Poliwhirl ha scritto: giococlassico75 ha scritto: X Andrea Malagoli
Scusa Andrea ma nel tennis, come nel lavoro, nella vita ecc., esistono delle regole.
Se tu avversario ti presenti in netto ritardo per colpe tue o senza giustificato motivo, io posso vincere a tavolino, piaccia o non piaccia è così.
A maggior ragione se ti iscrivi a un torneo devi essere disponibile, sennò non ti ci iscrivi, punto.
Esiste anche il buon senso nella vita e bisogna sempre mettere in primo piano lo scopo di una competizione, che non è la vittoria di Wimbledon ma semplicemente fare un'esperienza in più e divertirsi giocando a tennis un sabato o una domenica.
Posto che tutti fanno del loro meglio per organizzare ed evitarli, i disguidi sono dati proprio dalla natura imprevedibile delle partite di tennis, che non hanno una durata prestabilita.
La cosa migliore è aver pazienza e non pretendere vittorie a tavolino per un ritardo, perché ciò si riversa principalmente sui bambini ai quali viene tolta la possibilità di giocare e divertirsi.
La prossima volta conviene portarsi qualcosa da fare e aspettare pazientemente il proprio turno di giocare. Ogni tennista lo impara fin dalla tenera età e aspettare due ore, ripeto, non è neanche tanto, perché a me è capitato in numerose occasioni di aspettarne molte di più, quando non ci si mette anche il meteo e tocca rinviare tutto al pomeriggio o a un'altra giornata.
Salve, sono il poster originale.
Ringrazio tutti per le opinioni espresse.
Preciso ancora che l'altro ragazzino, tredicenne, stava partecipando al torneo "superiore" (quello under 16) e non ha voluto proprio rinunciare a quello dei piccoletti della sua età. Il torneo dei tredicenni si è quindi bloccato con un ritardo di due ore SOLO PER QUESTO MOTIVO. In occasioni precedenti, nelle quali il ritardo era imputabile all'imprevedibilità degli incontri, o altre cause di forza maggiore, avevamo aspettato pazientemente senza batter ciglio, rimandando compiti e altri impegni..
Devo dire comunque, col senno di poi, che l'episodio non ha nuociuto a mio figlio, anzi: si è preso qualche mese di pausa dai tornei, si è concentrato di più sulla scuola e sugli allenamenti, migliorando i fondamentali e vivendo il tennis con più "leggerezza". Come giustamente rimarcato dal suo allenatore e da qualcuno qui sul forum, in fondo non è la finale di Wimbledon e si gioca a tennis per divertirsi e fare esperienze. L'età poi è delicata, e abbiamo preferito diradare gli impegni (sport, tennis, catechismo ecc.) proprio per evitare troppo stress in questa difficile età pre-adolescenziale.
Oggi vedo mio figlio molto più sereno e tranquillo, e sento che i futuri tornei saranno affrontati con un atteggiamento diverso e più consapevole.
Anche la UISP, per venire incontro ai ragazzini meno esperti, sta organizzando qualche torneo minore senza attribuzione di punti ai fini delle classifiche.
Non tutto il male vine per nuocere!!!