che sto dicendo come mi pare qualcuno ha detto innanzi è un principio adottato in molte accademie di tennis nel mondo.

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Mi spiace Roland ma non c’È una virgola di quel che dici che trovo condivisibile, sci compreso.
Se metti a un principiante degli sci da discesa libera manco riesce a fare lo spazzaneve perché sono talmente lunghi che manco parte. Si incrosta se prova ad andar dritto sia con sci da 5.000 euro sia con quelli del cugino Palmantonio comprati alla fiera del paese.
Tu giochi 3 ore di fila con la racchetta di Nadal? Complimenti! Allora sei in Atp e non ce lo hai detto...
Toccare la palla o fare un’oretta con la racchetta di un pro non lo nega nessuno. Quindici minuti con la racchetta di Federer li ho fatti pure io che sono un gatto di marmo ma un’ora non la reggo perché non ho abbastanza fisico e non ho abbastanza occhio per reggerla. E l’occhio lo mettiamo nella tecnica.
Cosa significa - così ci intendiamo - per attrezzo difficile? Una racchetta che per caratteristiche fisico-meccaniche necessita di estrema precisione dei movimenti accompagnata da eccellente gestione della forza/velocità da parte del bipede che la usa. Sono queste le caratteristiche del neofita??? No!
Cosa significa non avere queste qualità/capacità? Non divertirsi, non imparare, farsi male.
Tu hai un figlio, un amico, un animale di compagnia? Vorresti che si facesse male perché vuoi dire in giro che giochi a tennis con il primo chiuaua del mondo che usa una Federer?

Ultima modifica di kingkongy il Dom 9 Set 2018 - 11:02 - modificato 2 volte.

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...perfeziono il ragionamento...
Il problema non è tirare un dritto con una racchetta da pro. Il problema è tirare un dritto corretto. Con certi swing il problema non si pone nemmeno: un bel dritto tondo in accelerazione e 400 grammi di racchetta o 380 punti di sw li fa anche un ragazzino.
MA NON E' QUESTO IL PUNTO!
E' che il dritto moderno NON è per niente tondo. Se non si vuole accettare questo concetto "di base" non andiamo da nessuna parte.

Tutte le accademie (o molte) fanno allenare con tavole di legno o mazze ferrate? Ma avete bevuto? Troppi manga? Certi esercizi si fanno in casi particolari, con soggetti particolari, con obiettivi particolari, per tempi limitatissimi e sotto stretta sorveglianza del coach (e del medico). In alternativa si prende la racchetta normale (quella di tutti i giorni) e si mette un bel cartoncino sul piatto corde a fare da freno aerodinamico... Costa meno e dieci minuti sono anche tanti.

Mi sa che il Dio del Tennis ha deciso di scatenare l'Armageddon su questo forum...

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La cosa non è difficile da "spiegare"...x chi deve IMPARARE a giocare a tennis...quelli che devono apprendere un movimento FLUIDO dello SWING sul 2 colpi di dritto e rovescio, gli si consiglia un attrezzo che sia facile da MUOVERE. Quindi la leggerezza è il primo dato da tenere in considerazione. Naturalmente queste hanno bilanciamenti molto avanzati e hanno flex alto x favorire la spinta. POI x giocare a tennis...GIOCARE e BENE.. non far arrivare solo di la dalla rete la palla...le cose cambiano parecchio  la scelta dell'attrezzo.

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Il problema è che il mondo dei "quarta" è pieno di racchette inadeguate.

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Io non credo che strecciare il discorso con esempi limite serva a fare chiarezza, colpisce sicuramente il lettore, attira l'attenzione, come la scuola di giornalismo insegna, ma qui non dobbiamo vendere copie, o si Very Happy? La veritá, quella nella quale ognuno di noi crede non la troviamo nel bianco o nel nero, ma all'interno di una varietá infinita di grigi. Magari la distanza tra le diverse convinzioni non é cosí enorme, si tratta di sfumature, dettagli, solo che nella sintesi della narrazione ci si focalizza solo su ció che caraterizza queste differenze  e non la loro modularitá. Voglio dire, se chi deve iniziare a giocare ha 10 anni, magari non sará il caso che usi un attrezzo troppo pesante, ma giá per un adolescente maturo o, addirittura,  un adulto, tutte queste attenzioni sembrano molto costruite. Disconoscere che nelle accademie si faccia utilizzo di metodologie tendenti ad aggravare l'esecuzione dei colpi come forma di abitudine a condizioni  maggiormente gravose, non solo non rende giustizia alla veritá, basta fare una veloce ricerca sul web, ma é contraria alla metodica seguita in un po' tutte le discipline sportive quando affrontate a livello intensivo. Tipo fare esercizi con polsiere o cavigliere, esercitarsi su lunghezze maggiori delle percorrenze di gara, simulare condizioni esasperate per missioni off limits ... tutta la pratica agonistica evoluta ha esercitazioni e metodologie ispirate a ció e non c'é motivo perché non possa funziinare per il tennis ...

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Per chi non ha ancora consolidato un corretto movimento, usare una racchetta molto leggera rende l'esecuzione estremamente libera, anzi, troppo libera e non é detto che ció aiuti ad eseguire il movimento giusto. Un telaio piú pesante si fa sentire in mano e questo agevola, stimola l'impiego dei muscoletti indispensabili per guidare il telaio nell'esecuzione dei colpi in quei giusti binari ...

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Dagoberto ha scritto:
Per chi non ha ancora consolidato un corretto movimento, usare una racchetta molto leggera rende l'esecuzione estremamente libera

Lo scopo è proprio quello Smile


 anzi, troppo libera e non é detto che ció aiuti ad eseguire il movimento giusto.

Non esiste il TROPPO libero...esiste solo fare il giusto swing


Un telaio piú pesante si fa sentire in mano e questo agevola, stimola l'impiego dei muscoletti indispensabili per guidare il telaio nell'esecuzione dei colpi in quei giusti binari ...

Con un telaio pesante TE faresti solo avere problemi a legamenti o muscoli proprio perchè NON SONO abituati a fare quelle cose. I MUSCOLI si "allenano e si FORTIFICANO" diversamente...non impattando una pallina da tennis con una racchetta pesante.

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