Raccattapolle ha scritto: Imitare il campione? Lo abbiam fatto tutti! Funziona? Sì/no/non so. In genere, arriva il maestro, ti squadra e, con tono di compassione, ti dice: “Hai finito di fare il pirla?quindi tu sei più per un percorso di crescita individuale macinando ore e cesti .... dici che non si riesce ad attingere dai pro ...
Carissimo...come ti han detto altri, imitare "chi sa giocare bene" fa un gran bene. Anche giocare mentalmente, ovvero ripetere lo swing fisico nella nostra mente migliora il proprio tennis.
Il fatto è che i campioni, son tali, perché la loro "interpretazione" dello swing è speciale. Non solamente nel gesto tecnico visto al microscopio ma anche e soprattutto perché frutto di combinazioni statistiche di madre natura che ha donato loro potenza, velocità, timing, equilibrio e talento.
Pertanto...l'imitazione dovrebbe passare prima da una onesta autoanalisi sia fisica sia tecnica dell'imitatore.
Dopodiché, forse, converrebbe cercare di imitare il "senso generale" dello swing del campione. Federer? Una buona imitazione potrebbe essere mantenere la testa ferma durante l'impatto con la palla e il passaggio della racchetta. Oppure la ricerca di un movimento morbido, in progressione e non strappato. E, ancora, cercare di impostare una strategia di conquista degli angoli e, tecnicamente, un anticipo esasperato. Poi, se ti riesce di imitare la sua seconda di servizio in american twist...beh, allora, complimenti!
E' che l'imitazione riesce bene a chi ha già un gran bagaglio tecnico.
Destino maligno! Non solo i campioni sono bravissimi ma per imitarli bisogna esser bravi "quasi" quanto loro...hehehhehehehe